congedo riforma

Diritto Militare e per le Forze di Polizia
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albirestcc

congedo riforma

Messaggio da albirestcc »

gent avv.
sono un mar ca dei cc con 23 anni di servizio ed idoneo parziale allo smi dal 30 giu 2006.
nell'anno 1998 la cmo di padova mi riconosceva la patologia miocardite acuta quale si dipendente da dcs. in data 30 giu 2006 la cmo di padova a seguito di convalescenza mi dichiarava idoneo parziale aggravandomi la presecente infermità ovvero cardiopatia dilatativa ipertensiva in pregressa miocardite acuta con danno d'organo. successivamenete nell'ago 2009 il MDE mi inviava il decreto con il quale detta patologia (per la CMO riconosciuta quale SI dipendente da causa di servizio) non veniva riconosciuta quale si dipendente da causa di servizio. dopo qualche settimana dato l'aggravio dello stress accumulato mentre ero in servizio venni accompagnato in infermeria e qui venni posto in convalescenza per crisi ipertensiva in scarso compenso farmacologico e insonnia sino al 31 marzo 2009 . in quella data convocato a visita dalla cmo consegnai il decreto della cmo e qualche giorno dopo il presidente della cmo di padova scriveva al mio comando dicendo ostanzialmente che all'atto della notifica del decreto dovevo aessere stato già posto in congedo. fatto sta data la mia onestà consegnai un referto psicologico e un altro di visita psichiatrica entrambi i referti definivano stato d'ansia e insonnia in soggetto giò affetto da cardiopatia ipertensiva. morale della favola il 18 mag c.a. venni posto in congedo per riforma senza possibilità di transitare nel ruolo civile per disturbo d'ansia prevalentemente insonnia ho presentato ricorso in 2 istanza e sto attendendo. vorrei gentilmente un consiglio su come muovermi perchè la patologia cardiaca è preponderante su quella psichiatrica anche perchè nessuno ha chiuso il precedente verbale . la ringrazio e porgo distinti saluti


Roberto Mandarino
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Iscritto il: gio ott 22, 2009 4:01 pm

Re: congedo riforma

Messaggio da Roberto Mandarino »

Il riconoscimento della dipendenza da causa di servizio delle patologie viene decretato a decorrere dall' entrata in vigore del D.P.R.1092/1973 dal Comitato delle Pensioni Privilegiate Ordinarie che con l'entrata in vigore del D.P.R. n.461 del 2001 è stato denominato Comitato di Verifica delle cause di servizio.
Con la vecchia normativa cioè quella prevista dall'art. 177 del D.P.R.1092/1973 (che allego in basso), la Commissione Medico Militare esprimeva, sul verbale che stilava, un parere quasi sempre "si dipendente", ma questo non era vincolante ne determinante per il Comitato che ha sempre deciso in assoluta autonomia, in considerazione dei rapporti informativi redatti dai superiori dell'interessato e dalle conoscenze mediche di cui era ed ora è maggiormente in possesso.
Questo alto consesso, composto da alti ufficiali medici di tutte le Forze Armate e di Polizia oltre che da magistrati della Corte dei Conti, se non trova agli atti della documentazione relativa all'interessato, delle prove sufficienti che riconducano l'insorgenza della patologia al servizio che il soggetto ha svolto, rilascia esito negativo.
Con la vecchia normativa, quando vi erano sul riconoscimento della dipendenza da causa di servizio della patologia, due pareri discordanti e cioè quello della Commissione Medico Militare e quello del Comitato, veniva interpellato il Collegio Medico Legale al quale in questi casi spettava l'ultima parola, tale organo tuttavia andava quasi sempre dietro al parere del Comitato.

Premesso questo, lei può chiedere cortesemente alla Commissione Medico Militare di seconda istanza (qualora lo desideri) di esprimersi anche sull' idoneità al transito nei ruoli civili, questo potrà esserle utile nell'eventualità che nel nuovo verbale le venga riconfermata la riforma totale. Diversamente potrà optare per la pensione d'invalidità.
Se non accetta tali giudizi può affidarsi ad un buon legale e ricorrere al tar, sia per l'idoneità al servizio che per il riconoscimento della dipendenza da causa di servizio della patologia.

In sostanza nel suo caso, l'amministrazione ha commesso un palese errore, in quanto non essendo definito l'iter relativo al riconoscimento della dipendenza causa di servizio della patologia per la quale le è stata assegnata la parziale idoneità al servizio, lei (come previsto è applicato anche a molti suoi colleghi che può trovare nel forum cc.) a decorrere dal giorno della stesura effettuata dalla Commissione Medico Militare del verbale di parziale idoneità, doveva essere posto nella "speciale aspettativa malattia prevista per il personale parzialmente idoneo", permanendo in tale posizione fino alla definizione dell'iter burocratico relativo al riconoscimento della dipendenza da causa di servizio della patologia che ha determinato la sua idoneità parziale.
Successivamente doveva essere posto in congedo a decorrere dal giorno in cui l'amministrazione le ha effettuato la notifica del decreto di non dipendenza da causa di servizio di tale patologia rilasciato dall'amministrazione, con possibilità di transito ai ruoli civili come senz'altro riportato nel verbale di riforma parziale.

Le allego la circolare del Ministero della Difesa che dispone quanto le ho riferito.


Saluti Roberto
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Art.177 del D.P.R.1092/1973.
Casi in cui è richiesto il parere del comitato.
Il comitato per le pensioni privilegiate ordinarie deve essere sentito nel caso in cui la competente commissione medica ospedaliera abbia espresso il parere che le infermità o le lesioni accertate siano dipendenti da fatti di servizio.
Il comitato è altresì sentito, con motivata richiesta, ove la commissione medica ospedaliera abbia espresso parere contrario e l'amministrazione centrale non ritenga di uniformarsi; in caso diverso l'amministrazione centrale provvede in conformità del parere della commissione medica ospedaliera.[/color]
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2.9.1963. Fa bene e scordati, fa male e pensaci.
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