Sono uno dei candidati alle prossime elezioni per la Rappresentanza. Spinto dall'entusiasmo e dalla voglia di mettermi a disposizione di tutti, dopo essermi messo alle spalle oltre 30anni di servizio, per la prima volta, mi sono candidato.
Ora, col passare dei giorni e con l'avvicinarsi alle elezioni definitive, scopro un mondo a me sconosciuto, fatto di intrecci, di inghippi, di cordate per portarsi dietro questo e quello.
Scopro colleghi (o presunti tali) che mettono in cattiva luce questo o quello al solo scopo di accaparrarsi voti e far parte della "mitica Rappresentanza"!!
Chissà quali menti contorte arrivano a tanto e soprattutto chissà se poi le loro strategie torneranno utili a chi ha veramente bisogno di una sana Rappresentanza, che non pensi solo ai propri interessi, o al foglio di viaggio o al forfettario......o peggio alla vanità di sentirsi al di sopra di tutto!
A tutti i colleghi in servizio (ma anche a quelli che non lo sono e che conoscono colleghi che ancora indossano la divisa), un sincero augurio a non farsi gabbare da niente e da nessuno.
Dal profondo del cuore, votate non per sentito dire o perché qualcuno vi viene sponsorizzato! Dal profondo del cuore votate esclusivamente chi pensiate abbia il cervello, la volontà, l'esperienza e le capacità per far bene nella prossima Rappresentanza.
Diffidate da chi promette mari e monti o da chi tiene un atteggiamento di superiorità paventando conoscenze e mettendosi a vostra disposizione.
Auguri a tutti: a chi voterà alle prossime Elezioni e a chi verrà eletto e manterrà fede al suo mandato.....quello di mettersi a disposizione di ognuno di noi per affrontare e risolvere, ove possibile, le insidie e i problemi che arriveranno.
Cordialmente
IL VOLTASTOMACO
Re: IL VOLTASTOMACO
Sono pienamente d'accorto con te. Nel mio vissuto l'unica vera rappresentanza dell'Arma che ha fatto tremare i palazzi Romani nell'interesse del personale e che ha ottenuto risultati considerevoli è stata quella capeggiata dall'allora Signore e Colonnello CC. Papalardo. Il seguito a mio avviso è stata solo aria fritta. Cordialmente.
Re: IL VOLTASTOMACO
Messaggio da Henry6.3 »
E poi ci pare strano quando nella politica vera, dove girano soldini oltre che favori la gente perde il lume della ragione?
Re: IL VOLTASTOMACO
Messaggio da melacavo49 »
Sono un'ex collega.se leggi questa, forse capisci di più perchè ti viene il voltastomaco-
Sono un vero esercito. Poco meno di un milione di persone. Qualcuno per otto ore al mese, qualcuno per 16, altri ancora per giornate, non pochissimi tutti i giorni. Sono gli italiani che hanno un lavoro, ma ne fanno un altro a spese di tutti i contribuenti. In gran parte sindacalisti, in parte politici a tutti i livelli. Tutti insieme valgono circa 60 mila dipendenti a tempo pieno all’anno. Oggi in servizio, domani in pensione. Grazie ai contributi figurativi che lo Stato e quindi i contribuenti versano loro. Perché basta essere delegato o dirigente sindacale o godere di permessi e aspettative, in parte retribuite in parte no, per mandato elettivo per vedersi versare figurativamente dall’Inps contributi pensionistici aggiuntivi.
"Aboliamo i contributi figurativi": il videoeditoriale di Maurizio Belpietro
Quei permessi costano alla collettività quando vengono presi perché in gran parte vengono retribuiti. Ma costano il doppio perché per ogni ora accumulata viene versato il relativo contributo figurativo dall’Inps. È un regalo vero e proprio fatto grazie alle leggi che si sono sovrapposte nel tempo a centinaia di migliaia di rappresentanti sindacali. A cui è stato aggiunto un altro regalo: con un minimo di contribuzione aggiuntiva da parte della struttura sindacale in cui militano, tutti loro potranno prendere una pensione più ricca al momento opportuno. Lo stesso accade per tutti i parlamentari eletti, per i consiglieri regionali, provinciali e comunali. Due caste che si sono incontrate - politici e sindacati - e sono subito andate a nozze mandando naturalmente il conto agli italiani.
Quel privilegio vale oro. E passa davanti a tutti gli altri. Il periodo di mandato elettivo, così come il tempo passato a fare attività sindacale in distacco o permesso può essere conteggiato anche ai fini dei 35 anni di contributi per ottenere la pensione di anzianità. Per fare un esempio, la normativa in vigore non consente di calcolare in quei 35 anni il periodo di malattia o di disoccupazione (due condizioni non certo scelte dai lavoratori) in cui sia scattata la contribuzione figurativa. E ora sembra non conteggiare nemmeno più il periodo di servizio militare e quello trascorso in università prima di arrivare alla laurea. A sindacalisti e politici invece è concesso un tappeto rosso perfino a livello previdenziale. Nella pubblica amministrazione secondo il censimento - non esaustivo - compiuto da Brunetta, fra distacchi e permessi sindacali con o senza retribuzione annessa ci sono ogni anno 4.442 dipendenti pubblici a tempo pieno a cui vengono versati i contributi figurativi e che senza calcolare questi hanno già un costo annuo per lo Stato di 121 milioni di euro. A questi si aggiungono nel comparto pubblico aspettative e permessi per ricoprire funzioni pubbliche elettive per 2.239 persone fisse all’anno. Costano nell’immediato 67 milioni più i contributi figurativi che l’Inps deve versare.
Nel comparto privato ci sono altri 4 mila dipendenti in aspettativa o permesso per ricoprire funzioni pubbliche elettive, e oltre a questi c’è tutto l’esercito di sindacalisti in distacco, aspettativa o permesso. Secondo il cislino Bruno Manghi (citato da Stefano Livadiotti nel suo libro-inchiesta “L’altra casta”) «oggi in Italia ci sono 700 mila persone con mandato sindacale a tutti i livelli: delegati, dirigenti, membri di commissioni». Metà di loro ha diritto a otto ore di permessi retribuiti al mese, al di là dei distacchi. Gli altri possono prenderne il doppio. In tutto fanno otto milioni e 400 mila ore mensili di permessi. Valgono 43 mila assunti a tempo pieno all’anno. Il costo dei permessi viene pagato dai datori di lavoro, imprese pubbliche o private. La contribuzione figurativa su quelle ore valide per la pensione è a carico invece di tutti gli italiani, visto che la versa l’Inps.
A questi privilegi assoluti (di cui godono più della metà dei componenti delle segreterie nazionali di Cgil, Cisl e Uil) si aggiungono quelli scandalosi consentiti a 40 mila italiani, dipendenti di partito e sindacalisti, dalla legge Mosca che consentì con centinaia di falsi e abusi la ricostruzione post guerra di carriere previdenziali. Furono regolarizzati gratis 8 mila funzionari del Pci, 9 mila della ...
Sono un vero esercito. Poco meno di un milione di persone. Qualcuno per otto ore al mese, qualcuno per 16, altri ancora per giornate, non pochissimi tutti i giorni. Sono gli italiani che hanno un lavoro, ma ne fanno un altro a spese di tutti i contribuenti. In gran parte sindacalisti, in parte politici a tutti i livelli. Tutti insieme valgono circa 60 mila dipendenti a tempo pieno all’anno. Oggi in servizio, domani in pensione. Grazie ai contributi figurativi che lo Stato e quindi i contribuenti versano loro. Perché basta essere delegato o dirigente sindacale o godere di permessi e aspettative, in parte retribuite in parte no, per mandato elettivo per vedersi versare figurativamente dall’Inps contributi pensionistici aggiuntivi.
"Aboliamo i contributi figurativi": il videoeditoriale di Maurizio Belpietro
Quei permessi costano alla collettività quando vengono presi perché in gran parte vengono retribuiti. Ma costano il doppio perché per ogni ora accumulata viene versato il relativo contributo figurativo dall’Inps. È un regalo vero e proprio fatto grazie alle leggi che si sono sovrapposte nel tempo a centinaia di migliaia di rappresentanti sindacali. A cui è stato aggiunto un altro regalo: con un minimo di contribuzione aggiuntiva da parte della struttura sindacale in cui militano, tutti loro potranno prendere una pensione più ricca al momento opportuno. Lo stesso accade per tutti i parlamentari eletti, per i consiglieri regionali, provinciali e comunali. Due caste che si sono incontrate - politici e sindacati - e sono subito andate a nozze mandando naturalmente il conto agli italiani.
Quel privilegio vale oro. E passa davanti a tutti gli altri. Il periodo di mandato elettivo, così come il tempo passato a fare attività sindacale in distacco o permesso può essere conteggiato anche ai fini dei 35 anni di contributi per ottenere la pensione di anzianità. Per fare un esempio, la normativa in vigore non consente di calcolare in quei 35 anni il periodo di malattia o di disoccupazione (due condizioni non certo scelte dai lavoratori) in cui sia scattata la contribuzione figurativa. E ora sembra non conteggiare nemmeno più il periodo di servizio militare e quello trascorso in università prima di arrivare alla laurea. A sindacalisti e politici invece è concesso un tappeto rosso perfino a livello previdenziale. Nella pubblica amministrazione secondo il censimento - non esaustivo - compiuto da Brunetta, fra distacchi e permessi sindacali con o senza retribuzione annessa ci sono ogni anno 4.442 dipendenti pubblici a tempo pieno a cui vengono versati i contributi figurativi e che senza calcolare questi hanno già un costo annuo per lo Stato di 121 milioni di euro. A questi si aggiungono nel comparto pubblico aspettative e permessi per ricoprire funzioni pubbliche elettive per 2.239 persone fisse all’anno. Costano nell’immediato 67 milioni più i contributi figurativi che l’Inps deve versare.
Nel comparto privato ci sono altri 4 mila dipendenti in aspettativa o permesso per ricoprire funzioni pubbliche elettive, e oltre a questi c’è tutto l’esercito di sindacalisti in distacco, aspettativa o permesso. Secondo il cislino Bruno Manghi (citato da Stefano Livadiotti nel suo libro-inchiesta “L’altra casta”) «oggi in Italia ci sono 700 mila persone con mandato sindacale a tutti i livelli: delegati, dirigenti, membri di commissioni». Metà di loro ha diritto a otto ore di permessi retribuiti al mese, al di là dei distacchi. Gli altri possono prenderne il doppio. In tutto fanno otto milioni e 400 mila ore mensili di permessi. Valgono 43 mila assunti a tempo pieno all’anno. Il costo dei permessi viene pagato dai datori di lavoro, imprese pubbliche o private. La contribuzione figurativa su quelle ore valide per la pensione è a carico invece di tutti gli italiani, visto che la versa l’Inps.
A questi privilegi assoluti (di cui godono più della metà dei componenti delle segreterie nazionali di Cgil, Cisl e Uil) si aggiungono quelli scandalosi consentiti a 40 mila italiani, dipendenti di partito e sindacalisti, dalla legge Mosca che consentì con centinaia di falsi e abusi la ricostruzione post guerra di carriere previdenziali. Furono regolarizzati gratis 8 mila funzionari del Pci, 9 mila della ...
Re: IL VOLTASTOMACO
.....ma sì eliminiamo le rappresentanze sindacali...............torniamo pure nel medioevo..............................Regina il popolo ha fame..........se hanno fame e non hanno più pane dategli le brioches.............
ma vivaddio se esistono i Sindacati.........
Si poi c'e chi ne approfitta del loro mandato e non ha etica..... è un'altro discorso
Cordialmente
ma vivaddio se esistono i Sindacati.........
Si poi c'e chi ne approfitta del loro mandato e non ha etica..... è un'altro discorso
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Re: IL VOLTASTOMACO
Messaggio da Henry6.3 »
Siamo in piena democrazia e se si vuole credere che i sindacati sono la soluzione, liberi di farlo, chiedetelo ai lavoratori lì fuori, quelli che si sono afidati ai sindacati, quelli veri senza stellette e poi ne riparliamo.
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