Buonasera a tutti,
mi ripresento di nuovo brevemente sebbene lo abbia già fatto in un post precedente. Sono un ex militare (marina militare) riformato e transitato nei ruoli civili della difesa a luglio con decreto di persociv. Mi è stata assegnata una sede non gradita lontano 400 km dalla mia regione di residenza e dove prestavo servizio da militare perché, secondo quanto riportato sul provvedimento di persociv di assegnazione della sede, non vi erano posizioni libere nel profilo assegnato. Da allora, non ho ancora firmato il contratto da civile a causa di uno stato di malattia e nel frattempo ho fatto richiesta di accesso agli atti e successivamente ho depositato ricorso al Tar contro la sede non gradita. Dalla richiesta di accesso agli atti è emerso che, in realtà, le posizioni non sono occupate ma sono state “riservate” al personale vincitore di concorso e in attesa di essere convocati.
Fatta questa breve premessa faccio 2 considerazioni/domande:
1. Dove sta scritto che questi ipotetici vincitori di concorso hanno priorità rispetto al sottoscritto dato che sono già dipendente dell’amministrazione in questione?
2. Ho letto spesso che l’orientamento consolidato della giurisprudenza amministrativa sia quello di considerare il transito da militare a civile “come una peculiare fattispecie di trasferimento nell’ambito della medesima amministrazione”. Pertanto mi sembra logico pensare che il militare non più idoneo e che sia in attesa di transito nei ruoli civili, nell’assegnazione della sede di servizio debba essere tutelato anche da quanto afferma l’art. 30 del D.Lgs 165/2001 (testo unico pubblico impiego) e cioè tale norma prevede che nell’ambito della stessa amministrazione i dipendenti pubblici possano essere trasferiti in sedi collocate nel territorio dello stesso comune ovvero a una distanza non superiore a cinquanta chilometri dalla sede cui sono adibiti. Vi chiedo se il ragionamento sia corretto e se si possa imbastire un ricorso su questo argomento o un eventuale appello al Consiglio di Stato in caso di rigetto in primo grado da parte del Tar.
Su questi 2 punti non ho trovato precedenti nella giurisprudenza, vi chiedo, pertanto, un cortese parere rivolgendomi soprattutto agli avvocati del sito che sono sicuramente i più titolati a dare indicazioni sull’argomento
Vi ringrazio in anticipo
Transito impego civile come trasferimento ambito medesima amministrazione
Forum dedicato agli operatori del comparto Sicurezza e Difesa in transito (o già transitati) all'impiego civile.
Re: Transito impego civile come trasferimento ambito medesima amministrazione
Ciao, la normativa che vale è sempre la stessa, ovvero il decreto interministeriale del 2002 e il D.L. 66/2010. Poi vi è la recente circolare del 2023.
In pratica, il militare viene assegnato nell'ultima regione sede di servizio militare. Ti racconto brevemente gli sviluppi degli ultimi 10 anni, che sono partiti proprio "a causa" del personale M.M. Caso concreto: nel 2015, Mario Rossi faceva servizio a Taranto. Gli veniva recapitata la programmazione e apprendeva che sarebbe stato trasferito a La Spezia. Mario Rossi, prima di ricevere la notifica del trasferimento definitivo, si ammalava, andando in aspettativa, che tirava sino alla riforma. Di fatto, il trasferimento NON trovava attuazione e, nel caso di transito ai civili, veniva considerata la sede di Taranto, ergo la regione Puglia, in pratica a casa a vita. Nel corso del 2015 le cose sono cambiate, per ovviare a questi "giochini" i trasferimenti sono stati fatti valere a tutti gli effetti anche per il personale in malattia e quindi il Mario Rossi del 2025, se riformato, verrà comunque assegnato in Liguria.
Premesso questo, la normativa che ti citavo sopra prevede proprio che il militare che transita venga assegnato nell'ultima regione di servizio militare, tranne casi di "elevata tutela sociale", ovvero, in pratica, se l'interessato stesso sia titolare di l. 104 in gravità (non vale, ad esempio, se l'interessato era il caregiver di altro disabile, perché in tal caso potrà poi richiedere l'assegnazione temporanera una volta firmato il contratto).
Quindi, se ho capito bene, ti hanno mandato in regione diversa da dove prestavi servizio militare (la residenza per nulla influisce), questo in virtù dell'ultima circolare, che però contrasta con le normative che ti ho citato (che sicuramente valgono più di una circolare). E quindi il ricorso ci può stare. Tieni però presente che, in effetti, il "diritto" del transitato è solo quello di essere assunto, in extra organico rispetto all'ordinario, ma niente più. Tra l'altro, sebbene in continuità, firmerai un contratto nuovo a tutti gli effetti, e solo da quel momento potrai vantare gli eventuali "diritti" del comparto.
In pratica, se sussistono valide motivazioni (che ti hanno dato, perchè quanto detto è del tutto lecito), preparati all'idea di vederti rigettare il ricorso. Un po' come quelli che fanno servizio in Calabria, che per la quasi totalità vengono assegnati "correttamente" in Sicilia, ben giustificando il tutto con la carenza di posti.
Concludo, dici di essere ancora in malattia: tieni presente che dopo 150 giorni dalla tua domanda di transito, sarai a stipendio zero e quindi, se stai percependo qualcosa, lo dovrai rendere, causa o non causa di servizio riconosciuta.
Non conosco le tue condizioni, ma forse è meglio se valuti anche altro (andare in pensione + liste protette ad esempio). Vedi le apposite discussioni.
Buona fortuna.
In pratica, il militare viene assegnato nell'ultima regione sede di servizio militare. Ti racconto brevemente gli sviluppi degli ultimi 10 anni, che sono partiti proprio "a causa" del personale M.M. Caso concreto: nel 2015, Mario Rossi faceva servizio a Taranto. Gli veniva recapitata la programmazione e apprendeva che sarebbe stato trasferito a La Spezia. Mario Rossi, prima di ricevere la notifica del trasferimento definitivo, si ammalava, andando in aspettativa, che tirava sino alla riforma. Di fatto, il trasferimento NON trovava attuazione e, nel caso di transito ai civili, veniva considerata la sede di Taranto, ergo la regione Puglia, in pratica a casa a vita. Nel corso del 2015 le cose sono cambiate, per ovviare a questi "giochini" i trasferimenti sono stati fatti valere a tutti gli effetti anche per il personale in malattia e quindi il Mario Rossi del 2025, se riformato, verrà comunque assegnato in Liguria.
Premesso questo, la normativa che ti citavo sopra prevede proprio che il militare che transita venga assegnato nell'ultima regione di servizio militare, tranne casi di "elevata tutela sociale", ovvero, in pratica, se l'interessato stesso sia titolare di l. 104 in gravità (non vale, ad esempio, se l'interessato era il caregiver di altro disabile, perché in tal caso potrà poi richiedere l'assegnazione temporanera una volta firmato il contratto).
Quindi, se ho capito bene, ti hanno mandato in regione diversa da dove prestavi servizio militare (la residenza per nulla influisce), questo in virtù dell'ultima circolare, che però contrasta con le normative che ti ho citato (che sicuramente valgono più di una circolare). E quindi il ricorso ci può stare. Tieni però presente che, in effetti, il "diritto" del transitato è solo quello di essere assunto, in extra organico rispetto all'ordinario, ma niente più. Tra l'altro, sebbene in continuità, firmerai un contratto nuovo a tutti gli effetti, e solo da quel momento potrai vantare gli eventuali "diritti" del comparto.
In pratica, se sussistono valide motivazioni (che ti hanno dato, perchè quanto detto è del tutto lecito), preparati all'idea di vederti rigettare il ricorso. Un po' come quelli che fanno servizio in Calabria, che per la quasi totalità vengono assegnati "correttamente" in Sicilia, ben giustificando il tutto con la carenza di posti.
Concludo, dici di essere ancora in malattia: tieni presente che dopo 150 giorni dalla tua domanda di transito, sarai a stipendio zero e quindi, se stai percependo qualcosa, lo dovrai rendere, causa o non causa di servizio riconosciuta.
Non conosco le tue condizioni, ma forse è meglio se valuti anche altro (andare in pensione + liste protette ad esempio). Vedi le apposite discussioni.
Buona fortuna.
Re: Transito impego civile come trasferimento ambito medesima amministrazione
"Non conosco le tue condizioni, ma forse è meglio se valuti anche altro (andare in pensione + liste protette ad esempio)."
@NavySeals perdonami ma per trovare impiego tramite liste protette se non erro bisogna essere in possesso di una percentuale d'invalidità abbastanza alta, giusto? (Se non erro 45% invalidi civili e 33% invalidità per infortunio sul lavoro)
Chi sta al di sotto di tali percentuali non può rientrare in questo modus operandi, corretto?
@NavySeals perdonami ma per trovare impiego tramite liste protette se non erro bisogna essere in possesso di una percentuale d'invalidità abbastanza alta, giusto? (Se non erro 45% invalidi civili e 33% invalidità per infortunio sul lavoro)
Chi sta al di sotto di tali percentuali non può rientrare in questo modus operandi, corretto?
Re: Transito impego civile come trasferimento ambito medesima amministrazione
Sì. Oppure anche causa di servizio tabella A. Vedi che non è impossibile raggiungere il 45% di invalidità civile, specie con il verbale di riforma della CMO (a proposito, ormai assegnano già in CMO la percentuale, che poi è notoriamente ben più bassa di quella che danno alle commissioni ASL. Per i verbali di riforma più vecchi senza tale specifica ancora meglio, basterà portarlo in sede di visita alla ASL). Ricorda che se si chiede IC, non si può chiedere causa di servizio.
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