Buonasera a tutti e ringrazio anticipatamente chi mi darà una risposta, cercherò di essere chiaro e conciso. Sono un agente scelto di polizia penitenziaria con quasi 7 anni di servizio (a dicembre), lo scorso anno ho ottenuto il tanto desiderato trasferimento dal Veneto presso l'istituto della mia città natale, ovvero Palermo. L'entusiasmo iniziale svanisce quando mi tocca fare i conti con la realtà, mi trovo in una situazione diversa rispetto alla sede precedente,dove sicuramente anche per mie colpe non sono riuscito ad adattarmi. Reparto problematico, struttura vecchia, turni su turni e carenza di personale non hanno di certo migliorato la situazione, gli eventi critici quotidiani iniziano a pesare tant'è vero che chi mi sta intorno si accorge del mio cambiamento e della mia assenza mentale in quanto anche libero dal turno il mio pensiero era sempre rivolto al dover tornare in quella struttura per 8 ore della mia giornata. Tutto cio inizia a ledere anche la mia autostima e ovviamente non sono nelle condizioni di lavorare al massimo, essendo anche nuovo in istituto non ho punti di riferimento e non sapevo con chi poter parlare della mia situazione, un po' anche per orgoglio ho tenuto tutto dentro fin quando un'aggressione in servizio mette la ciliegina sulla torta e decido di dover tutelare la mia salute mentale e mandare un certificato per stati d'ansia reattivi. Per me è stata una sconfitta arrivare a tanto e ammettere che per un motivo o per un altro non sono stato all'altezza , ma non vedevo alternative. Non dormivo bene la notte, quando dovevo fare il turno pomeridiano già i malesseri iniziavano dalla mattina, avevo frequenti mal di pancia al solo pensiero , dopo aver fatto le notti stavo anche 30/35 ore senza dormire. Inizio quindi un percorso sia con uno psichiatra che mi diagnostica distimia e stati ansiosi reattivi prescrivendo terapia, sia con una psicologa in quanto sentivo il bisogno dover dialogare e cambiare anche il mio modo di affrontare gli eventi. Il medico del lavoro sulla base di ciò che scrive lo psichiatra mi dà giorni di malattia che mi coprono da dicembre fin quando vengo convocato dalla cmo il 10 giugno scorso. Alla cmo ho dichiarato di voler fare un ulteriore tentativo e di voler rientrare in servizio ma sono stato rimandato ad ottobre in quanto anche se molto blanda assumevo ancora terapia . Avendo fatto queste grandissime premesse , tra pochi giorni diventerò papà e sono al settimo cielo. Da persona responsabile quale mi ritengo però devo pensare anche al futuro di mia figlia, perciò è da giorni che mi faccio questa domanda: c'è rischio che io rimanga senza un impiego qualora la cmo dovesse nuovamente valutarmi non idoneo? Con l'eventuale riforma viene proposto sempre il passaggio nei ruoli civili? Inoltre , so che si può chiedere il passaggio al DAP al DOG o al DGM , ma in tutti e 3 i casi c'è un quiz da superare? Inoltre se venissi bocciato rimarrei disoccupato?
Grazie ancora a chi mi saprà dare delucidazioni, buona serata.
Riforma Polizia Penitenziaria.
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Re: Riforma Polizia Penitenziaria.
Messaggio da Maverick99 »
Buongiorno. Devo contattarlo o sarà lui stesso a vedere il messaggio? Scusate ma sono nuovo in questo forum. Grazie comunque per la risposta
Re: Riforma Polizia Penitenziaria.
Maverick99 ha scritto: ↑ven ago 01, 2025 1:47 pm Buonasera a tutti e ringrazio anticipatamente chi mi darà una risposta, cercherò di essere chiaro e conciso. Sono un agente scelto di polizia penitenziaria con quasi 7 anni di servizio (a dicembre), lo scorso anno ho ottenuto il tanto desiderato trasferimento dal Veneto presso l'istituto della mia città natale, ovvero Palermo. L'entusiasmo iniziale svanisce quando mi tocca fare i conti con la realtà, mi trovo in una situazione diversa rispetto alla sede precedente,dove sicuramente anche per mie colpe non sono riuscito ad adattarmi. Reparto problematico, struttura vecchia, turni su turni e carenza di personale non hanno di certo migliorato la situazione, gli eventi critici quotidiani iniziano a pesare tant'è vero che chi mi sta intorno si accorge del mio cambiamento e della mia assenza mentale in quanto anche libero dal turno il mio pensiero era sempre rivolto al dover tornare in quella struttura per 8 ore della mia giornata. Tutto cio inizia a ledere anche la mia autostima e ovviamente non sono nelle condizioni di lavorare al massimo, essendo anche nuovo in istituto non ho punti di riferimento e non sapevo con chi poter parlare della mia situazione, un po' anche per orgoglio ho tenuto tutto dentro fin quando un'aggressione in servizio mette la ciliegina sulla torta e decido di dover tutelare la mia salute mentale e mandare un certificato per stati d'ansia reattivi. Per me è stata una sconfitta arrivare a tanto e ammettere che per un motivo o per un altro non sono stato all'altezza , ma non vedevo alternative. Non dormivo bene la notte, quando dovevo fare il turno pomeridiano già i malesseri iniziavano dalla mattina, avevo frequenti mal di pancia al solo pensiero , dopo aver fatto le notti stavo anche 30/35 ore senza dormire. Inizio quindi un percorso sia con uno psichiatra che mi diagnostica distimia e stati ansiosi reattivi prescrivendo terapia, sia con una psicologa in quanto sentivo il bisogno dover dialogare e cambiare anche il mio modo di affrontare gli eventi. Il medico del lavoro sulla base di ciò che scrive lo psichiatra mi dà giorni di malattia che mi coprono da dicembre fin quando vengo convocato dalla cmo il 10 giugno scorso. Alla cmo ho dichiarato di voler fare un ulteriore tentativo e di voler rientrare in servizio ma sono stato rimandato ad ottobre in quanto anche se molto blanda assumevo ancora terapia . Avendo fatto queste grandissime premesse , tra pochi giorni diventerò papà e sono al settimo cielo. Da persona responsabile quale mi ritengo però devo pensare anche al futuro di mia figlia, perciò è da giorni che mi faccio questa domanda: c'è rischio che io rimanga senza un impiego qualora la cmo dovesse nuovamente valutarmi non idoneo?
NO....Se non si supera il periodo massimo di aspettativa...Nessuno vuole il male degli altri... La CMO prima dell'anno o al massimo entro 18 mesi tende a definire la situazione...per capirci DENTRO O FUORI
Con l'eventuale riforma viene proposto sempre il passaggio nei ruoli civili?
No...Dipende dalla patologia....Ma penso non sia il tuo caso
Inoltre , so che si può chiedere il passaggio al DAP al DOG o al DGM , ma in tutti e 3 i casi c'è un quiz da superare?
Si ci sono dei quiz da superare nel caso del DOG...il DGM e DAP tendono ad effettuare un colloquio
Inoltre se venissi bocciato rimarrei disoccupato?
SI....NON SEI IDONEO AI RUOLI CIVILI (99,99% non accade)
Grazie ancora a chi mi saprà dare delucidazioni, buona serata.
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