decesso in costanza di servizio
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decesso in costanza di servizio
Messaggio da salvatore2010 »
Salve Avvocato
Vorrei sapere se in caso di decesso di un militare del servizio permanente, lo stipendio in godimento spetta fino al giorno della morte o compete per tutto il mese. Le disposizioni al riguardo da me conosciute sono contradditorie.
La ringrazio per futura risposta
Vorrei sapere se in caso di decesso di un militare del servizio permanente, lo stipendio in godimento spetta fino al giorno della morte o compete per tutto il mese. Le disposizioni al riguardo da me conosciute sono contradditorie.
La ringrazio per futura risposta
- Avv. Giorgio Carta
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Re: decesso in costanza di servizio
Messaggio da Avv. Giorgio Carta »
Nel dubbio che la sua domanda sia uno scherzo, può gentilmente spiegarsi meglio?
grazie in anticipo,
Avv. Giorgio Carta
grazie in anticipo,
Avv. Giorgio Carta
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Re: decesso in costanza di servizio
Messaggio da salvatore2010 »
Non scherzo, ho omesso di scrivere "spetta agli EREDI (cogniuge, figli, ect..) fino al giorno della morte o compete per tutto il mese........."
Scusate
Salvatore
Scusate
Salvatore
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Re: decesso in costanza di servizio
Messaggio da Roberto Mandarino »
Dal giorno successivo al decesso, parte l'eventuale pensione di reversibilità, quindi è chiaro che viene pagato come servizio fino al giorno del decesso.
Saluti Roberto
Saluti Roberto
2.9.1963. Fa bene e scordati, fa male e pensaci.
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Re: decesso in costanza di servizio
Messaggio da salvatore2010 »
Riporto di seguito il comma 2 dell'art. 191 del DPR 1092/1973 "La pensione di riversibilità decorre dal giorno successivo a quello della morte del dante causa; nel caso previsto dall'art. 4 del D.P.R. 30 giugno 1972, n. 423, la pensione di riversibilità viene corrisposta con effetto dal primo giorno del mese successivo a quello del decesso del dante causa."
Domando: nel caso che il militare non abbia né moglie e né figli, spetta ai superstiti dal giorno dopo al decesso?
Grazie ancora
Domando: nel caso che il militare non abbia né moglie e né figli, spetta ai superstiti dal giorno dopo al decesso?
Grazie ancora
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Re: decesso in costanza di servizio
Messaggio da Roberto Mandarino »
La pensione di reversibilità spetta logicamente a decorrere dal giorno successivo al decesso. Questa solitamente viene elargita alla moglie ed ai figli, gli altri parenti hanno diritto alla reversibilità in percentuali minori e soltanto in casi particolari, ad esempio: se erano conviventi nel nucleo familiare ed a carico del defunto, affetti da gravi invalidità, senza reddito ecc.
Saluti Roberto
Saluti Roberto
2.9.1963. Fa bene e scordati, fa male e pensaci.
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Re: decesso in costanza di servizio
Messaggio da salvatore2010 »
Non mi sembra così chiaro, di seguito quanto recita il DPR 423/70: "ART.4. (TRATTAMENTO ECONOMICO DELL'ULTIMO MESE DI SERVIZIO)
IN CASO DI DECESSO DI DIPENDENTE STATALE IN ATTIVITÀ DI SERVIZIO È CORRISPOSTA AL CONIUGE SUPERSTITE NON SEPARATO LEGALMENTE PER SUA COLPA O,IN MANCANZA,AI FIGLI,CON LE MODALITÀ DI CUI ALL'ART.14 DEL DECRETO DEL PRESIDENTE DELLA REPUBBLICA 28 DICEMBRE 1970,N. 1079,L'INTERA MENSILITÀ DEL TRATTAMENTO ECONOMICO SPETTANTE ALLA DATA DI MORTE.
NEL CASO PREVISTO DAL PRECEDENTE COMMA LA DECORRENZA DELLA PENSIONE,AI FINI DEL PAGAMENTO,HA INIZIO DAL PRIMO GIORNO DEL MESE SUCCESSIVO A QUELLO DEL DECESSO DEL DANTE CAUSA."
La mia domanda è: il rateo lasciato insoluto alla data della morte spetta al coniuge o ai figli per tutto il mese o fino al giorno del decesso?
Se spetta per tutto il mese, in caso di mancanza di questi ultimi (congiue e figli) spetta agli eredi (genitori) fino al giorno del decesso?
Da più fonti noto parecchia confusione (DPR 1079/70; DPR 423/70; DPR 1092/73)
In ogni caso grazie per l'attenzione
IN CASO DI DECESSO DI DIPENDENTE STATALE IN ATTIVITÀ DI SERVIZIO È CORRISPOSTA AL CONIUGE SUPERSTITE NON SEPARATO LEGALMENTE PER SUA COLPA O,IN MANCANZA,AI FIGLI,CON LE MODALITÀ DI CUI ALL'ART.14 DEL DECRETO DEL PRESIDENTE DELLA REPUBBLICA 28 DICEMBRE 1970,N. 1079,L'INTERA MENSILITÀ DEL TRATTAMENTO ECONOMICO SPETTANTE ALLA DATA DI MORTE.
NEL CASO PREVISTO DAL PRECEDENTE COMMA LA DECORRENZA DELLA PENSIONE,AI FINI DEL PAGAMENTO,HA INIZIO DAL PRIMO GIORNO DEL MESE SUCCESSIVO A QUELLO DEL DECESSO DEL DANTE CAUSA."
La mia domanda è: il rateo lasciato insoluto alla data della morte spetta al coniuge o ai figli per tutto il mese o fino al giorno del decesso?
Se spetta per tutto il mese, in caso di mancanza di questi ultimi (congiue e figli) spetta agli eredi (genitori) fino al giorno del decesso?
Da più fonti noto parecchia confusione (DPR 1079/70; DPR 423/70; DPR 1092/73)
In ogni caso grazie per l'attenzione
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Re: decesso in costanza di servizio
Messaggio da Roberto Mandarino »
In effetti ai sensi dell'art.191 del D.P.R. 1092/1973 che richiama qualora più favorevole l'art.4 del D.P.R 30.6.1972 n.423, da lei giustamente invocato, stabilisce che rientra tra i diritti del defunto di percepire lo stipendio per tutto il mese nel quale è avvenuto il decesso.
Alla luce di ciò, in assenza di coniuge e figli (perchè il defunto era celibe o vedovo senza prole), è chiaro che anche questo stipendio maturato rientra in regime di eredità.
Saluti Roberto
Alla luce di ciò, in assenza di coniuge e figli (perchè il defunto era celibe o vedovo senza prole), è chiaro che anche questo stipendio maturato rientra in regime di eredità.
Saluti Roberto
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Re: decesso in costanza di servizio
Messaggio da salvatore2010 »
Allora l'art. 191 del DPR 1092/1973, a questo punto, assume un valore quasi irrilevante?
Se ogni erede, in primis coniuge e/o figli, e poi genitori, fratelli, sorelle, ect. possono beneficiare per l'intero stipendio del mese e non sino al giorno del decesso (possono pure abolirlo?)
A mio parere occorre fare la distinzione tra il coniuge e/o figli (come disposto dal 423/70) e dagli altri eredi (genitori, fratelli, sorelle) giustamente non menzionati dallo stesso DPR a cui il 1092/1973 fà espresso riferimento.
Rammento la mia domanda inziale:
In caso di morte di un militare del servizio permanente lo stipendio spetta agli eredi in misura dell'intera mensilità o sino al giorno del decesso?
Rimango in attesa, grazie Salvatore
Se ogni erede, in primis coniuge e/o figli, e poi genitori, fratelli, sorelle, ect. possono beneficiare per l'intero stipendio del mese e non sino al giorno del decesso (possono pure abolirlo?)
A mio parere occorre fare la distinzione tra il coniuge e/o figli (come disposto dal 423/70) e dagli altri eredi (genitori, fratelli, sorelle) giustamente non menzionati dallo stesso DPR a cui il 1092/1973 fà espresso riferimento.
Rammento la mia domanda inziale:
In caso di morte di un militare del servizio permanente lo stipendio spetta agli eredi in misura dell'intera mensilità o sino al giorno del decesso?
Rimango in attesa, grazie Salvatore
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Re: decesso in costanza di servizio
Messaggio da Roberto Mandarino »
L'art.191 del D.P.R. 1092/1973 richiama se più favorevole l'art.4 del D.P.R. 30.6.1972 n.423, quindi nel caso che lei ha citato si applica quest'ultimo, ma non devono abolirlo per il semplice fatto che ci sono dei casi in cui non è più favorevole.
Quindi agli eredi, spetta per tutto il mese in cui è avvenuto il decesso (ad esempio se è deceduto il 2 dicembre spetta tutto lo stipendio di dicembre).
In poche parole l'Art.191 del D.P.R 1092/1973 tutt'oggi in vigore, recita:
La pensione di reversibilità decorre dal giorno successivo a quello della morte del dante causa; nel caso previsto dall’art. 4 del DPR 30 giugno 1972, n. 423 [44], la pensione di riversibilità viene corrisposta con effetto dal primo giorno del mese successivo a quello del decesso del dante causa.
In sostanza la moglie e i figli oppure in assenza di entrambi gli EREDI PERCEPISCONO LO STIPENDIO PER IL MESE
INTERO nel quale è avvenuto il decesso in servizio, e dal primo giorno del mese successivo al decesso la pensione di riversibilità, QUALORA SPETTANTE.
PERTANTO IN BASE ALL'ART.4 del D.P.R. 30.6.1972 ALLEGATO IN BASSO, CHE LEI STESSO HA MENZIONATO, IN ASSENZA DI CONIUGE E FIGLI, AGLI EREDI AVENTI DIRITTO ALLA SUCCESSIONE, con le modalità indicate dall'art.14 del D.P.R.28.12.1970 (allegato in basso) viene concesso lo stipendio intero del mese in cui è avvento il decesso dell'interessato.
Spero le sia tutto chiaro.
Saluti Roberto
---------------------------
ART.4. del D.P.R. 30.6.1972 n.423 (TRATTAMENTO ECONOMICO DELL'ULTIMO MESE DI SERVIZIO)
IN CASO DI DECESSO DI DIPENDENTE STATALE IN ATTIVITÀ DI SERVIZIO È CORRISPOSTA AL CONIUGE SUPERSTITE NON SEPARATO LEGALMENTE PER SUA COLPA O,IN MANCANZA,AI FIGLI,CON LE MODALITÀ DI CUI ALL'ART.14 DEL DECRETO DEL PRESIDENTE DELLA REPUBBLICA 28 DICEMBRE 1970,N. 1079,L'INTERA MENSILITÀ DEL TRATTAMENTO ECONOMICO SPETTANTE ALLA DATA DI MORTE.
NEL CASO PREVISTO DAL PRECEDENTE COMMA LA DECORRENZA DELLA PENSIONE,AI FINI DEL PAGAMENTO,HA INIZIO DAL PRIMO GIORNO DEL MESE SUCCESSIVO A QUELLO DEL DECESSO DEL DANTE CAUSA
ART.14. del D.P.R. 28.12.1970
IN CASO DI DECESSO DEL DIPENDENTE STATALE,IL RATEO DI STIPENDIO LASCIATO INSOLUTO SPETTA AL CONIUGE SUPERSTITE NON SEPARATO LEGALMENTE PER SUA COLPA O,IN MANCANZA,AI FIGLI.
QUALORA NON ESISTANO I SOGGETTI INDICATI NEL COMMA PRECEDENTE,IL RATEO DI STIPENDIO È DEVOLUTO A FAVORE DEGLI EREDI DEL DIPENDENTE SECONDO LE NORME DI LEGGE IN MATERIA DI SUCCESSIONE.
LA RISCOSSIONE DEL RATEO PUÒ ESSERE DELEGATA AD UNO DEGLI AVENTI DIRITTO MEDIANTE SCRITTURA PRIVATA A FIRMA AUTENTICATA, ANCHE IN VIA AMMINISTRATIVA.
Quindi agli eredi, spetta per tutto il mese in cui è avvenuto il decesso (ad esempio se è deceduto il 2 dicembre spetta tutto lo stipendio di dicembre).
In poche parole l'Art.191 del D.P.R 1092/1973 tutt'oggi in vigore, recita:
La pensione di reversibilità decorre dal giorno successivo a quello della morte del dante causa; nel caso previsto dall’art. 4 del DPR 30 giugno 1972, n. 423 [44], la pensione di riversibilità viene corrisposta con effetto dal primo giorno del mese successivo a quello del decesso del dante causa.
In sostanza la moglie e i figli oppure in assenza di entrambi gli EREDI PERCEPISCONO LO STIPENDIO PER IL MESE
INTERO nel quale è avvenuto il decesso in servizio, e dal primo giorno del mese successivo al decesso la pensione di riversibilità, QUALORA SPETTANTE.
PERTANTO IN BASE ALL'ART.4 del D.P.R. 30.6.1972 ALLEGATO IN BASSO, CHE LEI STESSO HA MENZIONATO, IN ASSENZA DI CONIUGE E FIGLI, AGLI EREDI AVENTI DIRITTO ALLA SUCCESSIONE, con le modalità indicate dall'art.14 del D.P.R.28.12.1970 (allegato in basso) viene concesso lo stipendio intero del mese in cui è avvento il decesso dell'interessato.
Spero le sia tutto chiaro.
Saluti Roberto
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ART.4. del D.P.R. 30.6.1972 n.423 (TRATTAMENTO ECONOMICO DELL'ULTIMO MESE DI SERVIZIO)
IN CASO DI DECESSO DI DIPENDENTE STATALE IN ATTIVITÀ DI SERVIZIO È CORRISPOSTA AL CONIUGE SUPERSTITE NON SEPARATO LEGALMENTE PER SUA COLPA O,IN MANCANZA,AI FIGLI,CON LE MODALITÀ DI CUI ALL'ART.14 DEL DECRETO DEL PRESIDENTE DELLA REPUBBLICA 28 DICEMBRE 1970,N. 1079,L'INTERA MENSILITÀ DEL TRATTAMENTO ECONOMICO SPETTANTE ALLA DATA DI MORTE.
NEL CASO PREVISTO DAL PRECEDENTE COMMA LA DECORRENZA DELLA PENSIONE,AI FINI DEL PAGAMENTO,HA INIZIO DAL PRIMO GIORNO DEL MESE SUCCESSIVO A QUELLO DEL DECESSO DEL DANTE CAUSA
ART.14. del D.P.R. 28.12.1970
IN CASO DI DECESSO DEL DIPENDENTE STATALE,IL RATEO DI STIPENDIO LASCIATO INSOLUTO SPETTA AL CONIUGE SUPERSTITE NON SEPARATO LEGALMENTE PER SUA COLPA O,IN MANCANZA,AI FIGLI.
QUALORA NON ESISTANO I SOGGETTI INDICATI NEL COMMA PRECEDENTE,IL RATEO DI STIPENDIO È DEVOLUTO A FAVORE DEGLI EREDI DEL DIPENDENTE SECONDO LE NORME DI LEGGE IN MATERIA DI SUCCESSIONE.
LA RISCOSSIONE DEL RATEO PUÒ ESSERE DELEGATA AD UNO DEGLI AVENTI DIRITTO MEDIANTE SCRITTURA PRIVATA A FIRMA AUTENTICATA, ANCHE IN VIA AMMINISTRATIVA.
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