Domanda di pensione per il 2023
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Re: Domanda di pensione per il 2023
Messaggio da Alexbird888 »
Egr. Maurizio, appena ci saranno novità legislative ti chiederò ulteriori ragguagli. Vorrei, prima di lasciare il servizio attivo, essere sicuro di non scendere oltre quanto previsto dalle previsioni del sito istituzionale G.diF.
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Re: Domanda di pensione per il 2023
A me però qualcosa NON tornaAlexbird888 ha scritto: ↑gio nov 10, 2022 3:52 pm Quindi per avere il 7% di aumento occorre aver maturato il diritto a pensione nel 22 e andare nel 22? Entrambi i requisiti?

Come è possibile che la rivalutazione delle pensioni seguano solo i due requisiti di cui sopra?
Chi ha i medesimi requisiti ma va in pensione nel 2023 percepirà, per sempre, il 7% in meno come minimo?
Ne siamo sicuri?
Re: Domanda di pensione per il 2023
Ciao,
E' bene essere chiari, è possibile aver maturato il diritto al pagamento della pensione anche prima del 2022, però per beneficiare della rivalutazione relativa all'anno in corso, la decorrenza della pensione (determina INPS) dovrà essere entro la fine del 2022.A me però qualcosa NON torna![]()
Come è possibile che la rivalutazione delle pensioni seguano solo i due requisiti di cui sopra?
SI.Chi ha i medesimi requisiti ma va in pensione nel 2023 percepirà, per sempre, il 7% in meno come minimo?
SINe siamo sicuri?
Re: Domanda di pensione per il 2023
Premetto che non ho approfondito la questione e quindi mi reputo "ignorante in merito" ma secondo me non è possibile una discriminazione del genere. Chi andrà in pensione dal 1 gennaio 2023 in poi non può avere nessuna rivalutazione in quanto non ha ancora una pensione e fin qui ci siamo, è logico, ma sicuramente avrà calcolata la sua pensione secondo indici che incorporeranno in automatico la rivalutazione o le rivalutazioni avvenute nel passato altrimenti si creerebbe una grave ingiustizia.
Re: Domanda di pensione per il 2023
Ciao Chen63,
hai ragione vengono utilizzati indici variabili che di seguito elenco:
- fino a 4 volte l'importo della pensione minima lorda verrà applicata l'intera rivalutazione 100%;
- da 4 a 5 volte sulla (differenza) verrà applicata la rivalutazione al 90%;
- sulla parte (eccedente) a 5 volte verra applicata la rivalutazione al 75%.
Quanto sopra, solo ed esclusivamente per chi in pensione entro l'anno corrente.
hai ragione vengono utilizzati indici variabili che di seguito elenco:
- fino a 4 volte l'importo della pensione minima lorda verrà applicata l'intera rivalutazione 100%;
- da 4 a 5 volte sulla (differenza) verrà applicata la rivalutazione al 90%;
- sulla parte (eccedente) a 5 volte verra applicata la rivalutazione al 75%.
Quanto sopra, solo ed esclusivamente per chi in pensione entro l'anno corrente.
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Re: Domanda di pensione per il 2023
Messaggio da X_Ventimiglia »
Chen63 ha scritto: ↑lun nov 14, 2022 1:16 pm Premetto che non ho approfondito la questione e quindi mi reputo "ignorante in merito" ma secondo me non è possibile una discriminazione del genere. Chi andrà in pensione dal 1 gennaio 2023 in poi non può avere nessuna rivalutazione in quanto non ha ancora una pensione e fin qui ci siamo, è logico, ma sicuramente avrà calcolata la sua pensione secondo indici che incorporeranno in automatico la rivalutazione o le rivalutazioni avvenute nel passato altrimenti si creerebbe una grave ingiustizia.
Ciao.
Non c'è alcuna discriminazione in quanto chi andrà in pensione dal 1 gennaio 2023 avrà la rivalutazione in base all'inflazione prevista per quell'anno. Per gli anni passati si trattava di importi dall' 1,5 al 2%.
Re: Domanda di pensione per il 2023
Non c'è alcuna discriminazione, perchè la perequazione è una fattispecie prevista solo ed esclusivamente per chi al 31.12 di ogni anno è già in pensione.
Faccio un esempio, supponendo anche che a cavallo dell'anno cambino i coefficienti pensionistici. Mario e Gino sono due gemelli, a pari condizioni.
Mario va il pensione il 31.12.2022, la pensione verrà calcolata con i coefficienti X, il suo lordo è 20.000 e avrà la perequazione del 7.3%.
Gino va in pensione il 01.01.2023, la pensione verrà calcolata con i coefficienti Y, il suo lordo è 19.950 e non avrà la perequazione del 7.3%.
Entrambi avranno la medesima perequazione del 2023.
Gino non è discriminato perchè, appunto, la perequazione (variabile di anno in anno) spetta solo a chi è già in pensione nell'anno di riferimento. E' come se Mario si sentisse discriminato se Gino fruisse degli aumenti del nuovo contratto in vigore dal 01.01.2023, che verranno inseriti nella sua pensione. E magari invece di 19.950, percepisce 20.050.
Purtroppo è una giungla e non è sempre facile indovinarci. Certamente questa alta percentuale di perequazione ha ulteriormente allargato la forbice tra la riserva e l'ausiliaria. Chi ha optato per il moltiplicatore nel 2017 ha avuto un gran vantaggio, forse non basteranno 10 anni per chi ha invece scelto in ausiliaria per pareggiare gli importi.
Faccio un esempio, supponendo anche che a cavallo dell'anno cambino i coefficienti pensionistici. Mario e Gino sono due gemelli, a pari condizioni.
Mario va il pensione il 31.12.2022, la pensione verrà calcolata con i coefficienti X, il suo lordo è 20.000 e avrà la perequazione del 7.3%.
Gino va in pensione il 01.01.2023, la pensione verrà calcolata con i coefficienti Y, il suo lordo è 19.950 e non avrà la perequazione del 7.3%.
Entrambi avranno la medesima perequazione del 2023.
Gino non è discriminato perchè, appunto, la perequazione (variabile di anno in anno) spetta solo a chi è già in pensione nell'anno di riferimento. E' come se Mario si sentisse discriminato se Gino fruisse degli aumenti del nuovo contratto in vigore dal 01.01.2023, che verranno inseriti nella sua pensione. E magari invece di 19.950, percepisce 20.050.
Purtroppo è una giungla e non è sempre facile indovinarci. Certamente questa alta percentuale di perequazione ha ulteriormente allargato la forbice tra la riserva e l'ausiliaria. Chi ha optato per il moltiplicatore nel 2017 ha avuto un gran vantaggio, forse non basteranno 10 anni per chi ha invece scelto in ausiliaria per pareggiare gli importi.
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Re: Domanda di pensione per il 2023
Messaggio da Carminiello »
Non c'è alcuna disparità. Chi è in pensione al 31.12 prende l'eventuale perequazione, chi è in servizio al 01.01 prende l'eventuale rinnovo del contratto. Si tratta di due categorie diverse (pensionati e lavoratori) nonchè di due strumenti diversi (perequazione e rinnovo contratto di lavoro).
Sono d'accordo con Navy, chi ha scelto il moltiplicatore ci ha visto lungo, molto lungo. Soprattutto nel 2017, chi ha scelto l'ausiliaria che terminerà il 31.12.2022, ci ha rimesso e parecchio. Pensiamo alla salute.
Sono d'accordo con Navy, chi ha scelto il moltiplicatore ci ha visto lungo, molto lungo. Soprattutto nel 2017, chi ha scelto l'ausiliaria che terminerà il 31.12.2022, ci ha rimesso e parecchio. Pensiamo alla salute.
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Re: Domanda di pensione per il 2023
Messaggio da X_Ventimiglia »
.. l'ingordigia è una brutta cosa; dalla vita non si può sempre pretendere la botte piena e la moglie ubriacaNavySeals ha scritto: ↑lun nov 14, 2022 7:05 pm Non c'è alcuna discriminazione, perchè la perequazione è una fattispecie prevista solo ed esclusivamente per chi al 31.12 di ogni anno è già in pensione.
Faccio un esempio, supponendo anche che a cavallo dell'anno cambino i coefficienti pensionistici. Mario e Gino sono due gemelli, a pari condizioni.
Mario va il pensione il 31.12.2022, la pensione verrà calcolata con i coefficienti X, il suo lordo è 20.000 e avrà la perequazione del 7.3%.
Gino va in pensione il 01.01.2023, la pensione verrà calcolata con i coefficienti Y, il suo lordo è 19.950 e non avrà la perequazione del 7.3%.
Entrambi avranno la medesima perequazione del 2023.
Gino non è discriminato perchè, appunto, la perequazione (variabile di anno in anno) spetta solo a chi è già in pensione nell'anno di riferimento. E' come se Mario si sentisse discriminato se Gino fruisse degli aumenti del nuovo contratto in vigore dal 01.01.2023, che verranno inseriti nella sua pensione. E magari invece di 19.950, percepisce 20.050.
Purtroppo è una giungla e non è sempre facile indovinarci. Certamente questa alta percentuale di perequazione ha ulteriormente allargato la forbice tra la riserva e l'ausiliaria. Chi ha optato per il moltiplicatore nel 2017 ha avuto un gran vantaggio, forse non basteranno 10 anni per chi ha invece scelto in ausiliaria per pareggiare gli importi.
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Re: Domanda di pensione per il 2023
Messaggio da X_Ventimiglia »
infatti... anche chi è andato in pensione a gennaio 2022 prenderà la perequazione come quello che va via a dicembre, altrimenti anche quella potrebbe definisrsi una discrimanazione. O no?Carminiello ha scritto: ↑lun nov 14, 2022 7:29 pm Non c'è alcuna disparità. Chi è in pensione al 31.12 prende l'eventuale perequazione, chi è in servizio al 01.01 prende l'eventuale rinnovo del contratto. Si tratta di due categorie diverse (pensionati e lavoratori) nonchè di due strumenti diversi (perequazione e rinnovo contratto di lavoro).
Sono d'accordo con Navy, chi ha scelto il moltiplicatore ci ha visto lungo, molto lungo. Soprattutto nel 2017, chi ha scelto l'ausiliaria che terminerà il 31.12.2022, ci ha rimesso e parecchio. Pensiamo alla salute.
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