Verbale commisisone medica non pervenuto

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sol10066
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Verbale commisisone medica non pervenuto

Messaggio da sol10066 »

Salve a tutti, ho richiesto e fatto domanda per causa di servizio e contemporaneamente all inpdap per invalidità. Quella riguardo la causa di servizio e in attesa di verifica al comitato a Roma. L altra presso Ia commissione di verifica di Napoli (inail dipendenti pubblici assicurati) ha emesso il verbale e spedito tramite carabinieri. Ad oggi non ancora ricevuto , come non ho ricevuto altre.comunicazioni inviatemi sempre ai cc del mio paese e per sapere che richiedevano altri documenti ho dovuto chiamare e accordarmi su spedirli comunque. Ora.mi chiedo e vi chiedo. Come.posso risolvere sta cosa e trovare sto benedetto verbale visto che i cc del mio paese dicono che non gli arriva nulla. Nonostante sono andato con numero di protocollo e tutto. Dove posso recuperare il verbale o a chi posso rivolgermi. Visto che chiamo Napoli e mi dicono noi l abbiamo inviato. Vado dai cc e dicono che non gli arriva nulla,? A chi inviano il verbale oltre a me? Grazie


mauri64
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Re: Verbale commisisone medica non pervenuto

Messaggio da mauri64 »

Salve sol10066,
per delucidazioni in merito dovrai attendere la disponibilità dell'esperto nonno Alberto.

Saluti
sol10066
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Re: Verbale commisisone medica non pervenuto

Messaggio da sol10066 »

Ho chiesto l invalidita all inail ,tramite ex inpdap , noi dipendenti ed ex statali siamo assicurati in caso di malattia che non venga riconosciuta causa di servizio . E dipende dall invalidita vengono aggiunti contributi fino al 60 anno mi pare. Basta aver fatto 5 mi pare o 15 anni di servizio. Quindi ricapitolando non è proprio misera l eventuale pensione che andrei a percepire. Ho fatto entrambi le domande in caso I vari problemi che ho , non vengano riconosciuti causa di servizio. Cosa comunque molto difficile. Inoltre per ogni punti invalidita sono circa 800/900 euro fino a un 16% d invalidità. Se superiore hai diritto a un assegno a vita.
sol10066
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Re: Verbale commisisone medica non pervenuto

Messaggio da sol10066 »

Aggiornamento: il verbale non l hanno inviato tramite cc. Ma è stato inviato al CME puglia, perché mi dicono sono stati loro a chiedere la visita.. Quindi dovrò attendere che che me lo facciano recapitare in qualche modo.
Carminiello
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Re: Verbale commisisone medica non pervenuto

Messaggio da Carminiello »

Mi associo, credo tu faccia tanta confusione. Inabilità..a cosa? Alla mansione (di militare) o assoluta a qualsiasi attività lavorativa? Come invalidità civile, in ogni caso, non percepirai un euro, perchè avrai la pensione da riforma, sia che ti riconoscano la dipendenza da causa di servizio che non. Se poi non ti sarà riconosciuta e sarai così grave (ti auguro di no!) da essere inabile a qualsiasi attività lavorativa (nemmeno se sei cieco te la danno, perchè potresti fare il centralinista), allora avrai la pensione con i 40 anni di contributi (e tutte le decurtazioni, se ne è parlato spesso nel forum. In pratica uno pensa di andare in pensione come se avesse raggiunto il massimo, cioè con oltre 2.000 euro...e invece se ne ritrova 1400/1500). Buona fortuna.
Giaguaro
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Re: Verbale commisisone medica non pervenuto

Messaggio da Giaguaro »

Mi associo ai colleghi che ti hanno già risposto. Sembra che tu non abbia le idee chiare. Non percepirai un centesimo per l'invalidità civile. E avrai la pensione da riformato (proficuo lavoro) sia che ti venga riconosciuta o meno la causa di servizio, oppure, la pensione di inabilità a qualsiasi attività lavorativa, ma solo nel solo caso che non ti venga riconosciuta la cds ma soprattutto che tu non sia in grado di svolgere alcun lavoro. Non conoscendo le tue patologie non entro nel merito, ma in genre viene riconosciuta solo per malattie già avanzate che portano ad un inesorabile destino (sla, tumori maligni terminali ecc). Buona fortuna.
sol10066
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Re: Verbale commisisone medica non pervenuto

Messaggio da sol10066 »

La pensione d’inabilità è un trattamento, riconosciuto dall’Inps, che spetta al lavoratore riconosciuto totalmente inabile, cioè sia, a causa di un difetto fisico o mentale, totalmente e permanentemente impossibilitato a svolgere qualsiasi attività lavorativa. A differenza delle altre pensioni d’invalidità e inabilità (, inabilità a proficuo lavoro e alle mansioni, queste ultime riconosciute ai soli dipendenti pubblici), la pensione per assoluta e permanente inabilità a qualsiasi attività lavorativa è dunque incompatibile con qualunque lavoro. Per questo motivo, l’Inps riconosce al beneficiario di questa pensione una maggiorazione, che può aumentare il trattamento sino al riconoscimento di un massimo di 40 anni di contributi; la maggiorazione, in pratica corrisponde alla distanza che separa il pensionato ai 60 anni di età, entro però un tetto di 40 anni di contributi.


QUALI SONO I REQUISITI PER OTTENERE LA PENSIONE DI INABILITÀ NEL PUBBLICO IMPIEGO?

Nel pubblico impiego è possibile essere dispensati dal servizio ed ottenere la pensione di inabilità per:

inabilità assoluta e permanente alla mansione;
inabilità assoluta e permanente a proficuo lavoro;
inabilità assoluta e permanente a qualsiasi attività lavorativa.


Dispensa dal servizio per inabilità assoluta e permanente alla mansione

I requisiti per ottenere questa pensione sono:

riconoscimento medico legale da parte delle competenti Commissioni dal quale risulti che il dipendente pubblico è permanentemente inidoneo allo svolgimento della propria mansione;
almeno 15 anni di servizio (14 anni, 11 mesi e 16 giorni) per i dipendenti dello Stato. Per i dipendenti di Enti locali (es. Province, Comuni ecc.) o del comparto Sanità occorrono, invece, almeno 20 anni di servizio (19 anni, 11 mesi e 16 giorni);
risoluzione del rapporto di lavoro per dispensa dal servizio per inabilità.
Se la Commissione medica conferma questa inabilità, il dipendente non ha automaticamente diritto alla pensione. Prima, infatti, l’Amministrazione è tenuta ad attribuire una mansione equivalente che sia compatibile con l’inabilità riconosciuta. Se questa nuova attribuzione è impossibile, l’Amministrazione può proporre al dipendente una mansione di posizione funzionale inferiore e, solo qualora il dipendente rifiuti questa collocazione, potrà essere dispensato dal servizio ed ottenere quindi la pensione.



Dispensa dal servizio per inabilità assoluta e permanente a proficuo lavoro

I requisiti per ottenere questa pensione sono:

riconoscimento medico legale redatto dalla Commissione dell’ASL nel quale risulti che il dipendente pubblico è inabile assoluto e permanente a proficuo lavoro;
almeno 15 anni di servizio (14 anni, 11 mesi e 16 giorni);
risoluzione del rapporto di lavoro per dispensa dal servizio per inabilità;
L’inabilità non deve essere intervenuta dopo la cessazione del rapporto di lavoro (anche se il dipendente può presentare richiesta di visita medica per il riconoscimento di tale stato di inabilità entro un anno dalla cessazione per dimissioni).



Dispensa dal servizio per inabilità assoluta e permanente a qualsiasi attività lavorativa

I requisiti per ottenere questa pensione sono:

riconoscimento medico legale redatto dalle Commissioni Mediche di Verifica (istituite presso il Ministero del Tesoro) dal quale risulti che il dipendente è permanentemente impossibilitato a svolgere qualsiasi attività lavorativa a causa di difetto fisico o mentale;
anzianità contributiva di almeno 5 anni, di cui almeno 3 nel quinquennio precedente alla decorrenza della pensione di inabilità;
risoluzione del rapporto di lavoro per infermità, non dipendente da causa di servizio, che determina uno stato di assoluta e permanente impossibilità a svolgere qualsiasi attività lavorativa.
La domanda, con allegato un certificato medico attestante lo stato di inabilità assoluta e permanente a svolgere qualsiasi attività lavorativa (v. modello allegato), deve essere presentata dal dipendente all’Amministrazione presso la quale presta servizio. Sarà compito dell’Amministrazione disporre l’accertamento sanitario presso le Commissioni mediche di verifica e, una volta ricevuto il verbale attestante lo stato di inabilità assoluta e permanente a svolgere qualsiasi attività lavorativa, provvedere alla risoluzione del rapporto di lavoro del dipendente.

Letto questo, a prescindere dall età quello che conta è avere un invalidità, certificata. Che sia o meno causa di servizio. Se causa di servizio molto.meglio.
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