abuso di potere

Diritto Militare e per le Forze di Polizia
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Moderatore: Avv. Giorgio Carta

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Antonio75

abuso di potere

Messaggio da Antonio75 »

Egregio Avvocato,
la mia è una storia lunga e abbastanza complicata, Le chiedo scusa fin da ora per il tempo che le sottrarrò al suo lavoro.
Il 25.05.1993 sono stato arruolato in servizio di leva nella Marina Militare Italiana; a seguito di un corso di specializzazione ho ottenuto la specialità FCM/Servizi Difesa Installazioni e successivamente sono stato trasferito a La Spezia.
Per motivi di famiglia e volendo tornare in Puglia, ho ottenuto una licenza per convalescenza di giorni 60; terminato tale periodo sono stato destinato prima presso al caserma di Brindisi, e successivamente a Taranto, conservando la suddetta categoria di specialità.
Nel 1994, un mio commilitone si suicidò; a seguito di tale spiacevole episodio, probabilmente sulla base della mia precedente convalescenza di 60 giorni, fui anch'io sottoposto ad una serie di visite neurologiche. Nonostante io non presentassi alcun problema, il 16.03.1994 sono stato riformato ex art. 41 E.I. Ho immediatamente contestato tale provvedimento chiedendo di essere sottoposto ad ulteriori accertamenti sanitari presso i competenti organi sanitari al fine di ottenere la revoca della riforma. Il 22.02.1995 l'Ispettorato della Sanità M.M. ha espresso parere favorevole e ha indicato in Mariferm Roma l'ente sanitario competente.Dopo varie vicissitudini il 03.03.1998, sottoposto a visita collegiale presso la Commissione Medico Legale presso Mariferm di Roma, sono stato giudicato "idoneo al servizio Marina Militare incondizionato.Idoneo quale FCM/SDI". Ottenuta la revoca della riforma il 26.02.1999 ho chiesto la rafferma con assegnazione quale FCM/SDI; sono stato convocato in caserma ricevendo la cartolina come nel lontano 1993; il 30.03.1999 sono stato sottoposto a visita medica per la riammissione in servizio risultando, anche in questa occasione idoneo al servizio M.M. incondizionato.
Tuttavia, tornato in caserma il comandante mi ordinava di sottopormi ad altri accertamenti e, così per evitare problemi, sono ritornato presso l'Ospedale Militare dove ho incontrato lo stesso medico che mi aveva riformato nel 1994 e che, senza visita alcuna, con P.M.L. del 26.04.1999 mi ha dichiarato "idoneo al servizio M.M. incondizionato. non idoneo arruolamento ruolo volontari di truppa in ferma breve". Ho impugnato il suddetto p.m.l., tuttavia non dinanzi al TAR ma con una semplice raccomandata, e mi sono rifiutato di sottopormi all'esame sierologico LUE necessario per ottenere il congedo per fine ferma di leva.
Le preciso che ho iniziato un giudizio civile per ottenere giustizia, sia in primo che in secondo grado le mie richieste sono state disattese ed ora mi chiedo cosa posso fare?
E' possibile che un ospedale periferico possa disattendere un parere medico legale di una autorità medica centrale come quella di Roma?
In tutti questi anni, nonostante le mie numerore richieste, non ho ricevuto alcuna risposta al fine di conoscere la mia posizione militare, anche se nel 1998 a Mariferm mi confermarono che risultavo in congedo, senza tuttavia percepire alcuna retribuzione.
Le sarò grato se vorrà consigliarmi sul da farsi.
Grazie.
Antonio R.


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Avv. Giorgio Carta
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Re: abuso di potere

Messaggio da Avv. Giorgio Carta »

Sinceramente, i dati che lei mi fornisce sono così frammentari da non consentirmi di poterle dare una risposta.
Sarebbe, invece, necessario esaminare gli atti amministartivi, specie quelli che hanno determinato il suo congedamento.

Se ho ben capito, però, gli atti risalgono al 1999 e non sono stati tempestivamente impugnati davanti al TAR. Essi sono, pertanto, presumibilmente divenuti definitivi e cioè inpoougnabili.

Lei mi riferisce poi di un'azione promossa davanti al giudice civile, immagino a fini risarcitori. Non conoscendo però né la domanda né le sentenze negative ottenute non sono in condizione di consiglialre le uteriori evenuali contromisura da adottare.

Si consulti con un avvocato esperto del settore, rendendo però disponibile la documentazione che la riguarda.

In bocca al lupo,

Avv. Giorgio Carta
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