VARIAZIONI MATRICOLARI CONSEGUENTI A GIUDICATO PENALE

[alfaomega033]

Ill.mo Avv. sarò molto breve! Nel caso di sentenza di proscioglimento per intervenuta prescrizione del reato, per come avviene in caso di sentenza di assoluzione perchè il fatto non sussiste...l'Amministrazione è tenuta ad effettuare il rinnovo (inteso come stralcio e non cancellazione mediante linea con inchiostrro rosso.....) del foglio matricolare del Militare e quindi di tutte le pratiche personali in formato elettronico-informatico che lo riguardano e dove precedentemente sono state annotate e registrate le varie fasi del processo penale per delitto non colposo? la ringrazio ed attendo una sua risposta. Cordiali e distinti saluti.-

[AVVOCATO]

Sig. Alfaomega,
la domanda da lei posta trova tutte le risposte nel dlgs 196/2003, che regola il trattamento dei cd. dati sensibili.-
L'unico dovere, da parte della Amm.ne di pertinenza, nel corso del cammino doloroso di un proc.to penale per un militare, è quello di seguire tutte le fasi che lo caratterizzano (iscrizione reg.to indagati, apertura indagini preliminari, avviso conclusione indagini art.415 bis cpp, decreto di citazione a giudizio, conclusione del proc.to - assol.ne o condanna ).-
Ma, in tutto detto contesto, sotto il profilo informatico, stricto jure, l'ufficio competente ed il suo responsabile annoterà solo l'apertura del proc.to penale.-
Alla sua definizione il tecnico operatore informatico provvederà o alla cancellazione (in caso di assoluzione -non importa se per perenzione termini o assoluzione) altrimenti, in caso infausto, dovra trascrivere la sentenza di condanna, mettendo la motivazione della sentenza e nr. di registrazione della stessa.
Pertanto non vi deve essere alcuna annotazione "con penna rossa" ( sistema ormai relegato nei meandri della storia ) o sua eventuale sottolineatura.-
Infine aggiungo e concludo evidenziandole che ove, malauguratamente, non fosse stato cancellato detto dato "sensibile", (mi riferisco alla assoluzione) divenuto inutile, potrà ricorrere al Garante per la tutela dei dati sensilbili e chiedere l'esercizio della tutela, ex art. 15 del sopra citato dlgs, in riferimento all'art.2050 del Codice Civile.-
Ricambio i saluti.-

[alfaomega033]

Gentilissimo Avvocato, quello che scrive è giusto e sacrosanto però, mi sorge qualche dubbio in merito ad un pronunciamento da parte del M.D. DGPM, a seguito di un quesito, dello scorso 13.06.2008 e che fa seguito alla circolare avente nr. 00/2/2000 datata 15.03.1994 della stessa DGPM, che cita testualmente:- Una volta definito il procedimento penale:-
A) si darà luogo al rinnovo dello stato di servizio (con le consuete specifiche procedurali connesse alla gestione del documento elettronico) solo dei militari nei confronti dei quali è stata emessa una sentenza istruttoria di prposcioglimento nella quale il GIP o il GUP ha dichiarato di non doversi procedere per intervenuta prescrizione (in sostanza, prima di una pronuncia di condanna ancorchè di primo grado);-
B) il militare potra chiedere la cancellazione delle annotazioni secondo le modalità ed alle condizioni stabilite dal paragrafo 5 della circolare nr. 00/2/2000 del 15.03.1994 (n.b. questa procedura prevede la cancellazione mediante apposizione di linea orizzontale con penna ad inchiostro rosso e tale da rendere comunque leggibile quelo che è stato riportato nel foglio matricolare del militare).-
Atteso quanto sopra, Le chiedo di esprimere il proprio parere legale in merito a quanto sopra scritto ed evidenziato in grassetto e sottolineato, inoltre, vorrei capire se la procedura di rinnovo del foglio matricolare di cui al punto A) riguarda anche e solo i procedimenti penali conclusisi nel giudiuzio di primo grado in pratica durante la fase vera e propria del dibattimento e, non solo nella richiamata fase istruttoria?
La ringrazio per la sua cordiale e significativa consulenza legale e, nell'attesa di ricevere una risposta al quesito esposto, le porgo i più distinti saluti augurandole buon lavoro.

[AVVOCATO]

Sig. Alfaomega,
la ringrazio per la conferma della esattezza di quanto gà detto, che ribadisco in toto.-
Le ricordo che a fronte di un dictum tassativo sancito dalla legge, la fase applicativa in sede regolamentare, può decidere di adattarsi secondo una prassi ed una convenienza meramente interna.-
La legge, ribadisco, indica quali è che sono le linee guida.-
La " cancellazione " con tratto di penna rosso" sulla precedente scrittura, è un non senso.-
Cancellare, nelle sua etimologia, significa cassare una scrittura, tirando di sopra o di traverso una linea (frego) tal da renderla a mò di cancello. -
Ma, badiamo bene, la legge sulla privacy chiede la tutela e sicuramente questo sistema non cautela l'utente.-
Pertanto bisogna chiedere l'espunzione del che e riportare il foglio matricolare /stato di servizio pulito, ritornando allo status quo ante.-
Le porto un esempio, se Lei fosse stato condannato per reato penale, con sentenza passata in giudicato, il dictum rimane scritto nel casellario giudiziario.-
Dopo 5 anni dalla avvenuta trascrizione, tramite formale istanza, e sempre che non si siano stati commessi ulteriori reati, si chiede la cd. riabilitazione, che consiste nella fisica eliminazione di qualsiasi annotazione sul detto documento; in questo modo, una volta "ripulito" il suo certificato penale è lindo. (Provi ad immaginare le conseguenze catastrofiche (ad es. ai fini di un concorso statale) che si creerebbero se un individuo, ad es., che ha fatto istanza e chiede la riabilitazione, anzicchè la ripulitura del documento, avesse il certificato, che riporta i suoi precedenti, ancorchè cancellati, con apposta di sopra la linea rossa!!)
Ribadisco che la procedura di pulitura per il rinnovo del foglio matricolare riguarda i procedimenti penali definiti (o con sentenza di assoluzione o con sentenza di proscioglimento in istruttoria) tutte le altre fasi interlocutorie del procedimento, non ci interessano.-
Non debbo aggiungere altro.-
distinti saluti

[alfaomega033]

Ill.mo Avvocato, nel ringraziarla ancora una volta della sua gentile e devo dire rapidissima ed efficace risposta, confermo e concordo pienamente in toto quello che ha riportato nel post, però con una battuta che spesso si sente dire in situazioni del tutto assurde le rispondo:...dove finisce la ragione inizia............
Il più elementare dei dizionari presenti in commercio (vds. tascabili) riporta che cancellare significa annullare, eliminare, togliere, non rendere più leggibile ed è per questo motivo che il mio ragionamento è in contrapposizione con quanto scritto nelle circolari ministeriali (interne e non leggi dello stato - privacy) che purtoppo stando alla loro attualità, o per errore o per altro, vengono ancora applicate. Le chiedo scusa se insisto sull'argomento però per farle capire, ma del resto non ce ne bisogno visto la sua navigata esperienza maturata nell'Arma e nei Tribunali, che un mio carissimo amico mi ha fatto vedere che pur essendo stato ASSOLTO PERCHE' IL FATTO NON SUSSISTE (quindi la massima formula liberatoria prevista dal codice di procedura penale) la sua situazione viene, a distanza di ben otto anni dalla pubblicazione della sentenza irrevocabile di assoluzione, ancora riportata nel proprio stato di servizio elettronico, in pratica viene tutt'ora riportato sia il capo di imputazione, quindi il numero del proc. pen. la data di rinvio a giudizio, che la sentenza di assoluzione con la sola dicitura in stampatello "ASSOLTO". Come vede vi è dell'assurdo e personalmente credo che non si sia trattato di una mera "dimenticanza" il non aver cancellato il tutto dalla voce PROCEDIMENTI PENALI presente nel profilo elettronico matricolare dell'amministrato! Ah! Ovviamente non ha neppure subito il procedimento disciplinare a seguito del giudicato penale! Quindi si figuri...
Prima di concludere Le chiedo infine di poter capire meglio se la cencellazione dal foglio matricolare dell'annotazione di un procedimento penale e sue fasi successive, avviene anche per le sentenze di proscioglimento per intervenuta prescrizione emesse prima della sentenza di giudizio di primo grado e non solo nella fase istruttoria (GIP o GUP), altrimenti non riesco a spiegarmi il contenuto della circolare che le ho riportato nel messaggio precedente ossi nella parte in cui cita (in sostanza, prima di una pronuncia di condanna ancorchè di primo grado).
Grazie.

[AVVOCATO]

Sig. Alfaomega033
le ho già detto che cancellare etimologicamente significa apporre una riga al di sopra di ciò che è già scritto.- nell'accezione comune invece significa eliminare (ma poi non è così).-
Facendo riferimento al dlgs 196/2003, il suo amico deve chiedere la fisica eliminazione della traccia a lui pregiudizievole.
Nele more di "resistenza" da parte della amm.ne di pertinenza, potrà accedere direttamente all'ufficio del Garante per la tutela dei dati sensibili, che a sua volta intimerà all'ufficio competente di provvedere alla fisica eliminazione e ripulitura delle note riportate sul foglio matricolare.-
Ad ogni buon conto per tutte le informazioni di cui necessiterà, si rivolgerà ad un ammin.sta che lo instraderà nel modo più opportuno.-
Ripeto, tutto il cammino doloroso di un procedimento penale va trascritto, ma non appena interviene una declaratoria del Giudice e/o collegio (indagini preliminari, istruttoria, dibattimento appello o cassazione) che segna la parola fine sul procedimento, da quel momento in poi (qualsiasi sia la formula con cui si definisce (prescrizione, assoluzione) l'ufficio deve fisicamente eliminare tutto ciò che era stato scritto sul conto del soggetto procedimentato.-

[alfaomega033]

Il discorso non fa una piega! Ed è per questo che non riesco a spiegarmi per quale motivo un militare che ha già patito le conseguenze amare derivanti dalla sottoposizione ad un procedimento penale per fatti avvenuti tra l'altro fuori dal servizio, ma questo importa poco, una volta terminato il proced. stesso e quindi senza alcun effetto negativo dal piunto di vista civile e penale come nel caso di specie della sentenza di non doversi procedere per intervenuta prescrizione deve vedersi riportare nel proprio foglio matricolare l'intera vicenda penale. Tutto ciò, come ha già sostenuto Lei nelle precedenti risposte, è assolutamente pregiudizievole e lesivo di un diritto soggettivo del militare. che cosa gli può importare ad un comandante tra dieci anni quello che è capitato al militare in ambito penale, a cosa gli può servire tutto ciò se poi non può fare nulla se non crearsi stupidi pregiudizi e condanne morali che censurano e ledono fortemente l'onore ed il prestigio dell'individuo prima come UOMO e poi come soldato!
L'illustre Totò diceva in un famoso film...ci sono UOMINI e CAPORALI..., loro da che parte stanno?

[AVVOCATO]

Caro Alfaomega03
certe giuste risposte purtroppo, ancora oggi, non si rinvengono nel mondo in stellette.
Capirà quanto sia significativo e decisivo il mio sforzo per fare nascere una realtà, fatta di certezza, di rispetto e cautela della umana dignità, quale è quello di una avvocatura militare assolutamente super partes.- Ricordi che la legge è la spina dorsale di uno stato di diritto. Faccia dunue come le ho suggerito.-
Cordialmente.-

[alfaomega033]

Seguirò il suo prezioso consiglio e grazie ancora.