Vaccinazioni militari: obbligatorie o no?

Diritto Militare e per le Forze di Polizia
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SHAKA
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Vaccinazioni militari: obbligatorie o no?

Messaggio da SHAKA »

Buongiorno e buona domenica, vorrei sottoporre al nostro gentilissimo avvocato un quesito a cui sembra difficile dare una risposta definitiva: il militare è obbligato a sottoporsi alla profilassi vaccinale pre-missione? Se non è obbligato, può comunque incorrere in sanzioni disciplinari e pertanto dover ricorrere al tribunale?

Nei giorni scorsi è stata completata la seguente pubblicazione: «Relazioni e documenti della Commissione parlamentare di inchiesta sui casi di morte e di gravi malattie che hanno colpito il personale italiano impiegato in missioni militari all’estero, nei poligoni di tiro e nei siti di deposito di munizioni, in relazione all’esposizione a particolari fattori chimici, tossici e radiologici dal possibile effetto patogeno e da somministrazione di vaccini». La quale non è certo incoraggiante in materia di vaccinazioni militari.

Ricordiamo il caso del 2012, il sott.le L. Sanna, assolto dal Giudice delle indagini preliminari del Tribunale penale militare di Roma, che ha accettato la richiesta di archiviazione dell'Avv. Carta! Inizialmente però il sottufficiale era stato deferito alla magistratura militare per essersi rifiutato di sottoscrivere la dichiarazione di consenso informato.

Sarebbe possibile, qualora dovesse sussistere l'obbligo, pretendere la monodose?
Ringrazio anticipatamente!


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Avv. Giorgio Carta
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Re: Vaccinazioni militari: obbligatorie o no?

Messaggio da Avv. Giorgio Carta »

Il quesito proposto è tanto importante quanto difficile da esaudire in poche parole, ma ci proverò.
Fino al 15 giugno 2016, le avrei risposto che NON sussiste alcun obbligo vaccinale per i militari che non vi si vogliono sottoporre. Ciò in quanto l'articolo 32, secondo comma, della Costituzione stabilisce che nessuno può essere obbligato a un determinato trattamento sanitario se non per disposizione di legge.
Prima del 15 giugno 2016, a mio parere, mancava una disposizione di rango legislativo che obbligasse i militari a sottoporsi ai vaccini. Infatti, tutti i miei assistiti che si erano rifiutati di sottoporsi a trattamento vaccinale ed erano perciò stati sottoposti a procedimento penale militare o disciplinare, sono andati esenti da sanzione.
L'odierno art. 206 bis del codice dell'ordinemento militare, però, introdotto dal decreto legislativo 26 aprile 2016, n. 91, con decorrenza dalla predetta data, stabilisce che la Sanità militare può dichiarare indispensabile la somministrazione, secondo appositi protocolli, di specifiche profilassi vaccinali al personale militare per poterlo impiegare in particolari e individuate condizioni operative o di servizio, al fine di garantire la salute dei singoli e della collettività.
Ritengo, quindi, che oggi non si possa genericamente imporre qualsiasi vaccino a tutti i militari e per qualsiasi incombente, ma solo al personale militare da impiegare in particolari e individuate condizioni operative o di servizio. Quindi nessun obbligo generalizzato, ma uno specifico per esigenze particolari ed individuate e solo per specifiche profilassi vaccinali.
Tali circostanze dovrebbero essere indicate con decreto del Ministro della difesa adottato di concerto con il Ministro della salute. Ignoro se successivamente al 15 giugno 2016 sia stato emanato tale decreto, ma, nel caso che lo fosse, certamente sarebbe ostensibile a qualsiasi militare che ne facesse richiesta.
Lo stesso codice militare, peraltro, stabilisce che, se il militare da sottoporre a profilassi vaccinale rappresenta documentati motivi sanitari per non sottoporsi alla profilassi stessa, la valutazione di merito è rimessa alla commissione medica ospedaliera competente per territorio.
Va a tal fine considerato che, la somministrazione del vaccino al militare va fatta previa sottoscrizione di una dichiarazione di consenso informato da parte dell'interessato. E qui casca l'asino.
A mio parere, infatti, nessuno può essere obbligato a dichiarare di essere stato debitamente informato sui possibili rischi di un trattamento vaccinale, soprattutto perché questi non sono affatto certi e diversi studi scientifici pongono in dubbio la loro salubrità. Anzi, ne evidenziano la possibile grave pericolosità per la salute.
Tanto meno, a mio parere, un militare può essere obbligato a dichiarare di aver inteso tutti gli aspetti scientifici della questione né, soprattutto, a sollevare l'amministrazione della difesa da ogni responsabilità.
In sostanza, un militare che rientrasse nelle specifiche ipotesi descritte dal summenzionato decreto del Ministro della difesa non potrebbe comunque, a mio parere, essere obbligato a dichiarare di essere stato esaurientemente informato e tranquillizzato né ad esentare l'Amministrazione da ogni relativa responsabilità per gli eventuali danni da vaccino.
Del resto, se vaccinarsi è un obbligo, perché devono chiedere il consenso dell'interessato? Gli ordini militari richiedono per caso il consenso del subordinato che li deve eseguire? non mi pare proprio.
Tanto premesso, credo che un militare che non fosse convinto delle spiegazioni scientifiche contenute nella dichiarazione di consenso informato, ben avrebbe il diritto di non sottoscrivere il documento. Salvo poi rimettersi alle decisioni dell'autorità gerarchica per l'eventuale ordine di sottoporvisi lo stesso senza la previa sottoscrizione della dichiarazione di consenso informato.
Non ho notizia di precedenti in merito, visto che la norma del citato art. 206 bis è stata introdotta di recente, ma in base al mio personale esame della normativa vigente, è questo il consiglio che mi sentirei di darle.
In bocca al lupo per tutto,
Avv. Giorgio Carta
SHAKA
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Re: Vaccinazioni militari: obbligatorie o no?

Messaggio da SHAKA »

Gent.mo Avv. Carta,
la ringrazio per la Sua preziosa risposta. Purtroppo mi era sfuggita la recente introduzione dell'art. 206-bis del TUOM (introdotto dall'art. 12, comma 1, lettera a) del D.Lgs 26 aprile 2016, n. 91), il quale tuttavia specifica al comma 2, come da Lei sottolineato, quanto segue:

«2. Con decreto del Ministro della difesa adottato di concerto con il Ministro della salute sono approvati i protocolli sanitari di cui al comma 1 che recano altresì l'indicazione analitica degli adempimenti riferiti alle modalità di somministrazione dei vaccini, quali quelli di comporre il quadro anamnestico del paziente prima di iniziare le profilassi vaccinali e di registrare su apposita documentazione, anche elettronica, riferita a ciascun militare tutte le profilassi vaccinali adottate nei suoi confronti.»

L'ultimo decreto noto in materia di profilassi vaccinale è il Decreto del Ministero della Difesa 31 marzo 2003 (Gazzetta Ufficiale 14 aprile 2003, n. 87, pag. 11), che precede di ben 13 anni l'introduzione del suddetto art. 206-bis! Ora Le chiedo, qualora non fosse stato ancora emanato il Decreto di cui al suddetto comma 2, sarebbe possibile opporsi all'imposizione gerarchica?

Sicuramente non firmerò alcun consenso informato, ma innanzi all'imposizione gerarchica rimarrebbero due scelte possibili: il congedo dalla Forza Armata; rivolgermi a Lei per ricorrere in tribunale, sempre se possibile e consigliabile (e non sarei il solo, anzi!).

A quanto pare, l'eccezione prevista dalla Costituzione si è rivelata un appiglio formidabile per imporre un Trattamento Sanitario Obbligatorio a un qualsiasi cittadino, essendo sufficiente una legislazione di rango ordinario per aggirare la difesa costituzionale. Sicuramente non sono un esperto, ma non vedo pandemie imminenti. Costringere una persona a non poche vaccinazioni (spesso ravvicinate nel tempo!), anche solo per una missione sul territorio nazionale, mi sembra un tantino eccessivo (per non dire altro).

Grazie ancora per la Sua disponibilità!
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