Buonasera e buona domenica Avvocato.
Entrerei subito nel vivo della mia richiesta, gradirei avere un pò più di chiarezza sull'impostazione e sui modi e tempi di esecuzione di una relazione di servizio, anche nei confronti di un superiore.
Penso che dal punto di vista delle organizzazioni militari, escludendo il ricorso legale, questo della relazione di servizio sia l'unico modo che si ha per potersi tutelare/difendersi, da comportamenti lesivi ( anche più o meno espliciti) che si "subiscono" da parte di superiori nei confronti di subalterni ( o inferiori x qualcuno).
La saluto ringraziandola dell'interessamento che vorra prestare alla richiesta da me esplicitata, anche per conto di tanti colleghi.
Tutela con relazione di servizio
Moderatore: Avv. Giorgio Carta
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Questo servizio è gratuito ed i quesiti rivolti all'avvocato Giorgio Carta saranno evasi compatibilmente con i suoi impegni professionali. Riceveranno risposta solo i quesiti pubblicati nell’area pubblica, a beneficio di tutti i frequentatori del forum. Nel caso si intenda ricevere una consulenza riservata e personalizzata , l’avvocato Carta è reperibile ai recapiti indicati sul sito www.studiolegalecarta.com, ma la prestazione professionale è soggetta alle vigenti tariffe professionali.
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Re: Tutela con relazione di servizio
Personalmente non ho capito il senso della sua domanda.peppe81 ha scritto:Buonasera e buona domenica Avvocato.
Entrerei subito nel vivo della mia richiesta, gradirei avere un pò più di chiarezza sull'impostazione e sui modi e tempi di esecuzione di una relazione di servizio, anche nei confronti di un superiore.
Penso che dal punto di vista delle organizzazioni militari, escludendo il ricorso legale, questo della relazione di servizio sia l'unico modo che si ha per potersi tutelare/difendersi, da comportamenti lesivi ( anche più o meno espliciti) che si "subiscono" da parte di superiori nei confronti di subalterni ( o inferiori x qualcuno).
La saluto ringraziandola dell'interessamento che vorra prestare alla richiesta da me esplicitata, anche per conto di tanti colleghi.
Tempi di esecuzione: immediati (senza remore alcune);
Impostazione: raccontare dettagliatamente i fatti, menzionando eventualmente la presenza di terzi che hanno assistito all'episodio per essere poi successivamente escussi a s.i. per avvalorare quanto dichiarato;
Sarebbe opportuno che Lei chiarisca meglio il senso dei suoi dubbi, per dare modo agli utenti ed allo stesso Avv. Carta di meglio delucidarla, magari raccontando per sommi capi quello che le è accaduto.
Cordialmente
Re: Tutela con relazione di servizio
Buongiorno la mia richiesta è del tutto in via precauzionale senza riferimento a circostanza diretta. Però ad esempio mi vengono in mente tutte le volte che bisogna sentirsi dire "sei arrivato ieri" oppure "non hai voce in capitolo", ecc.solo perché chi parla é un superiore. Questi atteggiamenti vengono tollerati per il quieto vivere, ma a lungo andare potrebbero dare fastidio o addirittura risultare umili anti se in presenza di terze persone. Direttamente non mi é mai capitata una situazione simile, ma nessuno vieta che potrebbe capitare e da qui la mia richiesta.
Grazie
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- Diabolikus
- Affidabile
- Messaggi: 273
- Iscritto il: gio apr 12, 2012 8:31 am
Re: Tutela con relazione di servizio
Messaggio da Diabolikus »
Innanzitutto volevo darti il BENVENUTO in questa "splendida" amministrazione militare.
Non so a quale Forza Armata appartiene ma, in ogni caso, ti esplico quanto segue:
La "relazione di servizio", in ambito militare, non è disciplinata da alcuna norma specifica per quanto attiene, prettamente, l'esecuzione del servizio comandato e non vi sono requisiti particolari e tassativi per la redazione, eccezion fatta per quanto previsto dall'art.357 c.p.p., che disciplina le forme utilizzate per documentare le attività di indagine di polizia giudiziaria (quindi si parla di CC - G.d.F. ed affini).
La citata relazione che si può stilare, ad esempio, al termine di un servizio comandato per segnalare un guasto all'impianto di riscaldamento, è un atto "improprio" mediante il quale il dipendente pubblico (militare) rappresenta un "fatto" all'Amministrazione dalla quale dipende.
La stessa relazione, nell'ambito di un servizio comandato, può essere però il "trampolino di lancio" per mettere al corrente la scala gerarchica del verificarsi di un fatto reato (ordinario o militare che sia) affinchè vengano avviate le procedure stabilite dal Codice dell'Ordinamento Militare e del relativo Regolamento di attuazione.
Nei fatti da te sommariamente indicati, potrebbero (e sottolineo potrebbero) ravvisarsi degli illeciti disciplinari (riprendere un militare alla presenza di altri militari, soprattutto se meno alti in grado) o addirittura dei reati penali militari (Ingiuria ad Inferiore) ma, ripeto, siamo molto....moltissimo ai confini del configurabile.
Ad ogni modo ritengo che l'eventualità di redigere "relazioni di servizio" debba essere attentamente ponderata, soprattutto se l'autore delle fastidiose condotte sia il diretto superiore, il quale diverrebbe persona incompatibile a ricevere tali relazioni e, di conseguenza, bisognerebbe proporre istanza per conferire con l'Autorità immediatamente sovraordinata, al fine di rappresentare le problematiche de quibus inerenti al servizio.
Le dichiarazioni rese da persone in grado di riferire su quanto attesti, sono sicuramente un punto fondamentale, come asserito dall'ottimo iosonoqui.
Tieni però presente che, indipendentemente dalla ragione o dal torto che potrai avere, qualora sorgano delle incompatibilità tra TE ed il Reparto (ovvero tra Te ed il superiore che metti "sotto accusa" per iscritto mediante le citate relazioni) la nostra "splendida" Amm.ne Militare mette in atto il cosiddeto "trasferimento d'ufficio per incompatibilità ambientale" che non è disciplinato da alcuna norma ma che rientra nel novero degli "ordini" i quali, come ribadito da consolidata giurisprudenza, non sono soggetti agli obblighi ed alle garanzie della Legge 241/90 in tema di comunicazioni di avvio di procedimento e motivazione, neanche nel caso di trasferimento d'ufficio.
Questo giocattolino (trasferimento per incompatibilità ambientale) era una volta previsto per i dipendenti civili dello Stato (cfr. D.P.R. 3/57) ed è stato successivamente abrogato (D.lgs. 165/2001), eccezion fatta per quei dipendenti che abbiano commesso reati contro la P.A. (Legge 97/2001)
In ambito militare, invece, questo "spauracchio" viene ancora brandito come una sciabola taglientissima, mediante la quale risolvere anche le problematiche più "insignificanti".
In conclusione e se posso permettermi di darti un consiglio,
valuta bene come ti muovi.
Saluti.
Diabolikus.
Non so a quale Forza Armata appartiene ma, in ogni caso, ti esplico quanto segue:
La "relazione di servizio", in ambito militare, non è disciplinata da alcuna norma specifica per quanto attiene, prettamente, l'esecuzione del servizio comandato e non vi sono requisiti particolari e tassativi per la redazione, eccezion fatta per quanto previsto dall'art.357 c.p.p., che disciplina le forme utilizzate per documentare le attività di indagine di polizia giudiziaria (quindi si parla di CC - G.d.F. ed affini).
La citata relazione che si può stilare, ad esempio, al termine di un servizio comandato per segnalare un guasto all'impianto di riscaldamento, è un atto "improprio" mediante il quale il dipendente pubblico (militare) rappresenta un "fatto" all'Amministrazione dalla quale dipende.
La stessa relazione, nell'ambito di un servizio comandato, può essere però il "trampolino di lancio" per mettere al corrente la scala gerarchica del verificarsi di un fatto reato (ordinario o militare che sia) affinchè vengano avviate le procedure stabilite dal Codice dell'Ordinamento Militare e del relativo Regolamento di attuazione.
Nei fatti da te sommariamente indicati, potrebbero (e sottolineo potrebbero) ravvisarsi degli illeciti disciplinari (riprendere un militare alla presenza di altri militari, soprattutto se meno alti in grado) o addirittura dei reati penali militari (Ingiuria ad Inferiore) ma, ripeto, siamo molto....moltissimo ai confini del configurabile.
Ad ogni modo ritengo che l'eventualità di redigere "relazioni di servizio" debba essere attentamente ponderata, soprattutto se l'autore delle fastidiose condotte sia il diretto superiore, il quale diverrebbe persona incompatibile a ricevere tali relazioni e, di conseguenza, bisognerebbe proporre istanza per conferire con l'Autorità immediatamente sovraordinata, al fine di rappresentare le problematiche de quibus inerenti al servizio.
Le dichiarazioni rese da persone in grado di riferire su quanto attesti, sono sicuramente un punto fondamentale, come asserito dall'ottimo iosonoqui.
Tieni però presente che, indipendentemente dalla ragione o dal torto che potrai avere, qualora sorgano delle incompatibilità tra TE ed il Reparto (ovvero tra Te ed il superiore che metti "sotto accusa" per iscritto mediante le citate relazioni) la nostra "splendida" Amm.ne Militare mette in atto il cosiddeto "trasferimento d'ufficio per incompatibilità ambientale" che non è disciplinato da alcuna norma ma che rientra nel novero degli "ordini" i quali, come ribadito da consolidata giurisprudenza, non sono soggetti agli obblighi ed alle garanzie della Legge 241/90 in tema di comunicazioni di avvio di procedimento e motivazione, neanche nel caso di trasferimento d'ufficio.
Questo giocattolino (trasferimento per incompatibilità ambientale) era una volta previsto per i dipendenti civili dello Stato (cfr. D.P.R. 3/57) ed è stato successivamente abrogato (D.lgs. 165/2001), eccezion fatta per quei dipendenti che abbiano commesso reati contro la P.A. (Legge 97/2001)
In ambito militare, invece, questo "spauracchio" viene ancora brandito come una sciabola taglientissima, mediante la quale risolvere anche le problematiche più "insignificanti".
In conclusione e se posso permettermi di darti un consiglio,
valuta bene come ti muovi.
Saluti.
Diabolikus.
Homo sum, humani nihil a me alienum puto
Re: Tutela con relazione di servizio
Diabolikus grazie per la saustiva delucidazione molto analitica da te fatta al mio quesito.
Pongo attenzione sul "trasferimento d'ufficio per incompatibilità ambientale", ( che dovrebbe essere il trasferimento d'utorita per i militari) e rifletto che con la preoccupazione di un provvedimento così drastico nei confronti di chi vuole solo sottolineare dei comportamenti non proprio consoni, pochi audaci avrebbero il coraggio di evidenziare questi comportamenti.
Grazie
Pongo attenzione sul "trasferimento d'ufficio per incompatibilità ambientale", ( che dovrebbe essere il trasferimento d'utorita per i militari) e rifletto che con la preoccupazione di un provvedimento così drastico nei confronti di chi vuole solo sottolineare dei comportamenti non proprio consoni, pochi audaci avrebbero il coraggio di evidenziare questi comportamenti.
Grazie
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