Trasmissione al dipendente del modello SIN2 prima della determina INPS

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parsifal100
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Trasmissione al dipendente del modello SIN2 prima della determina INPS

Messaggio da parsifal100 »

Buongiorno a tutti. Come riportato nell’altro post, nei giorni scorsi la CMO mi ha riformato totalmente con possibilità, a domanda, di passaggio ai ruoli civili che però ho rifiutato formalmente con relativa istanza. Pertanto ora sto aspettando che arrivi la dispensa dal ministero oltre al verbale della commissione, dove peraltro dovrebbe starci l’ascrivibilità di 3 cause di servizio che sono state discusse contestualmente con l’idoneità.
Quindi attualmente mi trovo in una posizione di cosiddetta attesa aspettando che l’intera macchina organizzativa faccia il suo corso. Nel frattempo sto cercando di accelerare i tempi colmando eventuali buchi che durante questa fase possono verificarsi.
Infatti ho subito presentato istanza di pensione per inabilità che il CAF molto gentilmente ha accettato (non tutti lo fanno). In questi giorni presenterò domanda per la monetizzazione dei congedi ordinari (non so se sono previsti anche i riposi legge, recuperi riposi, e altro) non usufruiti, e probabilmente anche richiesta di un contributo economico al fondo assistenza nell’attesa del primo rateo pensionistico. Su quest’ultima opportunità mi hanno detto dalla questura che non dovrei avere diritto in quanto nell’attesa del primo rateo pensionistico, dovrei essere coperto dagli stipendi dell’amministrazione, che a sua volta dovrei restituire non appena percepirò il primo rateo dell’INPS compresi gli arretrati. Questi ultimi, a loro dire, dovrebbero partire dal giorno in cui ho presentato istanza di rinuncia ai ruoli civili.
Ora, come potete immaginare, la cosa sui cui porre l’attenzione sono i conteggi che gli organi preposti dovranno fare e che determineranno la mia futura pensione, con gli eventuali intoppi burocratici. Nel frattempo nei mesi precedenti, sapendo che prima o poi sarei stato riformato, mi sono dato da fare nel recuperare tutti i dati previdenziali mediante i CUD che ho ritrovato nelle mie scartoffie. Inoltre, quello che mi mancava, mi è stato messo a disposizione dall’Agenzia delle Entrate che, previo accesso formale agli atti, mi ha rilasciato tutto il cartaceo di cui avevo bisogno regolarmente timbrato e firmato da un loro funzionario.
Pertanto, con questi presupposti, mi sono recato l’altro giorno presso l’ufficio amm.vo contabile della questura per avere le informazioni giuste e anche per sapere se avevano ricevuto notizie su di me. In tutta risposta mi hanno detto che non sapevano ancora nulla e che di solito loro si muovono ufficialmente non appena ricevono la dispensa del ministero. Da quel momento iniziano a fare i conteggi, anno per anno, li trasmettono in prefettura e il tutto all’INPS che provvede, innanzitutto ad aggiornare la posizione previdenziale, attualmente per quanto mi riguarda completamente sballata, e poi a calcolare l’importo della PAL che da quello che ho capito leggendo il forum, viene trasmessa al dipendente mediante invio del famigerato modello SM 5007. Fino qui non ci piove.
Parto da una premessa: l’importo della PAL che a noi interessa, viene calcolato dall’INPS sulla base dei dati forniti dal nostro datore di lavoro e non il contrario, e io aggiungo “per fortuna” :D . Pertanto, per quanto importante possa essere l’importo della PAL, sono ancora più importanti i singoli dati previdenziali (retribuzione fissa e cont., competenze acc., tredicesima, 6 scatti, ecc.) che fornisce la nostra amministrazione all’ente e che sono l’oggetto principale per poi effettuare la nostra dovuta valutazione sulla correttezza del calcolo. Ora non so (mi rivolgo agli esperti) quali sono i tempi massimi per esercitare il diritto di contestare formalmente il conteggio dell’INPS, o per procedere, come riferito dal CAF, una variazione sulla posizione assicurativa (RVPA), ma credo sia importante conoscere i dati previdenziali anno per anno. Fatta questa premessa, alla dipendente dell’ufficio contabile della questura gli chiedo se i conteggi venivano inviati per opportuna conoscenza anche al sottoscritto, oltre che che alla Prefettura e all’INPS. Mi risponde come se gli avessi chiesto il nuovo segreto di Fatima. :shock: Mi risponde con un secco e infastidito “assolutamente no. Noi al dipendente non inviamo nulla”. Io insisto dicendogli che si tratta di dati informativi che riguardano la mia persona e che anche con una regolare procedura di accesso agli atti dovevano in teoria fornirmi, per poter meglio valutare eventuali errori e contestare l’importo calcolato dall’ente. La signora mi risponde ridendo: “e lei come fa a controllare per esempio le competenze accessorie di 25 anni della sua carriera? Noi i dati gli inviamo alla Prefettura e all’INPS, poi lei può fare tutte le contestazioni che vuole sulla base di quello che le dirà l’ente e sulla sua posizione previdenziale che con i nostri dati verrà ovviamente aggiornata”. Amen. Sono andato via, con la sensazione, orami risaputa, che tanta gente si sente addosso questo potere di decidere sulla vita degli altri. Vedremo come andrà a finire. Ora, per quanto riguarda il calcolo della base imponibile, sto calcolando quelle anteriori al 2004 in quanto in quel periodo nel CUD c’erano le singole voci, ma questo sarà oggetto di un altro post, ma vorrei chiedere se qualcuno di voi, prima della determina INPS, ha avuto per conoscenza il conteggio dei dati previdenziali, che se non ricordo male è il nuovo SIN2.


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duetto69
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Re: Trasmissione al dipendente del modello SIN2 prima della determina INPS

Messaggio da duetto69 »

Seguo l'argomento...grazie per la condivisione della tua esperienza...
yorkx01
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Re: Trasmissione al dipendente del modello SIN2 prima della determina INPS

Messaggio da yorkx01 »

Seguo con interesse.
mauri64
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Re: Trasmissione al dipendente del modello SIN2 prima della determina INPS

Messaggio da mauri64 »

Salve,
parsifal100 ha scritto: dom giu 05, 2022 6:05 pm Buongiorno a tutti. Come riportato nell’altro post, nei giorni scorsi la CMO mi ha riformato totalmente con possibilità, a domanda, di passaggio ai ruoli civili che però ho rifiutato formalmente con relativa istanza. Pertanto ora sto aspettando che arrivi la dispensa dal ministero oltre al verbale della commissione, dove peraltro dovrebbe starci l’ascrivibilità di 3 cause di servizio che sono state discusse contestualmente con l’idoneità.
Quindi attualmente mi trovo in una posizione di cosiddetta attesa aspettando che l’intera macchina organizzativa faccia il suo corso. Nel frattempo sto cercando di accelerare i tempi colmando eventuali buchi che durante questa fase possono verificarsi.
Infatti ho subito presentato istanza di pensione per inabilità che il CAF molto gentilmente ha accettato (non tutti lo fanno). In questi giorni presenterò domanda per la monetizzazione dei congedi ordinari (non so se sono previsti anche i riposi legge, recuperi riposi, e altro) non usufruiti, e probabilmente anche richiesta di un contributo economico al fondo assistenza nell’attesa del primo rateo pensionistico. Su quest’ultima opportunità mi hanno detto dalla questura che non dovrei avere diritto in quanto nell’attesa del primo rateo pensionistico, dovrei essere coperto dagli stipendi dell’amministrazione, che a sua volta dovrei restituire non appena percepirò il primo rateo dell’INPS compresi gli arretrati. Questi ultimi, a loro dire, dovrebbero partire dal giorno in cui ho presentato istanza di rinuncia ai ruoli civili.
Ora, come potete immaginare, la cosa sui cui porre l’attenzione sono i conteggi che gli organi preposti dovranno fare e che determineranno la mia futura pensione, con gli eventuali intoppi burocratici. Nel frattempo nei mesi precedenti, sapendo che prima o poi sarei stato riformato, mi sono dato da fare nel recuperare tutti i dati previdenziali mediante i CUD che ho ritrovato nelle mie scartoffie. Inoltre, quello che mi mancava, mi è stato messo a disposizione dall’Agenzia delle Entrate che, previo accesso formale agli atti, mi ha rilasciato tutto il cartaceo di cui avevo bisogno regolarmente timbrato e firmato da un loro funzionario.
Pertanto, con questi presupposti, mi sono recato l’altro giorno presso l’ufficio amm.vo contabile della questura per avere le informazioni giuste e anche per sapere se avevano ricevuto notizie su di me. In tutta risposta mi hanno detto che non sapevano ancora nulla e che di solito loro si muovono ufficialmente non appena ricevono la dispensa del ministero. Da quel momento iniziano a fare i conteggi, anno per anno, li trasmettono in prefettura e il tutto all’INPS che provvede, innanzitutto ad aggiornare la posizione previdenziale, attualmente per quanto mi riguarda completamente sballata, e poi a calcolare l’importo della PAL che da quello che ho capito leggendo il forum, viene trasmessa al dipendente mediante invio del famigerato modello SM 5007. Fino qui non ci piove.
Parto da una premessa: l’importo della PAL che a noi interessa, viene calcolato dall’INPS sulla base dei dati forniti dal nostro datore di lavoro e non il contrario, e io aggiungo “per fortuna” :D . Pertanto, per quanto importante possa essere l’importo della PAL, sono ancora più importanti i singoli dati previdenziali (retribuzione fissa e cont., competenze acc., tredicesima, 6 scatti, ecc.) che fornisce la nostra amministrazione all’ente e che sono l’oggetto principale per poi effettuare la nostra dovuta valutazione sulla correttezza del calcolo. Ora non so (mi rivolgo agli esperti) quali sono i tempi massimi per esercitare il diritto di contestare formalmente il conteggio dell’INPS, o per procedere, come riferito dal CAF, una variazione sulla posizione assicurativa (RVPA), ma credo sia importante conoscere i dati previdenziali anno per anno. Fatta questa premessa, alla dipendente dell’ufficio contabile della questura gli chiedo se i conteggi venivano inviati per opportuna conoscenza anche al sottoscritto, oltre che che alla Prefettura e all’INPS. Mi risponde come se gli avessi chiesto il nuovo segreto di Fatima. :shock: Mi risponde con un secco e infastidito “assolutamente no. Noi al dipendente non inviamo nulla”. Io insisto dicendogli che si tratta di dati informativi che riguardano la mia persona e che anche con una regolare procedura di accesso agli atti dovevano in teoria fornirmi, per poter meglio valutare eventuali errori e contestare l’importo calcolato dall’ente. La signora mi risponde ridendo: “e lei come fa a controllare per esempio le competenze accessorie di 25 anni della sua carriera? Noi i dati gli inviamo alla Prefettura e all’INPS, poi lei può fare tutte le contestazioni che vuole sulla base di quello che le dirà l’ente e sulla sua posizione previdenziale che con i nostri dati verrà ovviamente aggiornata”. Amen. Sono andato via, con la sensazione, orami risaputa, che tanta gente si sente addosso questo potere di decidere sulla vita degli altri. Vedremo come andrà a finire. Ora, per quanto riguarda il calcolo della base imponibile, sto calcolando quelle anteriori al 2004 in quanto in quel periodo nel CUD c’erano le singole voci, ma questo sarà oggetto di un altro post, ma vorrei chiedere se qualcuno di voi, prima della determina INPS, ha avuto per conoscenza il conteggio dei dati previdenziali, che se non ricordo male è il nuovo SIN2.
La Prefettura con l'invio in forma telematica del SIN2 all'INPS, non rilascia all'interessato alcuna documentazione.
Pertanto, una volta in pensione (se non fossi in possesso del mod. S.M. 5007), dovresti richiederne copia attraverso il canale "INPS Risponde" oppure, rivolgerti allo sportello di riferimento. Per contestare inesattezze avrai tempo trenta giorni dal primo pagamento, tramite le modalità riportate in determina.
Ti consiglio altresì di richiedere al predetto Istituto, i fogli di calcoli "Retribuzione media pensionabile e Montante contributivo".
Per la parte restante il tuo quesito, in più occasioni Gianfranco64 ha trattato l'argomento in questione.
VincentVega
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Re: Trasmissione al dipendente del modello SIN2 prima della determina INPS

Messaggio da VincentVega »

x parsifal100

Ciao,
non ti scoraggiare in questa fase, troverai porte chiuse ed indifferenza ma con un po' di tenacia vedrai che tutto si risolve.
In questo forum molti esperti hanno scritto sulla questione calcoli pensionistici, quindi se sei interessato, con un po' di pazienza
puoi recuperare queste informazioni (ci vorrebbe un pdf con una guida unica aggiornata, ed un volontario capace di farla...)

Concordo sul fatto che sia un'ingiustizia che la propria amministrazione non sia trasparente (obbligo della pubblica amministrazione)
nel comunicare i dati del dipendente trasmessi all'Inps.... Sono dati che riguardano il dipendente, quindi non si capisce perche'
non comunicarli.... tra l'altro si eviterebbero errori e si potrebbero verificare e correggere....
Ad ogni modo stai tranquillo, gli errori nel calcolo pensionistico non hanno termini di prescrizione. Se trovi un errore puoi in qualsiasi momento farlo rilevare e farlo correggere.
Unico termine di prescrizione riguarda gli arretrati, ed e' di 5 anni. Se c'e' un errore te lo correggono e ti danno gli arretrati degli ultimi 5 anni.
Percio' se vai in pensione oggi hai tempo 5 anni per scovarlo, e non perderai nulla.

Inizia a cercare un patronato, che sia competente nel calcolo pensionistico della Polizia di Stato (non e' facile trovarlo).
Puoi anche iniziare a cercare un avvocato (con le p...e) specializzato in ricorsi alla Corte dei Conti.
Di solito questi avvocati hanno gia' dei professionisti specializzati nei conteggi pensionistici.
Con il patronato e/o avvocato potrai presentare una richiesta di accesso agli atti all'Inps, ed ottenere il conteggio trasmesso dalla Prefettura,
quindi anche se i conteggi sono "secretati", alla fine riuscirai comunque ad averli...

Nel mio caso la PAL netta e' stata del 72% dell'ultimo stipendio (netto) percepito in Polizia.
E' un calcolo banale ma puo' servirti per farti un'idea della somma che percepirai.
Con il primo pagamento della pensione avrai anche i mesi non pagati, e di solito sono abbastanza veloci, in un paio di mesi dovresti ricevere la pensione.
Se l'amministrazione ti dice di pagare le addizionali comunali/regionali che non ti potrà addebitare, perche' sei in pensione ti consiglio
di farti fare prima un calcolo preciso, perche' (almeno con me) l'importo era errato.
Le addizionali si pagano in base al reddito percepito, che pero' quando vai in pensione diminuisce.
Pertanto il calcolo delle addizionali non si puo' fare col reddito dello stipendio (qui c'e' l'errore) ma devi calcolarle connsiderando stipendio+pensione.
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