Buongiorno avvocato,
La ringrazio anticipatamente per il tempo che mi sta dedicando nella lettura del messaggio.
Sono un militare di truppa dell'esercito,precisamente un vfp4 in rafferma biennale in attesa di passaggio in SPE
Le scrivo perché ho mia madre alla quale è stata riconosciuta l'invalidità al 60% in quanto vivendo da sola e soffrendo la mia lontananza e mancanza da casa,le vengono spesso attacchi d'ansia e sindrome depressive accompagnati anche da ipertensione arteriosa,tale,quest'ultima,da comportarle l'assunzione di numerosi medicinali.
Inoltre mia mamma non risulta nel mio stato di famiglia in quanto io sono residente nella mia sede di servizio.
Vorrei,quindi,sapere se ho i requisiti per produrre un'istanza di trasferimento e,se si,vorrei sapere che tipo di trasferimento possa concedermi l'amministrazione militare.
Nel ringraziarla nuovamente per il tempo dedicatomi,le porgo i più cordiali saluti
Trasferimenti per gravi motivi familiari
Moderatore: Avv. Giorgio Carta
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- Avv. Giorgio Carta
- Professionista
- Messaggi: 2230
- Iscritto il: ven apr 03, 2009 9:14 am
Re: Trasferimenti per gravi motivi familiari
Messaggio da Avv. Giorgio Carta »
lei può comunque presentare un'istanza di trasferimento motivata con riferimento alle gravi condizioni di sua madre.
In verità, però, l'Amministrazione ha la più ampia discrezionalità nel valutare la gravità del caso e l'opportunità di un suo trasferimento.
Il discorso potrebbe cambiare se sua madre fosse stata giudicata disabile in condizione di gravità, perché allora potrebbe avvalersi della legge n. 104/1992, anche se, secondo taluni, detta legge non si applicherebbe al personale non ancora in servizio permanente.
Io dissento da tale ultima tesi, non essendo la legge n. 104/1992 espressamente riservata al personale in spe.
Le suggerisco, infine, di consultarsi con un avvocato che conosca la materia.
In bocca al lupo,
Avv. Giorgio Carta
In verità, però, l'Amministrazione ha la più ampia discrezionalità nel valutare la gravità del caso e l'opportunità di un suo trasferimento.
Il discorso potrebbe cambiare se sua madre fosse stata giudicata disabile in condizione di gravità, perché allora potrebbe avvalersi della legge n. 104/1992, anche se, secondo taluni, detta legge non si applicherebbe al personale non ancora in servizio permanente.
Io dissento da tale ultima tesi, non essendo la legge n. 104/1992 espressamente riservata al personale in spe.
Le suggerisco, infine, di consultarsi con un avvocato che conosca la materia.
In bocca al lupo,
Avv. Giorgio Carta
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