Transito in CMO dopo infermeria regionale

[Belami]

Buongiorno a tutti,
dopo la prima convocazione in infermeria regionale, con la concessione di 45 giorni di licenza di convalescenza, per stati ansiosi, alla seconda convocazione, si viene inviati alla CMO, oppure riammessi in servizio dal dirigente sanitario regionale? Quest'ultimo può concedere altri giorni di convalescenza?
Cordiali saluti.
Belami

[lino]

Max 150gg.
Di solito inviano sempre alla cmo.
Se vuoi rientrare, devi portare documentazione asl che certifica miglioramento tale patologia.
Se si utilizza benzodiazepine , esporre con referto, eventuale diminuzione progressiva di tali farmaci.
Trascorsi i 6 mesi, di solito viene considerata la cronicita' di tale patologia.
I migliori auguri per tutto.

[Belami]

Buongiorno a tutti,
dopo la prima convocazione in infermeria regionale, con la concessione di 45 giorni di licenza di convalescenza, per stati ansiosi, alla seconda convocazione, si viene inviati alla CMO, oppure riammessi in servizio dal dirigente sanitario regionale? Quest'ultimo può concedere altri giorni di convalescenza?
Cordiali saluti.
Belami

Lino, ringrazio per la fattiva disponibilità nell'esauriente informazione esposta.
Con i migliori saluti.
Belami

[lino]

Belami, non conosco esattamente la diagnosi effettiva e il tuo stato...di salute.
Se hai un disturbo curabile e l'ambiente lavorativo non incide in nessun modo.
Puoi anche curarti tranquillamente in servizio.

Dilllo chiaramente al tuo d.s.s. che vuoi rientrare in servizio, probabilmente avrai ancora altra convalescenza e magari se starai meglio successivamente ti farà rientrare .

Ricordiamoci anche le cmo possono far idoneo .
E se uno sta male, può tranquillamente transitare nei ruoli civili o andare in pensione.

[Alessandra DAlessio]

Si può restare a disposizione dell'infermeria per 150 giorni ma questo non significa che già dopo 30 non possano inviarla in Cmo. (Cosa che accade sopratutto quando l'infermeria non dispone dello specialista, in questo caso delli psichatra)
Quello che consiglio sempre è di iniziare una psicoterapia e di nominare un consulente di parte che possa monitorare la questione sotto il profilo sanitario.