Transito al ruolo civile

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Carlocop76
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Transito al ruolo civile

Messaggio da Carlocop76 »

per chi lo abbia già fatto o comunque per chi abbia cognizione di causa, credo potrebbe essere utile a tutti coloro i quali si trovano di fronte l'eventualità di un transito al ruolo civile in seguito a riforma e quindi debbano prendere una decisione piuttosto importante, fornire informazioni o "dritte" circa:

procedure da tenere a mente
eventuali istanze da presentare per riconoscimento di diritti/benefici economici, pensionistici ecc...
tempi relativi all'iter
sedi, destinazioni, mansioni ecc...

grazie a chi vorrà rispondere


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nonno Alberto
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Re: Transito al ruolo civile

Messaggio da nonno Alberto »

Carlocop76 ha scritto: gio ott 14, 2021 1:11 pm per chi lo abbia già fatto o comunque per chi abbia cognizione di causa, credo potrebbe essere utile a tutti coloro i quali si trovano di fronte l'eventualità di un transito al ruolo civile in seguito a riforma e quindi debbano prendere una decisione piuttosto importante, fornire informazioni o "dritte" circa:

procedure da tenere a mente
eventuali istanze da presentare per riconoscimento di diritti/benefici economici, pensionistici ecc...
tempi relativi all'iter
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grazie a chi vorrà rispondere

Ciao,

In attesa di informazioni, nel forum c'è una sezione dedicata all'impiego civile, potrebbe essere utile darci un'occhiata.


Ciao Alberto
Carlocop76
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Re: Transito al ruolo civile

Messaggio da Carlocop76 »

grazie mille
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nonno Alberto
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Re: Transito al ruolo civile

Messaggio da nonno Alberto »

Ciao,

Certamente, ben venga la testimonianza diretta del collega transitato ma ricorda che ogni situazione è storia a sé.

Sebbene la procedura è standardizzata ogni scelta è personale per diverse dinamiche che possono entrare in gioco, dalla patologia agli anni di servizio, alle necessità familiari ed economiche vedi figli studenti, mutuo ecc. ecc...

Quando si pone una domanda simile vuol dire che si è iniziata una fase di aspettativa per infermità di cui magari si sa già che questa potrebbe portare a superare i 12 mesi continuati o alla riforma.

Oppure si è in una fase di valutazione... per varie ragioni....... a cui segue la patologia...

Qualora si pensa di superare i 12 mesi continuati è importante presentare la domanda di riconoscimento causa di servizio per evitare che ci sia la decurtazione stipendiale del 50% dal 13° al 18° mese e zero dal 19° al 24° mese.

Inoltre, se si aspira anche all’equo indennizzo sarà opportuno presentare la domanda di riconoscimento causa di servizio entro i primi 6 mesi di aspettativa con certificazione non superiore a tale periodo e non utilizzando accertamenti diagnostici (Tac-RN - TX) con data di rilascio oltre i 6 mesi poiché l'equo indennizzo verrebbe precluso per "intempestività".

Diversamente se vi saranno i presupposti verrà richiesto successivamente entro i 6 mesi dal riconoscimento da parte del comitato di verifica per la causa di servizio.

Ma si arriva alla riforma anche superando l'aspettativa prevista e qui è bene sapere che la stessa si differenzia per appartenenze alle FF. PP
a ordinamento civile e militare, per cui sarebbe opportuno indicare a quale Ente appartieni.

Premesso che la riforma è discrezionalità della cmo, come pure in caso di patologia per causa di servizio possono essere indicati i servizi parziali, tra l'altro, quest'ultima , vale solo per i colleghi della Polizia di Stato che possono permanere nel ruolo anche senza causa di servizio.

Inoltre,per le FF. AA si può essere riformati se nel quinquennio mobile si è superata l'aspettativa in 730/731 giorni se bisestile, ma anche con 548 giorni o con 913 nel quinquennio mobile per i colleghi delle polizie ad ordinamento civile.

C'è da considerare che talune patologie possono precludere anche il transito nei ruoli civili, ma verrebbe in soccorso in riconoscimento diverso che potrebbe compensare....

Inoltre, il transito potrebbe essere precluso qualora si decade per aver superato il limite della aspettativa.

In sede di riforma, qualora possibile il transito questo va richiesto con istanza entro 30 giorni, da
premettere che tale richiesta verrà valutata da una Commissione e terrà conto anche della patologia e questa potrebbe condizionare anche la scelta della nuova assegnazione, quest'ultima prevede la firma del contratto e non prima dei 5 mesi.


Questo passaggio è molto importante poiché qualora superato i 12 mesi continuati e non si è provveduto a presentare la domanda di riconoscimento causa di servizio in caso di riforma con possibilità di transito si rimane in attesa con lo stipendio decurtato o zero e poiché come detto il transito e la firma del nuovo contratto non avviene prima dei cinque mesi è il caso di porre attenzione.

Mi soffermo un attimo sul beneficio di una causa di servizio già deliberata e riconosciuta dal comitato di verifica, che potrebbe dare luogo in caso di transito alla richiesta della ppo che evidentemente non sarebbe del più 10% , ma parliamo di cifra considerevole partendo da una semplice 8° cat tab. A.

Questa scelta è personale poiché incide sul nuovo stipendio ma anche sulla permanenza prima di raggiungere la pensione, azzerando di fatto gli anni di servizio svolti.

La sede di destinazione va scelta in ordine di preferenza e le tempistica per la firma del nuovo contratto non sarà prima dei 5 mesi a seguire.

Ora non vorrei sembrare troppo prolisso, concludo, se interessato ad avere maggiori informazioni dovrai diventare Sostenitore con una cifra che riterrai questo ti permetterà di accedere alla sezione calcoli pensionistici per avere una proiezione della prossima pensione valutando l'opportunità o meno del transito.


Ciò detto sarà altresì di aiuto a chi dovrà darti ulteriori informazioni fornire dati su appartenenza di amministrazione, anni effettivo di servizio, cause di servizio già deliberate "SI" dal comitato con relativo equo indennizzo, modelli C., se percepisci già i benefici stipendiali del 1,25% o del 2,50%...


Ecco, non sono esperto ma spero di averti dato qualche dritta.

Ciao Alberto






Carlocop76 ha scritto: gio ott 14, 2021 1:11 pm per chi lo abbia già fatto o comunque per chi abbia cognizione di causa, credo potrebbe essere utile a tutti coloro i quali si trovano di fronte l'eventualità di un transito al ruolo civile in seguito a riforma e quindi debbano prendere una decisione piuttosto importante, fornire informazioni o "dritte" circa:

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nonno Alberto
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Re: Transito al ruolo civile

Messaggio da nonno Alberto »

nonno Alberto ha scritto: gio ott 14, 2021 1:20 pm
Carlocop76 ha scritto: gio ott 14, 2021 1:11 pm per chi lo abbia già fatto o comunque per chi abbia cognizione di causa, credo potrebbe essere utile a tutti coloro i quali si trovano di fronte l'eventualità di un transito al ruolo civile in seguito a riforma e quindi debbano prendere una decisione piuttosto importante, fornire informazioni o "dritte" circa:

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Ciao,

In attesa di informazioni, nel forum c'è una sezione dedicata all'impiego civile, potrebbe essere utile darci un'occhiata.


Ciao Alberto


Per ulteriore orientamento.



Transito ex militari impiego civile

​TRANSITO MILITARI
 ​-Aspetti giuridici-
 
1) Qual è la normativa di riferimento per il transito degli ex militari, fisicamente inidonei, nei ruoli civili?
L'art. 14 della legge 28 luglio 1999, n. 266, il relativo Decreto Interministeriale 18 aprile 2002, attuativo di tale norma e l'art. 930 del D.Lgs. 15 marzo 2010 n. 66 (codice dell'ordinamento militare).
Secondo tale normativa il personale delle Forze armate e dell'Arma dei carabinieri giudicato non idoneo al servizio militare incondizionato per lesioni dipendenti o meno da causa di servizio transita, a domanda, nelle qualifiche funzionali del personale civile del Ministero della Difesa, secondo modalità e procedure definite con decreto del Ministro della Difesa, di concerto con i Ministri dell'economia e delle finanze e della pubblica amministrazione e innovazione e secondo la tabella di comparazione allegata al predetto D.I.
 2) Chi sono i destinatari di tale normativa?
Tutto il personale militare giudicato inidoneo, per lesioni dipendenti o meno da causa di servizio, al servizio militare incondizionato, ma idoneo al transito nei ruoli civili che, al momento del giudizio di inidoneità, si trovi nella posizione di servizio permanente effettivo e non abbia superato il periodo massimo d'aspettativa di 730 giorni nel quinquennio.
 3) A chi deve essere inoltrata l'istanza di transito ed in quali termini?
L'istanza di transito deve essere inoltrata, a pena di decadenza, entro 30 gg. dalla data di notifica del giudizio definitivo di inidoneità al servizio militare per lesioni, per il tramite gerarchico, al Comando del corpo di appartenenza il quale provvederà a trasmetterla alla competente 1^ Div.-1^Sez. della Direzione generale per il personale civile, nonché  alla Direzione generale per il personale militare, corredata dell’apposita documentazione così come indicato nella circolare n. 43267/B1 del 21 giugno 2011, reperibile su questo sito nella sezione "Circolari ed altra documentazione".
 4) E' previsto un modulo per la compilazione dell'istanza?
Sì, è previsto un modulo esemplificativo di proposizione della domanda di transito secondo lo schema di cui al modello Allegato 1) alla sopra richiamata circolare n. 43267/B1 del 21 giugno 2011, reperibile su questo sito nella sezione "Modulistica".
 5) Quali documenti devono essere allegati all'istanza
?

Secondo le indicazioni della su indicata circolare la domanda deve pervenire a questa Direzione generale, obbligatoriamente corredata di:
1) processo verbale BL/B o estratto dei verbali mod. BL/G e BL/S firmato da tutti i componenti della competente Commissione medica, in originale o copia conforme, dal quale, nel contesto dei giudizi previsti dalla circolare n. 2/03 di DIFESAN, risulti:
a) il giudizio di inidoneità al servizio militare incondizionato;
b) l’espressa indicazione che l’inidoneità al servizio militare incondizionato sia conseguenza di “lesioni dipendenti o no da causa di servizio”.
In caso di coesistenza di più lesioni dipendenti e non da causa di servizio ovvero per le quali sia in corso il relativo riconoscimento, la Commissione stessa deve precisare se la inabilità permanente sia da attribuire, se del caso in misura prevalente, alle une o alle altre.
c) l’idoneità all’ulteriore reimpiego nelle corrispondenti aree funzionali del personale civile del Ministero della difesa ovvero l’indicazione della non idoneità a tale ulteriore impiego.
d) eventuali controindicazioni all’ulteriore utilizzazione del personale in relazione ai profili professionali del personale civile del Ministero della difesa, tenendo conto dell'infermità accertata (sia in caso di inidoneità al servizio militare incondizionato con idoneità nella riserva, sia in caso di eventuale inidoneità parziale in attesa del giudizio su dipendenza da causa di servizio, sia in caso di inidoneità assoluta), con l’esplicito richiamo all’art. 930 del Decreto Legislativo 15 marzo 2010, n. 66.
2) modello GL Allegato C alla direttiva DIFESAN PROT. N. 5000/2007 con il quale l’Ente-Distaccamento-Reparto-Comando di appartenenza ha richiesto al Dipartimento Militare di Medicina Legale di competenza, ai fini dell’accertamento delle condizioni di idoneità al servizio, di avviare il militare alla visita medica collegiale da cui è derivato il giudizio di permanente inidoneità al servizio militare incondizionato e idoneità all’impiego civile.
3) foglio “AVVERTENZE”, di cui all’Allegato A alla circolare di PERSOMIL DGPM/II/5/1.3 del 16 giugno 2003, opportunamente sottoscritto dall’interessato.
4) dichiarazione di autocertificazione di cui al modello in Allegato 2 alla circolare n. 43267/B1 del 21 giugno 2011, debitamente compilato a cura dell’interessato.
5) foglio notizie di cui al modello in Allegato 3 alla circolare n. 43267/B1 del 21 giugno 2011 debitamente compilato a cura dell’Ente/Distaccamento/Reparto/Comando di appartenenza.

 
6) Come viene determinata la sede di servizio?
I profili professionali da attribuire e l’indicazione delle sedi di servizio cui assegnare il personale militare transitato saranno individuati nell’ambito di apposite riunioni, a scadenza mensile, con i rappresentanti degli Stati Maggiori/Comando Generale delle FF.AA. e del Segretariato Generale della difesa tenendo presente, per quanto possibile, le esigenze degli istanti nonché l’imprescindibile e superiore interesse pubblico al buon andamento della Pubblica Amministrazione nel rispetto dei criteri di efficacia ed efficienza dell’attività amministrativa.
Il personale transitato, ove non in contrasto con le esigenze funzionali dell’Amministrazione, rimane in forza, in qualità di dipendente civile, nella regione in cui era in servizio al momento in cui è stato giudicato inidoneo al servizio militare incondizionato.
Quanto sopra salvo quelle particolari fattispecie meritevoli di elevata tutela sociale che, opportunamente motivate e documentate e purché sussistano corrispondenti vacanze organiche nelle sedi interessate, potranno costituire deroghe alla procedura.
Il militare giudicato non idoneo al servizio militare incondizionato transitato nei ruoli civili ha l’obbligo di permanenza presso la sede assegnata per almeno un anno dalla data di sottoscrizione del contratto individuale di lavoro.
Eventuali deroghe potranno essere ammesse solo a fronte di particolari sopravvenute fattispecie degne di elevata protezione sociale opportunamente motivate e documentate, da valutarsi a cura dell’Amministrazione.
7) In quale posizione giuridica si trova il personale in attesa di transito?
 In attesa delle determinazioni dell'Amministrazione in ordine alla domanda di transito, il personale militare è considerato in aspettativa.
 8) In quale momento gli ex militari possono considerarsi transitati e quindi appartenenti, a tutti gli effetti, ai ruoli civili?
 Con la firma del contratto individuale di lavoro il transito di un ex militare si considera concluso e di conseguenza, prima di allora, e dunque durante tutta la fase istruttoria, l'ex militare continuerà ad essere amministrato dalla Direzione generale per il personale militare.
Solo contestualmente alla firma del contratto ed alla presentazione in servizio, l'interessato, divenuto a tutti gli effetti dipendente civile, sarà amministrato dalla Direzione generale del personale civile.
 9) Monetarizzazione della licenza non fruita.
 Eventuali richieste di ferie maturate in ragione del pregresso rapporto di servizio e non fruite all'atto del transito stesso, devono essere fatte valere esclusivamente nei confronti dell'Amministrazione militare.
Va inoltre chiarito che il periodo di aspettativa previsto dal D.I. 18.04.2002 non dà diritto a maturazione di ferie, trattandosi di speciale aspettativa prevista ad hoc nelle more del perfezionamento del transito stesso.
Eventuali ulteriori quesiti in materia dovranno essere indirizzati alla competente Direzione Generale per il Personale Militare.
 
TRANSITO MILITARI NEI RUOLI CIVILI AI SENSI DELLA LEGGE 191/75
(riserve di posti in favore della categoria di ex militari congedati senza demerito) e DELLA LEGGE 599/54 (riserve di posti per i sottufficiali che abbiano compiuto 12 anni di effettivo servizio).

Le istanze ai sensi delle leggi indicate non possono essere accolte in quanto le disposizioni contemplate da leggi speciali sono ricadute nell'ambito del dispositivo dell'art. 4 della legge 7 luglio 1988, n. 254, che non le ha fatte salve, a differenza delle riserve in favore delle categorie protette. La legge n. 254/88 ha dunque sospeso l'efficacia degli artt. 28 e 29 della Legge 191/75 e quindi le assunzioni degli ex militari volontari congedati senza demerito e dell'art. 57 della legge 1954 n. 599 e quindi le assunzioni dei sottoufficiali con 12 anni di effettivo servizio. In tal senso si è espressa anche la Corte dei Conti, sez. controllo, con delibera n. 86 del 1993.
Oltretutto il D.Lgs. 15 marzo 2010 n. 66, in vigore dal 09/10/2010, ha espressamente abrogato, tra le altre, le due leggi in questione.
 

 [
quote]TRANSITO MILITARI
  -Aspetti economici-
[/quote]
 ​1) Quale è la normativa di riferimento per il trattamento economico degli ex militari transitati all’impiego civile? 
     
L’art. 2, commi 5 e 8 del Decreto Interministeriale 18 aprile 2002, attuativo dell’art. 14 della legge 266/1999 (v. ora art. 930 d.lgs. 90/2010), stabilisce che il personale transitato nei ruoli civili mantiene la posizione economica acquisita. Nel caso in cui il nuovo trattamento economico risulti inferiore a quello in godimento, allo stesso titolo, all’atto del transito, l’eccedenza è attribuita sotto forma di assegno ad personam riassorbibile con i successivi incrementi economici a titolo di assegni fissi e continuativi.
2)   Quale è l’Ufficio competente a determinare il trattamento economico spettante ai militari che transitano nel ruolo del personale civile?
      
In seguito alla sottoscrizione del contratto di lavoro ed all’effettiva presentazione in servizio in qualità di dipendente civile, la determinazione del trattamento economico diventa competenza della Direzione Generale per il Personale Civile - 3° Reparto - 6^ Divisione, che acquisisce la documentazione relativa agli emolumenti? continuativi e pensionabili – percepiti alla data del giudizio di non idoneità al servizio militare.
3)    Il trattamento economico spettante al personale militare, che ha prodotto domanda di transito ed è in attesa della pronuncia dell’amministrazione, è di competenza della Direzione Generale del Personale Civile?
      
No, il trattamento economico per il periodo di aspettativa, nelle more dell’accoglimento della domanda di transito e fino all’assunzione in servizio come impiegato civile, è di competenza della Direzione Generale per il personale militare. Il momento del transito di detto personale nei ruoli civili si identifica con la sottoscrizione del relativo contratto individuale di lavoro, che produce effetti costitutivi del rapporto. Eventuali pretese economiche relative a detto periodo, pertanto, devono essere avanzate alla Direzione Generale del personale militare.
4)   A quale Ente la Direzione Generale per il Personale Civile effettua la richiesta di documentazione economica relativa al militare transitato all’impiego civile?
      
La richiesta viene indirizzata:

- all’ultimo Ente di servizio ovvero al Centro Documentale (già Distretto Militare) di appartenenza per gli ex militari alle FFAA dell’Esercito Italiano e della Aeronautica Militare; 
- alla 10^ Divisione della Direzione Generale per il Personale Militare ed alla Direzione di Commissariato Marina Militare - Roma, per gli appartenenti alla F.A. della Marina Militare;
- al Comando Generale dell’Arma dei Carabinieri, Centro Nazionale Amministrativo di Chieti, per gli appartenenti all’Arma dei Carabinieri. 
5)    Quale trattamento economico spetta al dipendente civile ex militare?
       
Quello stabilito dal Contratto Collettivo Nazionale di Lavoro in vigore alla data di assunzione come dipendente civile, integrato da un assegno personale riassorbibile qualora il trattamento economico spettante risulti inferiore a quello in godimento da militare (art. 2, comma 8, D.I. 18 aprile 2002). 
6)   Come viene calcolato l’assegno riassorbibile?
      
Sulla base di un raffronto tra gli emolumenti? fissi e continuativi? che compongono la retribuzione percepita nella posizione militare (stipendio, retribuzione individuale di anzianità, indennità di impiego operativo, altri eventuali emolumenti pensionabili) e quella spettante nella qualità di dipendente civile, costituita da stipendio determinato dal CCNL in vigore, retribuzione individuale di anzianità, R.I.A. ed indennità di amministrazione.
7)   Quale è il trattamento economico che l’Ente di destinazione del personale militare appena transitato nei ruoli civili è tenuto ad erogare, nelle more della determinazione stipendiale adottata della Direzione Generale per il personale civile?
       
Nelle more dell’adozione, da parte della Direzione Generale per il personale civile, dell’atto che dispone il trattamento economico, comprensivo dell’assegno personale, gli Enti di destinazione del personale militare transitato nei ruoli civili sono tenuti all’erogazione del solo stipendio base corrispondente all’area e alla fascia retributiva di inquadramento. Successivamente all’adozione del provvedimento di determinazione stipendiale ad opera della Direzione Generale per il personale civile, l’Ente di destinazione del personale in argomento provvede al relativo adeguamento. 
8)   L’indennità di amministrazione è esclusa dal raffronto delle retribuzioni per il calcolo dell’assegno ad personam?
L’indennità di amministrazione non può essere esclusa dal raffronto delle retribuzioni ai fini del calcolo dell’assegno ad personam, in quanto è elemento fisso e continuativo della retribuzione ed è invariabile nel tempo.
9)   Come può essere riassorbito l’assegno personale?
      
L’assegno personale è definito “riassorbibile” in quanto è una parte di retribuzione che si riduce di pari importo in corrispondenza di miglioramenti economici contrattuali ovvero discendenti da sviluppi economici (acquisizione della fascia retributiva superiore nell’ambito dell’area di inquadramento). Con l'assegno personale, infatti, viene riconosciuto un trattamento economico ad hoc superiore a quello previsto per l’area e la fascia retributiva d’inquadramento fino al suo completo assorbimento, vale a dire fino a quando gli incrementi retributivi predetti progressivamente intervenuti non lo avranno “azzerato”.
10)  E’ possibile chiedere l’attribuzione dei benefici economici per un’infermità dipendente da causa di servizio?
   
Non è più possibile, perché l’art. 70 della legge 133/2008 ha disposto che a decorrere dal 1.1.2009 per i dipendenti civili il riconoscimento della causa di servizio non dà luogo ad un incremento percentuale del trattamento economico.
Tale norma trova applicazione anche nei confronti dei dipendenti transitati dai ruoli militari per i quali la procedura di riconoscimento della causa di servizio, anche se iniziata quando rivestivano lo status militare, si sia conclusa con provvedimento successivo al 31.12.2008.
Carlocop76
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Re: Transito al ruolo civile

Messaggio da Carlocop76 »

grazie mille. Provvedo alla donazione, poi nei prossimi mesi vedrò cosa fare.
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