Termini Perentori o Ordinatori?

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Mareemare
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Iscritto il: mer gen 08, 2014 5:03 pm

Termini Perentori o Ordinatori?

Messaggio da Mareemare »

Buongiorno, chiederei un Suo pensiero sull'argomento, in oggetto, ovvero

se nel Decreto di fissazione dell'udienza (in Appello) vi è testualmente trascritto: "ONERA L'ISTANTE (in questo caso l'INPS) DI NOTIFICARE IL PRESENTE DECRETO ALLA CONTROPARTE ENTRO 20 GIORNI DELLA SUA COMUNICAZIONE , AI SENSI DELL'ARTICOLO 181 E 182, COMMA 1 DEL Codice Giustizia Contabile...",

la domanda principale è, se "ONERA" PRODUCA IL TERMINE PERENTORIO affinché il ritardo di notifica produca la Decadenza di cui all'art. 111 CGC e non Ordinatorio come affermato in una sentenza dallo stesso giudice.


Solo per completezza, ovviamente:

Dispositivo dell'art. 152 Codice di procedura civile

I termini per il compimento degli atti del processo sono stabiliti dalla legge; possono essere stabiliti dal giudice anche a pena di decadenza, soltanto se la legge lo permette espressamente (1).

I termini stabiliti dalla legge sono ordinatori, tranne che la legge stessa li dichiari espressamente perentori (2).

Note

(1) La legge attribuisce al giudice la facoltà di fissare anche termini perentori, ma nei soli casi tassativamente previsti, come ad esempio la fissazione del termine per l'integrazione del contraddittorio (art.102 e 331); la fissazione del termine per l'integrazione dei modi di deduzione della prova per testi (art.244); o infine del termine per la riassunzione della causa (art.307, III comma).
Nel caso in cui il giudice stabilisca arbitrariamente un termine questo non ha alcuna rilevanza.

(2) Il comma in analisi sancisce il principio generale della presunzione del carattere perentorio dei termini previsti per il compimento di atti processuali, nel senso che i termini non possono essere ritenuti perentori se non vengono espressamente qualificati come tali dalla legge.
Infatti, la natura perentoria di un termine deve essere espressamente prevista dalla legge, oppure può essere desunta dallo scopo e dalla funzione che il termine adempie.


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