Tassazione per i pensionati ex inpdap in Tunisia

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IRPINO66
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Tassazione per i pensionati ex inpdap in Tunisia

Messaggio da IRPINO66 »

Buongiorno a tutti, ho sentito parlare di un accordo tra Italia e Tunisia per la riduzione della tassazione sulle pensioni pagate ai pensionati italiani che trasferiscono la residenza per 183 gg l'anno in Tunisia. Sembra che a regime si percepisce tutta la pensione italiana lorda e poi si pagano le tasse alla Tunisia calcolate solo sul 20% della pensione. Chi ne sta beneficiando, come si trova? Considerato che la Tunisia è vicina all'Italia ed è facilmente raggiungibile con traghetti ed aerei abbastanza frequenti conviene valutare la cosa anche per recuperare un pezzo di pensione che ci tolgono? Grazie per le informazioni che vorrà condividere!


naturopata
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Re: Tassazione per i pensionati ex inpdap in Tunisia

Messaggio da naturopata »

Conviene sempre il Portogallo:

Portogallo potrebbe uscire dalla lista dei paradisi fiscali scelti dai pensionati italiani per pagare meno tasse.
La finanziaria 2020 del governo presieduto dal premier socialista Antonio Costa intende introdurre una tassazione fino al 10% del reddito annuo (con un pagamento minimo di 7.500 euro) su tutte le entrate previdenziali degli stranieri “residenti non abituali” in loco, categoria che fino a oggi beneficiava di una totale esenzione fiscale per 10 anni.


Il Portogallo tra i paradisi fiscali preferiti dai pensionati

Per anni il Portogallo ha rappresentato il paradiso fiscale dei pensionati italiani. Nel 2009 il Paese, in piena crisi finanziaria e alla ricerca di nuove entrate, varò il programma di incentivi che consentiva agli “immigrati economici” di percepire per intero i loro assegni previdenziali senza pagare un euro di tasse. Per godere dell’esenzione fiscale, occorreva vivere in Portogallo per almeno sei mesi l’anno e non essere mai stato tassato come residente abituale nei cinque anni precedenti la richiesta.

Per i pensionati italiani assegni netti di quasi 2.800 euro

Gli italiani emigrati in Portogallo a tasse zero erano nel 2019 ben 2.897, mille in più dell’anno precedente, con una pensione lorda media (quindi netta nel loro caso) di 2.719,99 euro al mese. Uno degli assegni più alti tra coloro che risiedono all’estero.
Il Paese, comunque, è molto gettonato per il costo della vita basso rispetto agli altri Stati europei, per il clima mite, per il basso tasso di criminalità e per l’efficienza del sistema sanitario. Tra le mete preferite l’Algarve, regione del sud in riva all’Oceano Atlantico, dove risiedono molti italiani con più di 65 anni.


Pensioni, cosa cambia con la nuova tassazione

La nuova tassazione è stata suggerita dal partito socialista, che sta pensando di introdurre un emendamento alla legge di bilancio per imporre nuove tasse ai pensionati. “Gli stranieri con lo status di residenti non regolari non saranno più esentati dalle tasse e dovranno pagare tasse con un’aliquota del 10% sulle loro entrate”, ha detto in conferenza stampa Catarina Mendes, leader del gruppo socialista in Parlamento.
La misura – ha precisato il portavoce dell’esecutivo – si applicherà solo ai nuovi arrivati e non riguarda dunque retroattivamente chi sta già usufruendo di queste agevolazioni. Per loro non cambierà nulla.
Durissima la reazione delle associazioni di costruttori e agenti immobiliari che hanno beneficiato negli ultimi anni del boom della domanda estera facendo affari d’oro. “Scoraggiare gli investimenti stranieri è un crimine contro la nazione”, ha commentato Luis Lima, numero uno dell’associazione degli intermediari immobiliari
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luiscypher
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Re: Tassazione per i pensionati ex inpdap in Tunisia

Messaggio da luiscypher »

Peccato che i dipendenti pubblici sono esclusi dalla detassazione! Le solite cose all'italiana! E. La corte costituzionale tace...

Gli ex dipendenti privati possono rientrare, facendone domanda, in tutti i trattati internazionali con i quali i Paesi contraenti disciplinano l’esercizio della potestà fiscale al fine di scongiurare la doppia tassazione sui redditi e sul patrimonio dei rispettivi residenti.

Chi ha lavorato nel pubblico invece è escluso da questa possibilità ed è costretto a percepire la pensione all’estero al netto delle tasse versate in Italia. Per quale motivo e con quali eccezioni?
Apriamo la riflessione a tal proposito con una lettera che ci è giunta in redazione firmata da un ex carabiniere oggi in pensione:
“Vivo a Roma, con mia moglie, Insegnante, in quiescenza anche lei.
Da moltissimo tempo è maturata in noi la voglia di trasferirci in Portogallo, per vivere una vita più serena e meno caotica di quella capitolina, ma anche per avere, se possibile, un poco di agiatezza in più rispetto a quella che abbiamo a Roma.
Però, per quanto abbia cercato informazioni tra colleghi, amici e conoscenti in pensione, tutti mi hanno detto che la detassazione della pensione in Portogallo non si applica agli ex dipendenti pubblici, senza che alcuno mi abbia saputo spiegare il perché.
Solo oggi, finalmente, ho letto un suo articolo sul web, dove anche Lei scrive che per i pensionati ex INPDAP, non vi sono possibilità di avere detassazione sulla pensione”.

I pensionati ex Inpdap sono statali, un parastatali, ex dipendenti degli Enti Locali (Regioni, Provincie e Comuni), ex militari, finanzieri, vigili del fuoco, poliziotti, forestali etc.

Giuseppe Bucceri, ideatore del Gruppo Facebook “Pensionati uniti all’estero”, ha proposto anche di portare all’attenzione della Corte Europea la questione.

Nella battaglia per la parità dei diritti dei pensionati all’estero ha trovato il sostegno di Giuseppe Daquanno, Responsabile Europa e Coordinatore Pensionati residenti in Bulgaria, Eugenio Parise coordinatore del Gruppo e del “Movimento per i diritti degli Italiani. Credere Nel Futuro” guidato da Davide Dall’Agata.
Da una lettura dei trattati internazionali sembrerebbe intendersi che la disparità di trattamento fiscale sia nata, paradossalmente, dalla volontà di salvaguardare i dipendenti pubblici che lavorano all’estero, dalla fiscalità del paese ospitante, onde evitare che ad esempio un dipendente dell’ambasciata, un docente universitario in servizio presso una Università straniera o un militare italiano in forza alla NATO, fossero costretti a versare le imposte sulla retribuzione percepita durante la permanenza all’estero. La norma però sarebbe stata estesa arbitrariamente anche ai pensionati pubblici senza che si potesse riscontrare una ratio specifica.
Solo in pochissimi Paesi, i pensionati Ex INPDAP possono godere della defiscalizzazione della pensione e versare i contributi nel posto in cui risiedono tra questi Tunisia, il Senegal, il Cile e l’Australia (che però, da diversi anni, non rilascia più questo tipo di visto ai pensionati).
Purtroppo, nonostante la gestione sia stata unificata, le convenzioni previste per i pensionati INPS non sono state applicate anche agli ex INPDAP, e quindi quest’ultimi non usufruiscono delle stesse possibilità. Come si evince dalla lista dei Paesi più convenienti per chi proviene dal settore pubblico non ci sono Stati Europei.
naturopata
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Re: Tassazione per i pensionati ex inpdap in Tunisia

Messaggio da naturopata »

luiscypher ha scritto: sab feb 08, 2020 2:35 pm Peccato che i dipendenti pubblici sono esclusi dalla detassazione! Le solite cose all'italiana! E. La corte costituzionale tace...

Vero, però in Tunisia è permesso anche agli ex inpdap. A ben vedere però la tassazione è del 20% sul 20% del reddito, quindi solo il 7% circa sul totale e quindi, visto il futuro 10% in Portogallo (dove è permesso solo ai privati), la Tunisia balza in testa alla classifica, anche per vicinanza.
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luiscypher
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Re: Tassazione per i pensionati ex inpdap in Tunisia

Messaggio da luiscypher »

Oddio, in Tunisia... I tunisini scappano per venire in Italia e se ciò accade un motivo ci sarà pure...a sto punto non capisco perché due pesi e due misure...gli ex inpdap sono esclusi! Mah.. È come se i figli degli ex inpdap venissero scartati dalla frequentazione di un asilo... Io mi sento discriminato!
Aldo L.
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Re: Tassazione per i pensionati ex inpdap in Tunisia

Messaggio da Aldo L. »

Buongiorno a tutti, porto il mio contributo personale. Avevo pensato anch'io all'opzione Tunisia e, per avere chiara la situazione, ho trascorso una settimana di vacanza ad Hammamet con il chiaro intento di verificare in loco quale fossero le condizioni di vita dei connazionali pensionati. Ho avuto modo di incontrare, conoscere e frequentare diversi pensionati italiani (una ventina) e quindi passare molto tempo con loro. Le nostre conversazioni erano chiaramente mirate a chiarire quali fossero i pro e i contro della scelta di trasferirsi in loco. Nel frattempo, ho anche cercato di individuare un alloggio per un eventuale mio trasferimento. In sintesi e brevemente ciò che ho verificato: i costi della vita sono certamente piu bassi ma, per vivere decentemente, occorre spendere ben più di quanto facciano i tunisini. Ad esempio l'affitto di un appartamento in un quartiere residenziale tranquillo ha un costo di 350/500 Euro mensili, i supermercati presso i quali è possibile acquistare generi alimentari con standard igienico-sanitari adeguati hanno prezzi più bassi rispetto alla media nazionale italiana di circa il 20% (ma ci sono anche generi più costosi di quelli italiani). È poi indispensabile avere un'assicurazione sanitaria privata, a costi differenti a seconda delle coperture previste. Quanto sopra per gli aspetti economici. Dal punto di vista delle condizioni di sicurezza, devo dire di non avere avuto particolari problemi nell'area ma, se ci si sposta di notte in automobile al di fuori delle aree urbane più grandi, il Paese palesa situazioni di criticità (diversi posti di blocco delle forze di sicurezza, con chiari segni di tensione e nervosismo). Non è poi sempre possibile e/o conveniente importare in Tunisia la propria all'automobile (occorre verificare caso per caso). Questo è quel che ho rilevato... e sono ancora in Italia. Buona domenica
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luiscypher
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Re: Tassazione per i pensionati ex inpdap in Tunisia

Messaggio da luiscypher »

E hai fatto bene Aldo...! :D
naturopata
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Re: Tassazione per i pensionati ex inpdap in Tunisia

Messaggio da naturopata »

luiscypher ha scritto: dom feb 09, 2020 10:03 am E hai fatto bene Aldo...! :D
E certo, ora magari è più chiaro perché il Portogallo è escluso, lì non ci sarebbe credo alcuna importante differenza con l'Italia.
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luiscypher
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Re: Tassazione per i pensionati ex inpdap in Tunisia

Messaggio da luiscypher »

Siamo discriminati! Bisognerebbe fare un ricorso in tal senso, anche alla giustizia europea se del caso, poi vediamo se sta gente si sveglia!
IRPINO66
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Re: Tassazione per i pensionati ex inpdap in Tunisia

Messaggio da IRPINO66 »

Aldo L. ha scritto: dom feb 09, 2020 9:30 am Buongiorno a tutti, porto il mio contributo personale. Avevo pensato anch'io all'opzione Tunisia e, per avere chiara la situazione, ho trascorso una settimana di vacanza ad Hammamet con il chiaro intento di verificare in loco quale fossero le condizioni di vita dei connazionali pensionati. Ho avuto modo di incontrare, conoscere e frequentare diversi pensionati italiani (una ventina) e quindi passare molto tempo con loro. Le nostre conversazioni erano chiaramente mirate a chiarire quali fossero i pro e i contro della scelta di trasferirsi in loco. Nel frattempo, ho anche cercato di individuare un alloggio per un eventuale mio trasferimento. In sintesi e brevemente ciò che ho verificato: i costi della vita sono certamente piu bassi ma, per vivere decentemente, occorre spendere ben più di quanto facciano i tunisini. Ad esempio l'affitto di un appartamento in un quartiere residenziale tranquillo ha un costo di 350/500 Euro mensili, i supermercati presso i quali è possibile acquistare generi alimentari con standard igienico-sanitari adeguati hanno prezzi più bassi rispetto alla media nazionale italiana di circa il 20% (ma ci sono anche generi più costosi di quelli italiani). È poi indispensabile avere un'assicurazione sanitaria privata, a costi differenti a seconda delle coperture previste. Quanto sopra per gli aspetti economici. Dal punto di vista delle condizioni di sicurezza, devo dire di non avere avuto particolari problemi nell'area ma, se ci si sposta di notte in automobile al di fuori delle aree urbane più grandi, il Paese palesa situazioni di criticità (diversi posti di blocco delle forze di sicurezza, con chiari segni di tensione e nervosismo). Non è poi sempre possibile e/o conveniente importare in Tunisia la propria all'automobile (occorre verificare caso per caso). Questo è quel che ho rilevato... e sono ancora in Italia. Buona domenica
Buongiorno Aldo, la tua vacanza non la reputo un'esperienza valida per verificare le condizioni tipiche se conviene o meno vivere in Tunisia da pensionati. Io avrei come obiettivo città meno popolose e fuori dal giro turistico tipo Tabarka per esempio, meno di 50000 abitanti, sulla costa settentrionale della Tunisia, con clima molto simile alla Sicilia e con costi della vita veramente di un terzo rispetto all'Italia. Appartamenti monolocali locabili a 300 DT (meno di 100 euro) e vivere con prodotti tipici della Tunisia e non all'europea, con cibi importati a prezzi magari più alti di quelli che troviamo a casa nostra! Bisogna integrarsi realmente alla vita da tunisino e non andare a fare il turista per 183 gg all'anno. Io la penso così! Se si vuole sperimentare la fattibilità dell'"operazione trasferimento in Tunisia" bisogna diventare tunisini ed immedesimarsi nel loro stile di vita, nelle loro problematiche quotidiane con le loro abitudini. Lo so che è difficile, ma è l'unico modo per vivere serenamente in pace con tutti e risparmiare sul costo della vita. Io mi stò organizzando da tempo e conto di trasferirmi, dopo la pensione, inizialmente da solo, poi, se mia moglie vorrà venire, ci adatteremo all'ambiente! Basta convincersi che siamo noi che dobbiamo adattarci al loro stile di vita e non viceversa! Riguardo alla criticità evidenziata dai posti di blocco delle forze di sicurezza, non dimentichiamo che sono recenti gli attentati terroristici (al museo del Bardo a Tunisi 24 morti, a Susa 39 morti entrambi nel 2015) sempre dove vi era presenza di turisti in massa e che le autorità consigliano di muoversi in gruppi! La Tunisia ha bisogno del turismo per sostenere il suo PIL e ci tengono molto a mostrare l'impegno profuso per la sicurezza dei suoi "ospiti". Se vogliamo andare nei quartieri esclusivi degli europei, non saremo mai al sicuro, dovremo guardarci continuamente le spalle e temere, da un momento all'altro, che spunti l'esaltato di turno con un AK47 che ci prenda come bersaglio per sfogare sua rabbia contro l'invasore occidentale!
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Re: Tassazione per i pensionati ex inpdap in Tunisia

Messaggio da IRPINO66 »

Pensione in Spagna senza tasse anche per ex dipendenti statali: APICE contro Inps, ricorso e udienza
Pensione ex Inpdap in Spagna: ricorso per esenzione tasse. I motivi della battaglia contro l'Inps e la prima udienza.
di Alessandra De Angelis , pubblicato il 25 Novembre 2019 alle ore 09:32
Pensione ex Inpdap in Spagna: ricorso per esenzione tasse. I motivi della battaglia contro l'Inps e la prima udienza.
Prosegue la battaglia dell’A.P.I.C.E. (Associazione dei Pensionati Italiani e Connazionali all’Estero) per il ricorso volto ad equiparare i pensionati all’estero ex Inpdap (dipendenti statali) ai pensionati Inps sul fronte fiscale e in particolare della detassazione delle pensioni all’estero. A proporre il ricorso è stato il Presidente del Comites di Barcellona Alessandro Zehentner. Nel comunicato si punta il dito contro un’ingiustificata disparità di trattamento fiscale sulle pensioni all’estero: “non si comprende perché i pensionati Inps puri possono godere della defiscalizzazione della loro pensione, mentre ciò non è possibile per gli impiegati dello Stato”. Inoltre, in merito alla possibilità di esentare dalle tasse le pensioni in Spagna degli ex statali si fa notare che “esiste la possibilità di defiscalizzazione soltanto in alcuni stati: Cile, Tunisia, Senegal e Australia (con qualche difficoltà). Perché loro sì e gli altri no?”.

Pensioni in Spagna senza tasse anche per dipendenti pubblici: la risposta dell’Inps
L’Inps ha sempre fatto appello all’accordo che esiste “tra Italia e Spagna per il quale le tasse del pensionato statale vanno versate in Italia, ma non in Spagna, questo per non pagare la doppia imposizione, ma superata una certa cifra annuale, qualcosa si deve pagare anche in Spagna”. L’Associazione ha fatto notare che “se di accordi e/o di legge si tratta, ciò che si vuole realizzare con questo ricorso è dimostrare l’evidente illegittimità di tale accordo e riuscire, pertanto, ad equiparare il pensionato ex Inpdap a quello Inps”.

Ricorso pensione senza tasse in Spagna: prima udienza a febbraio 2020
Dopo tre anni di battaglia, l’APICE è riuscita ad ottenere la prima udienza per il ricorso dei pensionati Ex Inpdap, fissata per il 24 febbraio 2020, alle ore 10,00. La discussione si svolgerà dinanzi ad una composizione monocratica nella persona del Consigliere Giuseppe Di Benedetto.


Sembra che qualcosa si stia muovendo anche per la Spagna (Canarie) speriamo bene
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Re: Tassazione per i pensionati ex inpdap in Tunisia

Messaggio da palmy66 »

i paesi dove gli ex inpdap possono avere la pensione al lordo (e pagare li le tasse come residenti) sono :
TUNISIA
SENEGAL
COSTA D AVORIO
AUSTRALIA
recentemente hanno firmato la convenzione anche la COLOMBIA
e si parlava di
CILE
JAMAICA
.............io punterei alla Colombia, da quando le Farc hanno deposto le armi si vive bene, posti belli se li pensa al lato caraibico da Cartagena, Santa Marta, Barranquilla, citta' piu' caotiche se si pensa a Bogotà, Medellin, Cali .........cmq la vita non è cara e il rapporto pesos colombiano/euro è ottimo.........
palmy66
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Re: Tassazione per i pensionati ex inpdap in Tunisia

Messaggio da palmy66 »

qua la convenzione con la Colombia
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IRPINO66
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Re: Tassazione per i pensionati ex inpdap in Tunisia

Messaggio da IRPINO66 »

Buongiorno a tutti! Ho appena comparato la mia probabile pensione mensile anticipata (ex anzianità) maturabile a 42 anni e 3 mesi di servizio, con il "beneficio" ottenibile trasferendomi in Tunisia per almeno 183 gg l'anno (ma spero di rimanerci molto più a lungo) 1757 euro mensili in Italia che in Tunisia, per effetto della detassazione e cambio euro = dinaro tunisino, ammonterebbe a 2446 euro = 7700 DT. Tralasciando le opinioni, che riguardano gli scettici, sulla convenienza o meno di vivere in un paese africano in piena trsformazione, è indubbia la condizione di vita più favorevole a chi sa adattarsi a stili di vita "diversi"e, per alcuni versi affascinanti. Un potere d'acquisto non trascurabile in Italia, potrebbe essere ben più favorevole in quel paese che, in alcune zone (molte), è assolutamente conveniente. Non cerco adepti ma voglio condividere il mio interesse con i pochi amici che la pensano come me e che non vedono l'ora di affrontare questa esperienza, in un futuro, mi auguro, non lontano!
Paco1960

Re: Tassazione per i pensionati ex inpdap in Tunisia

Messaggio da Paco1960 »

Una domanda per chi ne è a conoscenza. A parte tutti i requisiti e condizioni richiesti.... Se il pensionato è sposato è necessario che anche la moglie sposti la residenza?
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