suicidi nell'Arma dei Carabinieri

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Domenico61
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Re: suicidi nell'Arma dei Carabinieri

Messaggio da Domenico61 »

Mi associo con tutti voi colleghi per le sentite condoglianze alla famiglia del Capitano Giuseppe Panerello.....ma voglio scrivere un mio pensiero personale ...qua ce qualcosa che non va non diamo sempre la colpa alla situazione famigliare come tutti voglio far credere io penso che bisogna guardare bene la vita in servizio che conduce un carabiniere bisogna stare attenti cari colleghi ...-


Insoddisfatto

Re: suicidi nell'Arma dei Carabinieri

Messaggio da Insoddisfatto »

Oggi un'altro collega si è suicidato a Santhià, lascia moglie e due figli. R.I.P.
fox62
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Re: suicidi nell'Arma dei Carabinieri

Messaggio da fox62 »

Un altro collega un Appuntato di 38 anni in servizio al Reggimento a Cavallo si è suicidato in data 22 corrente a Colonna (ROMA). Lascia la moglie ed una figlioletta. Condoglianze alla famiglia.
mares
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Re: R: suicidi nell'Arma dei Carabinieri

Messaggio da mares »

Ho 20 anni di servizio e durante l'arco della mia carriera mi e' sempre capitato di assistere a qualche tragico evento personale. La mia considerazione e' che il sistema arma e' obsoleto. Non possiamo vivere e lavorare nella societa' globalizzata del terzo millennio e sottostare alle regole del 1814. Chi comanda volutamente vuole questa situazione di confusione mantenendoci ignoranti ed impauriti cosi' da poter continuare a godere sulla pelle degli altri. Questo sistema cari colleghi e' adottato dai talebani e da quegli stati arabi dove c'e' interesse a mantenere il popolo ignorante per dividersi le ricchezze in pochi. Al collega che parlava della stessa problematica che gli ufficiali hanno e non solo la categoria dei carabinieri, dico che la loro depressione e' dovuta solo alla mania di ambizione e di arrivismo/carrierismo che hanno. I posti di prestigio non sono tanti ed allora cascano in depressione qualora la loro carriera diventa di secondo piano. Questo in parte accade a qualche comandante di stazione che gode poco in sedi non "prestigiose". Noi categoria carabinieri, essendo i veri poliziotti perche' nasciamo cresciamo e quindi viviamo la strada ed il contatto reale con la gente, siamo doppiamente stressati dalle problematiche quotidiane della societa' esterna e dalle angherie Del sistema arma ottuso e demode' con la facile libretta in mano per rendersi facili e veloci risolvere le problematiche. Parlo con cognizione di causa lavorando in un contesto dove questo fenomeno e' cosi' lampante e chiaro che si fatica a crederci. P.s. Anche io ho subito la tristezza di avere un amico collega suicida.

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panorama
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Re: suicidi nell'Arma dei Carabinieri

Messaggio da panorama »

per notizia

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C.4/16472
Atto Camera

[Situazioni di disagio tra i Carabinieri]

Risposta scritta pubblicata martedì 20 novembre 2012
nell'allegato B della seduta n. 720
All'Interrogazione 4 - 16472 presentata da
MAURIZIO TURCO
Risposta. - In merito a quanto rappresentato con l'interrogazione in esame, nel confermare integralmente i contenuti delle precedenti risposte fornite dal Dicastero, in riscontro ad atti di sindacato ispettivo di analoga tematica, si osserva che il fenomeno dei suicidi nelle Forze armate e nell'Arma dei Carabinieri, nel periodo seguente la sospensione del servizio di leva obbligatorio, si è sostanzialmente ridotto. Tale dato è emerso dal progetto « Studio relativo all'analisi osservazionale dei casi di suicidio nei militari dell'Arma » e dall'analogo « Studio per la conoscenza e prevenzione del fenomeno suicidario in ambito militare » .
Al momento si ritiene che le misure adottate forniscano uno strumento efficace di prevenzione, fermo restando che nulla verrà trascurato in futuro per attivare ulteriori iniziative, qualora consentito dall'evoluzione delle conoscenze scientifiche e metodologiche.
Per completezza d'informazione, si fa presente, in ultimo, che nell'anno in corso sono stati registrati 14 casi di suicidio e che, in particolare, quello cui si riferisce l'interrogante risulta, verosimilmente, riconducibile a problemi di carattere familiare.

Il Ministro della difesa: Giampaolo Di Paola.
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Re: suicidi nell'Arma dei Carabinieri

Messaggio da iosonoquì »

panorama ha scritto:per notizia

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C.4/16472
Atto Camera

[Situazioni di disagio tra i Carabinieri]

Risposta scritta pubblicata martedì 20 novembre 2012
nell'allegato B della seduta n. 720
All'Interrogazione 4 - 16472 presentata da
MAURIZIO TURCO
Risposta. - In merito a quanto rappresentato con l'interrogazione in esame, nel confermare integralmente i contenuti delle precedenti risposte fornite dal Dicastero, in riscontro ad atti di sindacato ispettivo di analoga tematica, si osserva che il fenomeno dei suicidi nelle Forze armate e nell'Arma dei Carabinieri, nel periodo seguente la sospensione del servizio di leva obbligatorio, si è sostanzialmente ridotto. Tale dato è emerso dal progetto « Studio relativo all'analisi osservazionale dei casi di suicidio nei militari dell'Arma » e dall'analogo « Studio per la conoscenza e prevenzione del fenomeno suicidario in ambito militare » .
Al momento si ritiene che le misure adottate forniscano uno strumento efficace di prevenzione, fermo restando che nulla verrà trascurato in futuro per attivare ulteriori iniziative, qualora consentito dall'evoluzione delle conoscenze scientifiche e metodologiche.
Per completezza d'informazione, si fa presente, in ultimo, che nell'anno in corso sono stati registrati 14 casi di suicidio e che, in particolare, quello cui si riferisce l'interrogante risulta, verosimilmente, riconducibile a problemi di carattere familiare.

Il Ministro della difesa: Giampaolo Di Paola.

....spettacolare risposta: ha detto tutto senza dire nulla!!!!!
panorama
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Re: suicidi nell'Arma dei Carabinieri

Messaggio da panorama »

Saranno giusti i dati forniti???????

Farebbero molto meglio ad inviare gli specialisti Psicologi presso ogni caserma dell'Arma e sottoporre tutti i Carabinieri di Base (Cre, App.ti, Brig.e qualche M.llo Sottordine a colloquio per l’ascolto e/o fare compilare i test previsti. Dico queste categorie perché i Comandanti in genere NON hanno nessun problema)
Ciò, perchè venendo direttamente nelle nostre Stazioni CC. sicuramente i dati (non di suicidio) ma di persone sottoposte ad Ansia, Stress, Mobbing e vessazione, sarebbero in molti ad aver bisogno d’aiuto, poichè in molti nell'Arma "per vergogna" non vanno mai a parlare da uno Psicologo convenzionato con l’Arma presso i Comandi di Legione per non essere derisi e criticati.
Come si sa nell’Arma di problemi ne stanno molti, così come ci sono molti trasferimenti per incompatibilità e che poi si riversano anche sulle Note Caratteristiche, così come esistono casi di colleghi con 25-30-32 di servizio che si ritrovano con le Note caratteristiche “Nella Media” o “Superiore alla Media” come se questi colleghi in tanti anni non hanno capito nulla e sono privi di esperienza. Praticamente è come se sono usciti dalla scuola allievi di qualche anno. E evidente ciò che qualcosa non va nella Stazione/Reparto/Nucleo e quindi siamo in presenza di soggetti ANTIPATICI ai propri comandanti e che non fanno lecca / lecca ma fanno solo il proprio dovere e le proprie ore di lavoro complete.
panorama
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Re: suicidi nell'Arma dei Carabinieri

Messaggio da panorama »

Quanti sanno queste cose sull'elargizione??? Cmq. speriamo che non accadano più questi terribili gesti.

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artt. 1 e 6 della legge n. 308/81;

art. 1 della legge n. 280/91.

1) - Un militare in servizio di leva è morto il 22.6.1988 in seguito ad un tentativo di suicidio durante un periodo di congedo.

2) - l’art. 6 della legge n. 308/81 prevede, nell’ultimo comma, l’elargizione di 50 milioni ai familiari di militari morti durante il periodo di servizio per un evento dannoso che ne cagioni la morte (cfr. anche art. 1 della stessa legge 308). Non dunque durante il servizio ma nel periodo di servizio.

Ricorso accolto.

I fatti potete leggerli meglio qui sotto.

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LEGGE 14 agosto 1991, n. 280
Modifiche ed integrazioni alla legge 3 giugno 1981, n. 308, recante norme in favore dei militari di leva e di carriera appartenenti alle Forze armate, ai Corpi armati ed ai Corpi militarmente ordinati, infortunati o caduti durante il periodo di servizio e dei loro superstiti. (GU n.202 del 29-8-1991 )
note: Entrata in vigore della legge: 13/9/1991

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20/12/2012 201210650 Sentenza 1B


N. 10650/2012 REG.PROV.COLL.
N. 11782/2005 REG.RIC.


REPUBBLICA ITALIANA
IN NOME DEL POPOLO ITALIANO
Il Tribunale Amministrativo Regionale per il Lazio
(Sezione Prima Bis)
ha pronunciato la presente

SENTENZA
sul ricorso numero di registro generale 11782 del 2005, proposto da:
OMISSIS, rappresentato e difeso dagli avv. Angela Ruggiero, Ugo Vetere, con domicilio eletto presso Studio Legale Vetere - Ruggiero in Roma, via Valadier, 39 1^ Piano Int. 3;

contro
Ministero della Difesa, rappresentato e difeso per legge dall'Avvocatura Generale dello Stato, domiciliata in Roma, via dei Portoghesi, 12;

per il riconoscimento del diritto alla corresponsione della speciale elargizione di cui alla legge n. 308/81

Visti il ricorso e i relativi allegati;
Visto l'atto di costituzione in giudizio del Ministero della Difesa;
Viste le memorie difensive;
Visti tutti gli atti della causa;
Relatore nell'udienza pubblica del giorno 31 ottobre 2012 il dott. Nicola D'Angelo e uditi per le parti i difensori come specificato nel verbale;
Ritenuto e considerato in fatto e diritto quanto segue.

FATTO
Il ricorrente, genitore di un militare in servizio di leva morto il 22.6.1988 in seguito ad un tentativo di suicidio durante un periodo di congedo, impugnava il decreto n. 9 del 12.7.1999 (Pos.DGPM/11/20/625011/8) con il quale l’Amministrazione della Difesa aveva respinto il suo ricorso gerarchico contro il rigetto dell’istanza tesa ad ottenere la speciale elargizione prevista dall’articolo 6 della legge 3.6.1981 n. 308 per i familiari dei militari deceduti in conseguenza o per causa di servizio. Con sentenza di questo Tribunale, Sezione I bis, n. 5436/2005, veniva accolto il gravame contro il suddetto decreto in quanto l’Amministrazione aveva ritenuto applicabile al caso una disposizione entrata in vigore successivamente al fatto per il quale era stata chiesta l’elargizione (l’art. 1 della legge n. 280/91 che ha modificato l’art. 1 della legge 308/81).

Successivamente, il Ministero della difesa in sede di rideterminazione in conseguenza della citata sentenza n. 5436/2005 respingeva nuovamente l’istanza di elargizione con decreto n. 2 del 30.9.2005. Contro tale ultimo provvedimento il ricorrente ha proposto il presente ricorso prospettando i seguenti motivi di gravame:

violazione e falsa applicazione degli artt. 1 e 6 della legge n. 308/81 – insufficienza della motivazione – vizio logico – contraddittorietà della motivazione – violazione e falsa applicazione dell’art. 1 della legge n. 280/91- violazione dell’art. 11 delle preleggi.

L’Amministrazione intimata si è costituita in giudizio il 29 ottobre 2012.

La causa è passata in decisione all’udienza pubblica del 31 ottobre 2012.

DIRITTO
Il figlio del ricorrente durante il servizio di leva viene colto da una sindrome depressiva probabilmente conseguente all’espletamento degli obblighi militari. Prima di rientrare da un periodo di congedo tenta il suicidio e dopo alcuni giorni, per le conseguenze riportate, muore. Il padre chiede all’Amministrazione della Difesa un’elargizione ai sensi dell’art. 6 della legge n. 308/81. Impugna quindi il decreto che decide in senso negativo il suo ricorso gerarchico avverso il mancato riconoscimento. Il TAR Lazio, sez.I bis, con sentenza 5436/2005 accoglie in parte il gravame ritenendo fondato il motivo relativo alla censurata operatività al caso di una disposizione entrata in vigore nel 1991, cioè dopo il fatto. In particolare, l’art. 1 della legge n. 280/91 che ha modificato l’art. 1 della legge 308/81 (norma che indicava i soggetti destinatari del beneficio).

La stessa sentenza dispone poi che sia l’Amministrazione a rideterminarsi in ordine all’esistenza o meno dei requisiti per ottenere l’elargizione richiesta.

Ciò premesso, con il presente ricorso viene impugnata la rideterminazione negativa dell’Amministrazione successivamente intervenuta. Il ricorrente sostiene che l’Amministrazione intimata non avrebbe ottemperato all’ordine del giudice e che nel nuovo provvedimento si sarebbe limitata ad affermare l’insussistenza del nesso di causalità in ragione del fatto che il figlio si trovava in licenza.

Ed in effetti, nel provvedimento impugnato il motivo posto a base del rigetto della domanda di elargizione consiste nell’affermata circostanza che trovandosi il figlio in licenza il suo decesso, solo per questo, non può essere causa dell’adempimento di un servizio o di un’attività di servizio.

Orbene, l’art. 6 della legge n. 308/81 prevede, nell’ultimo comma, l’elargizione di 50 milioni ai familiari di militari morti durante il periodo di servizio per un evento dannoso che ne cagioni la morte (cfr. anche art. 1 della stessa legge 308). Non dunque durante il servizio ma nel periodo di servizio.

Il provvedimento impugnato tuttavia non motiva in ordine all’assenza di un nesso di causalità tra il decesso e il periodo di servizio, limitandosi a dire che il figlio del ricorrente non è morto durante un’attività di servizio.

Per questa ragione, il ricorso è da accogliere essendo lo stesso provvedimento privo della necessaria motivazione.

Le spese di giudizio seguono la soccombenza e sono liquidate a favore del ricorrente nella misura di euro 2.000,00(duemila).

P.Q.M.
Il Tribunale Amministrativo Regionale per il Lazio (Sezione Prima Bis) definitivamente pronunciando sul ricorso, come in epigrafe proposto, lo accoglie e per l’effetto annulla il provvedimento impugnato nei sensi di cui in motivazione.
Condanna l’Amministrazione intimata al pagamento delle spese di giudizio in favore del ricorrente nella misura indicata in motivazione.
Ordina che la presente sentenza sia eseguita dall'autorità amministrativa.

Così deciso in Roma nella camera di consiglio del giorno 31 ottobre 2012 con l'intervento dei magistrati:
Silvio Ignazio Silvestri, Presidente
Nicola D'Angelo, Consigliere, Estensore
Domenico Landi, Consigliere


L'ESTENSORE IL PRESIDENTE





DEPOSITATA IN SEGRETERIA
Il 20/12/2012
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Re: suicidi nell'Arma dei Carabinieri

Messaggio da maurizio1962 »

Oggi a Udine si é suicidato il luogotenente Bruno Luraghi. Agli inizi degli anni 90 per un breve periodo avevo lavorato nello stesso ufficio. Era una persona che stimavo molto. Sentite condoglianze a tutte le persone che gli volevano bene
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cris17
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Re: suicidi nell'Arma dei Carabinieri

Messaggio da cris17 »

al 3°BTG Lombardia, successivamente a quell'episodio ne sono accaduti altri, ma stranamente nessuno ne ha mai parlato. nel 2009 ad un carabiniere è stata tolta la pistola, (quindi avevano già dei segnali ) e nella serata successiva tale carabiniere si è introdotto nella camera di suoi colleghi ed ha trovato la pistola di un collega che era appena rientrato dal servizio e si era allontanato per andare in bagno. prende la pistola, la rivolge verso il cuore... fortunatamente...nel fare azione di fuoco...strappa e si spara nella spalla, e viene prontamente bloccato dai suoi colleghi... a distanza di 2 anni, nel 2011, un altro carabiniere neo giunto, viene notato aggirarsi nel parcheggio del 3° BTG ( sotto la pioggia battente e senza alcuna meta), ma nessuno pensa che stesse meditando l'insano gesto...) a distanza di poche ore, quel carabiniere si spara un colpo in testa!!!
spesso nessuno riferisce i comportamenti strani di un collega, per paura che questo venga congedato, ma si sbaglia, perché riferendo ai superiori o a chi di dovere le anomalie comportamentali di alcuni colleghi si potrebbero evitare molti di questi episodi!
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Re: suicidi nell'Arma dei Carabinieri

Messaggio da Frustrato »

Maresciallo dell’Arma dei carabinieri si suicida in caserma con un colpo dell’arma d’ordinanza, il fatto è avvenuto nella tarda mattinata, nella caserma di Corso Vittorio Emanuele a Napoli; dai primi dettagli raccolti pare che il gesto estremo sia scaturito da fatti legati alla sfera personale del sottufficiale e non da attribuirsi a motivi di servizio. Nessun altro particolare è trapelato per ora dalla caserma dove il Maresciallo si è tolto la vita. Sconcerto e dolore dei commilitoni.


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crimor
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Re: R: suicidi nell'Arma dei Carabinieri

Messaggio da crimor »

In 28 anni di servizio mai ho sentito per tali fatti..cause riconducibili al servizio.mai. l arma e' come allah...e' grande.

crimor
papalima
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Re: R: suicidi nell'Arma dei Carabinieri

Messaggio da papalima »

crimor ha scritto:In 28 anni di servizio mai ho sentito per tali fatti..cause riconducibili al servizio.mai. l arma e' come allah...e' grande.

crimor
Crimor....hai ragione...è come il nostro Dio...che è più grande!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!
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Re: R: suicidi nell'Arma dei Carabinieri

Messaggio da crimor »

:grin:

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Re: R: suicidi nell'Arma dei Carabinieri

Messaggio da papalima »

crimor ha scritto::grin:

crimor

Grazie per il tuo appoggio crimor...
un disco rosso sarebbe stato imbarazzante........
cordialmente...
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