STIPENDIO CIVILE CUMULO CON PENSIONE PRIVILEGIATA

[airone7388]

Buonasera colleghi, per il personale transitato nel ruolo civile è ammesso il cumulo tra stipendio con la trattenuta da restituire all'INPS pari al 50% della parte eccedente al minimo INPS., cioè non tutta la pensione privilegiata viene cumulata. Nel caso che la privilegiata sia esente irpef per le VdD, il discorso del 50% vale sulla somma lorda della privilegiata, cioè l'irpef viene comunque in parte recuperata? Gli anni di abbuono (1 ogni 5) giá riscattati ai fini del tfs quando si era nella precedente amministrazione ff.aa. o ff.pp., vengono persi o restituiti? Per i transitati é vero che bisogna avere almeno 20 anni da civile per maturate la pensione appunto nel ruolo civile, ma se a uno gli mancano per esempio 10 anni per arrivare ai 67 (fino ad oggi...) ci perde quella pensioncina da civile? Grazie a tutti, credo sia un argomento di grande attualità e di intetesse a molti colleghi, un abbraccio.

[airone7388]

Volevo dire il cumulo tra stipendio civile con la parte residua tra pensione privilegiata e la trattenuta da restituire all'INPS pari al 50% della parte eccedente al minimo INPS.

[avt8]

Militari, Sì al cumulo della pensione
privilegiata con lo stipendio
L'orientamento della magistratura contabile è nel senso di
riconoscere la cumulabilità della prestazione con il trattamento di
attività a seguito di transito nei ruoli del personale civile del
Ministero della Difesa.
Spesso ci si domanda se è possibile per gli appartenenti ai ruoli del personale
militare e figure equiparate cumulare la pensione privilegiata a seguito del
transito nei ruoli del personale civile. La questione si presenta ogni qual volta
venga riconosciuta la dipendenza da causa di servizio di una propria infermità a
cui faccia seguito un giudizio di inidoneità al servizio militare in modo
permanente dalla competente C.M.O.
L'interessato transita così nei corrispondenti ruoli del personale civile del
Ministero della Difesa con la potenziale attribuzione sia della pensione
privilegiata sia dello stipendio in relazione al nuovo incarico. Per il personale
militare, infatti, la concessione della pensione privilegiata prescinde
dall'inabilità al servizio essendo sufficiente che le lesioni o le infermità vengano
accertate come dipendenti da causa di servizio (art 67 DPR n. 1092/1973). Per
cui, a seconda della gravità delle lesioni, è possibile il reimpiego.
L'indirizzo costante della giurisprudenza della Corte dei Conti (consolidatosi
all'esito della sentenza a sezioni riunite nella massima n. 21/M/1998) ritiene
correttamente applicabile a queste fattispecie l'articolo 139 del DPR n.
1092/1973 secondo cui "la pensione privilegiata o l'assegno rinnovabile sono
cumulabili con un trattamento di attività ovvero con altro trattamento pensionistico
derivante da un rapporto di servizio diverso da quello che ha dato luogo alla
pensione o all'assegno anzidetti" e non già l’art. 133 dello stesso d.p.r. che,
invece, nega il cumulo tra stipendio e pensione ordinaria ove il nuovo rapporto di
lavoro costituisca una “derivazione, continuazione o rinnovo” del precedente.
Con l'articolo 139 del DPR n. 1092/1973 il legislatore per la pensione
privilegiata, conseguita per infermità o lesioni contratte per causa di servizio,
riserva un trattamento più favorevole di più ampia cumulabilità tra
il trattamento di attività (o altro trattamento pensionistico): l’unico requisito è
che il trattamento di attività sia connesso ad un rapporto di servizio “diverso”
da quello che ha dato origine al trattamento pensionistico privilegiato; non
sussiste, invero, alcun espresso richiamo alla necessità di “derivazione”,
“continuazione” o “rinnovo” del precedente rapporto di lavoro previsto per il
cumulo della pensione ordinaria, né al divieto per le ipotesi tassativamente
previste all’art. 133. In sostanza le due norme riguardano ambiti del tutto
diversi.
Naturalmente è indubbia la "diversità" tra il servizio svolto nei ruoli del
personale militare e quello di dipendente quale dipendente civile sia per il
diverso status, sia alla qualifica rivestita

[airone7388]

Buon pomeriggio, grazie Avt per il suo intervento, io sono della PS e già era argomento molto accesso con l'Avv. Vitelli nel forum sulla derivazione o continuazione del rapporto di lavoro (e francamente non l'ho ancora capito se per il poliziotto è continuazione o derivazione se rimane da civile nella stessa amministrazione)... Io collega chiedevo altresì per le VdD che hanno la ppo esente irpef se tale esenzione vale anche se si transita al ruolo civile quindi cumulando con lo stipendio civile oppure bisogna essere in pensione definitivamente? Inoltre, bisogna fare un tot di anni nel ruolo civile (mi sembra 20 se non ho letto o ricordo male) per maturate pure questa pensione? Ho capito solo che per chi transita al ruolo civile perde i contributi versati precedentemente ma se si sono riscattati gli anni di abbuono (1 ogni 5 ai fini del tfs,) questi soldi che fine fanno? Grazie.

[avt8]

Se transiti ai ruoli civili ti daranno la PP in base alla categoria che hai avuto. e questa sarà esente solo quando vai in pensione-

[airone7388]

Grazie Avt, quindi esenzione irpef SOLO se in pensione definitiva, mentre se c'é un rapporto di lavoro non spetta a prescindere! Certo c'é da pensarsela un pó se si viene riformati, in base a quanti anni di servizio rimangono ma anche sapere quanti anni da civile bisogna maturare per quest'ultima pensione.

[Carminiello]

Ovviamente valuta tutto al meglio, perchè se chiedi il cumulo della PPO, perdi TUTTI gli anni da militare/poliziotto ed andrai in pensione con le leggi dell'impiego civile (67 anni), con la pensione calcolata con i soli contributi civili (bassa, se sei transitato anziano). Ovviamente, sempre con PPO a parte.

[mauri64]

In merito a quanto già espresso aggiungo che, oltre all'età anagrafica potrai andare in quiescenza con l'anzianità contributiva, riguardante il personale civile a 42 anni e 10 mesi più 3 mesi di finestra mobile per gli uomini.

Saluti

[airone7388]

Ovviamente valuta tutto al meglio, perchè se chiedi il cumulo della PPO, perdi TUTTI gli anni da militare/poliziotto ed andrai in pensione con le leggi dell'impiego civile (67 anni), con la pensione calcolata con i soli contributi civili (bassa, se sei transitato anziano). Ovviamente, sempre con PPO a parte.

Grazie Carminiello e Mauri64, se mi riformano me la penserò più volte, mi mancano 20 anni per 67 anni e di servizio oggi ne ho 27, magari un anno li concederà la cmo... ero convinto che comunque bisognava fare 20 anni nel ruolo civoie per maturare quest'ultima. Buona serata.

[Carminiello]

Allora, hai 47 anni e 27 di servizio. Se transiti e non chiedi il cumulo PPO, andrai in pensione di anzianità tra circa 10 anni (ti valgono i 27 di servizio + 5 figurativi). Se chiedi il cumulo, ti si azzera tutto e andrai per vecchiaia, a 67 anni (sempre che non aumentino). In pratica, lavorerai altri 20 anni se cumuli, altri 10 se non cumuli. Tieni poi presente che se cumuli, percepisci sì la PPO da subito in aggiunta allo stipendio da civile, ma la pensione tra 20 anni ti verrà calcolata solo con i 20 anni da civile (i 27 già fatti in PS, li perdi). Sono scelte personali: nell'immediato hai più soldi (mutuo? Figli piccoli da mantenere? Ecc), ma lavorerai 10 anni in più e la pensione una volta terminato di lavorare sarà più bassa di quella che percepiresti lavorando 10 anni in meno. In bocca al lupo.

[Giaguaro]

Caro Airone, mi rifaccio a Carminiello e ti dico che un mio ex collega d'ufficio, più o meno nella tua situazione, con tabella ottava, chiese il cumulo. INPS fece i conti e gli dissero che la PPO, da sommarsi allo stipendio da civile transitato (1.850 euro), era di 520 euro.
In pratica la scelta era: lavorare altri 20 anni a 2.370 netti al mese, oppure altri 10 a 1.850. Per poi andare in pensione a 67 con 1.300 nel primo caso (800 da lavoro civile + 520 PPO), oppure a 55 anni con 2.100 (compresa PPO +10%). Vero è che nei 20 anni di lavoro avrebbe percepito 125.000 euro in più rispetto ai 10 anni di lavoro senza PPO, che di certo andrebbero a compensare la pensione più bassa. Come detto sopra, sono scelte personali. Io non lavorerei fino a 67 anni nemmeno se fossi generale (infatti, li cacciano a 63). E meglio 2.100 a 55 anni che 1.300 a 67...sempre che ci si arrivi. Buona fortuna.

[mauri64]

Purtroppo l'errore che in molti commettono è quello di vivere l'oggi, come se non ci fosse un domani.
Quando questo arriverà ci si renderà conto dello sbaglio, ma oramai sarà troppo tardi per porvi rimedio.

Saluti

[nonno Alberto]

Caro Airone, mi rifaccio a Carminiello e ti dico che un mio ex collega d'ufficio, più o meno nella tua situazione, con tabella ottava, chiese il cumulo. INPS fece i conti e gli dissero che la PPO, da sommarsi allo stipendio da civile transitato (1.850 euro), era di 520 euro.
In pratica la scelta era: lavorare altri 20 anni a 2.370 netti al mese, oppure altri 10 a 1.850. Per poi andare in pensione a 67 con 1.300 nel primo caso (800 da lavoro civile + 520 PPO), oppure a 55 anni con 2.100 (compresa PPO +10%). Vero è che nei 20 anni di lavoro avrebbe percepito 125.000 euro in più rispetto ai 10 anni di lavoro senza PPO, che di certo andrebbero a compensare la pensione più bassa. Come detto sopra, sono scelte personali. Io non lavorerei fino a 67 anni nemmeno se fossi generale (infatti, li cacciano a 63). E meglio 2.100 a 55 anni che 1.300 a 67...sempre che ci si arrivi. Buona fortuna.

Ciao Giaguaro,

Al di là delle dinamiche del cumulo se conveniente , ciò che maggiormente risalta è l'importo di una ppo di 520 €., mi insegni che per tale cifra ci deve essere una combinazione di fattori, età anagrafica, periodo contributivo e non di meno una categoria invalidante ma non tale da precludere il transito.


Ti sarei grato, se possibile, a beneficio del forum, approfondire l'argomento.

Grazie

Ciao Alberto

[airone7388]

Caro Airone, mi rifaccio a Carminiello e ti dico che un mio ex collega d'ufficio, più o meno nella tua situazione, con tabella ottava, chiese il cumulo. INPS fece i conti e gli dissero che la PPO, da sommarsi allo stipendio da civile transitato (1.850 euro), era di 520 euro.
In pratica la scelta era: lavorare altri 20 anni a 2.370 netti al mese, oppure altri 10 a 1.850. Per poi andare in pensione a 67 con 1.300 nel primo caso (800 da lavoro civile + 520 PPO), oppure a 55 anni con 2.100 (compresa PPO +10%). Vero è che nei 20 anni di lavoro avrebbe percepito 125.000 euro in più rispetto ai 10 anni di lavoro senza PPO, che di certo andrebbero a compensare la pensione più bassa. Come detto sopra, sono scelte personali. Io non lavorerei fino a 67 anni nemmeno se fossi generale (infatti, li cacciano a 63). E meglio 2.100 a 55 anni che 1.300 a 67...sempre che ci si arrivi. Buona fortuna.

Buongiorno, ringrazio tutti i partecipanti alla discussione, si tratta di argomento di assolutá attualitá per moltissimi colleghi che si accingeranno al transito con un certo nr di anni di servizio (diciamo nè tanti nè pochi..). La cosa assurda a mio avviso è perdere i contributi nella precedente amministrazione, con un colpo di spugna non si possono cancellare 27 anni di PS soprattutto se dipende da causa di servizio. Come dicevo a inizio post la ppo in costanza di servizio non è erogata tutta e il collega prende 520 di ppo con la 8 ctg (avendo capito che ha più o meno i miei anni di servizio la sua sará una ppo tabellare). Ovviamente dipende dalla situazione familiare e il collega ha preferito lavorare altri 10 anni in più ma con un introito oggi maggiore. Io ho una 5 ctg e sono VdD con assegno ma come diceva Avt se si transita al ruolo civile la ppo non sará esente irpef. Il collega con 20 anni da fare nel civile prenderebbe a 67 anni (oggi, domani magari sarà 69...) 800 euro di pensione aggiunti a 520 di ppo una cosa ridicola dopo aver dato una vita a lavorare. Tuttavia credo che con la 5 ctg la mia ppo (se transito) dovrebbe essere superione a 520 euro; secondo un mio calcolo lo stipendio civile (soggetto a irpef)+la parte residuale di ppo (pure soggetta a irpef)+assegno VdD sarebbe certo più alto della sola ppo esente irpef se riformato, ma a 67 anni ci sarebbe un drastico taglio (prenderei la pensione da civile di 20 anni)+la parte residua di ppo (stavolta esente irpef). Forse l'unico "vantaggio" del transito nella mia condizione é un piccolo maggiore tfs a 67 anni. Comunque grazie a voi ho capito più cose e ho maggiori nozioni per eventualmente fare una scelta congrua.

[airone7388]

Scusate voleco dire:.....Come dicevo a inizio post la ppo in costanza di servizio non è erogata tutta e il collega prende 520 di ppo con la 8 ctg (avendo capito che ha più o meno i miei anni di servizio la sua NON sará una ppo tabellare), a differenza della mia che è tabellare (con aggravamento che mi porterà a una 4 ctg).