Stati d'ansia e malessere interiore

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Alecuc
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Stati d'ansia e malessere interiore

Messaggio da Alecuc »

Buongiorno, mi chiamo Alessandro,ho 33 anni e presto servizio nell''Esercito da 12 anni. Ho iniziato ad avere questi disturbi d'ansia dopo la morte dei miei genitori. Nel 2017 ho perso mio papà il giorno del mio compleanno. Dopo la licenza gmf di 10 giorni, ho chiesto il favore di usufruire di licenza ordinaria di altri 5 giorni per sbrigare le pratiche burocratiche e per stare vicino a mia mamma e mia sorella. Ma mi sono stati negati in quanto impiegato in un'attività da cui non potevo essere esonerato nonostante il grave lutto subito. Per risolvere la questione sono stato 'invitato' a mandare certificato medico. Questa situazione mi ha profondamente scosso ma nonostante ciò ho continuato a svolgere il mio lavoro. Nel 2018 a mia mamma è stato diagnosticato un tumore maligno già in fase metastatica, con aspettative di vita molto ridotte. Nell'anno successivo ho fatto richiesta di poter usufruire di L.104/92 a distanza ma mi è stata rifiutata in quanto presente già mia sorella per assistere mia mamma. (Quindi io non sono un figlio?). Nel 2020 dovevo essere impiegato in un'operazione nazionale fuori area,ma allo stesso tempo la malattia di mia mamma è entrata in fase terminale. Alla mia richiesta di essere esonerato sono stato etichettato come "quello che ha sempre problemi in famiglia" e mi è stato detto che dovevo ugualmente partire. Dopo la mia insistenza chiedendo rapporto gerarchico ho avuto la possibilità di andare ad assistere mia mamma nei suoi ultimi giorni di vita conclusasi con lei che esalava il suo ultimo respiro tra le mie braccia. Tuttora ogni qualvolta si parla di partenze,operazione fuori area ecc entro in uno stato d'ansia che non riesco a controllare. Il mese scorso sono stato colpito da un forte attacco d'ansia tanto da finire al P.s. dove mi hanno somministrato 20gcc di Valium con il consiglio di assumerne 10gcc al bisogno. Tuttora sono in cura presso una Psicoterapeuta privata ma francamente l'ambiente in cui lavoro mi fa tornare al punto zero perché non riesco a trovare la serenità di cui ho bisogno, perché la gente che indossa la mia stessa uniforme mi ha tradito e maltrattato. Il Dss sa tutto,mi ha consigliato di parlarne con il medico di base e vedere il da farsi. Ci sono possibilità di essere riformato e transitare nel ruolo civile?


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Alessandra DAlessio
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Re: Stati d'ansia e malessere interiore

Messaggio da Alessandra DAlessio »

Buongiorno,
da quello che racconta potrebbe esserci questa possibilità ma solo nel caso in cui a fronte di tutta la convalescenza di cui potrà usufruire e le relative terapie non dovessero dare esiti di remissione. Le confermo altresì l'incompatibilità tra l'assunzione di psicofarmaci ed il servizio.

Ovviamente il percorso di convalescenza va affrontato e gestito nel giusto modo. Lei a quale CMO appartiene?
Se ha bisogno mi contatti, di solito una consulenza in questa fase di confusione è molto utile per capire a cosa si andrà incontro nel periodo di aspettaviva e sopratutto quali sono i passaggi da fare, la documentazione da produrre ecc
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Abraham

Re: Stati d'ansia e malessere interiore

Messaggio da Abraham »

Alecuc ha scritto: ven mar 25, 2022 10:28 am Buongiorno, mi chiamo Alessandro,ho 33 anni e presto servizio nell''Esercito da 12 anni. Ho iniziato ad avere questi disturbi d'ansia dopo la morte dei miei genitori. Nel 2017 ho perso mio papà il giorno del mio compleanno. Dopo la licenza gmf di 10 giorni, ho chiesto il favore di usufruire di licenza ordinaria di altri 5 giorni per sbrigare le pratiche burocratiche e per stare vicino a mia mamma e mia sorella. Ma mi sono stati negati in quanto impiegato in un'attività da cui non potevo essere esonerato nonostante il grave lutto subito. Per risolvere la questione sono stato 'invitato' a mandare certificato medico. Questa situazione mi ha profondamente scosso ma nonostante ciò ho continuato a svolgere il mio lavoro. Nel 2018 a mia mamma è stato diagnosticato un tumore maligno già in fase metastatica, con aspettative di vita molto ridotte. Nell'anno successivo ho fatto richiesta di poter usufruire di L.104/92 a distanza ma mi è stata rifiutata in quanto presente già mia sorella per assistere mia mamma. (Quindi io non sono un figlio?). Nel 2020 dovevo essere impiegato in un'operazione nazionale fuori area,ma allo stesso tempo la malattia di mia mamma è entrata in fase terminale. Alla mia richiesta di essere esonerato sono stato etichettato come "quello che ha sempre problemi in famiglia" e mi è stato detto che dovevo ugualmente partire. Dopo la mia insistenza chiedendo rapporto gerarchico ho avuto la possibilità di andare ad assistere mia mamma nei suoi ultimi giorni di vita conclusasi con lei che esalava il suo ultimo respiro tra le mie braccia. Tuttora ogni qualvolta si parla di partenze,operazione fuori area ecc entro in uno stato d'ansia che non riesco a controllare. Il mese scorso sono stato colpito da un forte attacco d'ansia tanto da finire al P.s. dove mi hanno somministrato 20gcc di Valium con il consiglio di assumerne 10gcc al bisogno. Tuttora sono in cura presso una Psicoterapeuta privata ma francamente l'ambiente in cui lavoro mi fa tornare al punto zero perché non riesco a trovare la serenità di cui ho bisogno, perché la gente che indossa la mia stessa uniforme mi ha tradito e maltrattato. Il Dss sa tutto,mi ha consigliato di parlarne con il medico di base e vedere il da farsi. Ci sono possibilità di essere riformato e transitare nel ruolo civile?
La riforma con il transito nella corrispondente area funzionale dei ruoli civili del Ministero della Difesa viene data solo se nel computo di un determinato arco temporale stabilito dalla C.M.O.2 la tua prognosi è tale da non rientrare e da essere "sine tempore" tenuto conto di eventuali certificazioni mediche da parte di strutture ASL o similari non da parte di privati (che possono essere di guarigione, stabilizzazione o di aggravamento) le quali ti saranno probabilmente richieste di addurre all'Ospedale Militare. .
Hai qualche causa di servizio pregressa riconosciuta ed ascritta a tabella (in tale ipotesi che tabella e che categoria)? Hai presentato domanda per il riconoscimento della dipendenza da causa di servizio ex art.2 D.P.R. 416/01 e l'equo indennizzo ex L.1094/70 e art.19 D.P.R. 461/01 per quanto concerne la tua menomazione fisica, psichica o sensoriale facendoti seguire anche da un buon medico legale?
Alecuc
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Re: Stati d'ansia e malessere interiore

Messaggio da Alecuc »

Abraham ha scritto: mar mar 29, 2022 7:44 pm
Alecuc ha scritto: ven mar 25, 2022 10:28 am Buongiorno, mi chiamo Alessandro,ho 33 anni e presto servizio nell''Esercito da 12 anni. Ho iniziato ad avere questi disturbi d'ansia dopo la morte dei miei genitori. Nel 2017 ho perso mio papà il giorno del mio compleanno. Dopo la licenza gmf di 10 giorni, ho chiesto il favore di usufruire di licenza ordinaria di altri 5 giorni per sbrigare le pratiche burocratiche e per stare vicino a mia mamma e mia sorella. Ma mi sono stati negati in quanto impiegato in un'attività da cui non potevo essere esonerato nonostante il grave lutto subito. Per risolvere la questione sono stato 'invitato' a mandare certificato medico. Questa situazione mi ha profondamente scosso ma nonostante ciò ho continuato a svolgere il mio lavoro. Nel 2018 a mia mamma è stato diagnosticato un tumore maligno già in fase metastatica, con aspettative di vita molto ridotte. Nell'anno successivo ho fatto richiesta di poter usufruire di L.104/92 a distanza ma mi è stata rifiutata in quanto presente già mia sorella per assistere mia mamma. (Quindi io non sono un figlio?). Nel 2020 dovevo essere impiegato in un'operazione nazionale fuori area,ma allo stesso tempo la malattia di mia mamma è entrata in fase terminale. Alla mia richiesta di essere esonerato sono stato etichettato come "quello che ha sempre problemi in famiglia" e mi è stato detto che dovevo ugualmente partire. Dopo la mia insistenza chiedendo rapporto gerarchico ho avuto la possibilità di andare ad assistere mia mamma nei suoi ultimi giorni di vita conclusasi con lei che esalava il suo ultimo respiro tra le mie braccia. Tuttora ogni qualvolta si parla di partenze,operazione fuori area ecc entro in uno stato d'ansia che non riesco a controllare. Il mese scorso sono stato colpito da un forte attacco d'ansia tanto da finire al P.s. dove mi hanno somministrato 20gcc di Valium con il consiglio di assumerne 10gcc al bisogno. Tuttora sono in cura presso una Psicoterapeuta privata ma francamente l'ambiente in cui lavoro mi fa tornare al punto zero perché non riesco a trovare la serenità di cui ho bisogno, perché la gente che indossa la mia stessa uniforme mi ha tradito e maltrattato. Il Dss sa tutto,mi ha consigliato di parlarne con il medico di base e vedere il da farsi. Ci sono possibilità di essere riformato e transitare nel ruolo civile?
La riforma con il transito nella corrispondente area funzionale dei ruoli civili del Ministero della Difesa viene data solo se nel computo di un determinato arco temporale stabilito dalla C.M.O.2 la tua prognosi è tale da non rientrare e da essere "sine tempore" tenuto conto di eventuali certificazioni mediche da parte di strutture ASL o similari non da parte di privati (che possono essere di guarigione, stabilizzazione o di aggravamento) le quali ti saranno probabilmente richieste di addurre all'Ospedale Militare. .
Hai qualche causa di servizio pregressa riconosciuta ed ascritta a tabella (in tale ipotesi che tabella e che categoria)? Hai presentato domanda per il riconoscimento della dipendenza da causa di servizio ex art.2 D.P.R. 416/01 e l'equo indennizzo ex L.1094/70 e art.19 D.P.R. 461/01 per quanto concerne la tua menomazione fisica, psichica o sensoriale facendoti seguire anche da un buon medico legale?
Buonasera, allora non ho fatto nulla di tutto questo in quanto al momento ho deciso di prendermi qualche giorno di ferie per potermi fermare un attimo a riflettere e capire cosa fare. Nei prossimi giorni avrò una visita al CSM territoriale in base alla cui diagnosi il medico curante produrrà il certificato medico. Quello che io mi chiedo è a cosa vado incontro,non avendo appunto una causa di servizio(sono consapevole che è difficile dimostrare che la mia patologia dipenda dal lavoro). Ho sbagliato ad esternare questo mio malessere al Dss? Come dovrei comportarmi? Attualmente sono molto confuso e non sapendo cosa mi aspetta, ovviamente il mio stato d'ansia e preoccupazioni aumenta a dismisura ogni giorno. Ho chiesto delucidazioni sul ruolo civile,perché al momento è l'unica strada che potrebbe ridarmi serenità.
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Re: Stati d'ansia e malessere interiore

Messaggio da Alessandra DAlessio »

Le rinnovo il consiglio di fare una consulenza onde evitare scelte frettolose poco ponderate.
Ho esperienza ventennale sulle questioni che lei sta indicando ed insisto proprio per questo.
Quando avrà chiara la situazione potrà fare la scelta giusta e sopratutto senza ansie e tensioni ulteriori.
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Abraham

Re: Stati d'ansia e malessere interiore

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Alecuc ha scritto: mer mar 30, 2022 9:04 pm
Abraham ha scritto: mar mar 29, 2022 7:44 pm
Alecuc ha scritto: ven mar 25, 2022 10:28 am Buongiorno, mi chiamo Alessandro,ho 33 anni e presto servizio nell''Esercito da 12 anni. Ho iniziato ad avere questi disturbi d'ansia dopo la morte dei miei genitori. Nel 2017 ho perso mio papà il giorno del mio compleanno. Dopo la licenza gmf di 10 giorni, ho chiesto il favore di usufruire di licenza ordinaria di altri 5 giorni per sbrigare le pratiche burocratiche e per stare vicino a mia mamma e mia sorella. Ma mi sono stati negati in quanto impiegato in un'attività da cui non potevo essere esonerato nonostante il grave lutto subito. Per risolvere la questione sono stato 'invitato' a mandare certificato medico. Questa situazione mi ha profondamente scosso ma nonostante ciò ho continuato a svolgere il mio lavoro. Nel 2018 a mia mamma è stato diagnosticato un tumore maligno già in fase metastatica, con aspettative di vita molto ridotte. Nell'anno successivo ho fatto richiesta di poter usufruire di L.104/92 a distanza ma mi è stata rifiutata in quanto presente già mia sorella per assistere mia mamma. (Quindi io non sono un figlio?). Nel 2020 dovevo essere impiegato in un'operazione nazionale fuori area,ma allo stesso tempo la malattia di mia mamma è entrata in fase terminale. Alla mia richiesta di essere esonerato sono stato etichettato come "quello che ha sempre problemi in famiglia" e mi è stato detto che dovevo ugualmente partire. Dopo la mia insistenza chiedendo rapporto gerarchico ho avuto la possibilità di andare ad assistere mia mamma nei suoi ultimi giorni di vita conclusasi con lei che esalava il suo ultimo respiro tra le mie braccia. Tuttora ogni qualvolta si parla di partenze,operazione fuori area ecc entro in uno stato d'ansia che non riesco a controllare. Il mese scorso sono stato colpito da un forte attacco d'ansia tanto da finire al P.s. dove mi hanno somministrato 20gcc di Valium con il consiglio di assumerne 10gcc al bisogno. Tuttora sono in cura presso una Psicoterapeuta privata ma francamente l'ambiente in cui lavoro mi fa tornare al punto zero perché non riesco a trovare la serenità di cui ho bisogno, perché la gente che indossa la mia stessa uniforme mi ha tradito e maltrattato. Il Dss sa tutto,mi ha consigliato di parlarne con il medico di base e vedere il da farsi. Ci sono possibilità di essere riformato e transitare nel ruolo civile?
La riforma con il transito nella corrispondente area funzionale dei ruoli civili del Ministero della Difesa viene data solo se nel computo di un determinato arco temporale stabilito dalla C.M.O.2 la tua prognosi è tale da non rientrare e da essere "sine tempore" tenuto conto di eventuali certificazioni mediche da parte di strutture ASL o similari non da parte di privati (che possono essere di guarigione, stabilizzazione o di aggravamento) le quali ti saranno probabilmente richieste di addurre all'Ospedale Militare. .
Hai qualche causa di servizio pregressa riconosciuta ed ascritta a tabella (in tale ipotesi che tabella e che categoria)? Hai presentato domanda per il riconoscimento della dipendenza da causa di servizio ex art.2 D.P.R. 416/01 e l'equo indennizzo ex L.1094/70 e art.19 D.P.R. 461/01 per quanto concerne la tua menomazione fisica, psichica o sensoriale facendoti seguire anche da un buon medico legale?
Buonasera, allora non ho fatto nulla di tutto questo in quanto al momento ho deciso di prendermi qualche giorno di ferie per potermi fermare un attimo a riflettere e capire cosa fare. Nei prossimi giorni avrò una visita al CSM territoriale in base alla cui diagnosi il medico curante produrrà il certificato medico. Quello che io mi chiedo è a cosa vado incontro,non avendo appunto una causa di servizio(sono consapevole che è difficile dimostrare che la mia patologia dipenda dal lavoro). Ho sbagliato ad esternare questo mio malessere al Dss? Come dovrei comportarmi? Attualmente sono molto confuso e non sapendo cosa mi aspetta, ovviamente il mio stato d'ansia e preoccupazioni aumenta a dismisura ogni giorno. Ho chiesto delucidazioni sul ruolo civile,perché al momento è l'unica strada che potrebbe ridarmi serenità.
Buonasera caro Alessandro,

1) La prima cosa che ti suggerisco di fare, è capire innanzitutto tu stesso cosa vuoi, o meglio, cosa vorresti fare nel tuo prossimo futuro personale e professionale ovverosia nel tuo caso specifico se 1) tornare in servizio nell'Esercito ovvero 2) riforma con passaggio nelle corrispondenti qualifiche dei ruoli civili del Ministero della Difesa;
In tal caso, devi darti tu stesso una risposta poiché l'uno esclude l'altro nel senso che una volta che ti sei necessariamente raffrontato con uno studio composto da un Avvocato esperto in materia ed anche da un Medico Legale esperto in materia, indirizzerai la tutela dei tuoi interessi legittimi o nel tornare in servizio nell'Esercito o, al contrario, nella riforma con passaggio nei ruoli civili del Ministero della Difesa.
Tertium non datur giacché non hai il requisito minimo per la pensione di infermità (in caso di riforma totale senza passaggio nei ruoli civili del Ministero della Difesa) che è di 15 anni di cui almeno 12 di servizio effettivo;

2) La seconda cosa che ti suggerisco di fare, è informarti quanto più possibile sugli istituti giuridici de quibus ed anche sulla relativa giurisprudenza in materia allo scopo di conoscere e tutelare al meglio i tuoi interessi legittimi nonché, in subordine, i tuoi diritti soggettivi.
Ricorda una cosa: la conoscenza è un'ottima difesa.

Dopo che tu stesso e non altri, ti sei dato la risposta per quanto concerne il tuo futuro personale e professionale in quanto la linea adottata saggiamente da GR Net forum sull'eventuale transito nel ruolo civile è quella di una scelta strettamente personale sulla quale sarebbe incauto consigliarti essendo davvero molteplici, diverse e non equiparabili le variabili della vita di ciascuno di noi.
(Esempio situazione innanzitutto di salute poi familiare, anni di servizio e contributi versati, eventuale moglie a carico o lavoratrice, reddituale con altre entrate esempio casa in affitto o donazioni da parte altri familiari, con o senza figli, sposato o divorziato/separato, interesse a permanere nella attuale sede di servizio o diversa sede di servizio e medesima città o a essere trasferito presso altra sede di servizio etc. etc.);

3) Se ritieni che la tua attuale infermità o lesione possa dipendere da causa di servizio, potresti presentare domanda per il riconoscimento della dipendenza da causa di servizio (D.P.R. 461/01, art.2) e l'equo indennizzo (L.1094/70 - D.P.R. 461/01art.2 e art.7);
Un eventuale riconoscimento della dipendenza da causa di servizio ti darebbe molti diritti e tutele giuridiche.
N.B. al fine di dare seguito alla tua domanda, ricorda che l'istanza deve essere integrata indicando "specificatamente la natura dell'infermità o lesione, i fatti di servizio che vi hanno concorso(...)" (D.P.R. 461/01 art.2 c.1)
Devi quindi redigere e presentare, unitamente alla domanda per il riconoscimento della dipendenza da causa di servizio, una relazione indicante i fatti di servizio che vi hanno concorso.
N.B. Eccetto per il riconoscimento della pensione di privilegio che verrà comunque valutata dal Comitato di Verifica per la cause di servizio ubicato in quel di Roma, la tua domanda dovrà essere tassativamente presentata al tuo ufficio entro 6 mesi dal momento in cui hai avuto la conoscibilità della diagnosi della tua infermità o patologia che è stata espressa o dal tuo medico dell'Esercito o dalla C.M.O.2. altrimenti la C.M.O.2 te la dichiara "intempestiva".

Mi rendo conto che non sia affatto facile essere orfano in giovane età ma fatti forza amico mio: noi siamo qui ad aiutarti.

Un abbraccio e buona serata
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