SPARATORIA IN CASERMA IN PROVINCIA DI CASERTA
SPARATORIA IN CASERMA IN PROVINCIA DI CASERTA
Leggo da notizia ANSA che all'interno di una Stazione dell'entroterra Casertano è avvenuta una sparatoria ove parrebbe siano deceduti il Comandante della Stazione ed il suo Vice. Condoglianze alle famiglie.
Re: SPARATORIA IN CASERMA IN PROVINCIA DI CASERTA
Non ho parole per quanto acaduto se non un semplice mie sentite condoglianze per le famiglie delle vittime. L'Arma è un colabrodo, in quest'ultimi anni stiamo lasciando troppi pezzi....pertanto, non sono in grado di dare una responsabilità soggettiva ma qualcuno si dovrebbe assumere le proprie responsabilità. In primis gli Ufficiali che ci tempestono di interventi quotidiani sull'equipaggiamento e l'uniforme, tralasciando le situazioni a dir poco gravi. Ho denunciato fatto gravi a carico di alcuni colleghi di cui il Comandante di Stazione e per mettere a tacere il tutto mi hanno costretto a trasferirmi, mentre questi sono rimasti incolpevoli e perlopiù al suo posto.
Marco64
Marco64
Re: SPARATORIA IN CASERMA IN PROVINCIA DI CASERTA
Tutti sanno e fanno finta di niente. all'interno delle caserme si consumano drammi che non interessano a nessuno. In un anno 6 militari dallo psicologo non bastano per far trasferire un soggetto che ha l'obbiettivo appena sveglio di " INCULARE" colleghi che indossano la sua stessa divisa e creare scompiglio e sofferenza a colleghi e famiglie. Cari signori, abbiamo l'obbligo morale di intervenire e far cessare le continue angherie a cui vengono sottoposti il lavoratori che indossano una divisa . dobbiamo rischiare qualcosa, dobbiamo alzare la voce tutti uniti e far cadere la casta. Sono arrabbiatissimo, sono stufo di sentire parlare dei continui abusi della casta e dei loro privilegi. Vi abbraccio tutti.... e forza!!!
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Re: SPARATORIA IN CASERMA IN PROVINCIA DI CASERTA
Messaggio da brigante112 »
Il nostro lavoro è troppo gravoso per persone di 50 e + anni, che hanno alle spalle 30 e passa anni di servizio. Vivissime condoglianze alle famiglie!
Re: SPARATORIA IN CASERMA IN PROVINCIA DI CASERTA
Quì c'è una incompatibilità ambientale interna alla caserma e penso che molti sapevano. Come al solito ...............
Spero che i magistrati interrogano singolarmente i singoli militari effettivi, i quali dovranno collaborare con loro senza nascondere nulla di nulla.
Vi ricordate il caso di Turi (BA)? Bene, qui il sottordine ha sparato al Comandante in camera dopo essere rientrato dal servizio provvisorio (mi sembra che sia stato nel 1994). L'inchiesta 2 volte aperta 2 volte archiaviata.
Spero che i magistrati interrogano singolarmente i singoli militari effettivi, i quali dovranno collaborare con loro senza nascondere nulla di nulla.
Vi ricordate il caso di Turi (BA)? Bene, qui il sottordine ha sparato al Comandante in camera dopo essere rientrato dal servizio provvisorio (mi sembra che sia stato nel 1994). L'inchiesta 2 volte aperta 2 volte archiaviata.
Re: SPARATORIA IN CASERMA IN PROVINCIA DI CASERTA
Per tutti quelli che sanno e non dicono.
il fatto di sapere, vedere, essere a conoscenza di misfatti, ma non denunciare è OMERTA' CHE NON E' un aggettivo da addossare solo a mafia, ‘ndrangheta, camorra o sacra corona. Omertosi siamo tutti noi quando non denunciamo, non diciamo, non mettiamo in luce l’illegalità da parte dei nostri simili. Quando sappiamo che nel proprio ambiente di lavoro c’è qualcuno che denigra, mobbizza, ruba, o ancor peggio è colluso con la criminalità, allora questa è omertà, vigliacca ed ipocrita, nei confronti dello Stato. E chi è lo Stato? Siamo sempre noi. RICORDATEVELO SEMPRE CHE NELLA CASA DELLA LEGALITA’ NON C’E’ POSTO PER I DENIGRATORI E FACCENDIERI.
il fatto di sapere, vedere, essere a conoscenza di misfatti, ma non denunciare è OMERTA' CHE NON E' un aggettivo da addossare solo a mafia, ‘ndrangheta, camorra o sacra corona. Omertosi siamo tutti noi quando non denunciamo, non diciamo, non mettiamo in luce l’illegalità da parte dei nostri simili. Quando sappiamo che nel proprio ambiente di lavoro c’è qualcuno che denigra, mobbizza, ruba, o ancor peggio è colluso con la criminalità, allora questa è omertà, vigliacca ed ipocrita, nei confronti dello Stato. E chi è lo Stato? Siamo sempre noi. RICORDATEVELO SEMPRE CHE NELLA CASA DELLA LEGALITA’ NON C’E’ POSTO PER I DENIGRATORI E FACCENDIERI.
Re: SPARATORIA IN CASERMA IN PROVINCIA DI CASERTA
Carissimo per non essere complice quantomeno morale ho denunciato fatti gravi di carattere penale, a carico di colleghi e del C/te di Stazione. L'ufficiale per farmi tacere mi hanno trasferito nella sede prescelta. Quindi tutto tace e i problemi non sono stati risolti, posso solo dire che ho toccato con questa esperienza che esiste la mancanza di responsabilità da parte di Ufficiali che pensano solo alla carriera e disinteressati ai problemi degli altri e ancora peggio che non voglio risolvere le problematiche di incompatibilità ambientale.schuster ha scritto:Per tutti quelli che sanno e non dicono.
il fatto di sapere, vedere, essere a conoscenza di misfatti, ma non denunciare è OMERTA' CHE NON E' un aggettivo da addossare solo a mafia, ‘ndrangheta, camorra o sacra corona. Omertosi siamo tutti noi quando non denunciamo, non diciamo, non mettiamo in luce l’illegalità da parte dei nostri simili. Quando sappiamo che nel proprio ambiente di lavoro c’è qualcuno che denigra, mobbizza, ruba, o ancor peggio è colluso con la criminalità, allora questa è omertà, vigliacca ed ipocrita, nei confronti dello Stato. E chi è lo Stato? Siamo sempre noi. RICORDATEVELO SEMPRE CHE NELLA CASA DELLA LEGALITA’ NON C’E’ POSTO PER I DENIGRATORI E FACCENDIERI.
Marco64
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Re: SPARATORIA IN CASERMA IN PROVINCIA DI CASERTA
Messaggio da giuseppefrezza »
porcherie su cui è necessario e urgente mettere mani e fare riforme radicali:
1) gestione dello straordinario in modo individuale (come per gli uff.li) ad ogniuno il suo sup2;
2) note caratteristiche con riscontri oggettivi e non basate su antipatia e simpatia;
3) gestione della turnazione e dei riposi domenicali in maniera tabellare e non "ruffianale";
gia curando queste 3 malattie, il malato puo guarire, altrimenti non ci sarà nulla da fare-
p.s.
meno male sono in pensione!!!!!!
1) gestione dello straordinario in modo individuale (come per gli uff.li) ad ogniuno il suo sup2;
2) note caratteristiche con riscontri oggettivi e non basate su antipatia e simpatia;
3) gestione della turnazione e dei riposi domenicali in maniera tabellare e non "ruffianale";
gia curando queste 3 malattie, il malato puo guarire, altrimenti non ci sarà nulla da fare-
p.s.
meno male sono in pensione!!!!!!
Re: SPARATORIA IN CASERMA IN PROVINCIA DI CASERTA
Amico schuster, chi ha l'ardire di denunciare, lo fanno passare per pazzo, questo è sempre stato questo schifoso sistema, ed andrà sempre peggio....o ti pieghi o ti spezzano le gambe...e se tu hai famiglia cosa fai..? fai morire di fame i tuoi cari per fare la guerra contro questo schifoso sistema..con la certezza che ti stroncherebbero comunque..? e questo è niente...potrebbero anche farti capitare qualche maledetto accidente con conseguenze nefaste....fantasie...?schuster ha scritto:Per tutti quelli che sanno e non dicono.
il fatto di sapere, vedere, essere a conoscenza di misfatti, ma non denunciare è OMERTA' CHE NON E' un aggettivo da addossare solo a mafia, ‘ndrangheta, camorra o sacra corona. Omertosi siamo tutti noi quando non denunciamo, non diciamo, non mettiamo in luce l’illegalità da parte dei nostri simili. Quando sappiamo che nel proprio ambiente di lavoro c’è qualcuno che denigra, mobbizza, ruba, o ancor peggio è colluso con la criminalità, allora questa è omertà, vigliacca ed ipocrita, nei confronti dello Stato. E chi è lo Stato? Siamo sempre noi. RICORDATEVELO SEMPRE CHE NELLA CASA DELLA LEGALITA’ NON C’E’ POSTO PER I DENIGRATORI E FACCENDIERI.
Re: SPARATORIA IN CASERMA IN PROVINCIA DI CASERTA
papalima ha scritto:Amico schuster, chi ha l'ardire di denunciare, lo fanno passare per pazzo, questo è sempre stato questo schifoso sistema, ed andrà sempre peggio....o ti pieghi o ti spezzano le gambe...e se tu hai famiglia cosa fai..? fai morire di fame i tuoi cari per fare la guerra contro questo schifoso sistema..con la certezza che ti stroncherebbero comunque..? e questo è niente...potrebbero anche farti capitare qualche maledetto accidente con conseguenze nefaste....fantasie...?schuster ha scritto:Per tutti quelli che sanno e non dicono.
il fatto di sapere, vedere, essere a conoscenza di misfatti, ma non denunciare è OMERTA' CHE NON E' un aggettivo da addossare solo a mafia, ‘ndrangheta, camorra o sacra corona. Omertosi siamo tutti noi quando non denunciamo, non diciamo, non mettiamo in luce l’illegalità da parte dei nostri simili. Quando sappiamo che nel proprio ambiente di lavoro c’è qualcuno che denigra, mobbizza, ruba, o ancor peggio è colluso con la criminalità, allora questa è omertà, vigliacca ed ipocrita, nei confronti dello Stato. E chi è lo Stato? Siamo sempre noi. RICORDATEVELO SEMPRE CHE NELLA CASA DELLA LEGALITA’ NON C’E’ POSTO PER I DENIGRATORI E FACCENDIERI.
ESISTE LA MAFIA DEGLI ALAMARI..............PURTROPPO L'HO CONSTATATO PERSONALMENTE.
Il C/te di staz. ha commesso: furto di energia elettrica, Omissione di atti d'ufficio, abuso d'ufficio e falso in atto pubblico. Nessuno si è mosso solo chi ha denunciato questi fatti, evviva l'omertà!!!!
Re: SPARATORIA IN CASERMA IN PROVINCIA DI CASERTA
Art. 735 Relazioni con i superiori
1. Ogni militare può chiedere, per via gerarchica, di conferire con il Ministro della difesa o con un superiore, precisando il motivo della richiesta per le questioni di servizio, oppure dichiarandone il carattere privato, nel caso di questioni non riguardanti il servizio e la disciplina.
2. Il Ministro della difesa può delegare altra autorità civile o militare a ricevere il richiedente.
3. La richiesta di conferire con dette autorità deve essere trasmessa con la massima sollecitudine.
4. Il superiore che la inoltra, nel caso si tratti di questioni di servizio, deve esprimere il proprio motivato parere in merito all'oggetto della richiesta.
5. Qualunque militare può far pervenire al Ministro della difesa, tramite il comandante di corpo o altra autorità superiore, un plico chiuso nel quale sono trattate solo questioni personali di particolare gravità e delicatezza attinenti al rapporto di impiego o di servizio.
6. Qualunque militare può presentarsi direttamente:
a) ai propri superiori fino al comandante di compagnia o reparto corrispondente per giustificati motivi;
b) a qualsiasi superiore fino al comandante di corpo per gravi e urgenti motivi;
c) all'autorità competente o a qualsiasi superiore in casi di urgenza che interessano la sicurezza del reparto o se si tratta di questioni attinenti alla sicurezza dello Stato o alla salvaguardia di vite umane.
7. In ogni caso l'inferiore deve informare, appena possibile, il superiore per il cui tramite avrebbe dovuto corrispondere in via normale.
8. Ogni militare può conferire direttamente con l'autorità incaricata di una ispezione, sempre se consentito mediante apposita comunicazione nell'ordine del giorno del corpo ispezionato.
1. Ogni militare può chiedere, per via gerarchica, di conferire con il Ministro della difesa o con un superiore, precisando il motivo della richiesta per le questioni di servizio, oppure dichiarandone il carattere privato, nel caso di questioni non riguardanti il servizio e la disciplina.
2. Il Ministro della difesa può delegare altra autorità civile o militare a ricevere il richiedente.
3. La richiesta di conferire con dette autorità deve essere trasmessa con la massima sollecitudine.
4. Il superiore che la inoltra, nel caso si tratti di questioni di servizio, deve esprimere il proprio motivato parere in merito all'oggetto della richiesta.
5. Qualunque militare può far pervenire al Ministro della difesa, tramite il comandante di corpo o altra autorità superiore, un plico chiuso nel quale sono trattate solo questioni personali di particolare gravità e delicatezza attinenti al rapporto di impiego o di servizio.
6. Qualunque militare può presentarsi direttamente:
a) ai propri superiori fino al comandante di compagnia o reparto corrispondente per giustificati motivi;
b) a qualsiasi superiore fino al comandante di corpo per gravi e urgenti motivi;
c) all'autorità competente o a qualsiasi superiore in casi di urgenza che interessano la sicurezza del reparto o se si tratta di questioni attinenti alla sicurezza dello Stato o alla salvaguardia di vite umane.
7. In ogni caso l'inferiore deve informare, appena possibile, il superiore per il cui tramite avrebbe dovuto corrispondere in via normale.
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