Buongiorno a tutti gli amici del forum,
sono un M.C. della G. di F. in congedo assoluto e chiedo un parere circa la mia situazione:
in data 27.05.2016 sono stato precauzionalmente sospeso dal servizio in quanto ero indagato per induzione indebita art. 319 quater;
in data 21.09.2016 la C.M.O. di Milano mi riforma dal servizio per infermità quale conseguenza diretta dalle accuse ingiuste subite e posto in quiescenza con 25 anni di servizio;
in data 10 ottobre 2016 sono stato rinviato a giudizio
in data 19.09.2019 il Tribunale Collegiale pronuncia sentenza di assoluzione "perché il fatto non sussiste"
la sentenza è divenuta irrevocabile in data 19.12.2019 e notificata munita di timbro di irrevocabilità al Retla Lombardia tramite pec in data 27.12.2019
Chiedo se è possibile proporre istanza di riammissione in servizio per il periodo sofferto della sospensione precauzionale nonché per il periodo di quiescenza con relativa ricostituzione della carriera per i danni subiti dalle accuse ingiuste previa richiesta di visita medica alla CMO. Il procedimento scaturiva da un esposto fatto da un mio conoscente direttamente al mio ex comandante della Compagnia ove prestavo servizio. Accuse infarcite da grossolane falsità montate ad hoc da chi ha ricevuto l'esposto.
Grazie
sospensione precauzionale riforma e assoluzione piena
Re: sospensione precauzionale riforma e assoluzione piena
Ciao, purtroppo no. La riforma è avvenuta, stop. E' indipendente dall'esito di assoluzione o condanna. Non so se sei andato in pensione o transitato ai civili, in ogni caso non avrai la riforma dal grado e quindi..buona nuova vita.
Re: sospensione precauzionale riforma e assoluzione piena
Buongiorno
Riiepilogando quanto sopra avevo descritto chiedo se è legittimo che l amministrazione mi abbia avviato un procedimento disciplinare di stato per infrazioni disciplinare in data 30.06.2020 . Avevo trasmesso tramite legale di fiducia la pec con allegata sentenza integrale munita di timbro di irrevocabilità di assoluzione "perchè il fatto non sussiste" in data 27.12.2019. La contestazione degli addebiti riguardano fatti a conoscenza dell amministrazione già dal mese di settembre 2015 finiti nel fascicolo dibattimentale e non valutati dal giudice penale. Ora mi chiedo: un eventuale azione disciplinare non doveva essere attivata all'epoca? Non è leso il diritto di difesa anche per reperire documenti risento a più di 10 anni fà? Il mio legale ha eccepito la violazione dei termini perentori di inizio procedimento disciplinare. È corretto? Loro proseguono sostenendo che fa fede la loro acquisizione della sentenza avvenuta in data 14 gennaio 2020 e che i termini di inizio decorrono da tale data e che quindi sarebbero scaduti non il 17 giugno 2020 ma bensì il 5 luglio 2020 causa covid.
Riiepilogando quanto sopra avevo descritto chiedo se è legittimo che l amministrazione mi abbia avviato un procedimento disciplinare di stato per infrazioni disciplinare in data 30.06.2020 . Avevo trasmesso tramite legale di fiducia la pec con allegata sentenza integrale munita di timbro di irrevocabilità di assoluzione "perchè il fatto non sussiste" in data 27.12.2019. La contestazione degli addebiti riguardano fatti a conoscenza dell amministrazione già dal mese di settembre 2015 finiti nel fascicolo dibattimentale e non valutati dal giudice penale. Ora mi chiedo: un eventuale azione disciplinare non doveva essere attivata all'epoca? Non è leso il diritto di difesa anche per reperire documenti risento a più di 10 anni fà? Il mio legale ha eccepito la violazione dei termini perentori di inizio procedimento disciplinare. È corretto? Loro proseguono sostenendo che fa fede la loro acquisizione della sentenza avvenuta in data 14 gennaio 2020 e che i termini di inizio decorrono da tale data e che quindi sarebbero scaduti non il 17 giugno 2020 ma bensì il 5 luglio 2020 causa covid.