SICUREZZA SUI POSTI DI LAVORO E DOCUMENTO DI VALUTAZIONE DEI RISCHI.

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elciad1963
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SICUREZZA SUI POSTI DI LAVORO E DOCUMENTO DI VALUTAZIONE DEI RISCHI.

Messaggio da elciad1963 »

Buon pomeriggio, inizio a raccontarvi la mia storia, con preghiera di voler sentire i vostri pareri e raccogliere eventuali consigli.
Dal mese di Gennaio 2018 sono in pensione per riforma, all'epoca ero luogotenente c.s. dell'arma e comandavo un reparto in extraorganico all'arma.
Le patologie con cui mi hanno riformato, entrambe di natura cardiaca (tachicardia ventricolare parossistica, etc.) benché non di origine genetica, ma indotta da stress adrenergico, come documentato dallo studio del DNA allegato alla cartella clinica del ricovero per impianto del defibrillatore, non mi sono state riconosciute quali dipendenti da causa di servizio. Ancora in servizio (terapia Salvavita) dietro indicazione dell'ospedale di Rilevanza Nazionale che aveva proceduto all'impianto del defibrillatore (sulla scorta del detto studio genetico NEGATIVO, che indicava quale origine delle disfunzioni elettriche cardiache, lo stress adrenergico, vengo avviato al Centro di Psicopatologia del Lavoro e centro Mobbing, (Centro di Riferimento dell'intera regione e di quelle vicine) ove seguo un percorso di svariati mesi, al termine del quale, dopo essere sottoposto a vari test e valutazioni specialistiche, mi viene rilasciata una relazione medico legale nella quale mi viene riconosciuto il "Disturbo dell'adattamento lavorativo con ansia e umore depresso". Sulla scorta di tanto presento a fine 2017, l'istanza per il riconoscimento di tale patologia quale dipendente da causa di servizio alla mia amministrazione. Passano poco più di 20 giorni e un pomeriggio (verso le 18) mi viene notificata la convocazione di presentarmi il giorno successivo alla CMO di Roma, ove benché in Terapia Salvavita, vengo riformato. A tanto, non accettando il transito al ruolo civile, faccio ricorso alla II^ Istanza, che altro non può che conformarsi al precedente giudizio.
Il centro di Psicopatologia menzionato, mi "rigira" come un calzino e alla fine dichiara che il mio stato psicosomatico ha origine dalle problematiche lavorative, poiché dal momento dell'entrata in vigore del D.LGS.81/2008 e già in precedenza, il mio comando (dove ero stato designato quale DATORE DI LAVORO dal mio comandante di corpo) operava in ambienti totalmente non a norma e in contrasto con tutte le disposizioni in materia di sicurezza sui posti di lavoro.Tutte o la maggior parte di queste violazioni, venivano rappresentate per iscritto, senza sortire effetti, anzi l'amministratore mai in tale periodo, si preoccupò di eliminare le violazioni se non alla fine del mio servizio. Essendo presente tantissime inadempienze, per tutto il periodo descritto, la stessa amministrazione non ha mai elaborato , analizzato e prodotto il Documento della Valutazione dei Rischi, scrollandosi solo dell'eventuale responsabilità di ogni genere, addossandola al sottoscritto con la menzionata delega. Preciso che alcuni anni prima, un tecnico autorizzato venne folgorato da una scossa elettrica che gli scarnificava gli arti. Quindi sono ben chiare le motivazioni del mio stato psicosomatico in rapporto alle competenze previste dal suo status di comandante, ancor più aggravate dalla suddetta delega, opportunamente notificata.
Alla conclusione della relazione medico legale del Centro di Psicopatologia , si legge che ... in relazione al vissuto lavorativo .... il nesso di causalità tra quanto descritto e il quadro clinico È ELEVATO, riportando anche riferimenti espliciti che le stesse influiscono anche sulle patologie sofferte, poiché somatizate dal sottoscritto. Tutta questa documentazione, veniva confermata da due diversi uffici di medicina legale di Psichiatra di due ASL differenti e di diverse province italiane, che aggravavano la patologia in Disturbo Post Traumatico da Stress e mettendo tutto in relazione con il servizio prestato.
Anche questa patologia non è stata riconosciuta SI dipendente da causa di servizio, poiché il relatore un'oculista o forse un ortopedico, ha dichiarato che la mia amministrazione non aveva documentato tutto ciò, riferendo solo che avevo svolto un ordinario servizio d'istituto, senza preoccuparsi minimamente di integrare il procedimento amministrativo richiedendo chiarimenti all'amministrazione e procedendo nei miei confronti penalmente se avessi dichiarato il falso, diffamando la mia amministrazione.
Piacevole è la circostanza che a corredo dell'istanza inviai, al primo diniego, una relazione dettagliata al comando generale, sulle lamentate violazioni e le stesse non hanno mai sortito effetti, né l'arma ha integrato il suo rapporto informativo o ha proceduto nei miei confronti in ogni sede.
Morale della favola: oggi mi trovo con due interventi chirurgici, di cui uno a cuore aperto, dovrò affrontarne un'altro tra 2/3 anni, ho perso il mio AMATO lavoro, tutti i benefici economici e pensionistici conseguenziali e per avere giustizia dovrò spendere un'enorme cifra e tutto ciò grazie non all'arma ma a chi l'amministra.
PS dei fatti narrati ho reso partecipe personalmente il ministro della difesa, tramite pec alla sua segreteria personale da circa tre mesi, senza nessuna risposta, dovrò informare qualche partito politico dell'opposizione e qualche organo di informazione. Per questo Vi chiedo una mano.
Scusate per gli eventuali errori e per aver approfittato della Vostra attenzione.


panorama
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Re: SICUREZZA SUI POSTI DI LAVORO E DOCUMENTO DI VALUTAZIONE DEI RISCHI.

Messaggio da panorama »

Molti Comandanti di Stazione sottovalutano la "responsabilità penale e civile" in materia della sicurezza sul posto di lavoro.

Quando viene l'Ufficiale della Legione, relazione e mette il visto, poi qualsiasi cosa succede il giorno successivo sono fatti del Comandante che non ha mai sollevato o segnalato problemi.

Cmq, per sapere cosa ha scritto il Comando basta richiedere facendo accesso agli atti, copia del Rapporto Informativo inviato alla CMO, in quanto è risaputo che molti N.C. scrivono che il militare ha svolto regolare compiti d'istituto.
elciad1963
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Re: SICUREZZA SUI POSTI DI LAVORO E DOCUMENTO DI VALUTAZIONE DEI RISCHI.

Messaggio da elciad1963 »

grazie Panorama per la risposta.
Purtroppo nell'arma la sicurezza sui posti di lavoro è sempre stata sottovalutata e chi ha un minimo di responsabilità spera e prega che non succeda mai niente durante il suo comando, poi sono cavoli degli altri, ma non è così. Se veramente si comanda con la mente ma principalmente con il cuore e senti la responsabilità che ti compete sia per la legge degli uomini che per quella morale, allora il discorso è diverso. Forse però mi rendo conto che oggi nell'arma si stanno perdendo tutti i valori morali e si sta diventando tutti (o quasi) freddi burocrati legati alle statistiche (Piacenza è l'ultimo esempio) e si sta dimenticando e annullando Colui che in carne ed ossa veste ogni giorno quell'amata Divisa e si sente abbandonato ed escluso fino al punto di compiere gesti estremi. Dopo ne denigrano anche la fine e l'esistenza, ma io dico ONORE A LORO che, come gli antichi guerrieri samurai, preferivano darsi la morte anziché vivere da ignavi.
Oggi ci chiediamo il perché di tanti morti ogni anno, facendo finta di non vedere e capire, ma la realtà è sotto i nostri occhi ma nessuno vuole vedere e principalmente chi lo dovrebbe fare è miope, avendo lo sguardo verso altri obiettivi (statistiche) da raggiungere.
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Re: SICUREZZA SUI POSTI DI LAVORO E DOCUMENTO DI VALUTAZIONE DEI RISCHI.

Messaggio da elciad1963 »

buongiorno. Avevo chiesto consigli e magari qualche indicazione di persone.
Attendo qualche messaggio in privato.
grazie
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Zenmonk
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Re: SICUREZZA SUI POSTI DI LAVORO E DOCUMENTO DI VALUTAZIONE DEI RISCHI.

Messaggio da Zenmonk »

elciad1963 ha scritto: gio ago 20, 2020 3:31 pm grazie Panorama per la risposta.
Purtroppo nell'arma la sicurezza sui posti di lavoro è sempre stata sottovalutata e chi ha un minimo di responsabilità spera e prega che non succeda mai niente durante il suo comando, poi sono cavoli degli altri, ma non è così. Se veramente si comanda con la mente ma principalmente con il cuore e senti la responsabilità che ti compete sia per la legge degli uomini che per quella morale, allora il discorso è diverso. Forse però mi rendo conto che oggi nell'arma si stanno perdendo tutti i valori morali e si sta diventando tutti (o quasi) freddi burocrati legati alle statistiche (Piacenza è l'ultimo esempio) e si sta dimenticando e annullando Colui che in carne ed ossa veste ogni giorno quell'amata Divisa e si sente abbandonato ed escluso fino al punto di compiere gesti estremi. Dopo ne denigrano anche la fine e l'esistenza, ma io dico ONORE A LORO che, come gli antichi guerrieri samurai, preferivano darsi la morte anziché vivere da ignavi.
Oggi ci chiediamo il perché di tanti morti ogni anno, facendo finta di non vedere e capire, ma la realtà è sotto i nostri occhi ma nessuno vuole vedere e principalmente chi lo dovrebbe fare è miope, avendo lo sguardo verso altri obiettivi (statistiche) da raggiungere.
L’essenza del Bushido è prepararsi alla morte, mattina e sera, in ogni momento della giornata. Quando un samurai è sempre pronto a morire padroneggia la via.
(Yamamoto Tsunetomo)
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Re: SICUREZZA SUI POSTI DI LAVORO E DOCUMENTO DI VALUTAZIONE DEI RISCHI.

Messaggio da elciad1963 »

Bellissima citazione. Ho letto del Bushido e dei valori che ispiravano i Samurai. Sono valori immortali e sacri, peccato che nella nostra epoca gli unici valori che valgono sono quelli custoditi in banca.
elciad1963
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Re: SICUREZZA SUI POSTI DI LAVORO E DOCUMENTO DI VALUTAZIONE DEI RISCHI.

Messaggio da elciad1963 »

Noto che il mio post ad oggi ha ottenuto 1146 visualizzazioni. Bene.
Mi farebbe piacere essere contattato, magari in privato, da qualche collega in servizio che riveste una carica all'interno di qualche sindacato con cui iniziare un'azione concreta, visto che le situazioni da me sopra descritte, in parte (la maggioranza), ancora sussistono. Ne beneficerebbero sia i colleghi in servizio che lo stesso sindacato come ritorno di immagine.
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Re: SICUREZZA SUI POSTI DI LAVORO E DOCUMENTO DI VALUTAZIONE DEI RISCHI.

Messaggio da elciad1963 »

NISBA.
La sicurezza sui posti di lavoro non interessa nessuno.
Eppure questa è una pecca, perché in altri settori ed attività costituisce il primo problema da risolvere, ossia mettere in sicurezza il proprio personale dipendente.
elciad1963
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Re: SICUREZZA SUI POSTI DI LAVORO E DOCUMENTO DI VALUTAZIONE DEI RISCHI.

Messaggio da elciad1963 »

https://www.VIOLAZIONE DELLE REGOLE DEL FORUM/leggi-stres ... correlato/
Interessante articolo pubblicato oggi sul sito di interesse militare.
Buona lettura.
elciad1963
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Re: SICUREZZA SUI POSTI DI LAVORO E DOCUMENTO DI VALUTAZIONE DEI RISCHI.

Messaggio da elciad1963 »

https://www.laleggepertutti.it/418018_s ... to-sintomi
Forse questo,link si apre ed è più dettagliato.
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Re: SICUREZZA SUI POSTI DI LAVORO E DOCUMENTO DI VALUTAZIONE DEI RISCHI.

Messaggio da elliot67 »

Argomento interessante. Ringrazio Elciad63 e spero che anche altri iscritti afferati in materia ci illuminino.
saluti a tutti elliot67
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AngeloBarese
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Re: SICUREZZA SUI POSTI DI LAVORO E DOCUMENTO DI VALUTAZIONE DEI RISCHI.

Messaggio da AngeloBarese »

Elciad63, deve pensare che io già nel 2017 per farmi mandare a visita medico competente e per farmi applicare la sorveglianza sanitario DL 81 del 2008 ho dovuto fare ricorso al TAR. Oggi ho il 75% di invalidità e vorrebbero mandarmi alla CMO proprio dove la CMO di Milano mi aveva detto formalmente che in base alle mie condizioni dovevo essere visitato dal Medico Competente che era deputato a dare le limitazioni al servizio. Nonostante vi sia indicato all’Articolo 3 del DL 81 del 20028 il campo di applicazione che riguarda anche il personale appartenente alle forze armate e di polizia, di fatto tengono questa norma nascosta nei cassetti.
In sostanza la capisco... perché vivo questa situazione per mia fortuna più favorevole di lei ma perché li ho anticipati. E' da anni che la CMO e le nostri Amministrazioni stanno rovinando un sacco di persone sull'aspetto economico, personale, famigliare e lavorativo riformandoli o facendoli passare a ruolo civile a volte solo perché uno si limita a fare la procedura che conosce e tralasciando le nuove normative… non è una novità che in Italia una legge viene applicata nel modo giusto forse dopo 20 anni. Beh basta vedere tutte le leggi che vanno dalla Legge 104/1992 alla materia della Maternità Decreto Legislativo 151/2001 etc. etc.
Per farle un esempio, conosco 2 Poliziotti della Polizia di Stato con invalidità al 100% attualmente entrambi in servizio, uno al Commissariato di Lambrate senza una gamba amputata durante il rientro dalle ferie quindi non per causa di servizio o legata ad esso. L'altro alla Polizia Stradale di Roma dove fa il ricorso al Tar per fruire per se stesso dei permessi Legge 104.
Se va alla sezione Polizia Penitenziaria parlo di questo e posto sia la sentenza che l'articolo di Milano Today.
Molti colleghi da quando io ho fatto strada su questo argomento quando vengono inviati alla CMO per le stesse patologie di altri che li hanno preceduti e che sono stati riformati o passati a ruolo civile, alla decisione della CMO per la loro riforma o passaggio a ruolo civile fanno ricorso in seconda istanza, vanno a Roma accompagnati col medico legale e chi sa perché ad oggi i pochi che sono andati sono rientrati in servizio pur non potendo fare servizio operativo, ma vengono adibiti a servizi di ufficio o uguali.
Se vuole mi contatti in privato e mi da il suo contatto telefonico la chiamo volentieri per due chiacchiere.
Buona giornata a tutti.
elciad1963
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Re: SICUREZZA SUI POSTI DI LAVORO E DOCUMENTO DI VALUTAZIONE DEI RISCHI.

Messaggio da elciad1963 »

la CMO Seconda Istanza. dietro mio richiesta ha confermato quanto deliberato dalla CMO.
Cmq le ho inviato un messaggio in privato.
Grazie per la sua disponibilità.
elciad1963
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Re: SICUREZZA SUI POSTI DI LAVORO E DOCUMENTO DI VALUTAZIONE DEI RISCHI.

Messaggio da elciad1963 »

elliot67 grazie per il tuo intervento.
Questa è una materia ostica a molti, in special modo a chi ha incarichi di comando perché potrebbe comportare gravi responsabilità di natura penali, amministrative disciplinari e morali verso i sottoposti, come d'altronde evidenziava il buon Panorama con il suo oculato commento sopra riportato.
Andrea1978
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Re: SICUREZZA SUI POSTI DI LAVORO E DOCUMENTO DI VALUTAZIONE DEI RISCHI.

Messaggio da Andrea1978 »

Caro Elciad ti riporto uno stralcio di quello che è la mia esperienza, anche io sono portatore di defibrillatore e sebbene il mio cuore attualmente sia apposto, ablazione effettuata a novembre scorso presso San Raffaele con successo, il fatto di portare un impianto di ICD sembrerebbe ostacolo insormontabile al rientro in servizio. Detto questo prendo anche spunto dalla tua esperienza in quanto anche io ho proposto causa di servizio con motivazioni più che dettagliate e la responsabilità dell’Amministrazione nel rispetto dell’attuale normativa sulla sicurezza sul lavoro appare più che evidente. Purtroppo viviamo nella completa ignoranza di quali sono i nostri diritti sul luogo di lavoro è come si dice sempre fino a che c’è qualcosa che non ci tocca personalmente nessuno di noi promuove alcuna azione. Trovo quanto da te descritto un occasione per svegliare tutti i militari di ogni Forza Armata a svegliarsi nel far rispettare i propri diritti nel rispetto della legge e di non arrivare come me e te ad una riforma mal digeribile. In bocca al lupo per tutto
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