Rivalutazione 2023
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Re: Rivalutazione 2023
Borelgrnet, premesso che non voto da 25 anni e che non sono di sinistra, hai mai sentito questi signori durante la campagna elettorale parlare dei ceti medio bassi (se non per prenderli per il c...?)... Solo partite Iva autonomi professionisti imprese ecc... Ossia evasori e loro elettori preferiti... Se il 16% di chi è andato a votare crede ancora a salvini e Berlusconi (sospendo il giudizio su Meloni ma è partita male e temo finirà peggio) questo ci meritiamo... Riepilogando anche a beneficio di qualcuno che vedo sta ancora postando tabelle con il 7.3%, se dell'aumento previsto e che era assolutamente provvisorio, si riuscirà a portare a casa il 50%/60% sarà un successo. Dipende da diversi fattori, ma credo che la strada sia tracciata. In salita ovviamente...
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Re: Rivalutazione 2023
Messaggio da borelgrnet »
Pablo65
Il Messaggero dice che l'esecutivo starebbe pensando di concedere aumenti che arriverebbero a circa la meta' dell'inflazione programmata decisa al 7,3%, applicata ai redditi pensionistici medio alti, che si tradurrebbe , facendo il conto della serva, ad un aumento del 3,65% circa, applicato a fasce sulla pensione (quindi l'aumento diminuisce).
Meglio di niente e meglio di un cappuccino e cornetto, in pratica se ne uscirebbero con 40/50 Euro netti all'incirca se va bene, altro che 200/300 lordi.
Ammazza che fenomeni, la montagna ha partorito un topolino a quanto pare, poco, molto poco.
Il Messaggero dice che l'esecutivo starebbe pensando di concedere aumenti che arriverebbero a circa la meta' dell'inflazione programmata decisa al 7,3%, applicata ai redditi pensionistici medio alti, che si tradurrebbe , facendo il conto della serva, ad un aumento del 3,65% circa, applicato a fasce sulla pensione (quindi l'aumento diminuisce).
Meglio di niente e meglio di un cappuccino e cornetto, in pratica se ne uscirebbero con 40/50 Euro netti all'incirca se va bene, altro che 200/300 lordi.
Ammazza che fenomeni, la montagna ha partorito un topolino a quanto pare, poco, molto poco.
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Re: Rivalutazione 2023
Messaggio da borelgrnet »
Pablo65
Infatti io mi riferivo proprio alla notizia pubblicata da te. Ciaooo
Infatti io mi riferivo proprio alla notizia pubblicata da te. Ciaooo
Re: Rivalutazione 2023
Io non dico che voi avete torto ed io che sono ottimista ho ragione, però se adesso dovessi richiedere il piccolo prestito e credo che lo si faccia tutto online, me lo dovrebbero concedere alla luce della nuova rivalutazione della pensione, perché le cifre sono quelle indicate nella richiesta e quindi essendo ottimista di natura, credo e penso che non ci saranno cambiamenti, ovviamente se quando il DL dovrà essere approvato in legge, in quel momento potrebbero cambiare o lasciare le cose come stanno.. il 7,3..
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Re: Rivalutazione 2023
Messaggio da borelgrnet »
frankcip
Ed io che sono realista ti rispondo e ti dico, che se io con le mie credenziali entro in INPS e simulo il piccolo prestito le cifre che mi da il sistema sono le stesse di Dicembre 2022 la rivalutazione del 7,3% non c'e' piu' (mentre il 12 Novembre c'era), lo stesso discorso vale per il prestito poliennale stesse cifre, che cosa devo dedurre da tutto questo?????
Per me l'esecutivo attuale sta' rimodulando i conti al ribasso ordinando all'INPS di azzerare le cifre ol-line che prima aveva impostato. Comunque questa settimana sapremo quale sara' la loro decisione, io sono alquanto pessimista vedendo come si stanno evolvendo gli eventi e le eventuali buone notizie se vengono sono bene accette. Saluti
Ed io che sono realista ti rispondo e ti dico, che se io con le mie credenziali entro in INPS e simulo il piccolo prestito le cifre che mi da il sistema sono le stesse di Dicembre 2022 la rivalutazione del 7,3% non c'e' piu' (mentre il 12 Novembre c'era), lo stesso discorso vale per il prestito poliennale stesse cifre, che cosa devo dedurre da tutto questo?????
Per me l'esecutivo attuale sta' rimodulando i conti al ribasso ordinando all'INPS di azzerare le cifre ol-line che prima aveva impostato. Comunque questa settimana sapremo quale sara' la loro decisione, io sono alquanto pessimista vedendo come si stanno evolvendo gli eventi e le eventuali buone notizie se vengono sono bene accette. Saluti
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Re: Rivalutazione 2023
Messaggio da borelgrnet »
mauri64frankcip ha scritto: ↑lun nov 21, 2022 9:34 am Io non dico che voi avete torto ed io che sono ottimista ho ragione, però se adesso dovessi richiedere il piccolo prestito e credo che lo si faccia tutto online, me lo dovrebbero concedere alla luce della nuova rivalutazione della pensione, perché le cifre sono quelle indicate nella richiesta e quindi essendo ottimista di natura, credo e penso che non ci saranno cambiamenti, ovviamente se quando il DL dovrà essere approvato in legge, in quel momento potrebbero cambiare o lasciare le cose come stanno.. il 7,3..
Dal corriere della Sera del 20.11.2022
"Insieme a Quota 103 potrebbe però arrivare un raffreddamento del meccanismo di indicizzazione per le pensioni superiori a 4 volte il minimo. In sostanza, sarebbe garantito l’adeguamento al 100% dell’inflazione solo per le pensioni fino a circa 2.100 euro mentre per gli importi superiori scatterebbe una riduzione più forte del grado di copertura attualmente previsto (90% tra 4 e 5 volte il minimo; 75% per gli importi oltre 5 volte il minimo). L’eventuale rimodulazione al ribasso dell’indicizzazione delle pensioni più “ricche” servirebbe a trovare risorse (oltre quelle che verranno dalla stretta sul Reddito di cittadinanza) per finanziare Quota 103 ma anche altre due misure: la proroga di Opzione donna (lavoratrici in pensione con 35 anni di contributi e 58 anni d’età, 59 se autonome, con l’intero assegno calcolato col contributivo) e dell’Ape sociale (assegno di accompagnamento alla pensione, di importo fino a 1.500 euro al mese, per disoccupati, disabili e lavoratori gravosi con 63 anni d’età e 30 o 36 anni di contributi, secondo i casi)."
Questo articolo del piu' autorevole giornale d'Italia non e' mica aria fritta, e' la cruda realta' che si sta avverando giorno dopo giorno. Mi sa tanto che c'e' poco da essere ottimisti, ci sara' una grande sforbiciata a quanto promesso e stabilito il 12 Novembre 2022 (tanto noi a detta lo siamo ricchi con 2.000 euro al mese mentre i parlamentari con 15.000 euro al mese piu' benefit non vengono proprio per niente menzionati).
Re: Rivalutazione 2023
Non c'è bisogno di aspettare mesi, il Consiglio dei ministri che deciderà la.legge di bilancio ed anche l'ormai sicuro taglio delle rivalutazioni è in programma per oggi. Io torno a nanna, per me sono le 6...
Re: Rivalutazione 2023
Mauri lo so, ma di solito queste leggi di Bilancio così delicate (come questa della Meloni nella quale si gioca molto) arrivano blindate in Parlamento ed approvate col voto di fiducia... E all'orizzonte, nel caso di tagli decisi oggi, non vedo chi è pronto a battagliare per pensionati con 2500 lordi in su al mese, fascia oltre la quale, pare, si voglia intervenire... Tutto qua.
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Re: Rivalutazione 2023
Messaggio da borelgrnet »
Pablo65
AGGIORNAMENTO
Da giornale "Libero Quotidiano" del 21.11.2022
Il governo è a caccia di risorse per finanziare l'uscita anticipata. Come è noto Quota 102 andrà in soffitta il prossimo 31 dicembre. Una scadenza che richiede il tempestivo intervento dell'esecutivo per evitare il baratro della piena attuazione della Fornero. E così l'ipotesi su tavolo del governo porta il nome di Quota 103. Una nuova finestra d'uscita per agevolare l'addio al lavoro prima dei canonici 67 anni. Ma per recuperare risorse utili per finanziare questo tipo di riforma, l'esecutivo, secondo un retroscena riportato dal Messaggero, potrebbe dare una sforbiciata alle rivalutazioni degli assegni. Si tratta di andare a tagliare la rivalutazione per gli assegni più alti. Uno schema usato più volte per calmierare gli aumenti previsti a ogni inizio anno legati all'inflazione. E così a quanto pare si ragiona sui trattamenti che superano le quattro volte il minimo (circa 2.100 euro lordi mensili) o le cinque (circa 2.600). Per questi scaglioni in questo momento è prevista una rivalutazione tra il 90 e il 75 per cento.
A quanto pare questa percentuale potrebbe abbassarsi anche fino al 50 per cento. Il tutto però sarebbe ben diverso dalle sforbiciate portate avanti dai precedenti governi che invece mettevano mano a tutti gli scaglioni previdenziali con rivalutazioni calmeriate anche per chi prendeva meno di cinque volte il minimo. Insomma il governo sta cercando di trovare la quadra per assicurare a milioni di italiani la possibilità di andare in pensione prima. Una necessità impellente per evitare uno scalone che costringerebbe in tanti a restare a lavoro con i paletti della tanto odiata legge Fornero.
Che fenomeni che sono questi qui da Pizza e Fichi a pane ed acqua. W l'Italia sempre peggio oleeeee
Abra Cadabra ed i soldi spariscono
I pensionati sono la cassaforte del governo cambiano i governi ma nulla cambia quando devono tagliare.
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Re: Rivalutazione 2023
Messaggio da borelgrnet »
ULTERIORE AGGIORNAMENTO
Dal Corriere della Sera 21 Novembre 2022
"L’ipotesi su cui si ragiona, secondo quanto riporta il Messaggero, è quella di una rivalutazione del 50% degli aumenti dei trattamenti che superano di quattro o cinque volte il minimo, vale a dire gli assegni che superano i 2.100 o 2.600 euro lordi mensili. Attualmente per i trattamenti compresi tra 4 e 5 volte il minimo è prevista una rivalutazione al 90% e al 75% per le pensioni sopra la soglia di 5 volte il minimo, che ora potrebbero scendere al 50%."
La reazione dei sindacati
«Da quanto apprendiamo il governo Meloni sta lavorando per congelare la rivalutazione delle pensioni. In particolare vogliono colpire quelle di chi ha lavorato per oltre 40 anni versando tutti i contributi», ha dichiarato il segretario generale dello Spi-Cgil Ivan Pedretti, commentando il possibile taglio della rivalutazione. «Si tratterebbe - continua Pedretti - di una operazione di cassa fatta ai danni di pensioni operaie, frutto di una vita di lavoro, per finanziare altre misure e per mandare in pensione qualche lavoratore. Divide et impera, come nella peggiore tradizione della destra. Se lo faranno non staremo in silenzio e ci faremo sentire». Anche la Uil pensionati non risparmia le critiche. «Sarebbe veramente un pessimo inizio per questo governo. Si parla oltretutto di un intervento su pensioni lorde (che già non hanno la rivalutazione piena) tali da non poter essere considerate ricche e che sono frutto di anni di lavoro e di contributi», dice il segretario generale, Carmelo Barbagallo. «La rivalutazione delle pensioni è una delle poche armi per conservare nel tempo il potere d’acquisto di pensionate e pensionati, oggi indispensabile, con la crescita galoppante dei costi dell’energia e dei beni di prima necessità».
Evvaiiiii Fenomeniiiiiii
Dal Corriere della Sera 21 Novembre 2022
"L’ipotesi su cui si ragiona, secondo quanto riporta il Messaggero, è quella di una rivalutazione del 50% degli aumenti dei trattamenti che superano di quattro o cinque volte il minimo, vale a dire gli assegni che superano i 2.100 o 2.600 euro lordi mensili. Attualmente per i trattamenti compresi tra 4 e 5 volte il minimo è prevista una rivalutazione al 90% e al 75% per le pensioni sopra la soglia di 5 volte il minimo, che ora potrebbero scendere al 50%."
Per fortuna qualcuno ci difende timidamente
La reazione dei sindacati
«Da quanto apprendiamo il governo Meloni sta lavorando per congelare la rivalutazione delle pensioni. In particolare vogliono colpire quelle di chi ha lavorato per oltre 40 anni versando tutti i contributi», ha dichiarato il segretario generale dello Spi-Cgil Ivan Pedretti, commentando il possibile taglio della rivalutazione. «Si tratterebbe - continua Pedretti - di una operazione di cassa fatta ai danni di pensioni operaie, frutto di una vita di lavoro, per finanziare altre misure e per mandare in pensione qualche lavoratore. Divide et impera, come nella peggiore tradizione della destra. Se lo faranno non staremo in silenzio e ci faremo sentire». Anche la Uil pensionati non risparmia le critiche. «Sarebbe veramente un pessimo inizio per questo governo. Si parla oltretutto di un intervento su pensioni lorde (che già non hanno la rivalutazione piena) tali da non poter essere considerate ricche e che sono frutto di anni di lavoro e di contributi», dice il segretario generale, Carmelo Barbagallo. «La rivalutazione delle pensioni è una delle poche armi per conservare nel tempo il potere d’acquisto di pensionate e pensionati, oggi indispensabile, con la crescita galoppante dei costi dell’energia e dei beni di prima necessità».
Evvaiiiii Fenomeniiiiiii
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