RITIRO DELLA PISTOLA E DEL TESSERINO

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leonardo virdò
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RITIRO DELLA PISTOLA E DEL TESSERINO

Messaggio da leonardo virdò »

Salve a tutti, ad un collega che in seguito alla presentazione di un referto medico recitante: "AFFETTO DA SINDROME ANSIOSA REATTIVA" gli è stata ritirata l'arma in dotazione e la tessera di riconoscimento. Ancora ancora posso condividere il ritiro della pistola, ma la tessera che attinenza ha con la gravità della patologia? E, a sto punto perchè non gli hanno levato anche le manette?
Il collega ha fatto ricorso per il ritiro del tesserino. Se esiste qualche circolare in merito è gradita copia. grazie anticipatamente.


Roberto Mandarino
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Re: RITIRO DELLA PISTOLA E DEL TESSERINO

Messaggio da Roberto Mandarino »

Come disposto alla pagina 23 di questa circolare dell'Arma dei Carabinieri, che allego anche in basso, è perfettamente normale la procedura adottata al collega, che tra l'altro viene attuata da decenni.
Saluti Roberto


(8) Durante il periodo in cui il militare è temporaneamente non idoneo al
servizio militare incondizionato, per ricovero in infermeria o in luogo di
cura, nonché per licenza di convalescenza, il superiore diretto deve
procedere al ritiro ed al deposito, nell’armeria del Reparto,
dell’armamento, del munizionamento individuale e delle buffetterie in
dotazione al militare74.
(9) Al militare in licenza di convalescenza, per motivi di salute conseguenti
ad infermità neuropsichiche, deve essere ritirata la tessera personale di
riconoscimento75
Non hai i permessi necessari per visualizzare i file allegati in questo messaggio.
2.9.1963. Fa bene e scordati, fa male e pensaci.
spartaco63

Re: RITIRO DELLA PISTOLA E DEL TESSERENO

Messaggio da spartaco63 »

Buongiorno, sono nella stessa situazione del collega menzionato. Mi è stata ritirata: pistola, manette, tesserino e patente militare. Credo sia tutto nella norma.
Saluti
Spartaco
Henry6.3

Re: RITIRO DELLA PISTOLA E DEL TESSERENO

Messaggio da Henry6.3 »

Oltre che disposto con circolare, credo sia una forma di autotutela dell'Amministrazione e del dipendente.
Purtroppo le patologie in argomento, difficilmente da valutare, per ogni singolo caso, comportano un momentaneo periodo, più o meno lungo , dove viene meno la padronanza al 100% delle proprie condizioni psicologiche e che lo status di appartenente alle FF.AA. includono responsabilità oggettive, anche nell'utilizzo di una semplice "tesserino di riconoscimento" .
Poi logicamente si entra un una ampia gamma di problematiche connesse, che va monitorata da personale medico esperto.
Personalmente se mi dovessi trovare in quelle situazioni, l'unica mia preoccupazione sarebbe quella di uscirne, per la mia famiglia e poi per me stesso.
Tesserino, pistola e manette posso attendere e vorrei io, non rientrarne in possesso, fino alla piena ripresa della mia situazione sanitaria.
spartaco63

Re: RITIRO DELLA PISTOLA E DEL TESSERENO

Messaggio da spartaco63 »

Quoto Henry6.3, che ha centrato il vero problema. Quando non sei più tu, quando sei in balìa degli eventi e non riesci a reagire a nulla, tutto è nero e non vedi soluzioni. Veramente non si vede altro desiderio che quello di tornare come prima. Intanto ti chiedi come hai fatto a diventare così? grazie a chi? e per cosa? pian piano stò trovando le risposte...la strada è lunga e in salita, ma alla fine c'è sempre una discesa. Che si tengano pure pistola e tutto il resto. L'importante è guarire.
Saluti a tutti

Spartaco
leonardo virdò
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Re: RITIRO DELLA PISTOLA E DEL TESSERENO

Messaggio da leonardo virdò »

Buonasera, innanzitutto auguro a spartaco63 una immediata guarigione, di uscirne al più presto e di ritrovare la serenità che ognuno di noi desidera. Al di là della circolare che roberto ha gentilmente allegato dietro mia richiesta, e lo ringrazio, credo che al soggetto sofferente ed al quale vengono levate la patente militare, il tesserino, le manette ad altro, possano in qualche modo peggiorare la situazione psicologica del malato. La cosa buffa e che nell'arma ci sono figli e figliastri, nel senso che se esiste una circolare debba essere rispettata ed applicata alla lettera per tutti senza distizioni di grado, perlomeno per la patologia in questione. Questo non mi risulta e lo dico con dato di fatto. Credetemi.
Ciao.
Henry6.3

Re: RITIRO DELLA PISTOLA E DEL TESSERENO

Messaggio da Henry6.3 »

leonardo virdò ha scritto:Buonasera, innanzitutto auguro a spartaco63 una immediata guarigione, di uscirne al più presto e di ritrovare la serenità che ognuno di noi desidera. Al di là della circolare che roberto ha gentilmente allegato dietro mia richiesta, e lo ringrazio, credo che al soggetto sofferente ed al quale vengono levate la patente militare, il tesserino, le manette ad altro, possano in qualche modo peggiorare la situazione psicologica del malato. La cosa buffa e che nell'arma ci sono figli e figliastri, nel senso che se esiste una circolare debba essere rispettata ed applicata alla lettera per tutti senza distizioni di grado, perlomeno per la patologia in questione. Questo non mi risulta e lo dico con dato di fatto. Credetemi.
Ciao.
Buona sera, assolutamente ingiusto che non sia applicata ad ogni ordine e grado la circolare in questione, che ribadisco quando non viene applicata lo considero un potenziale "danno" all'interessato e non un'agevolazione.

Purtroppo non è solo "in famiglia" che esistono figlie figliastri e spesso la colpa è "dei cattivi genitori" (chi lascia che le disposizioni vengano disattese).
lino
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Re: RITIRO DELLA PISTOLA E DEL TESSERENO

Messaggio da lino »

Confermo in toto quello che riferisce Leonardo la disposizione in merito viene disattesa e interpetrata per ogni singolo caso , questo lo dico per esperienza diretta.
Lino
Per Aspera ad Astra!!!!
leonardo virdò
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Re: RITIRO DELLA PISTOLA E DEL TESSERENO

Messaggio da leonardo virdò »

Caro Lino, meno male che non sono il solo a dire quello che ho scritto, purtroppo ancora esiste questa disparità nella ns. amministrazione, mettiamoci nei panni del collega al quale il Comando ha levato il materiale in dotazione, ripeto al di là della circolare, banalmente mi chiedo: la patente, il tesserino, le manette ed altro che attinenza possono avere con la salute del soggetto. Come sappiamo, la sindrome ansiosa reattiva e molto diversa di quella depressiva, tuttavia, in entrambi i casi condivido il solo ritiro della pistola (ma per tutti), ma non ritengo giusto il ritiro degli altri effetti.(a questo punto avrebbero dovuto privarlo anche delle uniformi e di tutto il materiale di pertinenza dell'amministrazione. Secondo il mio punto di vista, ripeto è solo una mia opinione, il soggetto che si vede improvvisamente spogliato di tutti gli effetti datigli in dotazione degenera ulteriormente lo stato psicofisico , ponendosi una serie di domande e di risposte ai quali non riesce a darsi una spiegazione concreta.
VI VOGLIO RACCONTARE QUESTA STORIA VISSUTA DA UN POVERO COLLEGA CHE NON E' PIU' GUARITO DA QUESTA MALADETTA MALATTIA.

Vi ricordate il riordino delle carriere nel 1995 all'orquando gli app. upg , in base all'anzianità nel grado passarono al grado di Vicebrigadiere e Brigadiere?
Ebbene, il collega in questione che tra l'altro stava facendo una brillante carriera, era stato promosso al grado di Brigadiere, quindi, potete immagginare la soddisfazione per se, per la famiglia e per tutti quelli che lo stimavano. Sta di fatto che dopo 3 mesi che indossava regolarmente il grado, e firmato tanti e tanti atti alla Radiomobile, fu improvvisamente convocato dal Capitano il quale gli notificò un provvedimento emesso dal Comando Regione ove gli veniva revocato il grado di Brigadiere con quello di Vicebrigadiere. E' SAPETE PERCHE'......... diversi anni prima il collega aveva avuto una sanzione disciplinare di gg 3 per avere svolto il turno di servizio senza guanti perchè l'aveva dimenticati a casa. Di ciò, il collega neanche si ricordava più, tanto è vero che non aveva mai chiesto la cancellazione della sanzione affittagli.
Per farla breve, e ritornando al discorso suddetto, al collega non gli è stato dato più il grado di Brigadiere di cui era stato fiero di indossare per soli 3 mesi. La vicenda gli ha compromesso lo stato psico-fisico cadendo in una forte depressione che ancora oggi, dopo tanti anni della riforma non è più guarito. L'ULTIMO GIORNO DI SERVIZIO 13-19 FU QUELLO QUANDO LA SERA STESSA AL TERMINE DEL TURNO IL CAPITANO GLI NOTIFICO' IL PROVVEDIMENTO.
Vi chiedete: Ma perchè non ha fatto ricorso? Sapete qual'è stata la sua risposta che ancora oggi ripete?
Cosa dirò a mia moglie, ai miei figli, ai parenti, agli amici ed ai colleghi " CHE SONO STATO DEGRADATO PER UN PAIO DI GUANTI" ?
Scusate se ho allungato il brodo ma trovo questo forun eccezzionale che ci dà tra le altre cose, la possibilità di sfogo e di liberarsi interiormente di fatti e avvenimenti mai potute digerire perchè ormai acidi e saturi. E' QUESTO FORSE POTREBBE ESSERE LA MIGLIORE TERAPIA PER CHI A CAUSA DI QUESTE LUSCHE VICENDE E' ANCORA SOFFERENTE.
Un augurio di pronta guarigione x tutti quei colleghi che per un modo o nell'altro stanno ancora combattendo per uscirne.
Buona giornata.
Roberto Mandarino
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Re: RITIRO DELLA PISTOLA E DEL TESSERINO

Messaggio da Roberto Mandarino »

Credo che le ultime disposizioni permettano al personale in aspettativa malattia di tenere sia la pistola che il tesserino, ovviamente ad eccezione di coloro che soffrono di patologie mentali.

Una cosa a mio modesto avviso è strana, è cioè il totale disinteresse prestato dall'amministrazione e dalla politica, ad un problema cosi grande quale quello dell'elevatissimo numero di persone che prestano oppure hanno prestato servizio nelle Forze Armate e di Polizia e che soffre di patologie mentali.

Inoltre ho notato, leggendo un recente studio che ho scoperto essere stato stilato da un Ufficiale medico del Comitato di Verifica , che in Italia la malattia che colpisce numericamente più persone è quella mentale si trovano molto lontane al secondo posto le patologie cardiovascolari che comunque sono meno della metà di quelle mentali.
Credo che tutto questo dovrebbe far riflettere.

Saluti a tutti Roberto
2.9.1963. Fa bene e scordati, fa male e pensaci.
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Re: RITIRO DELLA PISTOLA E DEL TESSERENO

Messaggio da panorama »

Anno 2009, un collega che lavora con me il comando legione tenuto conto dei giorni di aspettativa per motivi di saluti (operazione alla tiroide) che ha ottenuto gg. 55 di licenza di convalescenza dall'infermeria legionale ha disposto il ritiro della pistola, del tesserino, ecc., pertanto nessun commento.
Aggiungo anche che nel lontano 1990 un collega durante una lite condominiale ed intervenendo per sedare gli animi nello stesso condomio ove abitava si è beccato 3 pugni e 2 calci nonostante che i 2 condomini sapevano chi era il collega. Morale della favola, NON gli è stata riconoscita la causa di servizio in quanto il comando di legione nel rapprto informativo ha scritto che lo stesso era in convalescenza per malattia e non doveva per niente intervenire ma doveva SOLAMENTE LIMITARSI ha chiamare l'intervento delle FF.PP.. Null'altro. Per questo il povero collega ha solo avuto mazzate senza alcun riconoscimento.
Pertanto, ognuno di noi quando è in convalescenza si regola di conseguenza.
leonardo virdò
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Re: RITIRO DELLA PISTOLA E DEL TESSERENO

Messaggio da leonardo virdò »

Caro Panorama di sicuro dovrebbe essere così, il militare in convalescenza dovrebbe comportarsi come un normale cittadino, limitarsi a chiamare il 112 o altro, specie nelle lite, purtroppo a volte non è così ma è l'istinto che ti fa reagire per sedare gli animi, pensi al solo fatto di essere Carabiniere e quindi, anche per le persone che ti conoscono, intervieni senza pensarci due volte. Per quanto concerne l'Arma, SE INTERVIENI O NON INTERVIENI HAI SEMPRE SBAGLIATO. (esperienza personale)
Ciao
Roberto Mandarino
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Re: RITIRO DELLA PISTOLA E DEL TESSERENO

Messaggio da Roberto Mandarino »

Relativamente al collega al quale per soli 55 giorni per malattia tiroidea è stata ritirata la pistola e il tesserino, mi pare molto strano vista la circolare allegata.
Sono a conoscenza di casi recenti dove anche con più di anno di malattia (non mentale) non è stata ritirata ne pistola ne tesserino.
Saluti Roberto
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leonardo virdò
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Re: RITIRO DELLA PISTOLA E DEL TESSERENO

Messaggio da leonardo virdò »

cari colleghi, ognuno di noi ha scritto quello che ha ritenuto giusto di dire in questo furum, rendendo partecipi a chi, in un modo o nell'altro ha vissuto esperienze del genere e, ancora una volta, abbiamo capito che l'Arma emana circolari di ogni genere giuste o sbagliate che siano e fatti in modo tali che al momento giusto i ns superiori li vanno ad interpretare a loro piacimento, facendo in modo che l'Arma mantiene sempre il coltello dalla parte del manico.
Ci siamo capiti.
ciao a tutti.
utente05
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Re: RITIRO DELLA PISTOLA E DEL TESSERENO

Messaggio da utente05 »

Ciao a tutti ho superato i 45 giorni di convalescenza e mi hanno collocato in aspettativa ai sensi dell' art. 905 del D.Lgs 15.03.2010 n. 66 e il comando legione mi ha chiesto il tesserino (SOLO IL TESSERINO MA PENSO CHE SIA OVVIO ANCHE TUTTO IL RESTO NON SPECIFICATO :lol: ) la mia patologia e' SI DIPENDENTE DA CAUSA DI SERVIZIO è per TRAUMA CERVICALE E LOMBARE .. SARA GIUSTO?
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