RIFORMA DELLA DIFESA: PARTE LA “RISERVA” CON 10.000 UNITA’, NUOVE MODALITA’ PER IL RECLUTAMENTO DEI VOLONTARI.

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mauri64
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RIFORMA DELLA DIFESA: PARTE LA “RISERVA” CON 10.000 UNITA’, NUOVE MODALITA’ PER IL RECLUTAMENTO DEI VOLONTARI.

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Roma, 16 ago 2022
Il Senato ha approvato in via definitiva la proposta di legge che prevede la delega al governo per la revisione del modello delle Forze armate interamente professionali, nonché la proroga al 2033 (e non più al 2024) del termine per la riduzione delle dotazioni organiche complessive a 150mila unità- Novità per reclutamenti VFP1 e unità di riservisti.
L’ approvazione delle nuove modalità di arruolamento nelle forze armate riguardano anche la istituzione di una riserva ausiliaria di 10.000 unità. costituita di personale volontario, ripartito in nuclei operativi di livello regionale posti alle dipendenze delle autorità militari. Si tratta di forze impiegabili in tempo di guerra o di grave crisi internazionale, come dall’articolo 887, comma 2, del decreto legislativo 15 marzo 2010, n. 66 e all’articolo 24 del decreto legislativo 2 gennaio 2018, n. 1.
In altre parole: se venisse dichiarato lo stato di emergenza di rilievo nazionale, oppure per impiego in supporto di attività logistiche o cooperazione civile – militare. Rimane l’incognita degli orientamenti del futuro governo che si dovrebbe formare in Settembre.
NUOVE MODALITA’ DI RECLUTAMENTO DEI VOLONTARI
Il reclutamento dei giovani nelle Forze armate e la rivalutazione delle dotazioni organiche, stabilite dalla legge n.244 del 2012, in riferimento all’Esercito, alla Marina (escluso il Corpo delle capitanerie di porto) e all’Aeronautica prevedono che sia di soli sei anni il periodo di ferma come propedeutico all’accesso al servizio permanente, da undici e l’abbassamento del limite di età a 24 anni, per reclutare personale più giovane destinato alle attività operative.
I PRECEDENTI OBIETTIVI
La legge n.244 mirava a ridurre del 30% le strutture operative, logistiche, formative, territoriali e periferiche della Difesa: ovvero ridurre entro il 2024 il personale delle tre Forze armate a 150mila unità; entro il 2024 le dotazioni organiche del personale civile della Difesa a 20mila unità; obbligare all’uso delle risorse per (solo) il 50% al personale, 25% per addestramento e 25% per investimenti.
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