Riforma del personale militare, tre mesi di assegni e mancata corresponsione dei relativi tre ratei di tredicesima.

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Spazio1999
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Riforma del personale militare, tre mesi di assegni e mancata corresponsione dei relativi tre ratei di tredicesima.

Messaggio da Spazio1999 »

Salve colleghi, Dopo diversi mesi sono costretto ad aprire un ulteriore tavolo di discussione in merito a quanto in argomento.
Il primo motivo di discussione è avere un parere dagli esperti, il secondo è capire quanto sia ampio il problema tra gli amministrati delle tre FF.AA, riformati in questi ultimi anni.
Faccio una premessa sono un ex contabile dell’Esercito (riformato il 21/12/2020) che ha corrisposto ai propri colleghi in Forza assente (in seguito riformati) i tre ratei in argomento gestendo la F.A. di tutto il Lazio dal 2001 al 2007. In tale periodo chi transitava in F.A. veniva perso di Forza Organica ed inviato (flusso stipendiale e d’impiego) al D.M. di appartenenza. Da luglio 2007 con la riconfigurazione della Forza Assente, ogni Ente ha continuato ad amministrare il proprio personale in F.A..
Come ben sapete al personale militare riformato viene concesso un beneficio economico, ai sensi dell’art 58 del DPR n. 1092/73, ovvero tre mesi di assegni pari a quelli di attività, che danno diritto anche a tre ratei di 13^ mensilità.
A partire da novembre 2019, da quanto dichiarato dal Centro Amministrativo dell’Esercito, i tre ratei, fino a quel momento corrisposti senza problemi dal citato Ente, a detta sia dell’Ente Militare che dell’Inps, ai sensi dell’art. 94 (stesso DPR di cui sopra) devono essere corrisposti dall’Ente previdenziale, che però, a tutt’oggi, non risulta stia provvedendo a corrispondere (a nessuno) i tre ratei in oggetto (i motivi sono sconosciuti).
Per esperienza so che molti colleghi non hanno dimestichezza con la busta paga (che tra le altre cose risulta poco trasparente) e che non è facile capire quanti ratei o quali arretrati vengono corrisposti in busta e soprattutto come si arriva a certi importi.
Per cui probabile che i nostri collegi, magari riformati per malattie importanti come infarto, ictus, tumori… non siano nelle condizioni di accorgersi, di approfondire ed ottenere il dovuto. Oppure, pensate alle vedove o gli orfani che ancor meno sono in grado di capire se una pensione o un arretrato siano corretti o meno, se non con l’aiuto di volenterosi colleghi del “de cuius”.
Tornando al nocciolo della questione ci sono da aggiungere due considerazioni, la prima: stiamo parlando di un diritto dei lavoratori, anche se è un beneficio di cui solo i militari usufruiscono; la seconda è che i ratei devono essere corrisposti entro l’anno in cui sono stati maturati, questo perché DEVONO far parte dei redditi di quell’anno ed tassati a tassazione corrente, che fino al 2021 era del 38% ed successivamente passata al 35%.
Il mancato pagamento entro i termini di legge comporta dunque un danno erariale certo, pari alla differenza tra tassazione corrente e tassazione separata ovvero tra aliquota massima ed aliquota media, per esempio nel mio caso 38% - 26,35% = 11,65 punti percentuali che lo Stato non incasserà, a mio vantaggio, quando avranno la compiacenza di corrispondere il dovuto.
A questi andrebbero aggiunti gli interessi legali e la rivalutazione monetaria ed eventuali spese legali qualora fossero necessarie per aver riconosciuto il diritto maturato.
Moltiplicando questa situazione per tutti quelli che dal 2019 in poi non hanno ricevuto i tre ratei in pagamento (anni 2019, 2020 e 2021) ci si rende conto che la cosa è abbastanza seria.
Ora mi chiedo quanti sono in questa situazione?
Cosa ne pensano gli esperti dell’art. 94 del D.P.R. 1092 del 1973 (allegato in copia)?
A me sembra che l’interpretazione dell’art 94 sia forzata e si basa sulla convinzione che la parola “calcolare” e “corrispondere” siano sinonimi, ma in realtà non lo sono ed il legislatore, attento e preciso nel promulgare una legge, un comma, se avesse voluto intendere ciò che presumono CNAEI ed INPS avrebbe utilizzato la parola “corrispondere”.
Infatti, a mio parere, calcolare un rateo è stabilire QUANTO è dovuto all’amministrato di 13^, corrispondere i ratei è moltiplicare il dovuto (13^) per il totale dei mesi per i quali si è maturato il diritto.
I militari riformati, nel momento in cui ci vengono corrisposti le tre mensilità di assegni interi, pari a quelli di attività, maturano il diritto a tre ratei di tredicesima… per ogni voce stipendiale percepita:
Tre di Stipendi tabellare/dirigenziale, tre ratei di Indennità Integrativa Speciale, tre di Operativa, tre di Assegno Pensionabile e addirittura tre di una eventuale Vacanza Contrattuale…
Può l’Inps corrispondere tali specifiche voci? Secondo me non può, dato che sono capitoli di spesa specifici delle FFAA, al massimo può corrispondere i tre ratei calcolandoli sulla base della pensione annua lorda, ma la regola di calcolo della 13^ ci dice che il rateo vanno calcolato sulla base del reddito corrisposto… ovvero sui tre mesi di assegni interi percepiti dal riformato.
Resto in attesa di ogni utile commento in merito.
Buone Feste e Buon Anno Nuovo
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mauri64
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Re: Riforma del personale militare, tre mesi di assegni e mancata corresponsione dei relativi tre ratei di tredicesima.

Messaggio da mauri64 »

Ciao Spazio1999,
In merito a quanto rappresentato dovrai attendere la disponibilità e competenza degli esperti del settore.
Max-MM
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Re: Riforma del personale militare, tre mesi di assegni e mancata corresponsione dei relativi tre ratei di tredicesima.

Messaggio da Max-MM »

Spazio1999 ha scritto: ven dic 30, 2022 12:59 pm "Come ben sapete al personale militare riformato viene concesso un beneficio economico, ai sensi dell’art 58 del DPR n. 1092/73, ovvero tre mesi di assegni pari a quelli di attività, che danno diritto anche a tre ratei di 13^ mensilità."
Buongiorno, sono nuovo del forum. Ho necessità di un chiarimento su questo tema e spero sia questo il modo per farlo. A seguito della cessazione servizio permanente per infermità e collocamento nella riserva hanno tutti il diritto di ricevere le 3 mensilità? Non mi soffermo neanche sui 3 ratei di 13°, ma almeno vorrei chiarire il primo aspetto.
Prima di "andare in pensione" ho optato per il transito al servizio civile... Per circa 5 mensilità sono stato in aspettativa retribuita in attesa di transito e poi mi hanno offerto la destinazione. Quando mi hanno offerto una destinazione a 250 km da casa ho rifiutato l'incarico civile e sono andato in pensione. Persomil ha decretato la cessazione dal servizio permanente per infermità e collocamento nella riserva il mese scorso e i periodi antecedenti come aspettativa per il transito.
La Marina mi ha pagato per 2 mesi le mensilità... poi ha deciso che NON ne ho il diritto e ha preteso il recupero delle somme che ho restituito. A parer loro NON mi spettano.
E' corretto questo modus procedendi o devo in qualche modo chiarire la questione e farmeli riavere? Cosa mi consigliate di fare?
Ringrazio subito chiunque voglia chiarirmi questo aspetto e voglia aiutarmi nella soluzione di questa pratica. Grazie.
Spazio1999
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Re: Riforma del personale militare, tre mesi di assegni e mancata corresponsione dei relativi tre ratei di tredicesima.

Messaggio da Spazio1999 »

Ciao Max, sinceramente non saprei rispondere alla tua domanda con precisione. Io sono stato riformato, ho rinunciato al passaggio al civile e sono andato in pensione con dec. giuridica alla data della riforma e dec. economica dopo i tre mesi di ass. interi, su cui non ho avuto trattenute previdenziali dato che i 3 mesi non vanno ovviamente ad incidere sulla pensione maturata in servizio. Tu hai continuato a percepire stipendio in attesa di transitare in aspettativa (per 5 mensilità) e probabilmente hai continuato a versare anche le previdenziali, due mensilità le hai restituite, presumo perchè sono successive alla data della pensione stabilita da Persomil, a seguito della rinuncia al transito. Se così fosse la pensione maturata comprende anche questi 5 mesi di aspettativa (in realtà 3 dato che due li hai restituiti) in attesa del transito e non si è fermata alla riforma andando oltre quanto maturate in servizio attivo, questo mi fa pensare che non dovresti rientrare nei tre mesi di assegno interi in argomento, ma ripeto non saprei darti una certezza in merito. Spero che altri possano risponderti e chiarire la tua situazione. Chiedi ulteriori chiarimenti al tuo ex Ente di appartenenza...
Colgo l'occasione per sottolineare che nonostante l'interpellanza parlamentare e i numerosi solleciti i tre ratei non vengono, ad oggi, corrisposti, anche la messa in mora all'Inps non ha sorto alcun effetto, mi chiedo perchè i nuovi riformati non rappresentino ulteriori lamentele in merito..
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