Riforma definitiva e fruizione pensione... Tempi strettissimi!

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DrKruntz

Riforma definitiva e fruizione pensione... Tempi strettissimi!

Messaggio da DrKruntz »

Salve a tutti gli iscritti del forum.
Vengo subito ad esporre il mio problema e soprattutto i miei dubbi, sperando, nel contempo, che qualcuno informato e preparato sull'argomento possa rispondermi e anche tranquillizzarmi.
In servizio dal gennaio 1984 (e con 5 anni gia riscattati) sono un Maresciallo Maggiore dei CC, o meglio un ex Maresciallo, in quanto proprio ieri sono stato riformato in via definitiva presso la CMO.
A seguito delle patologie sofferte negli ultimi anni, gia con una riforma parziale riconosciuta come dipendente da causa di servizio ed equo indennizzata, la mia situazione ha purtroppo subito un peggioramento tale che mi ha tenuto lontano dal lavoro dal maggio del 2017 (in aspettativa e a disposizione della suddetta CMO) in via continuativa, fino al giorno appunto della mia riforma.
Nel settembre u.s., dato che avevo accumulato 698 giorni di assenza nell'arco del quinquiennio sul totale dei 730 giorni ammessi e, dato che risultavo ancora a disposizione della CMO perchè era necessario sottopormi ad ulteriori accertamenti, venivo posto in regime di "nota 15", ovvero "congelato" alla data del 5 settembre u.s., affinchè l'eventuale superamento dei 730 giorni non potesse arrecarmi dei problemi.
Come gia accennato poi, l'altro giorno, in data 13 novembre u.s. la CMO si è infine espressa, dichiarandomi non idoneo permanentemente a SMI nei CC in modo assoluto e da collocare in congedo assoluto, con la possibilità di reimpiego nelle corrispondenti aree funzionali del personale civile del Ministero della Difesa alla quale però ho rinunciato firmando l'apposito modulo.
La CMO nello stesso giudizio indica specificatamente che tale provvedimento è da intendersi retroattivo, a decorrere dal 5 settembre 2018.
Fin quì quindi, sembrerebbe tutto in regola, tant'è che mi è stato anche detto di poter procedere, in base alla normativa vigente, alla compilazione della domanda per l'ottenimento della pensIone privilegiata.
I miei timori riguardano invece il periodo che normalmente intercorre dopo un giudizio di inidoneità totale, quando, a seguito del ricevimento del verbale, l'ufficio di appartenenza inoltra la richiesta di pensionamento che prevede un periodo di circa 3 mesi durante i quali colui che viene riformato continua a percepire la busta paga dall'amministrazione di appartenenza (il così detto tempo tecnico) e fino al transito definitivo nel ruolo pensionati, così da cominciare a percepire mensilmente la propria pensione senza intrerruzione di continuità...
Ebbene, se nel provedimento di riforma nei miei confronti è stata esplicitamente indicata la decorrenza retroattiva a datare dal giorno 5 settembre u.s., ovvero la data in cui ero stato posto in regime di nota 15 (congelato) e altresì risulto aver gia percepito le mensilità di settembre ed ottobre, ed in attesa di quella del prossimo 24 novembre, proprio in considerazione dei tempi tecnici necessari all'espletamento della mia pratica, rischio davvero di venirmi a trovare nella spiacevole situazione di non poter ricevere per i successivi due mesi di dicembre e gennaio ne la busta paga da parte della mia (ex) amministrazione ne tantomeno la pensione...!?
E' un ragionamento errato il mio?
Chi mi sa dire se questo, effettivamente, è un timore concreto oppure non avrò alcun tipo di problema e percepirò comunque ulteriori buste paga nell'attesa di riscuotere la mia prima pensione?
Nella spiacevole eventualità di rimanere scoperto per due mesi c'è qualcosa che potrei fare?
Sperando di esser stato abbastanza chiaro nell'espletare la mia situazione ringrazio chi vorrà e saprà rispondermi.


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