Pagina 1 di 1

Rientro in servizio

Inviato: gio giu 25, 2020 9:29 am
da Paolo1974121
Preg.ma Dott.ssa D'Alessio
Sono un M.A. della Gdf con 26 anni di servizio effettivo, reduce da un recente e lieve episodio di attacco di panico in un contesto di stato d'ansia asseverato dal medico curante con emissione di certificato medico prescrivente 15 giorni di riposo domiciliare, e che ho provveduto ad inviare al mio Comando.
Inoltre, a seguito di un precedente accesso presso il pronto soccorso locale, mi venne diagnosticata una ipoglicemia di media gravità, astrattamente idonea a provocare anche sintomalogie quali da me sofferte.
Una specialista a cui mi ero precedentemente rivolto mi prescrisse una terapia a base di setralina e aprazolam, individuando tratti ansioso depressivi (ma io non mi sento affatto depresso, forse leggermente ansioso, ma di un'ansia perfettamente controllabile; segnalo anche qualche episodio di insonnia, ma gestibile e transitoria).
In data 29 giugno p.v. sono stato convocato presso l'infermeria in sede di Comando Regionale per un colloquio con il DSS alla sede.
Ad oggi, tutte le patologie sofferte sono completamente rientrate e il mio vivo desiderio è quello di rientrare immediatamente in servizio.
Ora mi permetto rivolgerle alcuni quesiti:
in caso di patologie di questo genere, il DSS può concedere l'idoneità al SMI ovvero risulta obbligatorio i
l'invio alla CMO,
A fronte di una dichiarazione di stato di salute ristabilito, ancorché con uso di farmaci, quale orientamento viene assunto dagli organi sanitari militato.
Ritengo che un ritorno immediato alla normalità lavorativa possa giovare più di qualsiasi terapia.
Cosa di consiglia?

Re: Rientro in servizio

Inviato: sab lug 04, 2020 2:43 pm
da Alessandra DAlessio
L'invio alla cm o non è obbligatorio. Si può restare a disposizione dell'infermeria per 150 giorni dopodiché si passa alla commissione medica
Il punto è che lei non potrà essere idoneo Se assume ancora farmaci

Se vuole che io segua la sua situazione non esiti a contattarmi