RICHIESTA DANNI MORALI E TRASFERIMENTO

[Diabolikus]

Caro Gnoch,

da quello che scrivi e riporti mi rendo conto del fatto che le "v a c c a t e" fantascientifiche sono onnipresenti nella nostra Amm.ne e si amplificano sempre di più, dilagando a dismisura, in maniera inversamente proporzionale alla conoscenza ed alla corretta informazione, quasi come se si tentasse in tutti i modi di lasciare il militare più "ignorante" possibile.

Fatto questo piccolo preambolo che non ha finalità critiche nei tuoi confronti bensì nei confronti di coloro che ti hanno detto v a c c a t e, ti esplico quanto segue:

Il Codice Penale Militare di Pace non prevede la possibilità di costituzione di parte civile nel processo dinnanzi alla autorità giudiziaria militare.(C.p.m.p., art. 270;) e la legittimità di tale norma fu inizialmente ribadita dalla Corte Costituzionale che ha poi successivamente ribaltato il proprio orientamento mediante la sentenza 28/02/1996, n. 60.

In sostanza è' quindi possibile costituirsi parte civile nel procedimento innanzi alla A.G. militare, ma non è mica necessario attendere che il tuo amico venga assolto.

La costituzione di parte civile, a norma dell'art.76 del c.p.p., può essere "dichiarata" in qualsiasi fase del procedimento.

Allo stesso modo non è mica detto che, qualora assolto, il tuo amico abbia diritto al risarcimento di un danno ovvero che il maresciallo "c a i n o" sia stato responsabile di un danno "civile" di qualsivoglia natura ed entità apprezzabile.

Per quanto riguarda invece il "trasferimento per incompatibilità" ti dico un paio di cose:

Tale tipo di trasferimento era disciplinato dall'art.32 del D.P.R. 3/57 per i dipendenti civili dello Stato ed è stato successivamente abrogato dall'art. 43, D.Lgs. 31 marzo 1998, n. 80 e dall'art. 72, D.Lgs. 30 marzo 2001, n. 165.

E' un tipo di trasferimento che viene di fatto comunque applicato nella nostra Amm.ne nel caso in cui l'Autorità Competente a determinarlo rilevi fattori di incompatibilità del militare all'interno di un determinato reparto e/o incarico.

La situazione scaturita dal fatto che un militare denunci un altro militare (indipendentemente dalla natura del rapporto gerarchico che possa intercorrere tra i due) non costituisce necessariamente motivo di incomaptibilità, il cui apprezzamento discrezionale è sempre affidato all'Autorità Competente a determinare il movimento, anche e sicuramente sulla scorta dei vari pareri gerarchici che possano essere espressi.

Preciso inoltre che Giurisprudenza consolidata ha affermato che, nell'ambito militare, i trafserimenti d'ufficio (o d'autorità) rientrano nella categoria degli "ordini" e non sono pertanto soggetti alle garanzie di cui alla Legge 241/90 in tema di partecipazione e comunicazioni preventive.

Non vi è inoltre alcuna norma nè Regolamento interno che stabilisca il diritto alla "scelta" delle sedi nel caso in cui si venga "colpiti" da un trasferimento d'autorità.

Prassi consolidata "vuole" che si interpelli il militare affinchè "scelga", tra quelle che sono in pentola, la sede "meno punitiva" secondo i propri parameteri soggettivi di valutazione.

Ribadisco, è solo una prassi consolidata e la prassi consolidata non legittima l'operato nè costituisce fonte di diritto alla quale apellarsi nel caso in cui non venga praticata.

Sperando di aver contribuito.

Diabolikus.

[cimapier]

che dire...questa è musica per le mie orecchie...bravo diabolikus...volevo solo aggiungere: nel caso il superiore agisca nei confronti del sottoposto per dar libero sfogo alle sue antipatie personali esiste un reato ed è quello dell'abuso d'ufficio. Consiglio sempre di "appuntarsi nel corso degli anni tutti i vari tentativi posti in essere da questi personaggi che dovranno essere poi utilizzati di fronte ai tribunali della Repubblica. Se iniziamo a toccargli i portafogli vedi come abbassano " le orecchie". Questo dobbiamo farlo per tutelare la nostra organizzazione da queste mele marce che minano la credibilità della stessa. Soggiungo...ci vuole un avvocato serio ed onesto.

[gino59]

che dire...questa è musica per le mie orecchie...bravo diabolikus...volevo solo aggiungere: nel caso il superiore agisca nei confronti del sottoposto per dar libero sfogo alle sue antipatie personali esiste un reato ed è quello dell'abuso d'ufficio. Consiglio sempre di "appuntarsi nel corso degli anni tutti i vari tentativi posti in essere da questi personaggi che dovranno essere poi utilizzati di fronte ai tribunali della Repubblica. Se iniziamo a toccargli i portafogli vedi come abbassano " le orecchie". Questo dobbiamo farlo per tutelare la nostra organizzazione da queste mele marce che minano la credibilità della stessa. Soggiungo...ci vuole un avvocato serio ed onesto.

.....Ribadisco anchio: Ottimo equilibrio, chiara serenita' nel descrivere/relazionare i suoi post.....!!!

.........Bravo Dibolikus.-

[Diabolikus]

Ringrazio sempre vivamente i colleghi Cimapier e Gino per gli apprezzamenti rivolti, che mi onorano immensamente, soprattutto in considerazione della professionalità e della serietà che pervadono coloro dai quali provengono.

Sempre a disposizione per contribuire e per confrontarci.

Saluti.

Diabolikus.