Salve dvxferr66, i sei scatti indipendentemente dall'età in cui si sceglie di andare in pensione, sono sempre inseriti nell'assegno pensionistico.
Però, nel caso si decida di andare prima del raggiungimento del limite ordinamentale previsto, tranne il tuo caso di collocamento in quiescenza dovuto a riforma, bisogna corrispondere (cioè ti tolgono dal netto della pensione) l'importo delle ritenute previdenziali che si sarebbero dovute versare, restando in attività, fino al compimento del sessantesimo anno di età.
Invece sul trattamento fine servizio i sei scatti devono essere computati nella determinazione dell’importo, quando la cessazione dal servizio avviene per:
• raggiungimento del limite di età;
• permanente inabilità al servizio (il tuo caso);
• per decesso.
Il tuo collega intendeva il seguente punto, ma non ti riguarda in quanto hai cessato l'attività (per riforma).
• a domanda, qualora al momento della stessa siano stati compiuti 55 anni di età ed almeno 35 anni di contributi.
Nonostante quanto previsto dalle norme, in quest’ultimo punto, l’INPS non applica il beneficio al momento della liquidazione del TFS, nel caso in cui la cessazione dal servizio, avviene a domanda, pur in presenza dei predetti requisiti.
Sulla questione recentemente è intervenuto il T.A.R. Friuli Venezia Giulia che, ha dichiarato che anche al personale che cessa dal servizio per anzianità con un’età di 55 anni e 35 di servizio effettivo, spettano i 6 scatti.
I pensionati che si trovano in queste condizioni potranno presentare all’INPS – Gestione Dipendenti Pubblici – un’istanza con la quale richiedono il ricalcolo dell’indennità di buonuscita con l’inclusione dei sei scatti, nel caso respingesse la domanda va presentato ricorso dinanzi al T.A.R.
Saluti