quesito su pantaloncini corti
Re: quisito su pantaloncini corti
Messaggio da francotemplare »
bentrovati a tutti, (meno uno al momento) , lasciando un attimo i pantaloncini corti, poichè non voglio entrare nel merito, ma, mi viene un dubbio, quando ci presentiamo come teste in Tribunale o in Procura, come ci presentiamo? Io in tanti anni ho visto colleghi presentarsi vestiti come tamarri, senza decoro, da far pena. Quindi come dalle vecchie circolari, dovremmo presentarci in divisa o abbigliamento/abiti consoni alla situazione. Penso e ripenso, Mi viene un dubbio, (da non sottovalutare) il modo di vestire da "turista" (senza offesa), è più grave del collega in divisa, ripeto in divisa, cioè durante il servizio, che ha, non meno di dieci braccialetti variopinti, da ambo i polsi, metodo vatusso africano, come dalla loro tradizione, occhiali da sole di colore bianchi contornati da brillanti, il borsello a tracolla, nonchè due buchi nei lobi, da infilarci il tubo, tipo indios amazzonico, basette tipo albanese, baffi arricciati da irlandese, il corpo ricoperto da tatuaggi, alla maori, (non ho nulla contro i tatuaggi) e per finire un bellissimo piercing, questo decidetelo voi dove metterlo, perchè non ci sono più posti nel corpo. Questo è un problema serio da affrontare. Adesso egregi colleghi tatuati non linciatemi, premetto che non ho nulla contro i bei tatuaggi, ma non mi piacciono vederli nelle parti del corpo scoperti dalla divisa, perdonatemi ma sono fermo agli anni ottanta.
Vi saluto, sperando di non aver offeso nessuno, per questo mio pensiero.
Vi saluto, sperando di non aver offeso nessuno, per questo mio pensiero.
Re: quisito su pantaloncini corti
Perdonami francotemplare leggo sempre molto volentieri i tuoi post , ma cosa centra quel quesito posto dal collega con il resto , anche a me non piacciono i vari tatuaggi ecc ecc e vesto sempre elegante, ma il quesito posto è diverso...
poi tutti meno uno, mi sembra almeno da spiegare....
ciao
poi tutti meno uno, mi sembra almeno da spiegare....
ciao
Per Aspera ad Astra!!!!
Re: quisito su pantaloncini corti
Ottima osservazione di cui condivido ....che si pensasse ad altro oppure come sistemare mezzi che non funziona neanche i navigatori e tante altre cose installate e mai rese operative ...........mi tocca usare le mie di cose come un banale tom tom valore 30 euro ..e con questo concludo altro che sprechii... Un Saluto al forumlino ha scritto:purtroppo mi si dovrebbe spiegare chi puo' dire che un pantalone corto non rientra in certi canoni estetici o di decoro e il pantalone lungo invece si,diciamo come al solito, si lascia tutto alla decisione del superiore che decide i colori la taglia e la foggia, tutto dipende da chi si trova davanti....
speriamo si arrivi al 2014 con una bella folgorazione collettiva, e magari si vada a vedere i veri problemi, ad oggi non molto attenzionati per onor del vero.
Re: quisito su pantaloncini corti
Cari colleghi vi voglio ringraziare per la vostra attenta osservazione sull argomento a parte qualcuno che ha fatto delle considerazione di come ho scritto in Maiuscolo prendendo di fatto come se urlassi ....Non rientra nel mio stile non lo faccio neanche a lavoro e non mi permetto ascolto sempre e se ce qualcosa che non mi piace lo dico tranquillamente . Detto questo lo voglio ringraziare di avermelo fatto notare e mi scuso .
Re: quisito su pantaloncini corti
Messaggio da francotemplare »
Ciao Lino, scusa il ritardo, come potrei non rispondere a un luminare del sito, come peraltro ne fanno parte altri dotti, pochi ma buoni (seriamente). Confermo come hai già detto che il discorso impiantato sui pantaloncini, nulla, ha che vedere con i tatuaggi. Orbene, volevo mettere un pochino di altra farina nel sacco, e mischiarla, come una sorta di provocazione per tutti quelli, che si riconoscono come tali, ma sempre senza offesa per alcuno. Nel senso è più grave il pantalone corto, oppure tutto quello che ho già evidenziato nel mio precedente post. Poichè nessuno è intervenuto, io proporrei di lasciarlo alla cavalleria. Per quanto riguarda il tuo ultimo quesito, confermo che a causa di alcuni interventi offensivi fatti, da un soggetto, al momento non merita il mio saluto. Ciaolino ha scritto:Perdonami francotemplare leggo sempre molto volentieri i tuoi post , ma cosa centra quel quesito posto dal collega con il resto , anche a me non piacciono i vari tatuaggi ecc ecc e vesto sempre elegante, ma il quesito posto è diverso...
poi tutti meno uno, mi sembra almeno da spiegare....
ciao
Re: quisito su pantaloncini corti
ok Francotemplare piu che luminare mi sento un illuminato...ahahahah
non so se riguarda il tuo caso , ma ti ricordo che purtroppo vi sono dei troll che si aggirano nel sito cercando di portar zizzania e discredito, penso che con gli "anticorpi" giusti non possano fare molto danno.
ciao
non so se riguarda il tuo caso , ma ti ricordo che purtroppo vi sono dei troll che si aggirano nel sito cercando di portar zizzania e discredito, penso che con gli "anticorpi" giusti non possano fare molto danno.
ciao
Per Aspera ad Astra!!!!
Re: quisito su pantaloncini corti
Messaggio da delfino »
salve e scusate se mi intrometto,
ma indossare un paio di pantaloncini il 22 luglio è proprio così indecoroso???
(purchè siano sobri e non di tipo hawaiano...)
ma indossare un paio di pantaloncini il 22 luglio è proprio così indecoroso???
(purchè siano sobri e non di tipo hawaiano...)
Re: quisito su pantaloncini corti
Salve vittima forse di una persecuzione tanto da sentirmi ridicolo a pubblicare e discutere dei pantaloncini .....ho notato che altri miei colleghi accedono in caserma non ci vedo nulla di orrendo e poi si parla di divisa o di abiti civili ? Non mi sembra che il regolamento parli di abiti civili
Re: quisito su pantaloncini corti
Messaggio da delfino »
caro collega, tu prova a far entrare zio Silvio o Bill Gates e vedi che pure in mutande lo fanno entrare.GiorgioM ha scritto:Provi ad entrare alla Ferrari a Maranello (parlo di fabbrica) o in qualsiasi banca, azienda di servizi, banche, ministeri, ecc. e vedremo se trova gente in ciabatte, pantaloncini corti. Altro che risate
Questo è quanto succede quotidianamente nel ns ambiente: se chi indossa il pantaloncino è App, Brig o Mar. cono c....zzi, ma se sopra i pantaloncini indossa le stellette tutto è concesso, e vagli a dire qualcosa
Re: quisito su pantaloncini corti
Pubbl. CGA CC. del 2010 n. R-11 "Regolamento sulle uniformi per l'Arma"
( pag. 3 )
CAPITOLO I
NORME DI CARATTERE GENERALE
RIFERIMENTI NORMATIVI
a. Art. 221, del Codice penale militare di pace(1);
b. Legge 11 luglio 1978, n. 382 “NORME DI PRINCIPIO SULLA DISCIPLINA MILITARE”(2);
c. Decreto Presidente della Repubblica 18 luglio 1986, n. 545 “REGOLAMENTO DI DISCIPLINA MILITARE” (3);
d. Pub. SMD-G-010 “REGOLAMENTO PER LA DISCIPLINA DELLE UNIFORMI”.
--------------------------------------------------------
da pag. 8 a pag. 11.
3. : ASPETTO ESTERIORE DEL PERSONALE
a. Generalità
Le prescrizioni costituiscono direttiva generale per la disciplina dell’aspetto esteriore del personale dell’Arma. In ogni caso, il personale è tenuto a mantenere un aspetto consono al proprio status, evitando ogni forma di eccentricità.
Omissis ( personale femminile)
c. Personale maschile
(1) Capelli
Devono essere puliti, ordinati, ben curati e, se tinti, di colore naturale. In particolare, devono essere sempre corti e/o sfumati sulla nuca e sulle tempie, scoprendo le orecchie.
Lacche, gelatine e brillantine, se utilizzate per mantenere in ordine l’acconciatura, dovranno essere in modica quantità e di colore neutro.
Il taglio non deve essere eccentrico od inusuale e deve seguire la naturale attaccatura del cuoio capelluto.
(2) Trucco
Non consentito.
(3) Basette
Le basette non devono superare in lunghezza l’allineamento con il limite superiore del trago e devono essere conformi, in lunghezza e spessore, al tipo di acconciatura utilizzata; devono avere forma regolare, non a punta.
(4) Barba e baffi
Devono essere ben tagliati, ordinati e di lunghezza non eccessiva o sproporzionata. La parte del viso non interessata da barba e baffi deve comunque essere ben rasata. I baffi non devono eccedere la larghezza del viso.
(5) Gioielli e monili
Oltre alla fede nuziale (o di fidanzamento) ed all’orologio, previsti dal comune costume, gli uomini possono indossare:
– un anello al massimo, non appariscente e non al dito pollice;
– un braccialetto di foggia tradizionale e non appariscente, intorno al polso sinistro, della larghezza massima di cm 1;
– una catenina di ridotte dimensioni e non visibile.
E’ vietato l’uso di orecchini o di altro tipo di piercing.
- d. Tatuaggi
In linea di principio, si scoraggia il personale militare dal farsi applicare tatuaggi di qualsiasi tipologia, per i rischi che tale pratica comporta per la salute. La consapevolezza e la ormai diffusa conoscenza dei possibili rischi associati a queste abitudini, che possono causare vere e proprie patologie, devono, di per sé, dissuadere il militare dal porle in essere al fine di non compromettere la propria efficienza fisica. Ferma restando la soggettiva responsabilità discendente da quanto sopra riportato, i militari in uniforme non possono esibire tatuaggi.
- e. Unghie
Le unghie devono essere ben curate e tali da non superare la lunghezza del polpastrello del dito. Sono vietate le unghie finte di qualsiasi genere e forma.
- f. Occhiali
Con l’uniforme è consentito l’uso degli occhiali da vista o da sole, purché di foggia classica (lenti a goccia, ovali o rettangolari – montatura di colore nero, grigio o metallico e, comunque, non appariscente o sproporzionata).
- g. Orologio
E’ consentito l’uso dell’orologio di forma classica e regolare, con cinturino di color cuoio, scuro o in acciaio.
- h. Doppi polsini e gemelli
E’ consentito l’uso di camicie con polsini doppi e di gemelli, purché questi ultimi siano ispirati a criteri di sobrietà consoni al decoro dell’uniforme.
- i. Fermacravatta
E’ consentito l’utilizzo di fermacravatte di tipo “a molla” a condizione che il manufatto presenti dimensioni contenute, nonché foggia e soggetto tali da non alterare l’estetica dell’uniforme o risultare di cattivo gusto. Quando utilizzato, il fermacravatta dovrà sempre essere applicato ad un’altezza tale da non essere visibile con la giubba indossata.
- l. Divieto di gioielli e monili
In particolari condizioni operative, e limitatamente allo svolgimento del servizio, può essere vietato l’uso di gioielli e monili che non siano la fede nuziale (o di fidanzamento) e l’orologio.
( pag. 3 )
CAPITOLO I
NORME DI CARATTERE GENERALE
RIFERIMENTI NORMATIVI
a. Art. 221, del Codice penale militare di pace(1);
b. Legge 11 luglio 1978, n. 382 “NORME DI PRINCIPIO SULLA DISCIPLINA MILITARE”(2);
c. Decreto Presidente della Repubblica 18 luglio 1986, n. 545 “REGOLAMENTO DI DISCIPLINA MILITARE” (3);
d. Pub. SMD-G-010 “REGOLAMENTO PER LA DISCIPLINA DELLE UNIFORMI”.
--------------------------------------------------------
da pag. 8 a pag. 11.
3. : ASPETTO ESTERIORE DEL PERSONALE
a. Generalità
Le prescrizioni costituiscono direttiva generale per la disciplina dell’aspetto esteriore del personale dell’Arma. In ogni caso, il personale è tenuto a mantenere un aspetto consono al proprio status, evitando ogni forma di eccentricità.
Omissis ( personale femminile)
c. Personale maschile
(1) Capelli
Devono essere puliti, ordinati, ben curati e, se tinti, di colore naturale. In particolare, devono essere sempre corti e/o sfumati sulla nuca e sulle tempie, scoprendo le orecchie.
Lacche, gelatine e brillantine, se utilizzate per mantenere in ordine l’acconciatura, dovranno essere in modica quantità e di colore neutro.
Il taglio non deve essere eccentrico od inusuale e deve seguire la naturale attaccatura del cuoio capelluto.
(2) Trucco
Non consentito.
(3) Basette
Le basette non devono superare in lunghezza l’allineamento con il limite superiore del trago e devono essere conformi, in lunghezza e spessore, al tipo di acconciatura utilizzata; devono avere forma regolare, non a punta.
(4) Barba e baffi
Devono essere ben tagliati, ordinati e di lunghezza non eccessiva o sproporzionata. La parte del viso non interessata da barba e baffi deve comunque essere ben rasata. I baffi non devono eccedere la larghezza del viso.
(5) Gioielli e monili
Oltre alla fede nuziale (o di fidanzamento) ed all’orologio, previsti dal comune costume, gli uomini possono indossare:
– un anello al massimo, non appariscente e non al dito pollice;
– un braccialetto di foggia tradizionale e non appariscente, intorno al polso sinistro, della larghezza massima di cm 1;
– una catenina di ridotte dimensioni e non visibile.
E’ vietato l’uso di orecchini o di altro tipo di piercing.
- d. Tatuaggi
In linea di principio, si scoraggia il personale militare dal farsi applicare tatuaggi di qualsiasi tipologia, per i rischi che tale pratica comporta per la salute. La consapevolezza e la ormai diffusa conoscenza dei possibili rischi associati a queste abitudini, che possono causare vere e proprie patologie, devono, di per sé, dissuadere il militare dal porle in essere al fine di non compromettere la propria efficienza fisica. Ferma restando la soggettiva responsabilità discendente da quanto sopra riportato, i militari in uniforme non possono esibire tatuaggi.
- e. Unghie
Le unghie devono essere ben curate e tali da non superare la lunghezza del polpastrello del dito. Sono vietate le unghie finte di qualsiasi genere e forma.
- f. Occhiali
Con l’uniforme è consentito l’uso degli occhiali da vista o da sole, purché di foggia classica (lenti a goccia, ovali o rettangolari – montatura di colore nero, grigio o metallico e, comunque, non appariscente o sproporzionata).
- g. Orologio
E’ consentito l’uso dell’orologio di forma classica e regolare, con cinturino di color cuoio, scuro o in acciaio.
- h. Doppi polsini e gemelli
E’ consentito l’uso di camicie con polsini doppi e di gemelli, purché questi ultimi siano ispirati a criteri di sobrietà consoni al decoro dell’uniforme.
- i. Fermacravatta
E’ consentito l’utilizzo di fermacravatte di tipo “a molla” a condizione che il manufatto presenti dimensioni contenute, nonché foggia e soggetto tali da non alterare l’estetica dell’uniforme o risultare di cattivo gusto. Quando utilizzato, il fermacravatta dovrà sempre essere applicato ad un’altezza tale da non essere visibile con la giubba indossata.
- l. Divieto di gioielli e monili
In particolari condizioni operative, e limitatamente allo svolgimento del servizio, può essere vietato l’uso di gioielli e monili che non siano la fede nuziale (o di fidanzamento) e l’orologio.
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Re: quisito su pantaloncini corti
Messaggio da Sempreme064 »
bello questo post..ma voi al mare come vi vestite vi mettete le scarpe calze pantaloni lunghi ? gari Daniele pur avendo avuto vestiario firmato è stato ripreso a non è colpa sua.. era stato invitato dai superiori.. doveva rifiutarsi e dire aspettate che mi vado a cambiare.. ha preso pure il cicchetto...
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Re: quisito su pantaloncini corti
Messaggio da Sempreme064 »
se rientri dalla spiaggia ti vesti leggero.. se ci vai con le scarpe pantaloni calze camicia ti chiamano un'ambulanza vai a finire nei giornali.. è rientrato in caserma mica si porta il cambio dietro.. è stato invitato doveva rifiutarsi ma poi d'estate si presume come ti vesti? buona serata..
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Re: quisito su pantaloncini corti
Messaggio da Sempreme064 »
il regolamento che ha pubblicato panorama bisogna mantenerlo in divisa mica ci vai da barbone tatuato e 50 braccialetti.. c'è già la bandoliera..
Re: quisito su pantaloncini corti
sanzione disciplinare del ‘rimprovero’,
1) - il maresciallo OMISSIS, alla presenza di altro militare inferiore di grado e di personale civile, riceveva in caserma un cittadino presentatosi per espletare un atto delegato dall’A.G. indossando “abiti civili consistenti in pantalone lungo jeans color blu e polo color ghiaccio con sandali estivi aperti di colore blu”; questa la descrizione del proprio abbigliamento da parte del OMISSIS, sostanzialmente coincidente con quella contestata dall’amministrazione: “indossando abiti civili e calzando ciabatte da mare”.
2) - Afferma il ricorrente che, avendo incrociato dette persone e da loro appreso che il legale non sarebbe stato disponibile prima del 3 settembre a venire, “per non ritardare l’esecuzione delle delega e per non creare un disservizio a discapito del cittadino e del suo legale decideva di ricevere le parti per l’espletamento dell’interrogatorio che aveva inizio alle ore 18,30 e terminava alle ore 19,00”.
3) - in atti si trae che l’amministrazione ha parzialmente accolto le giustificazioni del graduato “limitatamente all’intenzione di non ritardare l’atto delegato e/o creare ulteriore disservizio alle parti convenute”, pur tuttavia ritenendo (e contestando) che ben avrebbe potuto “chiedere loro di attendere solo pochi minuti e ritornare indossando la prevista uniforme di servizio, proprio perché accasermato”, ovvero chiedere al comandante capitano presente in ufficio “di essere autorizzato ad indossare l’abito civile, ove consono, come disciplinato dal n. 63 del Regolamento generale dell’Arma dei Carabinieri” (nota n. 149 del 28 settembre 2012, alleg. 9 alla produzione della difesa erariale).
1) - il maresciallo OMISSIS, alla presenza di altro militare inferiore di grado e di personale civile, riceveva in caserma un cittadino presentatosi per espletare un atto delegato dall’A.G. indossando “abiti civili consistenti in pantalone lungo jeans color blu e polo color ghiaccio con sandali estivi aperti di colore blu”; questa la descrizione del proprio abbigliamento da parte del OMISSIS, sostanzialmente coincidente con quella contestata dall’amministrazione: “indossando abiti civili e calzando ciabatte da mare”.
2) - Afferma il ricorrente che, avendo incrociato dette persone e da loro appreso che il legale non sarebbe stato disponibile prima del 3 settembre a venire, “per non ritardare l’esecuzione delle delega e per non creare un disservizio a discapito del cittadino e del suo legale decideva di ricevere le parti per l’espletamento dell’interrogatorio che aveva inizio alle ore 18,30 e terminava alle ore 19,00”.
3) - in atti si trae che l’amministrazione ha parzialmente accolto le giustificazioni del graduato “limitatamente all’intenzione di non ritardare l’atto delegato e/o creare ulteriore disservizio alle parti convenute”, pur tuttavia ritenendo (e contestando) che ben avrebbe potuto “chiedere loro di attendere solo pochi minuti e ritornare indossando la prevista uniforme di servizio, proprio perché accasermato”, ovvero chiedere al comandante capitano presente in ufficio “di essere autorizzato ad indossare l’abito civile, ove consono, come disciplinato dal n. 63 del Regolamento generale dell’Arma dei Carabinieri” (nota n. 149 del 28 settembre 2012, alleg. 9 alla produzione della difesa erariale).
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