Salve sono Giuseppe e sono nuovo del forum. Vorrei raccontare la mia situazione in quanto mi sta pesando moltissimo sia in termini psicologici sia in termini economici:
mi sono arruolato in Esercito Italiano con il 3° blocco 2011, ho partecipato al concorso VFP4 2° immissione 2012, ed avendo passato i quiz, in attesa di convocazione per visite mediche e prove fisiche, ho avuto un prolungamento di ferma concorsuale (altrimenti avrei dovuto congedarmi il 5 settembre 2012). In Ottobre sono stato dichiarato idoneo come VFP4. A novembre mi sono operato di prk agli occhi (avevo prenotato la prestazione specialistica 6 mesi prima) e ho fatto 12 giorni di convalescenza. La convalescenza inoltre si è protratta fino al 9 dicembre compreso poiché mi sono operato prima ad un occhio e poi all'altro. Sono rientrato in servizio e fatto idoneo. A metà dicembre è uscita la graduatoria VFP4 dove ero vincitore e per di più in ottima posizione. Il 19 dicembre alle 3 di notte in caserma accidentalmente mi graffio l'occhio con un unghia nel sonno e vengo trasportato al pronto soccorso oftalmico di roma dove mi prescrivono 3 giorni di riposo medico per un'abrasione corneale. Il responsabile sanitario della caserma il giorno successivo dispone l'invio all'ospedale militare dove rimarrò ricoverato per 4 giorni e al 5° sarò dimesso con 15 giorni di convalescenza terminati il 7 gennaio con il rientro in servizio l'8. Appena rientrato in servizio la mattina dell'8 mi comunicano di punto in bianco l'avvio di un procedimento di proscioglimento nei miei confronti per il superamento dei limiti di licenza straordinaria di convalescenza poiché io da vfp1 in prolungamento di ferma per concorso, non avrei potuto prendere più di 10 giorni di convalescenza al mese (da computarsi in ogni mese). Morale della favola il primo marzo mi comunicano che sono stato prosciolto, che ho perso il concorso poiché nel bando come requisito c'è scritto di "non essere stato prosciolto d'autorità o d'ufficio, ad eccezione dei proscioglimenti per inidoneità psico-fisica" (come se io nel superare i giorni di convalescenza stessi in vacanza anziché temporaneamente inidoneo al servizio) e mi è stato comunicato che non ho diritto all'estratto di servizio (anche se il mio anno di servizio l'ho regolarmente svolto) così da non poter partecipare a nessun concorso se anche tra i requisiti non avesse la questione del proscioglimento (ad esempio agenti polizia che comunque prevede la consegna dell'estratto di servizio). In pratica sono stato tacciato quasi da assassino. Comunque chiedo all'avvocato Carta se ci sono i presupposti per un ricorso, considerando:
-che secondo la normativa "DIRETTIVA SULLO STATO GIURIDICO DEL PERSONALE VOLONTARIO DI TRUPPA IN FERMA PREFISSATA E IN FERMA BREVE" il comando doveva notificarmi la possibilità di usufruire della licenza ordinaria residua in modo da evitare di passare i limiti, che il comando doveva disporre il mio invio all'autorità sanitaria per verificare un possibile reintegro in servizio, e tutto questo non è stato fatto tanto che ho passato i limiti sia a novembre che a dicembre rientrando in servizio ed essendo fatto idoneo in entrambi i casi senza che nessuno mi dicesse niente prima dell'8 gennaio quando il procedimento è stato avviato in via tempestiva e quando a mia domanda se il proscioglimento implicasse qualcosa in termini di concorso vfp4 mi è stato risposto dal comandante di reggimento che si erano informati a Persomil e avevano avuto risposta negativa;
- la proporzionalità dei giorni spettanti di convalescenza si nota solo nell' art. 12 quinquies, commi 2 e 4, D. Lgs. n. 215/2001, poichè nella direttiva citata, la dicitura "10 giorni per ogni mese di prolungamento" intesa da me in 10 giorni al mese computabili (come nel caso dei vfp1 che hanno diritto a 120 giorni di convalescenza ovvero 10 per ogni mese senza la necessita che essi siano consumati nella misura di 10 al mese) è modificata aggiungendo una parentesi che specifica "limite da computarsi sull’arco di ciascun mese di prolungamento", mettendo me caporale in servizio da 1 anno e mezzo, che per disgrazia si è trovato a dover stare allettato per 40 giorni unicamente nelle situazioni descritte in tutto il periodo del servizio, alla pari di un ragazzo che prende 121 giorni consecutivi nell'anno da vfp1.
A me questa non sembra giustizia e dato che oggi il tempo è tiranno con tutti noi giovani e non ci si può permettere di perderlo, mi ritroverei a 23 anni senza una certezza ne una possibilità di riscatto.
Ringrazio l'avvocato Carta per un eventuale interessamento.
Proscioglimento VFP1 per superamento della convalescenza
Moderatore: Avv. Giorgio Carta
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Re: Proscioglimento VFP1 per superamento della convalescenza
Messaggio da Eye of the tiger »
inoltre volevo chiedere se fosse corretta la mancata consegna dell'estratto della documentazione di servizio al congedo dato che il mio anno l'ho completato correttamente con note eccellenti e 1 elogio
Re: Proscioglimento VFP1 per superamento della convalescenza
Messaggio da pavlo84 »
Io se fossi in te opterei per il ricorso al TAR, hai di tempo 60 giorni dal giorno successivo al proscioglimento...per come la vedo io ci sono i requisiti per essere fondato il ricorso.
In bocca al lupo
In bocca al lupo
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