Pratica di Mare, militare infedele

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Pratica di Mare, militare infedele

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Pratica di Mare, militare infedele si appropriava dei soldi delle spese postali: condannato a tre anni e mezzo di reclusione

Di Redazione - 27 aprile 2017 - 11:44

Era un lavoro certosino, il suo, tanto che per un lungo periodo di tempo nessuno aveva sospettato nulla. Ma qualcosa deve essere andato storto, perché a un certo punto sull’operato di un luogotenente, capo del Nucleo postale presso l’Aeroporto Militare di Pratica di Mare “Mario De Bernardi” si sono attivati i controlli delle forze dell’ordine, che hanno deciso di verificare se l’operato dell’umo fosse davvero trasparente e onesto o se nascondesse qualcosa.

L’uomo, A.G. secondo le accuse risultate dalle lunghe indagini, nei suoi undici anni di operato – durante i quali si occupava di trasferire la posta dagli uffici dell’aeroporto a quelli della posta di Torvaianica, per spedirla. Nelle buste non sempre c’erano solo fogli di carta più o meno importanti, ma – spesso – transiti anche importanti di denaro. Soldi che non sempre arrivavano, non tutti, almeno, ai destinatari: una parte finiva infatti nelle tasche del militare infedele, A.G., un pometino poi accusato di peculato militare. E ora, a distanza di tempo, è arrivata per lui la condanna. I giudici hanno infatti condiviso le risultanze delle indagini, secondo le quali l’uomo avrebbe utilizzato false distinte ed effettuato false spedizioni indirizzando missive e pacchi a persone inesistenti. Il militare avrebbe anche fatto risultare più spedizioni alla stessa persona, con l’unico fine di appropriarsi del denaro che avrebbe dovuto spedire altrove. Da quanto risulta dalle indagini, il luogotenente sarebbe riuscito ad accantonare addirittura 608 mila euro, presi illecitamente dal fondo permanente destinato ai pagamenti in contanti delle spese postali.

Ad insospettire gli inquirenti anche il tenori di vita del luogotenente, sicuramente più alto rispetto a quanto consentito dal suo stipendio di militare. I ricorsi presentati dal militare sono stati rigettati e l’uomo è stato condannato inizialmente dal Tribunale militare di Roma e successivamente poi Corte militare d’Appello di Roma. Per lui la condanna ammonta a tre anni, sei mesi e venti giorni di reclusione, resa definitiva dall’intervento della Corte di Cassazione, che ha confermato l’accusa di peculato militare.

ecco il link

https://www.ilcorrieredellacitta.com/ne ... sione.html


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Re: Pratica di Mare, militare infedele

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POMEZIA, "PECULATO" DA 608.000 EURO

I soldi per le spese postali finivano nelle sue tasche: condannato un militare
27 aprile 2017, ore 09:04

Per undici anni si è occupato di portare la posta dagli uffici dell’aeroporto “Mario De Bernardi” di Pratica di Mare all’ufficio postale di Torvaianica, nel Comune di Pomezia, e di spedirla. Ha gestito così un flusso notevole di denaro speso dal Ministero della difesa per la corrispondenza. Ma molte di quelle somme sono in realtà scivolate nelle sue tasche e, accusato di peculato militare, un luogotenente, capo del Nucleo postale presso l’Aeroporto pometino, A. G., è stato condannato.

In base alle indagini svolte è emerso che il militare ha utilizzato false distinte, compiuto false spedizioni, indirizzando plichi a soggetti inesistenti, o fatto risultare più spedizioni allo stesso destinatario, sempre con l’obiettivo di appropriarsi del denaro. Alla fine il luogotenente G.. è così riuscito a impossessarsi di 608mila euro del fondo permanente destinato ai pagamenti in contanti delle spese postali. Ipotesi investigative, formulate anche alla luce del tenore di vita del luogotenente, che hanno trovato conferma nel corso del giudizio. Il militare è stato così condannato dal Tribunale militare di Roma e, ottenuto un po’ di sconto, poi dalla Corte militare d’Appello di Roma, che ha emesso per lui una sentenza di condanna a tre anni, sei mesi e venti giorni di reclusione. Condanna resa ora definitiva dalla Corte di Cassazione, che ha rigettato il ricorso di G.., confermando l’accusa di peculato militare. “Il quadro di scarsi controlli – hanno evidenziato i giudici – induceva in errore l’amministrazione e e consentiva agevolmente di realizzare le appropriazioni”. Prescritti i reati consumati dal 2001 al 2004, per gli altri, quelli fino al 2012, la condanna è così definitiva.

Clemente Pistilli

articolo della persona suindicata

da ilcaffe.tv /i-soldi-per-le-spese-postali-finivano-nelle-sue-tasche-condannato-un-militare
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Re: Pratica di Mare, militare infedele

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Accoglie la citazione e per l’effetto condanna il convenuto A.. G.. al risarcimento a favore del Ministero della Difesa di euro 608.841,10 (seicentoottomilaottocentoquarantuno/10) oltre a rivalutazione dal 31 dicembre 2012 e interessi dal deposito della sentenza al soddisfo.
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