PPO ritardo INPS

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mauri64
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Re: PPO ritardo INPS

Messaggio da mauri64 »

Maxgal64 ha scritto: lun feb 08, 2021 3:45 pm
Inoltre questo ritardo potrebbe pregiudicarmi i tempi per il riconoscimento che la legge prevede in un biennio dalla data del pensionamento per ottenere benefici retroattivi.
Massimo
Salve, per ottenere il beneficio economico della pensione privilegiata sin dalla data di cessazione dal
servizio, la relativa domanda deve essere presentata entro due anni dalla cessazione stessa.


Pertanto stai tranquillo, avendo presentato la relativa istanza nei termini previsti (due anni), avrai diritto ad ottenere il beneficio dalla data di collocamento in quiescenza, indipendentemente da quando l'Istituto previdenziale conferirà la P.P.O.

Saluti


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nonno Alberto
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Re: PPO ritardo INPS

Messaggio da nonno Alberto »

Maxgal64 ha scritto: lun feb 08, 2021 3:45 pm Ho scritto già diverse volte delle nefandezze dell’INPS che riguardavano cronici ritardi e disinteresse evidente alla nostra categoria. Ho dovuto combattere per oltre quindici mesi per avere la certificazione delle spettanze TFS ed una volta ricevuta ho rilevato errori sui calcoli ed iniziando una battaglia a colpi di email e pec, telefonate ed incazzature varie sono riuscito ad avere quanto mi spettava seppur con un margine di errore di un anno legato a vizi di conteggi a causa di dette vicende. Ma ho deciso di soprassedere. Poi ho cominciato a tribulare per la PPO. Sono in quiescenza dal settembre 2018 e ad ottobre stesso anno inoltro la domanda. Nel corso di questi mesi ho inviato solleciti e non ho ottenuto risposta. Ho deciso quindi a metà gennaio 2020 di rivolgermi al Ministero della Funzione Pubblica. Quest’ultimo ente ha bacchettato la Direzione Generale INPS con atto formale indirizzato anche a me. Oggi mi previene questa risposta:

... “Buongiorno sig. Galasso,
il ritardo nella presa in carico della sua domanda è, purtroppo, dovuto a un fatto tecnico, ossia alla circostanza per cui la sua domanda di pensione di privilegio non è transitata nel sistema informatico della gestione dipendenti pubblici ed è stata, quindi, presa in carico solo in data 9 Dicembre 2020.
Questo ufficio, in base a quanto previsto dalla Nota operativa 27 del 25/07/2007 e dal messaggio Inps n. 7115 del 23/11/2015 in merito alla fase istruttoria del procedimento di pensione privilegiata per le domande presentate dopo il 23/11/2015, ha completato la fase istruttoria trasmettendo copia della sua domanda al Ministero dell’Interno e richiedendo documentazione necessaria all’emissione del provvedimento.
La richiesta di convocazione a visita collegiale ai fini dell'accertamento del diritto al trattamento di privilegio e l’attivazione dell’iter per l’eventuale acquisizione di Parere dal Comitato di Verifica per le Cause di Servizio sulla dipendenza da fatti di servizio, relativo a patologie per le quali non sia ancora stato espresso un giudizio, competono, infatti, al Ministero dell’Interno in virtù di quanto previsto Messaggio Inps n. 7115 del 23/11/2015.
Sarà nostra cura informala circa l'avanzamento della pratica.
Ci scusiamo ancora per il ritardo e porgiamo cordiali saluti
Assicurato pensionato Gestione Pubblica - Direzione Provinciale di Alessandria “...

Ora, oltre al voltastomaco, alcune considerazioni:
una non risposta con un esordio alla supercazzola.
Io sono di Torino, dove ho sempre lavorato negli ultimi 30 anni e dove risiedo, ma risponde Alessandria.

Ciao Max, confermo caso analogo a collega CC, domanda pensione privilegiata sede Forlì, la trattazione è in atto alla sede INPS di Reggio Emilia.



La presa in carico a dicembre 2020 è antecedente alla mia lamentela con il Ministero della Funzione Pubblica, quindi non è vero che la domanda non era transitata poiché è stata trattata in ritardo e basta.
Inoltre questo ritardo potrebbe pregiudicarmi i tempi per il riconoscimento che la legge prevede in un biennio dalla data del pensionamento per ottenere benefici retroattivi.
Fatto salvo quanto ancora potrò incazzarmi, trovo sbalorditivo e pazzesco quanto io stia subendo. Sono indignato ed offeso. In un paese civile mi avrebbero indennizzato a prescindere ed invece si limitano a dirmi che mi informeranno. Il prossimo passo sarà quello di restituire al Ministero gli oltre 100 attestati di riconoscimento che come un xxxxxxxx ho ottenuto vedendo la mia vita a chi ora mi umilia. Che schifo. Mi vergogno di questo stato ... Massimo
Ciao Alberto
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nonno Alberto
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Re: PPO ritardo INPS

Messaggio da nonno Alberto »

Maxgal64 ha scritto: mer feb 10, 2021 9:14 pm
Ho lamentato questa condizione di "errore" nonostante le scuse ricevute, affinché mi si certificasse, con pieno rispetto delle indicazioni e delle rassicurazioni che i colleghi mi hanno gentilmente offerto e scritto, inviando nuove e vibrate lamentele sia all'INPS che all'Ispettorato della Funzione Pubblica, che la mia domanda avesse riferimento di presentazione alla data di cui a tale attività e non alla trattazione in ritardo dell'INPS stesso. Oggi pomeriggio insistentemente mi cercano telefonicamente dalla sede INPS di Alessandria. Una donna, dai toni "burocratici alterati" si dichiara colei che mi seguirà nel percorso amministrativo e con una favella di chi la sa e non le manda a dire mi chiarisce: ..."La sua domanda è finita in un contenitore (il sito INPS n.d.r.) dove tutto finisce e dove poi non è stato pescato. Questo è un errore che raramente si verifica (io ne ho subiti diversi e sempre in relazione alle istanze verso detto ENTE tramite il portale). La nostra procedura è meramente di supporto alle attività del Ministero dell'Interno, infatti messaggio INPS 7115 del 23/11/2015 indica che la domanda deve essere contestualmente inoltrata ad apposito indirizzo PEC del Ministero dell'Interno. (Io aggiungo che a mano ne ho consegnato copia anche all'Ufficio del Personale della Questura che mi ha congedato). La trattazione presso la nostra sede che non è quella di residenza, è dovuta al fatto che l'INPS ha diviso in POLI le sedi per le specifiche trattazioni, individuando quella di Alessandria, per una serie di territori del nord, quella addetta allo specifico trattamento delle pratiche suddette. Non interessa a noi di come viene gestita la pratica, poiché la nostra attività istruttoria termina con la ricezione di quanto inserito dal richiedente nel portale che viene girato al Ministero dell'Interno che a sua volta acquisisce la documentazione che di massima si allega alla domanda stessa sul portale INPS per una seconda istruttoria e l'invio, presunto e probabile, ma non certo, alla CMO. Però il Ministero prima di fare questo richiede copia della documentazione stessa anche all'ultima sede di servizio. Poi una volta ottenuto il provvedimento della CMO se non necessita del parere sul riconoscimento, la pratica così istruita ritorna all'INPS che definisce la parte amministrativa e contabile, valutando e con potere di revisione e rinvio al mittente per le questioni rilevate, la correttezza della procedura tutta. Ora la CMO di Milano per effetto della pandemia non visita e stanno rinviando tutti gli appuntamenti del 2021. Quindi ci scusiamo per quanto accaduto, ma non è successo nulla e speriamo che le cose vadano meglio. Anzi le suggerisco perché non fa mai male, se può sollecitare anche al Ministero. Le faremo avere un rassicurazione scritta quale ricevuta della presentazione della suddetta istanza." ... Non certo di aver capito, ho rimostrato e sostenuto che le indicazioni procedurali non siano proprio quelle citate. La circolare ministeriale di riferimento nr. 333/H/N 18 del 24/11/2015 a me resa nota con disposizione della locale Questura dove prestavo servizio con la nota 119/2015 di prot. 10909 del 2/12/2015 specifica che la domanda deve essere inoltrata per via telematica al predetto ente di previdenza e con modalità a scelta, PEC - MIC - RR, al Ministero che si tratta la stessa nella fase istruttoria, ma poi ne comunica all'ente predetto alcune fasi. Quindi non mi sembra che la mancata trattazione seppur asserito marginale fosse poi così ininfluente ed ora cercherò di capire verso nuovi indirizzi che fine abbia fatto questa benedetta pratica che dovrebbe essere definita, pur senza una conseguenza al termine perentorio, in 600 giorni, successivamente ai quali, come letto in alcune sentenze a ricorsi vari, spettano gli interessi legali al ritardo. Devo sostenere che sentirsi dire che la domanda non trovata, persa nel contenitore e poi recuperata dopo i miei specifici e determinati solleciti, tanto da generare scuse e chiarimenti non comuni da parte del predetto ente, non sia elemento di rilievo, un po disorienta e sorprende; ma ancora di più sorprendente è stata la richiesta durante la suddetta telefonata quando l'interlocutrice, seria, mi ha interrogato sul fatto che dovevo essere certo, poiché potevo essermelo eventualmente dimenticato, di non essere stato oggetto di visite presso CMO dal momento dell'istanza in questione. Non ho patologie cerebrali allo stato e non rientrano nemmeno in quelle che ho formulato come oggetto di valutazione per la concessione della PPO su cause già riconosciute dipendenti, ma comincio a credere di potermi trovare in un limbo tipo "matrix". Vi ringrazio per l'attenzione a questi scritti forse un po tediosi, ma è probabile che io sia incappato in qualche ostacolo di troppo e quindi ben vengano i suggerimenti. Ora devo meditare su come agire e chi interrogare per ottenere chiarimenti. Poi si vedrà ... Max


Max....., per caso hai lasciato il dito incollato alla tastiera :lol: :lol: ( scherzo)

Però.. calmati sennò devi aggiungere altre cause di servizio per usura dito :lol: e innalzamento pressorio :lol:

È vero c'è un disservizio ma calma, vedrai che tutto si risolve, non farne una questione di principio e di tempistiche.

Personalmente per la ppo ho atteso 4 anni, sono incappato nel periodo di chiusura delle cmo, ho impiegato oltre 1 e mezzo per far reperire la domanda che avevo trasmesso a Chieti, da qui i scatoloni sono finiti a Roma e da Roma a Padova, telefonate, e-mail, PEC ecc. ecc., per cui so di cosa parli, 2 viaggi a Padova dovevo essere valutato per la ppo ma hanno valutato l'equo indennizzo, per cui altro viaggio a Padova ecc. ecc.

Vedi, sei in buona compagnia 😜👍


Ciao Alberto


mauri64
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Re: PPO ritardo INPS

Messaggio da mauri64 »

Maxgal64 ha scritto: gio feb 11, 2021 4:01 pm Dopo 27 mesi di attesa, dovevo pure sfogarmi!
Salve, purtroppo di storie come la tua questo forum ne è pieno. Se ti può tranquillizzare, anch'io sono tra questi.
Sono in attesa da 20 mesi che l'Inps di Pistoia mi liquidi il contratto 2016-2018, sollecitato più volte la responsabile ha riferito che ci vorrà ancora all'incirca 10 mesi.
Prendiamola con filosofia, altrimenti ci roviniamo la salute se non già compromessa.

Un caloroso saluto
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Re: PPO ritardo INPS

Messaggio da mauri64 »

MaxgaI, quando l'Inps ti conferirà questa benedetta PPO, potresti gentilmente darne comunicazione?

Ciao Maurizio
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Re: PPO ritardo INPS

Messaggio da mauri64 »

Sii fiducioso, vedrai che quanto prima, tratteranno definitivamente il tutto.
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nonno Alberto
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Re: PPO ritardo INPS

Messaggio da nonno Alberto »

Maxgal64 ha scritto: mer feb 24, 2021 3:08 pm Invecchieremo insieme ...🤑🤑🤑🤑🤑 :lol: :lol:
skorpio62
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Re: PPO ritardo INPS

Messaggio da skorpio62 »

Madre de Dios che storia allucinante !
Io ho inoltrato contestualmente domanda di pensione e p.p.o. (patologia riconosciuta SI dipendente da C.S. e nel 2009 aggravata tanto che mi dichiararono parzialmente idoneo) ad aprile scorso a seguito di riforma per altra patologia (questa non dipendente da C.S.)
Ieri mi hanno comunicato che dal 15 giugno p.v. mi sarà versata la prima rata del tfs.
Riguardo alla pensione è tutto in trattazione.
Capisco il tuo "disappunto", è tutto veramente assurdo.
Spero di non incappare nella stessa disavventura per la p.p.o. e che la pratica sia nelle mani giuste.
Intanto sto verificando se l'importo del tfs è corretto, così a naso temo ci sia un errore (niente di eclatante, per fortuna).
Ti faccio i migliori auguri.
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