Porto armi dopo riforma

Diritto Militare e per le Forze di Polizia
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lonimo
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Iscritto il: mer nov 02, 2011 10:46 pm

Porto armi dopo riforma

Messaggio da lonimo »

Buon giorno,
Sono un ex Polizia di Stato riformato nel 2012 per inodeneita' al servizio d'istituto a causa di un disturbo ossessivo compulsivo che mi ero deciso a curare.
Quindi sono stato in malattia per circa un anno, durante il quale mi sono curato, ma nonostante il netto
Miglioramento avuto la cmo di Milano mi ha riformato mandandomi anticipatamente in quiescienza.
Ho finito di assumere farmaci nell'agosto del 2012, e nel febbraio del 2013 mi è stato notificato che la Prefettura ha scopo cautelativo mi toglieva la possibilità di detenere armi ( che avevo gia' consegnato al mio comando), ingiungendomi di cederle ad altra persona, cosa che ho prontamente fatto cedendole ad una armeria della mia città.
Comunque semestralmente ho chiesto alla psichiatra della asl in cui ero in cura di effettuarmi delle visite di controllo per riottenere il diritto che mi era stato negato.
Ora nel 2017 con una relazione clinica della dottoressa unita a test psicologico mi sono recato presso la commissione di medicina legale per sottopormi a visita collegiale.
Nonostante sia la relazione clinica che il test davano adito alla possibilità di un esito positivo al rilascio, la commissione ha resinto la mia richiesta con questa motivazione : Permanentemente non idoneo.
La stessa copiata credo dalla precedente motivazione con cui la cmo mi dichiarava permanentemente non idoneo al servizio d'istituto.
Adesso le chiedo quale sia l'iter e le possibilità di riavere l'idoneita' all'uso delle armi.
Ho 58 anni, in servizio mi sono sempre distinto per la professionalità con cui operavo prima in Questura e successivamente in aeroporto, nel rapporto informativo che il ministero dell'interno a seguito della riforma mi ha comunicato avevo il punteggio di ottimo.
Quindi Lei capisce che dopo aver dato allo Stato Italiano, nei limiti delle mie possibilità una buona parte della mia vita sono deluso da come sono stato trattato solo perché ho deciso di curarmi.
La ringrazio per la Sua collaborazione
Luigi


avt8
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Iscritto il: gio gen 30, 2014 8:36 pm

Re: Porto armi dopo riforma

Messaggio da avt8 »

lonimo ha scritto:Buon giorno,
Sono un ex Polizia di Stato riformato nel 2012 per inodeneita' al servizio d'istituto a causa di un disturbo ossessivo compulsivo che mi ero deciso a curare.
Quindi sono stato in malattia per circa un anno, durante il quale mi sono curato, ma nonostante il netto
Miglioramento avuto la cmo di Milano mi ha riformato mandandomi anticipatamente in quiescienza.
Ho finito di assumere farmaci nell'agosto del 2012, e nel febbraio del 2013 mi è stato notificato che la Prefettura ha scopo cautelativo mi toglieva la possibilità di detenere armi ( che avevo gia' consegnato al mio comando), ingiungendomi di cederle ad altra persona, cosa che ho prontamente fatto cedendole ad una armeria della mia città.
Comunque semestralmente ho chiesto alla psichiatra della asl in cui ero in cura di effettuarmi delle visite di controllo per riottenere il diritto che mi era stato negato.
Ora nel 2017 con una relazione clinica della dottoressa unita a test psicologico mi sono recato presso la commissione di medicina legale per sottopormi a visita collegiale.
Nonostante sia la relazione clinica che il test davano adito alla possibilità di un esito positivo al rilascio, la commissione ha resinto la mia richiesta con questa motivazione : Permanentemente non idoneo.
La stessa copiata credo dalla precedente motivazione con cui la cmo mi dichiarava permanentemente non idoneo al servizio d'istituto.
Adesso le chiedo quale sia l'iter e le possibilità di riavere l'idoneita' all'uso delle armi.
Ho 58 anni, in servizio mi sono sempre distinto per la professionalità con cui operavo prima in Questura e successivamente in aeroporto, nel rapporto informativo che il ministero dell'interno a seguito della riforma mi ha comunicato avevo il punteggio di ottimo.
Quindi Lei capisce che dopo aver dato allo Stato Italiano, nei limiti delle mie possibilità una buona parte della mia vita sono deluso da come sono stato trattato solo perché ho deciso di curarmi.
La ringrazio per la Sua collaborazione
Luigi
E corretto il diniego alla detenzione e porto di armi, essendo stato riformato dalla polizia, per problemi psichiatrici,e se ti hanno tolto la pistola in servizio, come puoi detenere un'arma dopo la riforma con questa patologia ?- Unica strada e impugnare il diniego del Prefetto avanti al T.A.R., ma potrebbe andare bene se tu chiedessi il porto d'armi per un fucile da caccia- Un collega ha fatto ricorso al T.A.R. che gli era stata ritirato il porto di fucile ed il T.A.R. gli ha dato ragione-
Dott.ssa Astore
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Re: Porto armi dopo riforma

Messaggio da Dott.ssa Astore »

Purtroppo quando siamo riformati per patologia psichiatrica,sotto il profilo medico legale non c'e' piu' accesso al porto d'armi ne' come detenzione ne' per uso personale.
Cordialmente
Lucia Astore
Dott.ssa Lucia Astore - Medico Legale | Psichiatra forense
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affezionato
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Re: Porto armi dopo riforma

Messaggio da affezionato »

buongiorno. anche a me è capitata la stessa cosa. a seguito di stato ansioso reattivo sono stato riformato in 6 mesi nonostante nell'ultima visita abbia presentato un certificato con netto miglioramento. In poco tempo sono perfettamente guarito e so di non poter più rientrare in servizio.
Ero cacciatore e mi sono visto ritirare cautelativamente le armi che ho dovuto intestare ad un caro amico.
Ora vorrei riprendere il porto d'armi per dedicarmi a questa passione.
Possibile non ci sia una soluzione? una persona deve essere marchiata a vita solamente per un episodio?
alonso

Re: Porto armi dopo riforma

Messaggio da alonso »

Non dipende dal tipo di patologia? quindi anche per attacchi di panico?
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