petizione al parlamento europeo per l'equiparazione delle vi
petizione al parlamento europeo per l'equiparazione delle vi
e' arrivata la prevista (e sonora) doppia condanna dell'Italia da parte della corte di Strasburgo, in primis per le torture al G8 di Genova e - non da ultimo - perche' in violazione degli obblighi comunitari l'Italia tuttora NON prevede alcun risarcimento per le vittime di reati.
Morale: a breve tutte le vittime di reati potranno ottenere fino a 100mila euro senza prescrizione, anche per fatti di cinquanta anni fa.
Gia' gli avvocati si stanno attrezzando per un contenzioso di massa destinato a sicura sorte.
Tenetevi forte perche' ne vedremo delle belle anche sotto il profilo del bilancio dello Stato.
Altra morale: vi e' dunque prova certa che Strasburgo i giudici europei puniscono severamente qualsiasi trattamento discriminatorio, particolarmente ingiusto e odioso se effettuato tra le vittime di reati, figuriamoci del terrorismo e del dovere.
Non so cosa stiamo aspettando a fare tutti quanti una petizione - gratis e online, tempo minuti cinque seduti da casa sul pc - al parlamento europeo, basata sul modello che gia' ho postato, per l'equiparazione delle vittime del dovere a quelle del terrorismo, quale primo passo per l'apertura di una procedura di infrazione che vedra' soccombere gli attuali orientamenti discriminatori.
Spero che a questo punto usiate la logica, meditiate sull'argomento a fondo e non vi facciate ulteriormente confondere da parole a vuoto e timore reverenziale dei soliti noti, che sono stati sonoramente legnati.
Non e' la prima e non sara' l'ultima volta!
Umilmente saluto tutti gli esseri con l'augurio sincero che possano essere sempre felici e che mai nessuno debba sperimentare sofferenze e disagi.
Morale: a breve tutte le vittime di reati potranno ottenere fino a 100mila euro senza prescrizione, anche per fatti di cinquanta anni fa.
Gia' gli avvocati si stanno attrezzando per un contenzioso di massa destinato a sicura sorte.
Tenetevi forte perche' ne vedremo delle belle anche sotto il profilo del bilancio dello Stato.
Altra morale: vi e' dunque prova certa che Strasburgo i giudici europei puniscono severamente qualsiasi trattamento discriminatorio, particolarmente ingiusto e odioso se effettuato tra le vittime di reati, figuriamoci del terrorismo e del dovere.
Non so cosa stiamo aspettando a fare tutti quanti una petizione - gratis e online, tempo minuti cinque seduti da casa sul pc - al parlamento europeo, basata sul modello che gia' ho postato, per l'equiparazione delle vittime del dovere a quelle del terrorismo, quale primo passo per l'apertura di una procedura di infrazione che vedra' soccombere gli attuali orientamenti discriminatori.
Spero che a questo punto usiate la logica, meditiate sull'argomento a fondo e non vi facciate ulteriormente confondere da parole a vuoto e timore reverenziale dei soliti noti, che sono stati sonoramente legnati.
Non e' la prima e non sara' l'ultima volta!
Umilmente saluto tutti gli esseri con l'augurio sincero che possano essere sempre felici e che mai nessuno debba sperimentare sofferenze e disagi.
- antoniomlg
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Re: petizione al parlamento europeo per l'equiparazione dell
Messaggio da antoniomlg »
io ci provai all'epoca ma non sono riuscitoZenmonk ha scritto:e' arrivata la prevista (e sonora) doppia condanna dell'Italia da parte della corte di Strasburgo, in primis per le torture al G8 di Genova e - non da ultimo - perche' in violazione degli obblighi comunitari l'Italia tuttora NON prevede alcun risarcimento per le vittime di reati.
Morale: a breve tutte le vittime di reati potranno ottenere fino a 100mila euro senza prescrizione, anche per fatti di cinquanta anni fa.
Gia' gli avvocati si stanno attrezzando per un contenzioso di massa destinato a sicura sorte.
Tenetevi forte perche' ne vedremo delle belle anche sotto il profilo del bilancio dello Stato.
Altra morale: vi e' dunque prova certa che Strasburgo i giudici europei puniscono severamente qualsiasi trattamento discriminatorio, particolarmente ingiusto e odioso se effettuato tra le vittime di reati, figuriamoci del terrorismo e del dovere.
Non so cosa stiamo aspettando a fare tutti quanti una petizione - gratis e online, tempo minuti cinque seduti da casa sul pc - al parlamento europeo, basata sul modello che gia' ho postato, per l'equiparazione delle vittime del dovere a quelle del terrorismo, quale primo passo per l'apertura di una procedura di infrazione che vedra' soccombere gli attuali orientamenti discriminatori.
Spero che a questo punto usiate la logica, meditiate sull'argomento a fondo e non vi facciate ulteriormente confondere da parole a vuoto e timore reverenziale dei soliti noti, che sono stati sonoramente legnati.
Non e' la prima e non sara' l'ultima volta!
Umilmente saluto tutti gli esseri con l'augurio sincero che possano essere sempre felici e che mai nessuno debba sperimentare sofferenze e disagi.
o perche ignorante io...
oppure perche la procedura non è semplice...
oppure perche non ho capito se uno inserisce il testo della petizione e gli altri devono solo firmarlo...
oppure se ognuno deve inserire il proprio testo della procedura.
e nelle mie condizioni credo siano in molti...
niente di meglio se riuscisse a semplificare...
ciao e grazie
Re: petizione al parlamento europeo per l'equiparazione dell
ok, sul portale delle petizioni del parlamento europeo possiamo inserire la stessa petizione, saranno loro a riunirle. poi le pubblicizzeremo per farle sostenere da colleghi ed amici delle vdd (quelle con piu sostegno vengono discusse per prime)
- antoniomlg
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Re: petizione al parlamento europeo per l'equiparazione dell
Messaggio da antoniomlg »
allora credo sia utile riproporre nuovamente la cosaZenmonk ha scritto:ok, sul portale delle petizioni del parlamento europeo possiamo inserire la stessa petizione, saranno loro a riunirle. poi le pubblicizzeremo per farle sostenere da colleghi ed amici delle vdd (quelle con piu sostegno vengono discusse per prime)
inserendo nuovamente il testo da modificare solo i propri dati...
e magari fare la stessa cosa anche su facebok.
ciao
Re: petizione al parlamento europeo per l'equiparazione dell
ho trovato il testo e tutta la discussione che all'epoca non trovo' consenso. credo che adesso il tempo sia quello giusto, come dimostrano anche certe "timide" concessioni (vds. esenzione irpef) per zittirci, evidentemente in quanto se andavamo in europa avevamo partita vinta a tavolino su tutta la linea.
ecco il testo che all'epoca avevo proposto:
PETIZIONE AL PARLAMENTO EUROPEO
COMMISSIONE PER LE PETIZIONI
il sottoscritto......, di nazionalità italiana, C.F......... , residente in......con indirizzo in ...email....PEC....
In virtù dell'articolo 227 del trattato sul funzionamento dell'Unione europea e degli articoli 201 (Diritto di petizione), 202 (Esame delle petizioni), 203 (Pubblicità delle petizioni), del Regolamento di procedura del Parlamento europeo, presenta alla Commissione per le Petizioni la presente Petizione avente ad oggetto:
La violazione dei diritti fondamentali alla uguaglianza davanti alla legge e alla non discriminazione dei cittadini europei, sanciti agli articoli 20 e 21 della Carta dei Diritti Fondamentali dell’unione Europea (2000/C 364/01) da parte della Repubblica Italiana, per le seguenti
MOTIVAZIONI
La legislazione nazionale italiana stabilisce una ingiustificata discriminazione tra le vittime del terrorismo, familiari superstiti compresi, e le vittime della criminalità organizzata e del dovere, disponendo per queste ultime provvidenze tanto differenziate ed inferiori da renderle vere e proprie “vittime di serie B”.
La palese illegittimità del suddetto trattamento discriminatorio riservato alle vittime del dovere risulta dalla documentazione ufficiale del Parlamento italiano relativa all'iter del disegno di legge S1715, allegata alla presente petizione, dalla cui lettura risulta che la attuale disparità di trattamento viene espressamente riconosciuta come “odiosa” oltre che ingiusta e meritevole di correttivi.
Ciò nonostante, nessuna delle iniziative parlamentari, quali disegni di legge, interrogazioni parlamentari, ordini del giorno, tesi a rimuovere detta illegittima sperequazione è mai giunta a buon fine, benché il principio di progressiva estensione alle vittime del dovere e loro equiparati dei benefici già previsti in favore delle vittime del terrorismo e della criminalità organizzata, sia stato definito dall'articolo 1, comma 562, della legge 23 dicembre 2005, n. 266.
Nel dicembre 2008, dando seguito all'impegno assunto in sede di approvazione dell'ordine del giorno 9/1713/26, approvato dalla Camera dei deputati il 13 novembre 2008, è stato istituito, presso la Presidenza del Consiglio dei ministri, un tavolo tecnico avente la specifica missione di portare a compimento, entro il 2010, il processo di equiparazione tra le vittime.
Tuttavia, a distanza di anni dalla lodevole, ma inefficace misura, il processo equiparativo non ha subito avanzamento alcuno come emerge, in palese quanto sconfortante evidenza, nella «Relazione sullo stato dei lavori per l'attuazione della normativa in materia di vittime del dovere» licenziata il 27 settembre 2012 dal Dipartimento per il coordinamento amministrativo della Presidenza del Consiglio dei ministri.
In ultimo il disegno di legge S.1715 dal titolo “Estensione alle vittime del dovere e della criminalità organizzata dei benefici riconosciuti alle vittime del terrorismo” risulta anch'esso bloccato in quanto non viene portato all'esame dell'Aula.
La constatata inerzia delle istituzioni nazionali è comprovata - al di là di ogni possibile dubbio - dalla mancata rimozione della suddetta situazione discriminatoria, che risulta in essere da molti anni e che continua a comportare una sequela di gravi e ingiuste conseguenze negative per le vittime del dovere e per i loro familiari, che si vedono lesi, oltre che dal grave evento subito, anche dal trattamento ingiustificatamente discriminatorio riservato loro dalla legge italiana.
BASI LEGALI
Articoli 20 e 21 della Carta dei diritti fondamentali dell'Unione europea.
Per questi motivi, considerato che la questione rappresentata è di interesse generale, trattandosi di violazione del diritto dell'Unione
CHIEDE
di avviare una procedura di infrazione a carico dello Stato Italiano per la violazione degli articoli 20 e 21 della Carta dei diritti in relazione al trattamento discriminatorio riservato alle vittime del dovere e della criminalità rispetto alle vittime del terrorismo.
Allo scopo di rendere efficace questa petizione la sottoscrivo, a , il , con la mia firma.
Firma:
Documenti allegati:[/quote
ecco il testo che all'epoca avevo proposto:
PETIZIONE AL PARLAMENTO EUROPEO
COMMISSIONE PER LE PETIZIONI
il sottoscritto......, di nazionalità italiana, C.F......... , residente in......con indirizzo in ...email....PEC....
In virtù dell'articolo 227 del trattato sul funzionamento dell'Unione europea e degli articoli 201 (Diritto di petizione), 202 (Esame delle petizioni), 203 (Pubblicità delle petizioni), del Regolamento di procedura del Parlamento europeo, presenta alla Commissione per le Petizioni la presente Petizione avente ad oggetto:
La violazione dei diritti fondamentali alla uguaglianza davanti alla legge e alla non discriminazione dei cittadini europei, sanciti agli articoli 20 e 21 della Carta dei Diritti Fondamentali dell’unione Europea (2000/C 364/01) da parte della Repubblica Italiana, per le seguenti
MOTIVAZIONI
La legislazione nazionale italiana stabilisce una ingiustificata discriminazione tra le vittime del terrorismo, familiari superstiti compresi, e le vittime della criminalità organizzata e del dovere, disponendo per queste ultime provvidenze tanto differenziate ed inferiori da renderle vere e proprie “vittime di serie B”.
La palese illegittimità del suddetto trattamento discriminatorio riservato alle vittime del dovere risulta dalla documentazione ufficiale del Parlamento italiano relativa all'iter del disegno di legge S1715, allegata alla presente petizione, dalla cui lettura risulta che la attuale disparità di trattamento viene espressamente riconosciuta come “odiosa” oltre che ingiusta e meritevole di correttivi.
Ciò nonostante, nessuna delle iniziative parlamentari, quali disegni di legge, interrogazioni parlamentari, ordini del giorno, tesi a rimuovere detta illegittima sperequazione è mai giunta a buon fine, benché il principio di progressiva estensione alle vittime del dovere e loro equiparati dei benefici già previsti in favore delle vittime del terrorismo e della criminalità organizzata, sia stato definito dall'articolo 1, comma 562, della legge 23 dicembre 2005, n. 266.
Nel dicembre 2008, dando seguito all'impegno assunto in sede di approvazione dell'ordine del giorno 9/1713/26, approvato dalla Camera dei deputati il 13 novembre 2008, è stato istituito, presso la Presidenza del Consiglio dei ministri, un tavolo tecnico avente la specifica missione di portare a compimento, entro il 2010, il processo di equiparazione tra le vittime.
Tuttavia, a distanza di anni dalla lodevole, ma inefficace misura, il processo equiparativo non ha subito avanzamento alcuno come emerge, in palese quanto sconfortante evidenza, nella «Relazione sullo stato dei lavori per l'attuazione della normativa in materia di vittime del dovere» licenziata il 27 settembre 2012 dal Dipartimento per il coordinamento amministrativo della Presidenza del Consiglio dei ministri.
In ultimo il disegno di legge S.1715 dal titolo “Estensione alle vittime del dovere e della criminalità organizzata dei benefici riconosciuti alle vittime del terrorismo” risulta anch'esso bloccato in quanto non viene portato all'esame dell'Aula.
La constatata inerzia delle istituzioni nazionali è comprovata - al di là di ogni possibile dubbio - dalla mancata rimozione della suddetta situazione discriminatoria, che risulta in essere da molti anni e che continua a comportare una sequela di gravi e ingiuste conseguenze negative per le vittime del dovere e per i loro familiari, che si vedono lesi, oltre che dal grave evento subito, anche dal trattamento ingiustificatamente discriminatorio riservato loro dalla legge italiana.
BASI LEGALI
Articoli 20 e 21 della Carta dei diritti fondamentali dell'Unione europea.
Per questi motivi, considerato che la questione rappresentata è di interesse generale, trattandosi di violazione del diritto dell'Unione
CHIEDE
di avviare una procedura di infrazione a carico dello Stato Italiano per la violazione degli articoli 20 e 21 della Carta dei diritti in relazione al trattamento discriminatorio riservato alle vittime del dovere e della criminalità rispetto alle vittime del terrorismo.
Allo scopo di rendere efficace questa petizione la sottoscrivo, a , il , con la mia firma.
Firma:
Documenti allegati:[/quote
Re: petizione al parlamento europeo per l'equiparazione dell
Messaggio da MarinoGiovanni88 »
Presente anche io, se qualcuno mi linka la richiesta la compilo.
Dove la dobbiamo inviare, oppure uno di noi le carica per tutti?
Se poi la dobbiamo dare complessiva o nominativa fatemi sapere
Dove la dobbiamo inviare, oppure uno di noi le carica per tutti?
Se poi la dobbiamo dare complessiva o nominativa fatemi sapere
Re: petizione al parlamento europeo per l'equiparazione dell
il testo e' quello pubblicato su questi forum e non ci sono link, se intendevi il link al sito delle petizioni del parlamento europeo, lo posto subito
Re: petizione al parlamento europeo per l'equiparazione dell
di seguito il link al portale delle petizioni del parlamento UE. ci si iscrive gratis e si posta la petizione. annotatevi gli estremi di registrazione, perche' quando se li conunicate ai colleghi la potranno sostenere (le petizioni con piu' sostegno vengono discusse per prime)
Re: petizione al parlamento europeo per l'equiparazione dell
https://petiport.secure.europarl.europa ... n/register" onclick="window.open(this.href);return false;
Re: petizione al parlamento europeo per l'equiparazione dell
sufficiente postarne qualcuna, comunque anche se dovessero essere centinaia bisogna sostenerle tutte e comunque verrebbero raggruppate
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