PEREQUAZIONE 2024
PEREQUAZIONE 2024
A quanto pare anche per il prossimo anno sarà la solita storia, chi ha versato tanti contributi sarà penalizzato con la perequazione!
Così il sottosegretario al Lavoro, Claudio Durigon:
«Penso che si cercherà di ripetere la stessa operazione dell'anno scorso in modo tale da abbassare la spesa delle perequazioni a una ventina di miliardi risparmiando 3-4 miliardi».
https://www.ilgiornale.it/news/politica ... 03749.html
Saluti a tutti
Così il sottosegretario al Lavoro, Claudio Durigon:
«Penso che si cercherà di ripetere la stessa operazione dell'anno scorso in modo tale da abbassare la spesa delle perequazioni a una ventina di miliardi risparmiando 3-4 miliardi».
https://www.ilgiornale.it/news/politica ... 03749.html
Saluti a tutti
Re: PEREQUAZIONE 2024
Ciao Marco,
senz'altro non modificheranno il criterio di calcolo (già cambiato dal Governo attuale a fine 2022), bensì ridurranno le percentuali nei rispettivi scaglioni ad accezione di quella del 100% sulle pensioni fino a 4 volte il TM es:
- da 85 a 80% sulle pensioni tra 4 e 5 volte il TM;
- da 53 a 47% sulle pensioni tra 5 e 6 volte il TM e cosi via per le rimanenti percentuali...
senz'altro non modificheranno il criterio di calcolo (già cambiato dal Governo attuale a fine 2022), bensì ridurranno le percentuali nei rispettivi scaglioni ad accezione di quella del 100% sulle pensioni fino a 4 volte il TM es:
- da 85 a 80% sulle pensioni tra 4 e 5 volte il TM;
- da 53 a 47% sulle pensioni tra 5 e 6 volte il TM e cosi via per le rimanenti percentuali...
Re: PEREQUAZIONE 2024
Questo governo è peggio dei precedenti perché si sta accadendo con i pensionati mentre loro si tengono bene stretti i loro benefici anzi se li aumentano pure.
Vergogna, spero che la corte costituzionale metta fine a tutto questo.
Vergogna, spero che la corte costituzionale metta fine a tutto questo.
Re: PEREQUAZIONE 2024
Lo dicevo un anno fa che questo governo ci aveva preso di mira e qualcuno su queste pagine invece provava a difenderlo chiedendo di dare loro solo del tempo e che avrebbero aggiustato tutto.
Purtroppo possiamo solo constatare che più si va avanti ... peggio va ...
Purtroppo possiamo solo constatare che più si va avanti ... peggio va ...
Re: PEREQUAZIONE 2024
Purtroppo non si salva nessuno, tutti gli ultimi governi hanno fatto cassa dove è più facile -pensionati-!
Tendono a livellare a ribasso ciò che ci siamo guadagnati in tanti anni di onorata carriera! Io 42 anni!
Tanti dopo aver lavorato una vita a nero e non aver mai versato nulla nelle casse dello Stato si ritrovano la pensione con una perequazione rivalutata oltre 100%
Meglio non pensarci e non farci venire il sangue amaro
Saluti a tutti
Tendono a livellare a ribasso ciò che ci siamo guadagnati in tanti anni di onorata carriera! Io 42 anni!
Tanti dopo aver lavorato una vita a nero e non aver mai versato nulla nelle casse dello Stato si ritrovano la pensione con una perequazione rivalutata oltre 100%
Meglio non pensarci e non farci venire il sangue amaro
Saluti a tutti
Re: PEREQUAZIONE 2024
Notizia pubblicata in data odierna da uno dei maggiori quotidiani economici Nazionali
Buona lettura
confronto all’interno della maggioranza sulla manovra sta entrando nel vivo. Anche perché manca ormai meno di un mese alla presentazione della Nota di aggiornamento al Def con cui verrà di fatto stabilito il perimetro della prossima legge di bilancio. E quello delle pensioni è uno dei capitoli
sui quali la tensione nel centrodestra
potrebbe salire notevolmente nei
prossimi giorni, e non solo perché Fi
continua a insistere sull’aumento
delle minime. Uno dei possibili snodi
nevralgici della manovra è rappresentato
dall’indicizzazione degli assegni
pensionistici alla corsa dell’inflazione,
che sta leggermente rallentando
ma viaggia ancora con un’andatura
sostenuta. Già lo scorso anno
il governo Meloni ha fatto scattare
una stretta garantendo l’adeguamento
solo ai trattamenti fino a quattro
volte il minimo (2.101,52 euro) e
penalizzando progressivamente quelli
più elevati attraverso un meccanismo
a cinque fasce. Il tutto ha consentito
di ridurre la spesa di circa 10 miliardi
già nel triennio. E sempre per la necessità
di recuperare nuove risorse
sembra ora destinata a scattare una
stretta bis, che colpirebbe le tre fasce
più “ricche”: quelle superiori a sei volte
il minimo (tra i 3.152,28 e 4.203 euro),
a sette volte (tra 4.203 e 5.253,38
euro) e a otto volte il minimo (oltre i
5.253,38 euro) per le quali la perequazione
è al momento fissata, rispettivamente,
al 47%, al 37% e al 32%.
La decisione non è stata ancora
presa. Ma l’ipotesi è sul tavolo già da
qualche settimana e i tecnici di Inps e
Ragioneria generale dello Stato hanno
cominciato a elaborare le prime simulazioni.
Un nuovo taglio all’indicizzazione
sarebbe una scelta che potrebbe
avere una ricaduta negativa in
termini di consensi per il governo, soprattutto
in vista delle elezioni europee
del giugno 2024. Ma ha come ha
più volte detto il ministro dell’Economia,
Giancarlo Giorgetti, e come ha
anche lasciato intendere la stessa
premier Giorgia Meloni, la coperta
della prossima manovra si presenta
abbastanza corta.
Nonostante la Lega abbia più volte
ripetuto che una delle priorità della
legge di bilancio dovrà essere
l'aumento di stipendi e pensioni, un
nuovo taglio, seppure non troppo
marcato, consentirebbe di recuperare
il solo prossimo anno almeno un
miliardo. Anche se l’obiettivo non
troppo nascosto tra i tecnici dell’esecutivo
è di ricavare non meno di 1,5-2
miliardi. Che tra l’altro consentirebbero
di finanziare tutto il pacchetto
pensioni (proroga di Quota 103, Ape
sociale e Opzione donna in una versione
rivisitata) e di garantire una
piccola dote di partenza per l’aumento
delle pensioni più basse. E se l’impianto
delle coperture della legge di
bilancio non dovesse rivelarsi adeguato,
a finire nel mirino sarebbe anche
la fascia degli assegni tra le quattro
e le cinque volte il minimo (da
2.101,53 a 2.627 euro), che al momento
è “indicizzata” all’85%.
Il quadro sarà più chiaro in prossimità
dell’approvazione della Nadef.
Per gli aumenti delle pensioni minime
potrebbe invece andare in scena
un’operazione in due tappe. In prima
battuta la conferma dell’aumento a
600 euro degli over 75, che si dovrebbe
esaurire a fine anno, accompagnato
da un ritocco dell’assegno e durante
la navigazione parlamentare della
manovra l’eventuale irrobustimento
(risorse permettendo) di tutti gli altri
trattamenti bassi.
Buona lettura
confronto all’interno della maggioranza sulla manovra sta entrando nel vivo. Anche perché manca ormai meno di un mese alla presentazione della Nota di aggiornamento al Def con cui verrà di fatto stabilito il perimetro della prossima legge di bilancio. E quello delle pensioni è uno dei capitoli
sui quali la tensione nel centrodestra
potrebbe salire notevolmente nei
prossimi giorni, e non solo perché Fi
continua a insistere sull’aumento
delle minime. Uno dei possibili snodi
nevralgici della manovra è rappresentato
dall’indicizzazione degli assegni
pensionistici alla corsa dell’inflazione,
che sta leggermente rallentando
ma viaggia ancora con un’andatura
sostenuta. Già lo scorso anno
il governo Meloni ha fatto scattare
una stretta garantendo l’adeguamento
solo ai trattamenti fino a quattro
volte il minimo (2.101,52 euro) e
penalizzando progressivamente quelli
più elevati attraverso un meccanismo
a cinque fasce. Il tutto ha consentito
di ridurre la spesa di circa 10 miliardi
già nel triennio. E sempre per la necessità
di recuperare nuove risorse
sembra ora destinata a scattare una
stretta bis, che colpirebbe le tre fasce
più “ricche”: quelle superiori a sei volte
il minimo (tra i 3.152,28 e 4.203 euro),
a sette volte (tra 4.203 e 5.253,38
euro) e a otto volte il minimo (oltre i
5.253,38 euro) per le quali la perequazione
è al momento fissata, rispettivamente,
al 47%, al 37% e al 32%.
La decisione non è stata ancora
presa. Ma l’ipotesi è sul tavolo già da
qualche settimana e i tecnici di Inps e
Ragioneria generale dello Stato hanno
cominciato a elaborare le prime simulazioni.
Un nuovo taglio all’indicizzazione
sarebbe una scelta che potrebbe
avere una ricaduta negativa in
termini di consensi per il governo, soprattutto
in vista delle elezioni europee
del giugno 2024. Ma ha come ha
più volte detto il ministro dell’Economia,
Giancarlo Giorgetti, e come ha
anche lasciato intendere la stessa
premier Giorgia Meloni, la coperta
della prossima manovra si presenta
abbastanza corta.
Nonostante la Lega abbia più volte
ripetuto che una delle priorità della
legge di bilancio dovrà essere
l'aumento di stipendi e pensioni, un
nuovo taglio, seppure non troppo
marcato, consentirebbe di recuperare
il solo prossimo anno almeno un
miliardo. Anche se l’obiettivo non
troppo nascosto tra i tecnici dell’esecutivo
è di ricavare non meno di 1,5-2
miliardi. Che tra l’altro consentirebbero
di finanziare tutto il pacchetto
pensioni (proroga di Quota 103, Ape
sociale e Opzione donna in una versione
rivisitata) e di garantire una
piccola dote di partenza per l’aumento
delle pensioni più basse. E se l’impianto
delle coperture della legge di
bilancio non dovesse rivelarsi adeguato,
a finire nel mirino sarebbe anche
la fascia degli assegni tra le quattro
e le cinque volte il minimo (da
2.101,53 a 2.627 euro), che al momento
è “indicizzata” all’85%.
Il quadro sarà più chiaro in prossimità
dell’approvazione della Nadef.
Per gli aumenti delle pensioni minime
potrebbe invece andare in scena
un’operazione in due tappe. In prima
battuta la conferma dell’aumento a
600 euro degli over 75, che si dovrebbe
esaurire a fine anno, accompagnato
da un ritocco dell’assegno e durante
la navigazione parlamentare della
manovra l’eventuale irrobustimento
(risorse permettendo) di tutti gli altri
trattamenti bassi.
Re: PEREQUAZIONE 2024
Oggi non c'è alcuna giustificazione per ridurre ancora di più la perequazione visto il taglio scandaloso dell'anno scorso, poi vorrei ricordare a tutti che il governo del tanto vituperato Draghi aveva ripristinato la perequazione originale.
Spero che questo governo che aveva promesso mari e monti prima delle elezioni ci pensi bene prima da tartassare ancora noi pensionati
Spero che questo governo che aveva promesso mari e monti prima delle elezioni ci pensi bene prima da tartassare ancora noi pensionati
Re: PEREQUAZIONE 2024
Purtroppo temo che invece non si faranno troppi scrupoli anche perché l'anno scorso il "taglio" è arrivato come un fulmine a ciel sereno mentre quest'anno hanno iniziato a mettere le mani avanti da un pezzo ...
... sperem ben ...
... sperem ben ...
Re: PEREQUAZIONE 2024
La realtà poi è che questo governo ha promesso (ed attuato) una riduzione delle tasse alle partite iva e ricchi, mentre le minime ed i redditi più bassi non puoi fare altro che aumentarli e noi che siamo nel mezzo siamo il bancomat ...
Re: PEREQUAZIONE 2024
Questa ulteriore riduzione su determinati scaglioni per finanziare quanto già finanziato l'anno scorso, ossia, il pacchetto pensioni (proroga di Quota 103, Ape sociale e Opzione donna in una versione rivisitata).
Re: PEREQUAZIONE 2024
Inutile girarci intorno questo governo premia le partite iva e strizza l'occhio agli evasori e lo dico per quello che ho visto in questo anno per il futuro vedremo ma se il buon giorno si vede dal mattino.....
Re: PEREQUAZIONE 2024
Oggi leggevo che c'è la concreta possibilità che il governo blocchi totalmente la rivalutazione delle pensioni fatte salve quelle più basse.
Se veramente ancora una volta ci prendono come bancomat è per ridurci tutti in povertà alla faccia di chi ha versato contributi anche per oltre quarant'anni.
Il governo miope non capisce che più impoverisce i pensionati più l'economia tracolla e comunque è una cosa vergognosa.
( e questi erano quelli che dicevano prima vengono gli italiani e io mi domando quali? )
Se veramente ancora una volta ci prendono come bancomat è per ridurci tutti in povertà alla faccia di chi ha versato contributi anche per oltre quarant'anni.
Il governo miope non capisce che più impoverisce i pensionati più l'economia tracolla e comunque è una cosa vergognosa.
( e questi erano quelli che dicevano prima vengono gli italiani e io mi domando quali? )
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