PERDITA GRADO - RETROATTIVO - REVOCA PENSIONE

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Bravoalfa
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Re: PERDITA GRADO - RETROATTIVO - REVOCA PENSIONE

Messaggio da Bravoalfa »

Giorno a tutti e auguri. Volevo chiedere se c'erano novità sull'argomento cioè avete trovato ricorsi che menzionano le due sentenze. Purtroppo l'argomento interessa anche a me grazie mille e ciao


fox62
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Re: PERDITA GRADO - RETROATTIVO - REVOCA PENSIONE

Messaggio da fox62 »

Personalmente conosco un soggetto che quando era in servizio aveva il grado di Brigadiere, ne ha combinava un sacco collezionando varie denunce in stato di s.l., alla fine gli stessi colleghi lo arrestarono in flagranza del reato di furto aggravato. Venne condannato, successivamende congedato e degradato a soldato semplice. Poichè aveva maturato 22 di servizio sta percependo regolare pensione. Soggiungo che ha continuato a delinquere tant'è che gli è stato irrogato anche l'avviso orale. Cordialmente
morgan1964
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Re: PERDITA GRADO - RETROATTIVO - REVOCA PENSIONE

Messaggio da morgan1964 »

Personalmente non ho trovato ancora nulla di positivo...ne ho parlato con un avvocato del lavoro e ritiene, la retroattività di un decreto di perdita del grado a decorrere dalla sospensione dal servizio, illegittimo costituzionalmente. Anche perchè durante la sospensione dal servizio sei comunque militare, soggetto a certi doveri, percepisci comunque un assegno (metà stipendio), paghi le tasse, non puoi trovarti un altro lavoro ecc..... In teoria la retroattività della perdita del grado allora dovrebbe incidere su tutto....non solo sull'eventuale pensione di invalidità magari ottenuta. E' una questione abbastanza complicata.....
Io sono certo di perdere il grado per cui il legale del lavoro mi ha consigliato intanto di tentare la via della pensione di invalidità....poi si vedrà...non perderei nulla comunque anzi, in caso poi di reintegro dopo i 5 anni ottenuta la riabilitazione penale, riavrei diritto alla pesnione di invalidità eventualmente revocata. Se invece qualche avvenimento particolare (che so..smilitarizzazione o altri eventi) venisse in mio favore e non perdessi il grado, mi terrei la pensione di invalidità e amen...
Domenico61
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Re: PERDITA GRADO - RETROATTIVO - REVOCA PENSIONE

Messaggio da Domenico61 »

Ciao a tutti ultima notizia data da un collega arma carabinieri si sente vociferare negli uffici dei ""grandi"" vertici della capitale che nel 2014 vogliono unificare le forse armate ed è probabile che per quella data 2014 verrà aperta una finestra per chi ha 30 anni di servizio e cinque riscattati e 53 anni di età anagrafica.....boo.. sinceramente non so se credere...comunque se qualcuno ne sa di più ci faccia sapere.-
Saluti a Tutti.
giuseppe51
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Re: PERDITA GRADO - RETROATTIVO - REVOCA PENSIONE

Messaggio da giuseppe51 »

fiot ha scritto:Buongiorno. Sono stato riformato 9 anni fa. Scusate ma ho capito bene, che se oggi vengo denunciato da un vicino di casa a seguito di una lite e vengo condannato penalmente, il ministero mi può revocare la pensione di inabilità, peraltro oggi privilegiata a vita?

Vi ringrazio per eventuali delucidazioni in merito.

SECONDO ME NO, LASCIO AGLI ESPERTI IL QUESITO
morgan1964
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Re: PERDITA GRADO - RETROATTIVO - REVOCA PENSIONE

Messaggio da morgan1964 »

Fiot....se sei stato riformato 9 anni fa sei in congedo assoluto e quindi non credo soggetto a procedimenti disciplinari se commetti un reato. Il problema si pone se il reato lo hai commesso quando eri in servizio....
Per essere più chiaro.
Prima ipotesi (il tutto ben enunciato dal Codice di ordinamento Militare entrato il vigore ottobre 2010):
- il 01.01.2012,mentre sei in servizio, vieni arrestato - scatta la sospensione dall'impiego (o dal servizio) obbligatoria;
- il 10.01.2012 vieni scarcerato - cessa la sospensione obbligatoria e l'amministrazione ti applica la sospensione dall'impiego a titolo "discrezionale" (durata massima 5 anni rinnovabili per altri 5);
- il 20.01.2012 (mentre sei sospeso) vieni riformato e ottieni (se ti spetta - 15 anni servizio) la pensione di invalidità;
- il 30.01.2015 (dopo magari ricorsi in appello e magari cassazione) vieni condannato definitivamente (sentenza definitiva);
- entro 270 gg. dal passaggio in giudicato della sentenza l'amministrazione deve avviare e concludere il procedimento disciplinare di stato (se ci mette 271 gg. sei a cavallo...non è valido e non è riattabile il procedimento..decade tutto)
- entro i termini l'amministrazione ti sanziona con la perdita del grado per rimozione. Il decreto ministeriale retroagisce al primo giorno di sospensione discrezionale.....da tale data pertanto non avevi diritto alla pensione di invalidità e te la revocano.
Seconda ipotesi:
- tutto come sopra tranne che, prima della riforma, non ti applicano la sospensione discrezionale per cui la riforma interviene mentre sei in servizio;
- l'eventuale perdita del grado decorre dalla data di sentenza di condanna definitiva;
- non possono revocarti la pensione di invalidità in quanto ottenuta mentre eri in servizio e la perdita del grado è successiva.
Terza ipotesi:
- sei in congedo assoluto
- commetti un reato
- anche se potessero farti il procedimento disciplinare (e lo escludo) l'eventuale perdita del grado decorrerebbe dalla sentenza definitiva e quindi sempre dopo la riforma (e pensione) per cui il diritto è irrevocabile
Sono stato chiaro? Qualcuno la pensa diversamente?
Non so se nell'amministrazione civile (Polizia magari) sia tutto uguale...se no speriamo che ci smilitarizzino
fiot
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Re: PERDITA GRADO - RETROATTIVO - REVOCA PENSIONE

Messaggio da fiot »

Ti ringrazio della risposta. Adesso ho capito bene il problema. Buonasera
Domenico61
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Re: PERDITA GRADO - RETROATTIVO - REVOCA PENSIONE

Messaggio da Domenico61 »

Leggete questo Post e poi date una valutazione....
DATA: 15.02.2011
NEWS:
NUOVO CODICE MILITARE E TESTO UNICO (Decreto Legislativo nr. 66 del 15/3/2010 e D.p.R. 15.03.2010 nr.90) L’emanazione del Nuovo Codice e Testo Unico dei Regolamenti Militari, approvato con la sola complicità dei Vertici Militari e delle cosiddette Rappresentanze Militari che hanno barattato la loro Proroga al mandato con il Proprio Silenzio, a discapito di otre 300 Mila Uomini Con le stellette, ha proiettato i Militari, i Carabinieri ed i Finanzieri indietro di oltre 50 anni, abrogando ogni Diritto, pur guadagnato con enormi sacrifici, come quello del Diritto alla Difesa nei Procedimenti Disciplinari, al Contraddittorio nelle Note Caratteristiche, alla Partecipazione nei Procedimenti Amministrativi ed alla Vita Militare in tema di trasparenza. Con l’emanazione delle Nuove Norme Militari, che non sono affatto innovative, il Ministro della Difesa ha voluto dare ai Generali ogni potere, in ordine all’ingresso nelle Forze Armate, alla mobilità, alle carriere, alle destituzioni, agli incarichi, alle sanzioni disciplinari, ed a tutto quanto altro riguarda oltre 300 mila uomini con le stellette del Comparto Militare e di Sicurezza, proiettati in un futuro di “ terrore” nel poter perdere il proprio posto di lavoro, la propria serenità familiare, la propria serenità professionale, a vita, ovvero sia durante il servizio che una volta fuori servizio, ovvero in Congedo. Circostanza grave è l’applicazione del Nuovo Codice circa le Sanzioni di Stato, anche a tutti gli ex Carabinieri, seppur in Congedo Illimitato o Assoluto, da svariati anni ed oggi impegnati magari in Politica, in Giornalismo, in Organizzazioni Sindacali, o in Attività Sociali, e tanto per non meglio specificati “Motivi Disciplinari” sanciti e giudicati ad insindacabile giudizio dagli Ufficiali Generali dell’Arma in Servizio. I militari in Congedo, infatti, come sancito dal nuovo codice, possono incorrere nella “Perdita del Grado” anche a seguito di Provvedimenti di Archiviazione di vicende Penali, sanzione che viene fatta decorrere a carattere retroattivo e sospendere un emolumento pensionistico ricevuto a seguito di lesioni ed infermità causate dal servizio stesso. L'UNAC stà raccogliendo le centinaia le lettere che ex carabinieri stanno ricevendo di revoca della Propria Pensione a cui hanno diritto invece per “infermità” . Tensioni aggiunte alle tantissime già esistenti nelle Fila dell’Arma che vanno a discapito della Collettività in termini di rispondenza per la Sicurezza Sociale. All’Unione Nazionale Arma Carabinieri è stata richiesta la propria mobilitazione nazionale, con manifestazioni da svolgere innanzi alle Sedi del Ministero della Difesa e del Parlamento nonché innanzi alle sedi dei Comandi Militari dell’Arma dei Carabinieri di diverse Città Italiane, tra cui Bari, Napoli, Milano, Roma e Palermo. In Allegato alla presente una breve disamina su alcuni Articoli Incriminati del Nuovo Codice Militare. TUTTI I CARABINIERI IN SERVIZIO ED IN CONGEDO SONO CHIAMATI AD INTERVENIRE. SALVAGUARDATE IL VOSTRO LAVORO, IL VOSTRO FUTURO. GLI INTERESSARI POSSONO INVIARE UNA E-MAIL CONTENETE I PROPRI RECAPITI AL SEGUENTE INDIRIZZO:
....presidenza@carabinieri-unione.it.-
AL MINISTRO DELLA DIFESA Interrogazione a Risposta scritta. Premesso che: Il Nuovo Codice dell’Ordinamento Militare, ed il Relativo Testo Unico -Decreto Legislativo nr. 66 del 15/3/2010 e D.p.R. 15.03.2010 nr.90 - hanno introdotto tra gli altri, alcune normative disciplinanti lo Status Militare di tutti gli Appartenenti alle Forze Armate e Forze di Polizia ad Ordinamento Militare, ovvero Arma Carabinieri e Guardia di Finanza. In particolare, risultano essere state introdotte norme restrittive dei Diritti fondamentali garantiti anche per i Militari, dalla Carta Costituzionale, come il Diritto alla Difesa ed alla partecipazione nei Procedimenti Amministrativi, il Diritto alla Libertà di Associazione anche per la tutela dei propri interessi, ed il Diritto alla libera manifestazione del Pensiero. L’Unione Nazionale Arma Carabinieri, associazione nazionale, punto di riferimento da oltre 20 anni in termini assistenziali per tutti i Carabinieri in servizio ed in Congedo, e per gli appartenenti alle Forze Armate e di Polizia ad Ordinamento Militare, ha raccolto negli ultimi mesi una miriade di contenziosi aperti tra i Carabinieri di Base, operanti sul territorio, ed il Comando Generale dell’Arma dei Carabinieri, i cui Generali dei vari Reparti Territoriali, nel dare interpretazione spesso arbitraria ed errata alle Nuove Norme introdotte – si ricorda con il solo coinvolgimento dell’ Ufficio Legislativo del Comando Generale ( retto da Ufficiali Generali e senza alcun coinvolgimento delle associazioni che rappresentano la “Base” dei Carabinieri e Finanzieri), penalizzano i Carabinieri dipendenti, costretti ad operare in un clima di minor serenità nel quotidiano servizio d’istituto di lotta alla criminalità e fatto grave penalizzano anche i Carabinieri costretti al Congedo forzato dalle Commissioni Mediche Militari, per aver contratto Infermità e Malattie a causa del proprio servizio svolto, e quindi mandati n Congedo Assoluto per non essere più idonei al servizio perché invalidi. In particolare, l’art.861 del Nuovo Codice, disciplina tra le Sanzioni Disciplinari di Stato , “ LA PERDITA DEL GRADO” che può essere disposta per vari motivi, tra cui quelli per RIMOZIONE PER MOTIVI DISCIPLINARI, che produce LICENZIAMENTO IMMEDIATO per i Carabinieri in servizio, e Perdita della Pensione per i Carabinieri “Riformati” dal Servizio per aver subito lesioni ed infermità a causa del proprio lavoro, facendo tra l’altro discendere il malcapitato al ruolo di Militari di truppa dell’Esercito. L’art. 865 dispone infatti, per i Carabinieri e Finanzieri anche in Congedo Assoluto, perché “invalidi” , di subire la Sanzione di Stato della “perdita del Grado” quale sanzione disciplinare adottata a seguito di un procedimento disciplinare, nel quale l’interessato NON ha Diritto, per esempio, pur essendo un “civile” di farsi assistere da un Avvocato Difensore, o da un Sindacalista di Settore, ne di poter partecipare al proprio Procedimento attraverso l’estrazione di copia degli Atti ( legge 241/90 ) vietata dall’art. 1050 dello stesso Codice. Inoltre il procedimento medesimo anche nei confronti dei Carabinieri e Finanzieri “invalidi” , costringe gli stessi a notevoli spese di spostamenti e pernottamenti oltre che a sottostare al Giudizio svolto da una Commissione composta esclusivamente da Ufficiali in Servizio permanente, senza alcuna Garanzia di Difesa e contraddittorio, costringendo esclusivamente il Militare “inquisito” ad adire, le sole vie Giudiziarie Amministrative, ( essendo negato il Ricorso al Giudice del Lavoro ) già oberate da arretrati, e tanto solo a “provvedimento ormai emanato” naturalmente ad insindacabile giudizio di Ufficiali dell’Arma. L’Art. 1392 del Codice Militare inoltre al comma 3° stabilisce che il Carabiniere o Finanziere può subire “la perdita del grado” ovvero una SANZIONE DI STATO, anche quando si è di fronte ad un PROVVEDIMENTO DI ARCHIVIAZIONE del Procedimento Penale eventualmente a carico del Militare, che in tal caso diventerebbe PARTE LESA, ma verrebbe destituito lo stesso. In Sostanza viene data la POTESTA’ INSINDACABILE agli Ufficiali dell’Arma, di decidere della sorte di un Carabiniere, Finanziere e Militare, in servizio ed in Congedo, sostituendosi al GIUDICE NATURALE della CAUSA che invece né ha Disposto l’Archiviazione. E’ pur vero che l’Azione Disciplinare può essere intrapresa in maniera autonoma dall’amministrazione Militare, che ha il diritto di valutare la vicenda ambito “istituzione”, ma è anche vero che la stessa, non può sostituirsi negli “effetti” prodotti, sullo Status del Militare, al GIUDICE NATURALE. In altre parole, ci troviamo di fronte alla circostanza che un fatto Penalmente Rilevante, produce, comunque la PERDITA DEL GRADO e quindi la Destituzione e/o la Perdita della Pensione al Militare, sia in caso di Condanna che di Assoluzione e/o Archiviazione e/o Estinzione per altre causa del procedimento penale stesso. L’Art. 867, stabilisce infatti che per i Carabinieri in Congedo, “la perdita del Grado” viene inflitta dal Comandante Generale dell’Arma dei Carabinieri; L’Art. 880, stabilisce che anche il Militare in Congedo Assoluto ( pur non avendo più alcun obbligo militare perché divenuto inabile) è soggetto alle disposizioni di legge, riflettenti il Grado e la Disciplina; Considerato: Che, oltre a gravissimi effetti prodotti dalle Norme suddette nei confronti di tutti i Carabinieri in Servizio ed in Congedo, sotto il profilo Morale, Professionale e di mancanza di serenità, và evidenziato come nell’Ambito della Società Civile, sono tutt’ora operanti in sede Parlamentare, Giornalistica, Sindacale, Politica, dell’Avvocatura etc.etc. ex Carabinieri e Finanzieri in Congedo, i quali, essendo sottoposti dal Nuovo Codice, al “controllo” ( soggetti alle disposizioni di legge riflettenti il grado e la disciplina art. 880 ) degli Ufficiali in Servizio dell’Arma che formano le Commissioni di Disciplina e ne ordinano le Inchieste Formali, si vedrebbero sottoposti ad Azione Disciplinare di Stato, ed essere RIMOSSI DAL GRADO, con decorrenza dalla data di Cessazione dal Servizio ( art.867 del Codice ) , e tanto PER MOTIVI DISCIPLINARI, magari per aver espresso un parere negativo in “ sede Parlamentare” nei confronti di Ufficiali dell’Arma superiori Gerarchici, in attività di Servizio, o per aver scritto un Articolo stampa in esercizio di attività giornalistica NON Gradito dal Comandante Generale dell’Arma, o ancor più grave, per aver esercitato in sede Politica “ una critica all’Istituzione Militare e di Polizia”, fatti tutti rientranti nelle Tipologie di applicazione della Sanzione di Stato. Tale situazione si pone in gravissimo contrasto con le norme che regolano un Stato Democratico, mettendo un potere incondizionato nelle mani di Dirigenti di Forza Armata, nei confronti di Cittadini, che oggi operano nella Società Civile in altri incarichi, che a torto o a ragione hanno svolto, per un periodo limitato della propria vita, il servizio militare. Si chiede Al Ministro Della Difesa a) Se debba subito emanare una norma correttiva di attuazione del Codice, che esclude l’applicabilità dello stesso in tema di Sanzioni Disciplinari di Stato e/o altro, nei confronti di CITTADINI CIVILI non più Militari, perché cessati dal Servizio Militare per qualsiasi ragione. b) Se nelle more di detto provvedimento legislativo, debba emanare subito una Circolare diretta a tutti i Comandi Generali delle Forze Armate e di Polizia ad ordinamento Militare, evidenziando la grave “situazione” venutasi a creare ed invitando situazioni correttive in tal senso; c) Se debba intervenire nel merito eliminando tutte le sperequazioni evidenziate con profili di incostituzionalità, penalizzanti i Diritti di tutti i Carabinieri e Finanzieri in servizio;
PAOLO4769

Re: PERDITA GRADO - RETROATTIVO - REVOCA PENSIONE

Messaggio da PAOLO4769 »

Ecco un aggiornamento della precedente notizia, spero sia più veritiera questa di quello postato in precedenza.

data: 15.09.2011
autore: UNAC
News:
AVEVAMO RAGIONE. Molti colleghi si sono rivolti all'Unac, un quanto, pur essendo in Pensione da molti anni, per intervenuta Riforma dal servizio, ovvero per invalidità più o meno riconosciute dipendenti da causa di servizio, questi colleghi dell'Arma si vedevano aprire dei procedimenti disciplinari di Stato, per vecchie questioni Penali, che si concludevano con la Perdita del Grado. Il centro Nazionale Amministrativo di Chieti, che dipende direttamente dal Comando Generale dell'Arma, abusando dei propri poteri, "scambiava" volutamente, il provvedimento Amministrativo di Perdita del Grado, per un Provvedimento di revoca della pensione, atteso che il primo veniva retrodatato alla data di cessazione dal servizio. Di conseguenza, con una semplice lettera inviata all'Inpdap, che pure si ritiene corresponsabile, si permetteva di sospendere l'erogazione della Pensione acquisita dal Militare, per "riforma" che altro non è che una pensione di invalidità. Oggi la Corte dei Conti, ha definitivamente enunciato che, il Provvedimento di Perdita del Grado è un provvedimento Amministrativo che può solo incidere sulla posizione di servizio del Militare, ma non anche sulla posizione previdenziale che riguarda invece, un DIRITTO ACQUISITO dall'interessato, con la concessione di PENSIONE PER RIFORMA. Anche perchè lo stesso provvedimento Amministrativo NON può avere effetti retroattivi ai fini Previdenziali. Ha quindi accolto il Ricordo di un Maresciallo dell'Arma ed obbligato il Centro Amministrativo di Chieti a ripristinare IMMEDIATAMENTE la pensione ILLECITAMENTE sospesa al Militare. Atteso che tale vicenda ha certamente causato un gravissimo danno all'interessato ( ed ai tanti malcapitati) che si è visto proiettato in una gravissima situazione di "indigenza" senza alcun mezzo di sostentamento per se e per i propri familiari, ed essendo un "invalido per servizio" senza alcuna ulteriore possibilità lavorativa anche per l'età avanzata, l'Unac propone di avviare Causa di risarcimento DANNI nei confronti delle singole persone che hanno causato "dolosamente" tale evento, nei cui confronti speriamo (ma non troppo) anche l'Amministrazione Militare possa costituirsi per una rivalsa. Come se non bastasse, in un altro provvedimento analogo, anche il TAR ha sospeso analogo provvedimento emesso illegittimamente di sospensione della Pensione per Riforma. E' ora che qualcuno PAGHI e PERSONALMENTE delle proprie azioni e che il senso di impunità nell'Arma cessi nei quartieri alti. Trovate i Provvedimenti nella sezione legale di questo sito.
panorama
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Re: PERDITA GRADO - RETROATTIVO - REVOCA PENSIONE

Messaggio da panorama »

Scusate ma avete dato un'occhiata in basso ha questa pagina ove è scritto ARGOMENTI CORRELATI?
Vi dico questo perchè ci sono delle sentenze NON so se del caso personale vostro. Inoltre avete dato un'occhiata alla VOCE Sentenze della Corte dei Conti varie località?
Notte.
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Re: PERDITA GRADO - RETROATTIVO - REVOCA PENSIONE

Messaggio da fiot »

Buongiorno. Ma se e stata fatta un'interrogazione parlamentare. Il ministro che risposta ha dato? Grazie.
MIRKOLEONE

Re: PERDITA GRADO - RETROATTIVO - REVOCA PENSIONE

Messaggio da MIRKOLEONE »

fiot ha scritto:Buongiorno. Ma se e stata fatta un'interrogazione parlamentare. Il ministro che risposta ha dato? Grazie.

Buongiorno a tutti,

dunque ho effettuato una ricerca ed ho trovato che:

1-l'interrogazione a risposta scritta è la nr. 4/12107 presentata dall''on. Aldo DI BIAGIO in data 30.05.2011;

2-il deputato è stato eletto nelle liste del PDL ed ora fa parte di Futuro e Libertà (link alla sua pagina http://www.camera.it/29?shadow_deputato=302900" onclick="window.open(this.href);return false; )

3-l'interrogazione risulta attualmente "in corso" e questo è il link alla pagina della banca dati della Camera dei Deputati ove si possono trovare le informazioni sullo stato dell'iter ed il suo contenuto.

http://banchedati.camera.it/sindacatois ... SCRITTA%27" onclick="window.open(this.href);return false;

4-attuale delegato a rispondere è il Ministero della Difesa.


...per quanto mi riguarda, credo che non ci stiano nemmeno pensando a dare una risposta a quell'interrogazione.

Inoltre il Ministro della Difesa è un ammiraglio quindi figuriamoci come la pensa in proposito....

spero di essere stato utile Mirko

PS=appena ho tempo devo scrivere qualche considerazione e precisazione in merito all'argomento.... a presto...
fiot
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Re: PERDITA GRADO - RETROATTIVO - REVOCA PENSIONE

Messaggio da fiot »

Grazie. Sono d'accordo con te.
MIRKOLEONE

Re: PERDITA GRADO - RETROATTIVO - REVOCA PENSIONE

Messaggio da MIRKOLEONE »

morgan1964 ha scritto:
........

Seconda ipotesi:
- tutto come sopra tranne che, prima della riforma, non ti applicano la sospensione discrezionale per cui la riforma interviene mentre sei in servizio;
- l'eventuale perdita del grado decorre dalla data di sentenza di condanna definitiva;
- non possono revocarti la pensione di invalidità in quanto ottenuta mentre eri in servizio e la perdita del grado è successiva.

........

Sono stato chiaro? Qualcuno la pensa diversamente?


Non so se nell'amministrazione civile (Polizia magari) sia tutto uguale...se no speriamo che ci smilitarizzino


Ciao Morgan1964,

sì sei stato chiaro, però io la penso diversamente circa la seconda ipotesi.

infatti nel caso di rimozione dal grado successiva alla riforma, anche se non vi è stata sospensione cautelare (obbligatoria o facoltativa), il provvedimento viene fatto valere con effetto ex tunc, ovvero retrodatato al giorno antecedente la riforma, con conseguente revoca della pensione per infermità e richiesta di restituzione di tutti gli importi pensionisti nel frattempo percepiti.

Sono stati fatti vari ricorsi e pochi sono stati vinti mentre molti hanno visto soccombere il militare...

purtroppo è così e viene sottolineato anche nell'interrogazione parlamentare più su citata...

...vi è poi da dire che questo però non riguarda gli ufficiali, perché se non ricordo male e salvo errori di lettura o interpretazione, nel leggere il nuovo ordinamento militare si sono fatti una bella regoletta che li pone al riparo da queste conseguene... solo loro però :(

....la prossima volta guardo bene e poi posto in merito...

ciao Mirko
morgan1964
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Re: PERDITA GRADO - RETROATTIVO - REVOCA PENSIONE

Messaggio da morgan1964 »

Caro MIRKOLEONE, la faccenda, a mio parere, è veramente ANTICOSTITUZIONALE...... Forse hai ragione anche sulla seconda ipotesi che avevo fatto (quella di perdita del grado senza essere stato sospeso) in quanto il comma 5 dell'art. 867 (codice ord. mil. 66/10 - provvedimenti di perdita del grado) è articolato in modo da poter dar adito a diverse interpretazioni. Proviamo ad analizzare articoli e commi:
L'art. 861 cita, al comma 1 tra le 5 cause di perdita del grado, le a) dimissioni volontarie. Al comma 2 dice che le dimissioni volontarie riguardano soltanto gli ufficiali. L'art. 862 Dimissioni volontarie, al comma 4, dice che l'ufficiale sottoposto a procedimento disciplinare di stato, da cui possa derivare la perdita del grado per rimozione, ha facoltà di presentare istanza di dimissioni volontarie dal grado. L'art. 1377 Inchiesta formale (Procedimento disciplinare di stato) inserisce, al comma 5, una casua di estinzione dell'azione disciplinare :- Per gli ufficiali l'accettazione delle dimissioni dal grado estingue l'azione disciplinare, se non è stata in precedenza disposta la sospensione precauzionale dal servizio. A questo punto chiedo:- perchè questa regola deve valere solo per gli ufficiali? Secondo voi quante dimissioni volontarie non vengono accettate in questi casi? Per fatti analoghi a quelli commessi da Sottufficiali o Militari, di quanti Ufficiali sospesi dal servizio avete mai sentito parlare?
Sempre l'art. 861 elenca le 5 cause di perdita del grado, tra cui rimozione all'esito di procedimento penale (d) e condanna penale (e). La perdita del grado a seguito di condanna penale (art. 866) non da luogo al procedimento disciplinare. L'art. 867 (fantasmagorico) al comma 3 dice, senza dare dubbi interpretativi, che la perdita del grado in seguito a condanna penale decorre dal passagio in giudicato dalla sentenza. Il comma 5 del medesimo articolo contraddice quanto appena citato. Il decreto di perdita del grado, in un modo o nell'atrlo, te lo fanno decorrere dal "primo giorno di sospensione" (e quindi se nel frattempo sei stato riformato revocano pensione) o "dalla data di cessazione dal servizio" intesa anche la riforma adducendo però che "la cessazione dal servizio" si intende avvenuta per causa di perdita del grado.....
Ma se durante la sospensione sono comunque in servizio permanente e devo attenermi a regolamenti (compreso il fatto che non posso trovarmi un lavoro ecc....), come fanno a rendere retroattivi i diritti di cui non ho potuto avvalermi in quanto ancora militare (magari perdita di occasioni lavorative ecc....)?
E del comma 4 dell'art. 861 (per gli appartenenti ai ruoli dell'Arma dei CC., la perdita del grado, se non consegue all'iscrizione in altro ruolo, comporta l'iscrizione d'ufficio nel ruolo dei militari di truppa dell'E.I., senza alcun grado) cosa mi sai o sapete dire? Stando a questo articolo la perdita del grado ti trasformerebbe solo in militare semplice dell'E.I. e quindi, in teoria, non perderesti alcuni diritti. Perchè non si applica? Avete una risposta....
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