PENSIONE VECCHIAIA, PRIVILEGIATA E DECURTAZIONI

[brude]

Ciao e grazie

[gaetpri]

Le risposte al quesito posto da me qualche mese fa a degli esperti dire il vero non hanno fatto piena chiarezza. Riepilogo: Venni riformato nel 2016 il 27 dicembre, per l'aggravamento di una malattia dipendente da causa di servizio con la 4^ categoria. Maturato 35 anni di servizio effettivo e 38 utili, con un'età anagrafica di 52 anni. Quest'anno ho compiuto i 60 anni di servizio e ricevuta una proposta di lavoro mi sono mosso per verificare le possibilità. Approfondito l'argomento roguardo le.limitazioni imposte dall'art.72, che sostianzialmente introduce un assoluto divieto di cumulo da redditi da lavoro per i pensionati in regime di pensione privilegiata che non hanno raggiunto i requisiti imposti dai limiti per l'accesso alla pensione di vecchiaia, ad esclusione di coloro che continuano la loro attività nel settore pubblico. Tutte le malattie che inducono alla invalidità lavorativa (diverse da quelle di forma assistenziale) sono cumulabili nella misura del 70%. La nota sentenza della Corte Costituzione sulla legittimità indica perfettamente
quale sia l'interpretazione. Ma raggiunte le condizioni per l'accesso alla pensione vecchiaia il divieto do cumulo cessa. Rimane ovviamente vigente tale divieto per chi gode di una pensione di tipo assistenziale, come.quella garantita per chi è stato riformato con la Legge 335/95 e cioè inabile a qualunque proficuo lavoro. Ma realmente cosa accade quando si decide di lavorare come lavoratore autonomo? Semplice, si chiede consulenza ad esperti del settore e credetemi sono come perle nere, quasi introvabili. Allora si va all'inps e se becchi il consulente giusto, cioè quello preparato sull'argomento, riesci a comprendere l'arcano. Dunque per tutte le forze di Polizia, militari ed equiparate, la legge Fornero ha posto delle limitazioni alle c.d
pensioni privilegiate ma in semso posotivo; cioè sono lunica categoria alle quali viene tutt'oggi riconosciuta. Alle stesse non si applicano se non in casi previsti da leggi straodinarie deroghe all'età pensionabile (60 per la truppa e sottufficiali e 63 per gli altri ruoli) "salvo leggi speciali" sono quelle relative relative alle aspettative di vita che innalzano comunque l'età pensionabile. I requisiti comunque permangono non soggetti a questultima regola se nei due anni precedenti i requisiti erano stati raggiunti. Quindi per le forze dell'ordine l'accesso alla pensione di vecchiaia (che è diversa da quella per anzianità) si raggiunge con 60 anni di età e 35 di servizio effettivo. Quindi poiché proprio la Costituzione della le linee guida per il diritto al godimento della pensione di vecchiaia raggiunti i limiti di età anagrafica, ogni pensione di invalidità soddisfatti tali requisiti, diventa pensione di vecchiaia e quindi non più soggetta ad alcun divieto di cumulo (fatta eccezione per la pensione assistenziale). Il buon funzionario mi ha anche suggerito di essere comunque cauto poiché non tutto è cosi semplice poiché la tassazione rimarrà alta per la parte destinata al cumulo. Nonostante le rassicurazioni verbali ricevute, avevo bisogno do una nota scritta, quindi ho inviato all'Inps di Messina, una richiesta di chiarimenti ma ancora dopo tre mesi attendo la risposta. Quindi fidarsi o meno. Nulla è certo ad eccezione comunque che la legge permette a chi è stato riformato per causa di servizio e non con la 335/95 di poter cumulare i redditi da lavoro nelle misure del 70% (lavoro autonomo) e 50%(lavoro dipendente) inutile dire che la comunicazione va fatta entro 30 giorni e che L'inps in via precauzionale congela il 30% eccedente il TM, su calcoli di presunzione del reddito che si va a percepire e che comunque compensa sul mod.730 qualora tale tettonica superi. L'omessa comunicazione prevede la rigida sanzione amministrativa della decurtazione dell'intero importo della pensione per 12 mensilità. Tutte queste comunicazioni, devono essere considerate riportate da colloqui con funzionari INPS avuti nei mesi scorsi ma nulla al riguardo è stato comunicato per via email o pec. Quindi suggerisco prima di intraprendere qualunque attività di essere certi e non rivolgetevi per pareri verbali a Caf o consulenti che non conoscono profondamente la materia poiché il danno economico a cui si va incontro per sufficienza è irreversibile.

[mauri64]

Ciao gaetpri,
all'epoca della riforma avevi 36 anni e 3 mesi effettivi di attività lavorativa, quindi un'anzianità contributiva utile di 41 anni e 3 mesi compresi i 5 anni figurativi.

[Sempreme064]

Grazie gaetpri per l'informazione...
Pensandoci bene e andando nel fascicolo previdenziale , adesso vi spiego come è la situazione.

Riformato per patologia non dipende..si servizi civili..
Avevo una categoria a8 domanda e concesso il 10% in più..

Sino qua tutto bene ..

Non ho ancora 60 anni, ma da quando ho iniziato a lavorare "poche ore alla settimana 15" di più non riesco, nel fascicolo previdenziale avevo evidenziato nr. 2 pensioni

Una pensione che sarebbe quella che percepisco mensilmente e l'atra c'è scritto " pensione di vecchiaia" bloccata "si"

Al compimento dei 60 anni , ci sarà in evidenza solo la seconda .. nel mio caso è giusto come sta procedendo l'INPS.

Quando avrò solo la seconda in evidenza , farò il.cumulo dei contributi da lavoro civile. Saranno 20 euro in più..

Buona serata...

[Sempreme064]

Di pensione privilegiata i codici di pensione privilegiata non c'è scritto da nessuno parte... c'è una determina ma la pensione privilegiata è un'altra cosa ..non e il 10% in più che è reddituale..
Cambieranno la natura della tua pensione e codici se prendi la tabella A1

[Sempreme064]

Bruder, abbiamo trovato la risposta , il 10% con la tua pensione non diventa in pensione di privilegio, quindi puoi lavorare senza decurtazione...altrimenti non avrebbero messo a me pensione di vecchiaia..

Mi ero scordato del fascicolo...
La tua pensione sarà di anzianità vecchiaia. .limiti di età..

L'addetta all'INPS avrà capito pensione ..non il 10%

[brude]

Ciao, grazie per la risposta, ma non mi fido e quaindi ho deciso di rinunciare a qualsiasi incarico.
Attendo di sapere cosa risponde a gaetpri,
Purtroppo le norme non sono chiare e, da quello che ho studiato in queste ore, chi ha la privilegiata NON può lavorare, ovvero, subisce le decurtazioni del 50% se viene assunto come dipendente .
Premesso che per il mometo non ho ancora richiesto la privilegiata e non so se la otterrò , mi ritiro e vado a controllare come vanno cantieri .

[Sempreme064]

Capito, ma se ancora non conosci l'esito della privilegiata, non rifiutare l'incarico..lo vedrai in seguito se ti cambiano la natura della tua pensione..secondo me no

La pensione privilegiata è una pensione al 100% esente da Irpef. non il 10% ..

..

[brude]

è piu' complesso di quello che credi (da quello che mi hanno riferito e ho studiato)

[Sempreme064]

è piu' complesso di quello che credi (da quello che mi hanno riferito e ho studiato)

Va bene. Io comunque sono apposto...nella mia pensione il codice non lo leggo privilegiata.. percepisco 1/10.. e c'è scritto altra pensione vecchiaia....
Non continuo più che magari si sono sbagliati..se vuoi ti faccio lo screenshot..

Comunque sono sempre rimasto nei limiti del cumulo..
Buona serata.

[brude]

Grazie

[brude]

Forse nell' allegato c'è la risposta. Dalla lettura emergerebbe che al compimento di 40 di contributi la pensione di privilegio è completamente cumulabile con altri lavori . Attendo un Vostro parere

[brude]

Qui altra circolare in merito.

[Kilotiscali]

anche qui, se non capisco male, si capisce che la privilegiata non determina decurtazioni per chi ha 40 o più anni di contribuzione

https://www.inps.it/it/it/dettaglio-app ... avoro.html

Per gli iscritti alla Gestione Dipendenti Pubblici il divieto di cumulo pensione/redditi da lavoro dipendente e autonomo opera per i trattamenti pensionistici di inabilità(pensione di privilegio, dispensa dal servizio per inabilità assoluta e permanente a qualsiasi proficuo lavoro e quella relativa alle mansioni).

Tali trattamenti pensionistici sono cumulabili con i redditi da lavoro autonomo nella misura del 70% e con i redditi da lavoro dipendente nella misura del 50%.

Ho contestato questo assunto già nel 2010, poiché non esiste una legge che istituisca o preveda tale pensione di invalidità per i militari cessati dal servizio per infermità (per la Guardia di finanza art. 26 Legge 31/07/1954 n. 599) il cui trattamento spettante è quello normale ex artt.4, c.4, e 52 DPR 1092/1973, poi denominato di anzianità dalla riforma Amato (artt. 8 e 10 D.Lgs 30/12/1992 n. 503) come confermato dalla riforma Dini (art. 1, comma 32, Legge 08/08/1995 n. 335).
INPS (e prima INPDAP) segnala che ciò sarebbe previsto dall'art. 42 DPR 1092/1973 che però è destinato solo ai dipendenti civili dello Stato e dall'art. art. 13 L. 274/1991 che però disciplina, solo esclusivamente, la pensione di inabilità cioè il trattamento previsto per coloro ai quali sia stata riconosciuta una invalidità assoluta e permanente a qualsiasi proficuo lavoro.

[mauri64]

Ciao Kilotiscali,
alla fine come si è conclusa la vicenda.