pensione privilegiata
Inviato: sab lug 24, 2021 8:45 pm
Buonasera a tutti, mi presento sono giampi e ho appena effettuato l'iscrizione.
avrei bisogno, se possibile, di un parere su quanto sto per mettervi a conoscenza:
ho volutamente omesso di inserire riferimenti come nomi e località perché facilmente rintracciabili.
il 19.9.2016 dopo 6 mesi dal mio pensionamento (12.03.2016), su suggerimento di alcuni colleghi, mi rivolgevo al __ _________, consulente nella trattazione di contenziosi e/o pratiche afferenti la Pubblica Amministrazione (P.A.), nello specifico riguardanti i dipendenti ed ex della Difesa, per affidargli per tramite l’inoltro della domanda di Pensione Privilegiata Ordinaria (P.P.O.) all’I.N.P.S. di ______, pur consapevole che l’inoltro può essere eseguito dall’interessato. Nella data indicata ho peraltro delegato formalmente il predetto consulente a rappresentarmi, sottoscrivendo una dichiarazione sostitutiva di atto di notorietà nonché l’elezione di domicilio speciale, atti dei quali non ho mai ricevuto copia. Preciso, che al termine dell’incontro, in presenza di un testimone di parte, non mi è stato riferito verbalmente o per iscritto alcuna forma di preventivo delle competenze attinenti le sue competenze finanziarie, rimandando in un momento successivo l’argomento, senza mai riferirmene in futuro, nonostante i miei ripetuti solleciti.
IL 30.9.2016 vengo contattato per l’immediata compilazione della domando di P.P.O. e convocato presso la sede ove risiede il suo ufficio. Una volta compilata la domanda la inviata per via telematica al Patronato di ______,.
Da quell’incontro non sono stato mai informato circa l’avanzamento dell’istanza. Nei successivi incontri da lui organizzati per aggiornare periodicamente i suoi assistiti, ho chiesto ripetutamente circa l’andamento della mia richiesta senza mai ricevere risposte esaurienti, fino a che rivolgendomi direttamente all’INPS di ______ accertavo che per mio conto non era presente alcuna domanda. Perplesso, lo contatto per avere spiegazioni e di contro addebita la responsabilità dell’omissione della pratica alla Sede dell’INPS di _____, invitandomi ad avere pazienza. In data 18 settembre 2017 il Centro Documentale di ____, dal quale dipendo dal momento del pensionamento, mi fa pervenire il Verbale riguardante la causa di servizio e riconoscimento equo indennizzo e la trasmetto celermente al ________.
Nel 2018 non ricevendo alcun aggiornamento da parte sua, entrando nell’area personale del sito dell’I.NP.S. di ______, rilevavo che la mia domanda era stata presa in carico il 10 ottobre 2017.
Il 12.6.2019 dopo circa 3 anni dall’affidamento della pratica, tramite sito web dell’I.N.P.S., alla richiesta formale da parte mia di conoscere lo stato d’avanzamento della pratica di P.P.O. , l’Ente mi rispondeva di aver provveduto ad inviare richiesta all’Ospedale Militare di _____ - Dipartimento di Medicina Legale, di convocazione a visita e su mia richiesta mi veniva inviata sia copia della lettera, che la famosa domanda fatta tramite il Patronato di ______.
Il 3.9.2019 considerate la scarsa attenzione alla mia istanza nonché le reiterate mancate comunicazioni di interesse, decidevo di revocare con atto formale ogni forma di delega al consulente in parola, inviando un email via P.E.C. sia alla sede dell’I.N.P.S. di _______, che all’Ospedale Militare di ______ e contestualmente tramite un’email ordinaria al predetto consulente.
Il 07.03.2020 vengo finalmente convocato a visita collegiale presso il Dipartimento di Militare di Medicina Legale di _____ rappresentato dal mio medico di fiducia Dott. _________e in quella sede mi viene riconosciuto il diritto alla Pensione Privilegiata.
Il 07.05.2020 Il suddetto Dipartimento invia all’INPS di _____, al Centro Documentale di _____ e al sottoscritto il verbale con cui mi si riconosce la PPO e patologia riportata in prima pagina nel riepilogo delle infermità e relativa alla voce 2.
Chiedo più volte all’INPS i relativi tempi di trattazione della pratica per la liquidazione e finalmente mi dicono che nel mese di Agosto p.v. avrò il dovuto.
Controllo e con mio grande rammarico vedo che gli arretrati non decorrono dal 12 marzo 2016 data del mio pensionamento ma dal 1 ottobre 2019.
Scrivo all’INPS di _______ per avere delucidazioni in merito:
“ Buonasera, con il cedolino di agosto 2021 ho ricevuto gli arretrati riguardanti la PPO coma da comunicazione della sede INPS di ____. Guardando le cifre ho la sensazione che vi sia qualcosa che non va. Se la mia PAL è aumentata di 4010,64 euro con aliquota del 38% va da se che la mia PPO dovrebbe essere di circa 200 euro mese nette. I miei arretrati decorrono dal giorno della pensione e cioè 12 marzo 2016 visto che la domanda l’ho presentata a ottobre 2017 entro i termini dei due anni. Per cui sarebbero 5 anni e 4 mese per un importo totale di _____ euro circa e non _____. Sarei grado se mi venisse data una spiegazione esaustiva su come si è arrivati alla cifra che mi state corrispondendo”
Risposta della Dirigente Inps:
Gent. sig. _____,
In data 10/10/2017 è stata presentata domanda di PPO senza l'indicazione delle patologie per cui veniva richiesta: problema segnalato più volte al _______ che in quel periodo aveva la sua delega.
Il 28/02/2019 poiché nulla era stato modificato, abbiamo scritto una Pec al patronato ____ di ____ chiedendo l'integrazione. In data 1/3/2019 il patronato ha reinviato la medesima domanda senza modificarla, tuttavia ha allegato dei verbali relativi alla "Gastroduodenite cronica". In data 24/6/2019 questa sede ha inviato alla C.M.O. di _____ la richiesta di visita e relativo processo Verbale, allegando la documentazione pervenuta. In data 03/07/2019 la Commissione ha respinto l'istanza perché la domanda non è stata correttamente compilata con l'indicazione delle patologie, inoltre per la sola patologia sopraindicata non è stata riconosciuta la causa di servizio. Solo in base alla documentazione presentata dal patronato in data 03/09/2019 si è potuto procedere a un nuovo iter procedurale e in tale documentazione compare per la prima volta la patologia "Discopatia..." per la quale è stata riconosciuta la causa di servizio. Pertanto la P.P.O. pur riconoscendo il diritto dal 12/03/2016 ha una decorrenza economica dal 01/10/2019, giorno successivo alla presentazione della nuova domanda integrata”.
IConsiderazioni conclusive:
non sono mai stato informato sull’avanzamento dello stato della pratica, se non attraverso il mio personale interesse e ogni volta mi hanno risposto che la domanda era giusta senza comunicarmi qualche errore o mancanza documentale (e ho la corrispondenza intercorsa tra me e l’INPS);
dicono che hanno effettuato in data 3 settembre 2019 un nuovo iter procedurale, io non ne so nulla e nulla mi è stato inviato, ma poi perché un nuovo iter se una domanda esisteva già agli atti? L’ospedale in data 3 luglio 2019 ha solo respinto l’istanza perché non correttamente compilata, eventualmente bastava fare un’integrazione facendo riferimento alla domanda già presentata, tanto più che nel verbale di riconoscimento della PPO alla voce DATI ANAMNESTICI si legge: vedi riepilogo A.P.P.: con domanda agli atti in data 10.10.2017 chiede di essere sottoposto a visita ai fine della eventuale concessione della PPO per le infermità di cui al n.1 e 2 del giudizio diagnostico. Ed infatti mi hanno dato quella al punto 2. Non fa nessun riferimento ad altre domande in altre date.
scusate se mi sono divulgato ma altrimenti non era facile capire il tutto. Qualche consiglio? Potrei fare ricorso amministrativo all'Inps? grazie della disponibilità
avrei bisogno, se possibile, di un parere su quanto sto per mettervi a conoscenza:
ho volutamente omesso di inserire riferimenti come nomi e località perché facilmente rintracciabili.
il 19.9.2016 dopo 6 mesi dal mio pensionamento (12.03.2016), su suggerimento di alcuni colleghi, mi rivolgevo al __ _________, consulente nella trattazione di contenziosi e/o pratiche afferenti la Pubblica Amministrazione (P.A.), nello specifico riguardanti i dipendenti ed ex della Difesa, per affidargli per tramite l’inoltro della domanda di Pensione Privilegiata Ordinaria (P.P.O.) all’I.N.P.S. di ______, pur consapevole che l’inoltro può essere eseguito dall’interessato. Nella data indicata ho peraltro delegato formalmente il predetto consulente a rappresentarmi, sottoscrivendo una dichiarazione sostitutiva di atto di notorietà nonché l’elezione di domicilio speciale, atti dei quali non ho mai ricevuto copia. Preciso, che al termine dell’incontro, in presenza di un testimone di parte, non mi è stato riferito verbalmente o per iscritto alcuna forma di preventivo delle competenze attinenti le sue competenze finanziarie, rimandando in un momento successivo l’argomento, senza mai riferirmene in futuro, nonostante i miei ripetuti solleciti.
IL 30.9.2016 vengo contattato per l’immediata compilazione della domando di P.P.O. e convocato presso la sede ove risiede il suo ufficio. Una volta compilata la domanda la inviata per via telematica al Patronato di ______,.
Da quell’incontro non sono stato mai informato circa l’avanzamento dell’istanza. Nei successivi incontri da lui organizzati per aggiornare periodicamente i suoi assistiti, ho chiesto ripetutamente circa l’andamento della mia richiesta senza mai ricevere risposte esaurienti, fino a che rivolgendomi direttamente all’INPS di ______ accertavo che per mio conto non era presente alcuna domanda. Perplesso, lo contatto per avere spiegazioni e di contro addebita la responsabilità dell’omissione della pratica alla Sede dell’INPS di _____, invitandomi ad avere pazienza. In data 18 settembre 2017 il Centro Documentale di ____, dal quale dipendo dal momento del pensionamento, mi fa pervenire il Verbale riguardante la causa di servizio e riconoscimento equo indennizzo e la trasmetto celermente al ________.
Nel 2018 non ricevendo alcun aggiornamento da parte sua, entrando nell’area personale del sito dell’I.NP.S. di ______, rilevavo che la mia domanda era stata presa in carico il 10 ottobre 2017.
Il 12.6.2019 dopo circa 3 anni dall’affidamento della pratica, tramite sito web dell’I.N.P.S., alla richiesta formale da parte mia di conoscere lo stato d’avanzamento della pratica di P.P.O. , l’Ente mi rispondeva di aver provveduto ad inviare richiesta all’Ospedale Militare di _____ - Dipartimento di Medicina Legale, di convocazione a visita e su mia richiesta mi veniva inviata sia copia della lettera, che la famosa domanda fatta tramite il Patronato di ______.
Il 3.9.2019 considerate la scarsa attenzione alla mia istanza nonché le reiterate mancate comunicazioni di interesse, decidevo di revocare con atto formale ogni forma di delega al consulente in parola, inviando un email via P.E.C. sia alla sede dell’I.N.P.S. di _______, che all’Ospedale Militare di ______ e contestualmente tramite un’email ordinaria al predetto consulente.
Il 07.03.2020 vengo finalmente convocato a visita collegiale presso il Dipartimento di Militare di Medicina Legale di _____ rappresentato dal mio medico di fiducia Dott. _________e in quella sede mi viene riconosciuto il diritto alla Pensione Privilegiata.
Il 07.05.2020 Il suddetto Dipartimento invia all’INPS di _____, al Centro Documentale di _____ e al sottoscritto il verbale con cui mi si riconosce la PPO e patologia riportata in prima pagina nel riepilogo delle infermità e relativa alla voce 2.
Chiedo più volte all’INPS i relativi tempi di trattazione della pratica per la liquidazione e finalmente mi dicono che nel mese di Agosto p.v. avrò il dovuto.
Controllo e con mio grande rammarico vedo che gli arretrati non decorrono dal 12 marzo 2016 data del mio pensionamento ma dal 1 ottobre 2019.
Scrivo all’INPS di _______ per avere delucidazioni in merito:
“ Buonasera, con il cedolino di agosto 2021 ho ricevuto gli arretrati riguardanti la PPO coma da comunicazione della sede INPS di ____. Guardando le cifre ho la sensazione che vi sia qualcosa che non va. Se la mia PAL è aumentata di 4010,64 euro con aliquota del 38% va da se che la mia PPO dovrebbe essere di circa 200 euro mese nette. I miei arretrati decorrono dal giorno della pensione e cioè 12 marzo 2016 visto che la domanda l’ho presentata a ottobre 2017 entro i termini dei due anni. Per cui sarebbero 5 anni e 4 mese per un importo totale di _____ euro circa e non _____. Sarei grado se mi venisse data una spiegazione esaustiva su come si è arrivati alla cifra che mi state corrispondendo”
Risposta della Dirigente Inps:
Gent. sig. _____,
In data 10/10/2017 è stata presentata domanda di PPO senza l'indicazione delle patologie per cui veniva richiesta: problema segnalato più volte al _______ che in quel periodo aveva la sua delega.
Il 28/02/2019 poiché nulla era stato modificato, abbiamo scritto una Pec al patronato ____ di ____ chiedendo l'integrazione. In data 1/3/2019 il patronato ha reinviato la medesima domanda senza modificarla, tuttavia ha allegato dei verbali relativi alla "Gastroduodenite cronica". In data 24/6/2019 questa sede ha inviato alla C.M.O. di _____ la richiesta di visita e relativo processo Verbale, allegando la documentazione pervenuta. In data 03/07/2019 la Commissione ha respinto l'istanza perché la domanda non è stata correttamente compilata con l'indicazione delle patologie, inoltre per la sola patologia sopraindicata non è stata riconosciuta la causa di servizio. Solo in base alla documentazione presentata dal patronato in data 03/09/2019 si è potuto procedere a un nuovo iter procedurale e in tale documentazione compare per la prima volta la patologia "Discopatia..." per la quale è stata riconosciuta la causa di servizio. Pertanto la P.P.O. pur riconoscendo il diritto dal 12/03/2016 ha una decorrenza economica dal 01/10/2019, giorno successivo alla presentazione della nuova domanda integrata”.
IConsiderazioni conclusive:
non sono mai stato informato sull’avanzamento dello stato della pratica, se non attraverso il mio personale interesse e ogni volta mi hanno risposto che la domanda era giusta senza comunicarmi qualche errore o mancanza documentale (e ho la corrispondenza intercorsa tra me e l’INPS);
dicono che hanno effettuato in data 3 settembre 2019 un nuovo iter procedurale, io non ne so nulla e nulla mi è stato inviato, ma poi perché un nuovo iter se una domanda esisteva già agli atti? L’ospedale in data 3 luglio 2019 ha solo respinto l’istanza perché non correttamente compilata, eventualmente bastava fare un’integrazione facendo riferimento alla domanda già presentata, tanto più che nel verbale di riconoscimento della PPO alla voce DATI ANAMNESTICI si legge: vedi riepilogo A.P.P.: con domanda agli atti in data 10.10.2017 chiede di essere sottoposto a visita ai fine della eventuale concessione della PPO per le infermità di cui al n.1 e 2 del giudizio diagnostico. Ed infatti mi hanno dato quella al punto 2. Non fa nessun riferimento ad altre domande in altre date.
scusate se mi sono divulgato ma altrimenti non era facile capire il tutto. Qualche consiglio? Potrei fare ricorso amministrativo all'Inps? grazie della disponibilità