Buongiorno, chiedo a qualche esperto il seguente quesito.
Nell'ipotesi del compimento anni 60 con una contribuzione effettiva di 35 anni di servizio, 1 anno di servizio militare, e i 5 anni abbuono, (quindi un totale di anni 41) si ha diritto a percepire la pensione con il beneficio del moltiplicatore e del TFS maggiorato di 6 scatti, o nel caso specifico occorre maturare ulteriore anno e quindi arrivare all'età di anni 61?
Grazie dell'attenzione e cordiali saluti a tutti.
Pensione di vecchiaia e moltipicatore
Re: Pensione di vecchiaia e moltipicatore
Salve skydaner, una volta raggiunto il limite ordinamentale maturerai entrambi i requisiti, 60 anni ed almeno 35 anni contributivi (nel caso specifico 41 anni) pertanto, avrai diritto sia all'istituto del moltiplicatore che dei relativi 6 scatti sulla buonuscita.
Saluti
Saluti
Re: Pensione di vecchiaia e moltipicatore
Grazie per la risposta.
Mancano 2 anni e 7 mesi al compimento dei 60 anni e maturazione dei 41 anni (35+5+1 di servizio militare) e un dubbio mi era sorto in considerazione che ad una mia collega che tra circa un anno (aprile del 2022) compie 60 anni (con il compimento di effettivi anni di servizio 33 + i 5 anni di abbuono con quindi un totale di 38 anni)) la segreteria dell'istituto gli ha risposto che per prendere maggiori benefici dovrebbe andare a 61 anni ma se desiderava andare in pensione a 60, doveva Lei fare specifica istanza.
In effetti ad altri colleghi che hanno maturato i 60 anni e oltre 42 anni di contribuzione è sempre arrivata la lettera (un anno prima) dal Dipartimento (amministrazione penitenziaria) che il 1 primo giorno del mese successivo al compimento dei 60 anni sarebbero stati collocati in pensione (tale lettera deve essere presentata, dal diretto interessato, al caf che a sua volta fa le sue comunicazione all'Inps per le procedure di calcolo e determinazione dell'assegno pensionistico).
Diversamente per la collega questa lettera non è arrivata e quando ha chiesto lumi alla segreteria dell'istituto dove lavora,gli è stato risposto che se le sue intenzioni erano di andare in pensione a 60 anni doveva (nel suo caso) fare specifica richiesta al Dipartimento per riceve la carta del fine rapporto e collocamento in pensione e poi trasmetterla al Caf che avrebbe a suo volta fatto le comunicazioni all'Inps.
Fermo restando al diritto di percepire l'assegno di pensione da subito (in quanto maturato già almeno 36 anni di contributi (tra effettivi e figurativi) posso chiedere se anche nel caso della collega spetta il beneficio del moltiplicatore?
Premetto che il CAF dove la collega si è rivolta (Caf a cui mi sono anch'io affidato per la mia pensione) non gli ha saputo dare una risposta.
Chiedo venia se non sono riuscito ad essere abbastanza chiaro.
Grazie ancora per la vostra pazienza e se riuscite a darmi qualche delucidazione in merito.
Cordiali saluti
Mancano 2 anni e 7 mesi al compimento dei 60 anni e maturazione dei 41 anni (35+5+1 di servizio militare) e un dubbio mi era sorto in considerazione che ad una mia collega che tra circa un anno (aprile del 2022) compie 60 anni (con il compimento di effettivi anni di servizio 33 + i 5 anni di abbuono con quindi un totale di 38 anni)) la segreteria dell'istituto gli ha risposto che per prendere maggiori benefici dovrebbe andare a 61 anni ma se desiderava andare in pensione a 60, doveva Lei fare specifica istanza.
In effetti ad altri colleghi che hanno maturato i 60 anni e oltre 42 anni di contribuzione è sempre arrivata la lettera (un anno prima) dal Dipartimento (amministrazione penitenziaria) che il 1 primo giorno del mese successivo al compimento dei 60 anni sarebbero stati collocati in pensione (tale lettera deve essere presentata, dal diretto interessato, al caf che a sua volta fa le sue comunicazione all'Inps per le procedure di calcolo e determinazione dell'assegno pensionistico).
Diversamente per la collega questa lettera non è arrivata e quando ha chiesto lumi alla segreteria dell'istituto dove lavora,gli è stato risposto che se le sue intenzioni erano di andare in pensione a 60 anni doveva (nel suo caso) fare specifica richiesta al Dipartimento per riceve la carta del fine rapporto e collocamento in pensione e poi trasmetterla al Caf che avrebbe a suo volta fatto le comunicazioni all'Inps.
Fermo restando al diritto di percepire l'assegno di pensione da subito (in quanto maturato già almeno 36 anni di contributi (tra effettivi e figurativi) posso chiedere se anche nel caso della collega spetta il beneficio del moltiplicatore?
Premetto che il CAF dove la collega si è rivolta (Caf a cui mi sono anch'io affidato per la mia pensione) non gli ha saputo dare una risposta.
Chiedo venia se non sono riuscito ad essere abbastanza chiaro.
Grazie ancora per la vostra pazienza e se riuscite a darmi qualche delucidazione in merito.
Cordiali saluti
Re: Pensione di vecchiaia e moltipicatore
skydaner ha scritto: ↑mar giu 29, 2021 12:17 pm Mancano 2 anni e 7 mesi al compimento dei 60 anni e maturazione dei 41 anni (35+5+1 di servizio militare) e un dubbio mi era sorto in considerazione che ad una mia collega che tra circa un anno (aprile del 2022) compie 60 anni (con il compimento di effettivi anni di servizio 33 + i 5 anni di abbuono con quindi un totale di 38 anni)) la segreteria dell'istituto gli ha risposto che per prendere maggiori benefici dovrebbe andare a 61 anni ma se desiderava andare in pensione a 60, doveva Lei fare specifica istanza.
Ciao!
Quindi secondo la sua segreteria occorrerebbe, oltre ad aver raggiunto il limite ordinamentale di età previsto dal Corpo di appartenenza, anche 39 anni di anzianità contributiva per andare in pensione per limite di età? Mah, direi che si sbagliano
Direi anche alla collega di stare attenta a come fa la domanda al fine che non venga intesa, visto come ragionano nella sua segreteria, quale domanda di pensione per anzianità e non per limite di età poichè in quel caso il moltiplicatore non gli spetta di sicuro.
Re: Pensione di vecchiaia e moltipicatore
Attualmente per andare in quiescenza per raggiunti limiti di età bisogna avere entrambi i requisiti dell'età anagrafica e dei contributi versati ossia:skydaner ha scritto: ↑mar giu 29, 2021 12:17 pm Grazie per la risposta.
Mancano 2 anni e 7 mesi al compimento dei 60 anni e maturazione dei 41 anni (35+5+1 di servizio militare) e un dubbio mi era sorto in considerazione che ad una mia collega che tra circa un anno (aprile del 2022) compie 60 anni (con il compimento di effettivi anni di servizio 33 + i 5 anni di abbuono con quindi un totale di 38 anni)) la segreteria dell'istituto gli ha risposto che per prendere maggiori benefici dovrebbe andare a 61 anni ma se desiderava andare in pensione a 60, doveva Lei fare specifica istanza.
In effetti ad altri colleghi che hanno maturato i 60 anni e oltre 42 anni di contribuzione è sempre arrivata la lettera (un anno prima) dal Dipartimento (amministrazione penitenziaria) che il 1 primo giorno del mese successivo al compimento dei 60 anni sarebbero stati collocati in pensione (tale lettera deve essere presentata, dal diretto interessato, al caf che a sua volta fa le sue comunicazione all'Inps per le procedure di calcolo e determinazione dell'assegno pensionistico).
Diversamente per la collega questa lettera non è arrivata e quando ha chiesto lumi alla segreteria dell'istituto dove lavora,gli è stato risposto che se le sue intenzioni erano di andare in pensione a 60 anni doveva (nel suo caso) fare specifica richiesta al Dipartimento per riceve la carta del fine rapporto e collocamento in pensione e poi trasmetterla al Caf che avrebbe a suo volta fatto le comunicazioni all'Inps.
Fermo restando al diritto di percepire l'assegno di pensione da subito (in quanto maturato già almeno 36 anni di contributi (tra effettivi e figurativi) posso chiedere se anche nel caso della collega spetta il beneficio del moltiplicatore?
Premetto che il CAF dove la collega si è rivolta (Caf a cui mi sono anch'io affidato per la mia pensione) non gli ha saputo dare una risposta.
Chiedo venia se non sono riuscito ad essere abbastanza chiaro.
Grazie ancora per la vostra pazienza e se riuscite a darmi qualche delucidazione in merito.
Cordiali saluti
60 anni (limite ordinamentale di età) ed almeno 35 anni contributivi.
Per meglio far comprendere riporto i sottostanti esempi:
• 60 anni di età con 35 anni contributivi devi fare 12 mesi di finestra mobile;
• 60 anni di età con 35 anni e 3 mesi contributivi devi fare 9 mesi di finestra mobile;
• 60 anni di età con 36 anni e 1 giorno contributivi non devi fare alcuna finestra mobile.
Ora non conosco la procedura per transitare in congedo nella tua amministrazione, ma ti posso assicurare che nei casi da Te specificati avendo un'anzianità contributiva di gran lunga superiore ai 36 anni, si può tranquillamente accedere in pensione al compimento dei 60 anni.
Allego inoltre, la normativa inerente il moltiplicatore.
Saluti
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