Pensione di inabilità e nuovo lavoro

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mau_rina
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Pensione di inabilità e nuovo lavoro

Messaggio da mau_rina »

Buongiorno,
Sono stato riformato per motivi sanitari non dipendenti da causa di servizio dopo 24 anni di servizio e percepisco 1100 euro di pensione di inabilità.
Ho 45 anni e vorrei trovare o crearmi una nuova fonte di reddito.
MI chiedevo se i guadagni derivanti da un nuovo lavoro andassero ad intaccare l'importo che percepisco dall'inps o se la cosa fosse un diritto acquisito intoccabile, a prescindere dagli introiti di una nuove fonte di reddito.
Ringrazio in anticipo chi vorrà darmi delucidazioni in merito.


mauri64
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Re: Pensione di inabilità e nuovo lavoro

Messaggio da mauri64 »

Ciao mau_rina,
per quanto riguarda la pensione di inabilità (non per quella concernente la L. 335/95 "decurtazione intera"), nell'anno in corso per conservare la pensione intera, lo stipendio lordo dovrà essere inferiore al trattamento minimo fissato ad € 567,94, per 13 mensilità cioè a € 7.383,22.
In pratica dovrai svolgere un'attività lavorativa part-time, sarai comunque soggetto all'adeguamento IRPEF sul reddito prodotto.
Con reddito superiore a tale importo, la decurtazione sarà del 50% se lavoro dipendente, ovvero del 30% se autonomo.
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nonno Alberto
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Re: Pensione di inabilità e nuovo lavoro

Messaggio da nonno Alberto »

mau_rina ha scritto: mer nov 01, 2023 5:29 am
Buongiorno,
Sono stato riformato per motivi sanitari non dipendenti da causa di servizio

Ma nel verbale di riforma la patologia è stata ascritta a tabella e categoria ? e sopratutto cosa ha scritto nel giudizio finale la Cmo ?

Ho letto che non hai presentato domanda di riconoscimento causa di servizio, poiché non c'è stato un evento traumatizzante, questo è vero in parte poiché ci sono altri fattori scatenanti e solo un medico legale che legge le refertazione con annesse motivazioni e fa una anamnesi può
indicare una diagnosi corretta della condizione morbosa presente per severità.

Quindi, valuta il da farsi.



dopo 24 anni di servizio e percepisco 1100 euro di pensione di inabilità.

Questo non ti preclude la possibilità di presentare entro 5 anni dal congedo una domanda di riconoscimento causa di servizio, contestuale equo indennizzo e ascrizione ai fini della Pensione privilegiata ordinaria,poiché in relazione al servizio svolto, anche se per 20 anni, potrebbero esserci problematiche di cervicale /lombare.



Ho 45 anni e vorrei trovare o crearmi una nuova fonte di reddito.

La situazione avrebbe un duplice aspetto positivo, quello di essere impegnato nell'arco della giornata e incrementare la pensione, però, può verificarsi che vai a lavorare gratis per effetto stipendio /trattenute /tasse.
[/i]
Per cui, prima fai adeguata consulenza con un caf, anche dove presenti la dichiarazione dei redditi, valutando la soglia importo stipendio da percepire.



MI chiedevo se i guadagni derivanti da un nuovo lavoro andassero ad intaccare l'importo che percepisco dall'inps

Certo che si, ma con dinamiche diverse.


o se la cosa fosse un diritto acquisito intoccabile,
a prescindere dagli introiti di una nuove fonte di reddito.

Se hai tempo, voglia e interesse, riscontra la situazione del verbale di riforma della CMO.

👋👋
mau_rina
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Re: Pensione di inabilità e nuovo lavoro

Messaggio da mau_rina »

mauri64 ha scritto: mer nov 01, 2023 7:09 am Ciao mau_rina,
per quanto riguarda la pensione di inabilità (non per quella concernente la L. 335/95 "decurtazione intera"), nell'anno in corso per conservare la pensione intera, lo stipendio lordo dovrà essere inferiore al trattamento minimo fissato ad € 567,94, per 13 mensilità cioè a € 7.383,22.
In pratica dovrai svolgere un'attività lavorativa part-time, sarai comunque soggetto all'adeguamento IRPEF sul reddito prodotto.
Con reddito superiore a tale importo, la decurtazione sarà del 50% se lavoro dipendente, ovvero del 30% se autonomo.
Potresti spiegare meglio il distinguo che hai fatto per le due tipologie di pensioni? Quella di inabilità e quella concernente la L. 335/95.
L'inps mi ha trasmesso l'atto con cui mi viene conferita la Pensione diretta di Inabilità, ma non fa riferimento a nessuna legge.
Ti ringrazio per le delucidazioni
mau_rina
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Re: Pensione di inabilità e nuovo lavoro

Messaggio da mau_rina »

nonno Alberto ha scritto: mer nov 01, 2023 8:10 am
Ma nel verbale di riforma la patologia è stata ascritta a tabella e categoria ? e sopratutto cosa ha scritto nel giudizio finale la Cmo ?


Nel verbale ha scritto:
GIUDIZIO DIAGNOSTICO: Disturbo dell'adattamento persistente con ansia e umore depresso misto - Disturbo depressivo ricorrente.
NON IDONEO PERMANENTEMENTE al servizio incondizionato in modo assoluto. Da collocare in congedo assoluto. Si reimpiegabile nelle corrispondenti aree funzionali del personale civile del ministero della difesa. Controindicate mansioni ad elevato impegno psicofisico, controindicato uso delle armi. L'infermità di cui al G.D. determina una riduzione della capacità lavorativa generica nella misura del 25% (ex decreto 05/02/1992 Min.Sal.)
L'inabilità è determinata in misura prevalente da infermità/lesione che risultano Dipendenti da Causa Servizio: NO

Ho letto che non hai presentato domanda di riconoscimento causa di servizio, poiché non c'è stato un evento traumatizzante, questo è vero in parte poiché ci sono altri fattori scatenanti e solo un medico legale che legge le refertazione con annesse motivazioni e fa una anamnesi può
indicare una diagnosi corretta della condizione morbosa presente per severità.


Quindi mi consigli di chiedere un parere di un medico legale per appurare se è opportuno inoltrare la richiesta di causa di servizio?

La situazione avrebbe un duplice aspetto positivo, quello di essere impegnato nell'arco della giornata e incrementare la pensione, però, può verificarsi che vai a lavorare gratis per effetto stipendio /trattenute /tasse.
[/i]
Per cui, prima fai adeguata consulenza con un caf, anche dove presenti la dichiarazione dei redditi, valutando la soglia importo stipendio da percepire.


Anche nel caso di un lavoro autonomo?

MI chiedevo se i guadagni derivanti da un nuovo lavoro AUTONOMO (non da dipendente) andassero ad intaccare l'importo che percepisco dall'inps

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NavySeals
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Re: Pensione di inabilità e nuovo lavoro

Messaggio da NavySeals »

La tua è la classica pensione da riforma, sei stato dichiarato idoneo al transito ai civili ma tu hai rifiutato. La totale inabilità ad ogni attività lavorativa è altra cosa (in tal caso non avresti potuto più lavorare, quindi non ti avrebbero fatto idoneo per il transito). In definitiva, tu puoi lavorare, con le decurtazioni eventuali che ti ha ben specificato il buon Mauri.

PS. Fa attenzione al lavoro in nero: basta un giorno e ti azzerano tutta la pensione relativa all'anno. E i colleghi trovati semplicemente a battere uno scontrino nel negozio dei figli lo sanno bene.
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nonno Alberto
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Re: Pensione di inabilità e nuovo lavoro

Messaggio da nonno Alberto »

mau_rina ha scritto: mer nov 01, 2023 9:23 am
nonno Alberto ha scritto: mer nov 01, 2023 8:10 am
Ma nel verbale di riforma la patologia è stata ascritta a tabella e categoria ? e sopratutto cosa ha scritto nel giudizio finale la Cmo ?


Nel verbale ha scritto:
GIUDIZIO DIAGNOSTICO: Disturbo dell'adattamento persistente con ansia e umore depresso misto - Disturbo depressivo ricorrente.
NON IDONEO PERMANENTEMENTE al servizio incondizionato in modo assoluto. Da collocare in congedo assoluto. Si reimpiegabile nelle corrispondenti aree funzionali del personale civile del ministero della difesa. Controindicate mansioni ad elevato impegno psicofisico, controindicato uso delle armi. L'infermità di cui al G.D. determina una riduzione della capacità lavorativa generica nella misura del 25% (ex decreto 05/02/1992 Min.Sal.)
L'inabilità è determinata in misura prevalente da infermità/lesione che risultano Dipendenti da Causa Servizio: NO

Interessante... diciamo che ti è stata attribuita una invalidità pari all'8° cat tab A.

Poiché è indicato si idoneo al transito, non puoi fruire del beneficio della 335/95.

Mentre, considerato il giudizio sarebbe il caso di valutare una consulenza con un medico legale di riferimento alla patologia, con documentazione ed una narrativa dettagliata sulle motivazioni che hanno condotto alla riforma.

Se dovesse esserci un riconoscimento ai fini della ppo, potresti pensare anche alla domanda di incollocabilità. Comunque, una cosa per volta
.


Ho letto che non hai presentato domanda di riconoscimento causa di servizio, poiché non c'è stato un evento traumatizzante, questo è vero in parte poiché ci sono altri fattori scatenanti e solo un medico legale che legge le refertazione con annesse motivazioni e fa una anamnesi può
indicare una diagnosi corretta della condizione morbosa presente per severità.


Quindi mi consigli di chiedere un parere di un medico legale per appurare se è opportuno inoltrare la richiesta di causa di servizio?

Certo, potresti, eventualmente sentire anche una associazione invalidi militari, hanno medici e legali con spese contenute.


La situazione avrebbe un duplice aspetto positivo, quello di essere impegnato nell'arco della giornata e incrementare la pensione, però, può verificarsi che vai a lavorare gratis per effetto stipendio /trattenute /tasse.
[/i]
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Anche nel caso di un lavoro autonomo?

Certo, te lo ha già scritto mauri, 30%.

nel caso di redditi da lavoro autonomo la riduzione è pari al 30% della quota eccedente il trattamento minimo e comunque non può essere superiore al 30% del reddito prodotto.




MI chiedevo se i guadagni derivanti da un nuovo lavoro AUTONOMO (non da dipendente) andassero ad intaccare l'importo che percepisco dall'inps

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Re: Pensione di inabilità e nuovo lavoro

Messaggio da mauri64 »

mau_rina ha scritto: mer nov 01, 2023 9:06 am
mauri64 ha scritto: mer nov 01, 2023 7:09 am Ciao mau_rina,
per quanto riguarda la pensione di inabilità (non per quella concernente la L. 335/95 "decurtazione intera"), nell'anno in corso per conservare la pensione intera, lo stipendio lordo dovrà essere inferiore al trattamento minimo fissato ad € 567,94, per 13 mensilità cioè a € 7.383,22.
In pratica dovrai svolgere un'attività lavorativa part-time, sarai comunque soggetto all'adeguamento IRPEF sul reddito prodotto.
Con reddito superiore a tale importo, la decurtazione sarà del 50% se lavoro dipendente, ovvero del 30% se autonomo.
Potresti spiegare meglio il distinguo che hai fatto per le due tipologie di pensioni? Quella di inabilità e quella concernente la L. 335/95.
L'inps mi ha trasmesso l'atto con cui mi viene conferita la Pensione diretta di Inabilità, ma non fa riferimento a nessuna legge.
Ti ringrazio per le delucidazioni
Ti ha risposto esaustivamente il buon Navy (vedi msg. precedente).
mau_rina
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Re: Pensione di inabilità e nuovo lavoro

Messaggio da mau_rina »

Grazie a tutti per le risposte.
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Re: Pensione di inabilità e nuovo lavoro

Messaggio da mau_rina »

Buongiorno,
in merito alle soglie di introiti di cui abbimo parlato, oltre le quali si incorre in una decurtazione dell'assegno pensionistico, mi chiedevo se anche il capital gain da investimenti o i dividendi societari facessero cumulo con i redditi da lavoro dipendente o autonomo per il raggiungimento di tali soglie.
Grazie
mauri64
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Re: Pensione di inabilità e nuovo lavoro

Messaggio da mauri64 »

Ciao mau_rina,
dai una letta al seguente link.

https://infoprecompilata.agenziaentrate ... er%20cento.

In rete trovi tutte le info necessarie a chiarire i dubbi o altro.
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