PASSAGGIO A RUOLO CIVILE

Diritto Militare e per le Forze di Polizia
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traversat
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PASSAGGIO A RUOLO CIVILE

Messaggio da traversat »

Buongiorno Avvocato,
volevo sapere se possibile se, in caso un militare dichiarato non idoneo dalla Cmo che ha optato per il ruolo civile e quindi in aspettativa speciale in attesa del transito, in caso ricevesse un avviso di garanzia se è tenuto a comunicare al comando (l'ultimo?) l'accaduto.
Inoltre se è possibile poi che l'Amministrazione possa sospenderlo (cautelarmente) dal servizio (stando in aspettativa speciale in attesa del transito) e se questa poi potrebbe bloccare il transito o fare qualche altra azione (tipo una sanzione di stato) che in servizio comporterebbe effetti, ma in aspettativa speciale?
Spero di essere stato chiaro e le chiedo gentilmente un chiarimento se possibile.
Grazie


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Diabolikus
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Re: PASSAGGIO A RUOLO CIVILE

Messaggio da Diabolikus »

Con il permesso dell'avvocato, mi permetto di esplicare quanto segue:

La tua domanda è molto stuzzicante e non è facile dare una risposta senza fare una piccola analisi del compendio di norme interessate che, a mio avviso, sarebbero a volte in contrasto con le pronunce giurisprudenziali e con le direttive Ministeriali:

L'aspettativa (di qualsiasi tipo - cfr. art.875 del Codice) è una delle posizioni di stato in cui può trovarsi il militare in servizio permanente. Il militare in aspettativa (di qualunque tipo essa sia) è quindi un militare in servizio permanente seppur "non effettivo".

In tema di aspettativa in attesa del transito nei ruoli civili, il Conisglio di Stato, con sentenza n.6825/2007 Reg. Dec. datata 4 dic. 2007 e depositata il 31 successivo, ha sancito, che il militare giudicato inidoneo mantiene lo status proprio in s.p.e., ma nella posizione di aspettativa, ex art. 2, co. 7, d.m. cit., fino al momento dell’assunzione nell’amministrazione civile previa stipulazione del relativo contratto individuale di lavoro.

l'art.920 del Codice dell'Ordinamento Militare, al comma 2, stabilisce che la sospensione dall'impiego (precauzionale - obbligatoria o facoltativa) e' disposta con decreto ministeriale e puo' essere applicata anche nei confronti del militare in aspettativa, trasferendolo dalla posizione in cui si trova in quella di sospensione dall'impiego.

E' anche vero però che lo stesso art.2, co.3 del D.I. 18 apr. 2002, sancisce che la presentazione della domanda di transito da parte del personale interessato, sospende, per lo stesso, l'applicazione di
tutte le disposizioni riguardanti modifiche di posizioni di stato o di avanzamento


Gli ultimi due capoversi evidenziano, a mio avviso, un conflitto di norme (Codice ordinamento Militare e decreto 18 apr. 2002 - entrambi vigenti) che non consentono di stabilire se un militare in aspettativa in attesa del transito possa essere sospeso dall'impiego o meno.

Io opterei per la prima ipotesi, in considerazione del fatto che il decreto Interdirettoriale 18 apr. 2002, seppur non abrogato, risulta superato dal più recente Codice dell'Ordinamento Militare (2010).


Per quanto riguarda l'applicazione delle sanzioni disciplinari di Corpo, la Guida Tecnica approvata dal Ministero della Difesa il 21 feb. 2011, sancisce che Il militare è assoggettato alle norme sulla disciplina militare di corpo dal momento dell’incorporazione (iscrizione in ruolo) a quello della cessazione dal servizio attivo per una delle cause disciplinate dall’articolo 923 del codice dell'Ordinamento Militare.

Considerato che il militare in aspettativa, come già asserito in apertura, è comuqnue militare in servizio permanente, che conserva il prioprio status, allora lo stesso sarebbe comunque soggetto agli obblighi di cui all'art.748, ultimo comma, del Codice, il quale sancisce che:

Il militare deve, altresì, dare sollecita comunicazione
al proprio comando o ente:
a) di ogni cambiamento di stato civile e di famiglia;
b) degli eventi in cui è rimasto coinvolto e che possono
avere riflessi sul servizio.


Ma è anche vero che il citato art.923 del Codice stabilisce che una delle cause di cessazione del rapporto di impiego per il militare è L'INFERMITA' e prorprio l'infermità è la condizione necessaria che legittima il militare al transito nei ruoli civili.

Come può, quindi, un militare "riformato" che intenda transitare, trovarsi in aspettativa e conservare lo status e, contemporaneamente, cessare dal rapporto di impiego ????

Se il rapporto di impiego, pertanto, cessa con l'infermità (riforma) allora lo stesso non è più soggetto alla disciplina militare e nemmeno, dunque, agli obblighi di comunicazione di cui all'art.748, per l'inosservanza dei quali non potrebbe neanche essere comminata alcuna sanzione di corpo.

Per quanto riguarda l'informazione di garanzia che hai citato, stai pur tranquillo che l'art.129 del reg. att. c.p.p. stabilisce che :

"Quando esercita l'azione penale nei confronti di un impiegato dello Stato o di altro ente pubblico, il pubblico ministero informa l'autorità da cui l'impiegato dipende, dando notizia dell'imputazione"

L'Arma dei Carabinieri verrà comunque informata della suddeta situazione, anche se sei in congedo o in attesa di transito.

In ogni caso, anche se sottoposto a procedimento penale o a procedimento disciplinare di stato, l'amministrazione competente a pronunciarsi sul transito nei ruoli civili (M.D. - Persociv) NON può negarti tale facoltà.

La sentenza del Consigliuo di Stato sopra citata ha infatti anche sancito che:

l’amministrazione militare non può rifiutare il transito per ragioni disciplinari o per la pendenza di un procedimento penale atteso che tale previsione non è contemplata dalla disciplina positiva e che in ogni caso anche il militare in congedo rimane sottoposto al potere disciplinare della linea gerarchica.

Sperando di non averti confuso immensamente le idee.

Mi auguro, inoltre, che l'Ill.mo Avvocato voglia apportare il suo preziosissimo contributo alla presente discussione.

Saluti.

Diabolikus.
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Avv. Giorgio Carta
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Re: PASSAGGIO A RUOLO CIVILE

Messaggio da Avv. Giorgio Carta »

Nel periodo in cui si attende il transito nei ruoli civili, il dipendente pubblico mantiene a tutti gli effetti lo status di militare, con conseguente soggezione alla disciplina militare.
Va detto, però, che vanno comunicate al comando (eventualmente l'ultimo) solo i fatti che possano avere una qualche incidenza sul servizio (nel caso di transito, probabilmente nessuno).
In ogni caso, un semplice avviso di garanzia ed, entro certi limiti, anche una condanna non possono essere posti alla base di un rigetto dell'istanza di transito.
Saluti,
Avv. Giorgio Carta
traversat
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Re: PASSAGGIO A RUOLO CIVILE

Messaggio da traversat »

Gentile Avvocato,
grazie per la cortese risposta.
Le chiedo comunque un'altra cosa ricollegandomi alla risposta che mi ha fornito: secondo lei nel caso di una eventuale archiviazione da parte della Magistratura di una "pratica" per contrabbando ma depenalizzato quindi senza sanzione penale ma solo amministrativa, l'amministrazione può intervenire con la perdita del grado o con altre sanzioni di stato?
Grazie per le risposte che mi vorrà dare.
traversat
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Re: PASSAGGIO A RUOLO CIVILE

Messaggio da traversat »

Chiedo venia e ringrazio anche Diabolikus per la gentile e tanto approfondita risposta. La cosa non era voluta.
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Diabolikus
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Re: PASSAGGIO A RUOLO CIVILE

Messaggio da Diabolikus »

traversat ha scritto:Chiedo venia e ringrazio anche Diabolikus per la gentile e tanto approfondita risposta. La cosa non era voluta.
______________

Nessun problema egregio Traversat,

cerchiamo tutti di contribuire per fornire apporto al collega, unitamente all'illustre Dottore di questa Sezione, sulla quale, tra l'altro, sono "ospite".

In merito al secondo quesito che hai posto, ti riporto il link che conduce ad un quesito analogo che hai già posto su questa Sezione e sul quale ritengo che tu abbia ottenuto adeguate risposte che mi auguro siano condivise dall'esimio Avvocato:

http://forum.grnet.it/l-avvocato-rispon ... t9016.html" onclick="window.open(this.href);return false;

Al riguardo ti sottolineo nuovamente che non si parla di sanzione amministrativa, bensì di oblazione della condanna penale in via amministrativa ed i due aspetti non sono per niente la stessa cosa.

Saluti.
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traversat
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Re: PASSAGGIO A RUOLO CIVILE

Messaggio da traversat »

Con il premesso dell'Avvocato, posto qui di seguito i riferimenti normativi in tema di "contrabbando":

- D.P.R. 43/73;
- Legge 92/2001;
- D.lgs. 507/99.

L'ultima norma citata ha apportato modifiche al D.P.R. 43/73 inserendo l'art.295 bis che prevede la depenalizzazione dei soli reati di contrabbando in materia di merci, in assenza di circostanze aggravanti e nel caso dell'esiguità dell'importo delle "tasse" evase.

Per quanto riguarda il contrabbando di tabacchi lavorati all'estero, le sanzioni sono sempre di tipo penale con la possibilità, nel caso di quantitativo inferiore a 10kg., di estinguere il reato mediante oblazione (pagamento in via amministrativa) di una somma di denaro (dall’art. 2 L. 92/2001).

Estinguere il reato mediante oblazione non equivale però a "non aver commesso il reato".

Ragion per cui, caro Traversat,

il militare che sia reso responsabile di un reato in materia di contrabbando di T.L.E., oblato in via amm.va, può essere comunque soggetto ad "inchiesta formale" per l'inflizione di una sanzione disciplinare di stato (sospensione disc. dall'impiego - perdita del grado per rimozione).

Per quanto riguarda l'aspetto disciplinare, non credo che vi siano i presupposti per la "perdita del grado" ma, per quanto attiene all'aspetto penale, sono sicuro circa una condanna da parte della Corte dei Conti per "danno d'immagine".

Sperando di aver contribuito.

Diabolikus

quindi se il giudice ritiene di archiviare (premetto no T.L.E. ma merci elettr.) l'Amministrazione potrebbe anche procedere ma a "tuo" giudizio non per una sanzione di perdita del grado?
fulmineacielsereno
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Re: PASSAGGIO A RUOLO CIVILE

Messaggio da fulmineacielsereno »

Buon pomeriggio
per rimanere in tema di riforma e transito al ruolo civile parlo della mia situazione:
sono un Masups dei CC, ho 31 anni di servizio, senza alcuna misura cautelare o sospensione precauzionale a carico e sono in atto indagini di P.G. sul mio conto per il reato di concussione. Da circa 3 mesi sono in convalescenza per stato ansioso depressivo reattivo e gravi problematiche cardiache.
Il mio grande quesito, visto che in famiglia sono l'unico a lavorare, è questo:
- come posso difendermi dall'eventuale sospensione precauzionale per mantenere la mensilità?
- all'atto della riforma per i gravi problemi cardiaci, come mi è stato preannunciato dall'ufficiale medico, devo andare in pensione o fare domanda per il transito?
Grazie in anticipo
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