Parere

Il Dott. Pierluigi Fanetti risponde
Feed - LEXETICA - IL MEDICO LEGALE RISPONDE

Moderatori: Admin, Dott. Pierluigi Fanetti

Regole del forum
++++++ATTENZIONE++++++

Si rammenta a tutti i lettori che in questa sezione non è consentito agli utenti del Forum fornire risposte che sono, invece, di esclusiva pertinenza del professionista.
Rispondi
Antonio1972
Sostenitore
Sostenitore
Messaggi: 76
Iscritto il: dom lug 25, 2021 7:33 pm

Parere

Messaggio da Antonio1972 »

Buonasera dottore, volevo chiedere un parere che fa seguito ad un altro post a cui ha già risposto al mio interrogativo. Ciò detto, dopo tre mesi di convalescenza per disturbo d'ansia la cmo mi ha restituito l'idoneità e sono rientrato al lavoro. Nel giudizio diagnostico è stato apposta la dicitura: "DISTURBO DELL'ADATTAMENTO IN ATTUALE FASE DI REMISSIONE". Ciò detto, le domande che le pongo sono due:
Questo giudizio deve prevedere una maggior tutela nei miei confronti?
Posso chiedere causa di servizio visto che il disturbo è stato causa degli eventi stressogeni accumulati nell'anno 2021 per essere stato l'unico sottufficiale in un commissariato di polizia?
La ringrazio per le eventuali risposte


Avatar utente
Dott. Pierluigi Fanetti
Professionista
Professionista
Messaggi: 738
Iscritto il: mar set 29, 2020 4:35 pm

Re: Parere

Messaggio da Dott. Pierluigi Fanetti »

Buongiorno,
Il fatto che Lei sia stato giudicato IDONEO non prevede che vi sia maggiore tutela nei suoi confronti. Nessuna può negargli di presentare DCS purchè dalla domanda si possano evincere " fatti di servizio" ovviamente ben circostanziati e documentati che potrebbero rappresentare, se non una causa, una concausa efficiente e determinante nell' insorgenza della patologia.
Dr. Fanetti
Studi LexEtica
Dott. Pierluigi Fanetti
Medico legale
Piazza S. Marco 7
50121 Firenze
Tel. 3791616164
email: medicolegale@lexetica.it
Avatar utente
Dott. Pierluigi Fanetti
Professionista
Professionista
Messaggi: 738
Iscritto il: mar set 29, 2020 4:35 pm

Re: Parere

Messaggio da Dott. Pierluigi Fanetti »

Buongiorno,
Il fatto che Lei sia stato giudicato IDONEO non prevede che vi sia maggiore tutela nei suoi confronti. Nessuna può negargli di presentare DCS purchè dalla domanda si possano evincere " fatti di servizio" ovviamente ben circostanziati e documentati che potrebbero rappresentare, se non una causa, una concausa efficiente e determinante nell' insorgenza della patologia.
Dr. Fanetti
Studi LexEtica
Dott. Pierluigi Fanetti
Medico legale
Piazza S. Marco 7
50121 Firenze
Tel. 3791616164
email: medicolegale@lexetica.it
Antonio1972
Sostenitore
Sostenitore
Messaggi: 76
Iscritto il: dom lug 25, 2021 7:33 pm

Re: Parere

Messaggio da Antonio1972 »

Buongiorno dottore, cordialissimo e professionale come di consueto. Sono però indeciso sul presentare l'istanza in quanto, per ciò che mi hanno informalmente comunicato, se la presentassi potrebbero pensare che il disturbo dell'adattamento non è rientrato e quindi potrebbero crearmi dei problemi circa l'idoneità al lavoro che ho riottenuto dalla CMO. Crede che questo sia possibile, oppure la richiesta di riconoscimento è riferita al periodo del mio malessere? La ringrazio
Abraham

Re: Parere

Messaggio da Abraham »

Caro Antonio1972,

Certamente, chi ti vuole male parlerà lo stesso male di te anche dopo l'idoneità assoluta deliberata dalla C.M.O. indipendentemente dal fatto che tu presenti la domanda per il riconoscimento della dipendenza da causa di servizio (ed eventualmente anche l'equo indennizzo).

Fonte: https://www.avvocatoguerra.it/causa-ser ... aordinario.

Principali benefici sulla Causa di Servizio

In sintesi, qui di seguito, i maggiori BENEFICI derivanti dal riconoscimento della causa di servizio per il personale appartenente al Comparto Difesa, Sicurezza, Soccorso Pubblico e Vigili del Fuoco.

1. Equo indennizzo
Consiste in una somma di denaro corrisposta dall'Amministrazione per la perdita dell’integrità fisica (a causa del servizio) rapportata allo stipendio percepito e all’entità dell’invalidità.
L’importo risultante dovuto viene ridotto del 25% se il dipendente ha compiuto i 50 anni di età al momento dell’evento lesivo e del 50% se ne ha compiuti 60.
Inoltre, in caso di concessione della pensione privilegiata per la medesima invalidità, la metà dell’equo indennizzo viene, in ogni caso, recuperata.
Gli appartenenti alle Forze di Polizia, in caso di infermità che non comportino l’inidoneità assoluta (d.P.R. 738/1981), in luogo dell’equo indennizzo possono chiedere l’indennità speciale “una tantum” pari all’equo indennizzo maggiorato del 20%.

2. Rimborso delle spese di cura e di degenza
Tale beneficio spetta per infermità o lesioni riportate nell’espletamento di servizi di polizia o di soccorso pubblico ovvero nello svolgimento di attività operative o addestrative riconosciute dipendenti da causa di servizio. Sono escluse dal rimborso, ad oggi, le spese per cure balneo-termali, idropiniche e inalatorie.

3. Scatto stipendiale per invalidità di servizio
Al personale delle Forze Armate e di Polizia che, in costanza di rapporto d’impiego, ha ottenuto il riconoscimento della causa di servizio per infermità ascrivibile a una delle categorie indicate nella Tab. A allegata al decreto del Presidente della Repubblica 23 dicembre 1978, n. 915, compete una sola volta un beneficio stipendiale, non riassorbibile e non rivalutabile, pari al:

2,50% dello stipendio per infermità dalla I alla VI categoria;
1,25% dello stipendio per infermità dalla VII alla VIII categoria.
4. Diritto alla retribuzione integrale per i periodi di malattia
Quando l’invalidità è riconosciuta dipendente da causa di servizio si ha diritto all’intero stipendio, comprensivo di tutti gli assegni, fatta esclusione delle indennità da lavoro straordinario.

5. Permanenza nello stesso ruolo con mansioni meno gravose
In ipotesi di inidoneità parziale del personale appartenente alle Forze Armate e di Polizia è prevista la possibilità di permanenza nello stesso ruolo con mansioni compatibili con la ridotta capacità lavorativa, se l’infermità parzialmente invalidante è dipendente da causa di servizio.

6. Diritto al transito ai ruoli civili
In caso di inidoneità assoluta al servizio militare incondizionato (per lesioni o infermità dipendenti o non dipendenti da causa di servizio) il personale in servizio permanente ha diritto al transito al ruoli civili.

ATTENZIONE! Il personale transitato con invalidità riconosciuta dipendente da causa di servizio ha diritto a percepire sia la pensione privilegiata sia lo stipendio derivante dalla nuova attività nel diverso ruolo civile.

7. Possibile riconoscimento dello status di “vittima del dovere” o di “soggetto equiparato alle vittime del dovere”
Al militare che riporti lesioni o infermità in specifiche attività previste dalla legge ovvero in particolari condizioni ambientali od operative di servizio sono stati progressivamente estesi i benefici assistenziali ed economici già previsti per le vittime del terrorismo e della criminalità organizzata. In caso di decesso, i medesimi benefici spettano ai familiari superstiti.

8. Indennizzo privilegiato aeronautico
Si tratta di un beneficio economico aggiuntivo rispetto agli altri previsti in favore dei dipendenti che abbiano riportato lesioni o patologie dipendenti da causa di servizio spettante nel caso di infermità conseguenti ad incidenti di volo.

9. Ruolo d’onore
Gli appartenenti al comparto Difesa e Sicurezza, collocati in congedo assoluto per inabilità e titolari di pensione privilegiata sono iscritti al c.d. Ruolo d’Onore.
Ciò comporta l’avanzamento ai gradi superiori (sino a 4 promozioni) e la possibilità di richiamo in servizio (previo consenso) compatibilmente con le particolari condizioni fisiche.
Lo stesso personale, decorato al valore militare, civile o con la croce d’onore che abbia un’invalidità, rapportata alla capacità lavorativa, pari almeno all’80%, può, a domanda, essere trattenuto in servizio (o essere richiamato) sino al raggiungimento dei limiti di età previsti per gli specifici ordinamenti.

10. Esenzione dal pagamento del ticket sanitario
Il riconoscimento della dipendenza da causa di servizio comporta anche una esenzione parziale o totale (rapportata alle categorie di appartenenza) dal pagamento di alcune prestazioni sanitarie, da verificare presso la Regione di appartenenza (competente in materia di Sanità Pubblica).

11. Diritti connessi alla L. 104/1992
Coloro ai quali è stata riconosciuta una dipendenza da causa di servizio ascrivibile alla prima categoria, per equiparazione con i grandi invalidi di guerra, hanno diritto di usufruire dei benefici previsti dalla L. 104/1992 (agevolazioni fiscali, permessi lavorativi, congedi retribuiti, diritto al prepensionamento, ecc.).

12. Esenzione dall’obbligo di reperibilità
Il Decreto Ministeriale 206/2006 prevede, tra i casi di esenzione dall’obbligo di reperibilità in occasione di visite fiscali l’assenza dal luogo di lavoro per motivi di salute connessi a infermità per le quali è stata riconosciuta la dipendenza da causa di servizio.
Con D.P.C.M. n. 206 del 17/10/2017 l’esenzione è stata riservata ai soli titolari di invalidità riconosciute dipendenti da causa di servizio ascritte ad una delle prime tre categorie della tabella A allegata al d.P.R. 834/1981.

13. Cure Termali
(cfr. L. 412/1991/ L. 638/1983)
Per le patologie riconosciute dipendenti da causa di servizio e per le sole tassativamente previste in specifici elenchi ministeriali, è previsto il diritto alle cure termali. Il periodo di cure viene imputato come periodo di malattie.

14. Benefici Pensionistici
Per infermità dipendenti da causa di servizio.

Maggiorazione dell'anzianità di servizio.
Secondo quanto previsto dall'art. 80 comma 3 L. 23.12.2000 n. 388, agli invalidi con infermità ascritte alle prime quattro categorie della tabella A di cui al D.P.R. n. 834/1981, a decorrere dall' 01.01.2002, è riconosciuto, a domanda, per ogni anno di servizio, il beneficio di due mesi di contribuzione figurativa fino al limite massimo di cinque anni.

Pensione privilegiata.
La pensione privilegiata spetta al militare in congedo che abbia riportato in servizio e per causa o concausa di esso una menomazione ascrivibile ad una delle otto categorie della Tab. A annessa alla L. 834/1981.
Si chiama "privilegiata" perché viene attribuita a prescindere dall'età del dipendente e dall'anzianità di servizio da questi maturata.
La procedura di riconoscimento del diritto a pensione privilegiata è avviata d'ufficio quando la cessazione dal servizio per inidoneità assoluta e permanente sia dovuta a infermità accertata, in costanza di servizio o all'atto della risoluzione del rapporto, dipendente da causa di servizio. In tutti gli altri casi l'iniziativa è a domanda.

Per i dipendenti militari ed i Corpi di Polizia, la legge non richiede il requisito dell’inabilità. Pertanto al personale del comparto Difesa, Sicurezza e Soccorso pubblico che riporti una lesione o un’infermità ascrivibile a una delle otto categorie stabilite dalla legge spetta la pensione privilegiata.
Avatar utente
Dott. Pierluigi Fanetti
Professionista
Professionista
Messaggi: 738
Iscritto il: mar set 29, 2020 4:35 pm

Re: Parere

Messaggio da Dott. Pierluigi Fanetti »

Buongiorno,

Se la Commissione dovesse diagnosticare la permanenza della sua patologia in effetti potrebbero esserci dei problemi sull' idoneità al servizio ma se dovesse accertare un " Pregresso disturbo dell' adattamento" problemi sull' idoneità non ci dovrebbero essere anche se in questo caso la patologia non sarebbe ascrivibile ai fini dell'equo indenizzo.
Dr. Fanetti
Studi LexEtica
Dott. Pierluigi Fanetti
Medico legale
Piazza S. Marco 7
50121 Firenze
Tel. 3791616164
email: medicolegale@lexetica.it
Rispondi