NEWS varie del giorno.

Feed - CARABINIERI

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FISCO. Commissioni Tributarie, al via prenotazioni degli appuntamenti on line
25/06/2010 -
E' attivo dal 24 giugno il nuovo "Servizio di prenotazione on line" degli appuntamenti con gli uffici delle Commissioni Tributarie. Grazie a questo Servizio i contribuenti, i professionisti, gli uffici o enti impositori possono prenotare un appuntamento con il personale delle Commissioni Tributarie, evitando inutili attese presso gli sportelli.
Le Commissioni Tributarie Provinciali sono competenti per le controversie proposte nei confronti degli Uffici delle Entrate o del territorio del Ministero dell'Economia e delle Finanze, ovvero degli enti locali ovvero dei concessionari del servizio di riscossione che hanno sede nella loro circoscrizione. Se la controversia è proposta nei confronti di un Centro di Servizio, è competente la Commissione Tributaria Provinciale nella cui circoscrizione ha sede l'ufficio al quale spettano le attribuzioni sul tributo controverso. Le Commissioni Tributarie Regionali, invece, sono competenti per le impugnazioni avverso le decisioni delle Commissioni Tributarie Provinciali, che hanno sede nella loro circoscrizione.
La prenotazione può essere effettuata, 24 ore su 24, collegandosi al sito http://www.finanze.gov.it" onclick="window.open(this.href);return false; - Prenotazione appuntamenti tramite internet.
Durante la fase di sperimentazione, il Servizio è disponibile presso le Commissioni di:
• Commissione Tributaria Regionale della Campania e Provinciale di Napoli
• Commissione Tributaria Regionale del Lazio e Provinciale di Roma
• Commissione Tributaria Regionale della Lombardia e Provinciale di Milano
• Commissione Tributaria Regionale della Sardegna e Provinciale di Cagliari


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SALUTE. Influenza H1N1, la pandemia non è mai esistita
25/06/2010 -
La pandemia dell'influenza H1N1, che l'anno scorso ha messo in allarme il mondo intero, in realtà, non è mai esistita. Anzi la sua gestione da parte dell'Organizzazione mondiale della sanità (OMS), delle istituzioni dell'UE e dei governi nazionali ha comportato un "enorme spreco di denaro pubblico" e provocato "timori e allarmi ingiustificati circa i rischi sanitari ai quali poteva essere esposta la popolazione europea".
Non sembrano lasciare spazio a dubbi le conclusioni emerse da un rapporto della Commissione Affari sociali, Sanità e Famiglia dell'Assemblea parlamentare del Consiglio d'Europa, pubblicato il 4 giugno. Queste conclusioni sono state avallate ieri da tutta l'Assemblea parlamentare del Consiglio d'Europa.
Il rapporto dunque rileva "la schiacciante evidenza che la gravità della pandemia è stata largamente sopravvalutata dall'OMS", il che ha provocato una distorsione della valutazione delle priorità in materia di salute pubblica. Inoltre, nei processi decisionali c'è stata "una grave mancanza di trasparenza" da collegarsi, secondo il rapporto, all'influenza che potrebbe essere stata esercitata dall'industria farmaceutica sulle decisioni prese.
La Commissione teme che la perdita di fiducia dei cittadini nei pareri dei grandi organismi di salute pubblica si possa rivelare "disastrosa" in caso di grave pandemia. L'OMS e le istituzioni sanitarie europee, sottolinea il testo adottato, si sono mostrate reticenti nel pubblicare i nomi e le dichiarazioni di interessi dei membri del Comitato di emergenza dell'OMS e degli organi consultivi europei direttamente coinvolti nella preparazione delle raccomandazioni relative alla pandemia.
L'Assemblea ha formulato una serie di raccomandazioni urgenti a favore di una maggiore trasparenza e di una migliore gestione in materia di sanità pubblica. Essa ha raccomandato di stabilire delle garanzie contro "l'influenza di interessi particolari" e di prevedere la costituzione di un fondo pubblico per sostenere studi, analisi e pareri di esperti indipendenti, che potrebbero essere finanziati tramite un contributo obbligatorio versato dall'industria farmaceutica. L'Assemblea ha lanciato un appello ai media per evitare "sensazionalismi e discorsi allarmistici" nel settore della salute pubblica.
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FISCO. Cartelle esattoriali su PEC, Adiconsum: controllare periodicamente la casella
25/06/2010 -
La "Manovra finanziaria correttiva", pubblicata sulla Gazzetta Ufficiale del 31 maggio, vara una nuova modalità di notifica della cartella esattoriale, attraverso lo strumento della Posta Elettronica Certificata (PEC). "Non tutti i consumatori ne sono a conoscenza" avverta Pietro Giordano di Adiconsum che consiglia di controllare periodicamente la casella di posta certificata dal momento che la notifica si intende eseguita al momento della consegna all'indirizzo certificato.
"La PEC - dichiara Pietro Giordano, Segretario Nazionale Adiconsum - è un sistema di posta elettronica con valore legale. Il solo fatto di possedere un indirizzo PEC abilita l'utente a ricevere la posta elettronica certificata permettendo al contribuente di comunicare immediatamente con la Pubblica Amministrazione, senza la necessità di autorizzare preventivamente la ricezione dei messaggi.
"Pertanto, tutti coloro che hanno attivato una casella PEC - che per i consumatori non è obbligatoria ma opzionale e facoltativa - dovranno provvedere a controllarla periodicamente prestando la massima attenzione ai messaggi ricevuti, poiché in essa vi potranno confluire anche eventuali cartelle di pagamento!" conclude Giordano.
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ENERGIA. Dispositivi salva-bollette, Altroconsumo: "Una bufala"
28/06/2010 -
Una "scatola magica" per risparmiare corrente. O meglio, un dispositivo che permetterebbe di alleggerire la bolletta elettrica di casa consumando meno elettricità. È quanto si vende online ma si tratta, denuncia Altroconsumo, di una "bufala": "Sono in vendita, soprattutto sul web, alcuni dispositivi che, attaccati alla presa elettrica, promettono di ridurre il consumo di corrente e quindi bollette meno care. Noi abbiamo provato G-Ner-G, ma la bolletta più leggera è rimasta un miraggio".
Il dispositivo testato, che costa 40 euro più spese di spedizione, prevede che vada inserito in una presa della corrente di casa per ridurre il consumo elettrico e dunque la bolletta. Afferma Altroconsumo: "Lo abbiamo provato collegandolo alla rete elettrica di un appartamento; abbiamo poi utilizzato un condizionatore portatile, un televisore al plasma di grande formato e un aspirapolvere. Abbiamo quindi misurato la potenza reale assorbita da questi apparecchi con e senza G-Ner-G collegato. Risultato? Nessun risparmio".
In realtà, spiega l'associazione, si tratta di un semplice condensatore che può ridurre l'intensità della corrente che scorre nei cavi ma che non influisce minimamente sul consumo di potenza "reale", ovvero quella rilevata dal contatore e che di fatto si paga in bolletta. Un dispositivo simile, ma certamente più grande, potrebbe essere utile per le aziende ma non per le utenze domestiche, conclude l'associazione.
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TLC. Roaming dati, dal 1° luglio stop alle bollette shock
28/06/2010 -

Dal 1° luglio 2010 i consumatori che "navigano" in roaming, non dovranno più temere bollette stratosferiche. Scatta, infatti, l'eurotariffa per il roaming di dati, fissata automaticamente a 50 euro IVA esclusa (a meno che gli utenti stessi non abbiano optato per un limite diverso - inferiore o superiore). E gli operatori saranno tenuti a comunicare agli utenti il raggiungimento dell'80% dell'importo limite previsto per il roaming di dati e, a quel punto dovranno bloccare la connessione all'internet mobile, a meno che l'utente non abbia comunicato di voler continuare il roaming di dati nel mese in questione.
Inoltre, i prezzi massimi all'ingrosso per il roaming di dati scenderanno da un euro a 80 cent per megabyte. Il prezzo massimo per effettuare chiamate in roaming passerà dagli attuali 43 cent al minuto a 39 cent al minuto (IVA esclusa) e quello per ricevere chiamate in roaming dagli attuali 19 cent al minuto a 15 cent al minuto (IVA esclusa). Fare e ricevere chiamate in roaming nella UE costerà d'ora in poi il 73% in meno che nel 2005, anno in cui la UE ha cominciato ad adottare provvedimenti per frenare le tariffe di roaming eccessive.
La Commissaria europea per l'agenda digitale e vicepresidente della Commissione Neelie Kroes ha dichiarato: "È finita l'epoca delle bollette astronomiche per i turisti e gli uomini di affari che si collegano a internet in un altro paese della UE utilizzando smart phones o computer portatili. La UE sta inoltre riducendo i costi delle chiamate in roaming. Quanto a me, sono determinata a rendere più competitivi i mercati UE delle telecomunicazioni."
In una nota la Commissione Europea ricorda alcuni casi eclatanti di bollette shock: nel 2009 un turista tedesco che aveva scaricato un programma televisivo in roaming durante un soggiorno in Francia si è visto recapitare una bolletta di 46.000 euro; uno studente britannico che ha ricevuto una bolletta di quasi 9.000 euro per il roaming di dati durante un mese di soggiorno di studio all'estero.
Anche i prezzi massimi al dettaglio (IVA esclusa) per le chiamate in roaming subiranno una riduzione di circa il 10%, passando da 43 cent al minuto a 39 cent al minuto per le chiamate effettuate e da 19 cent al minuto a 15 cent al minuto per le chiamate ricevute. Infine, saranno resi gratuiti i messaggi vocali ricevuti in roaming per segnalare la presenza di nuovo messaggio vocale nella segreteria telefonica; tuttavia l'ascolto di tale messaggio continuerà a essere a pagamento. i prezzi degli SMS rimarranno fermi a 11 cent per messaggio.
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SOCIETA'. Notai, arriva sito europeo per accesso leggi sulle successioni
28/06/2010 -
Leggi europee sulle successioni: arriva il sito internet http://www.successions-europe.eu" onclick="window.open(this.href);return false; per un accesso semplificato alle informazioni e alla normativa esistente. Si tratta di un fenomeno considerevole, se si considera che ogni anno in Europa si aprono 450 mila successioni, per un controvalore pari a 123 miliardi di euro, che riguardano cittadini residenti in un paese diverso da quello in cui si trovano i beni. Per questo, e per facilitare le norme che regolano le successioni in Europa, "il Consiglio dei Notariati d'Europa (CNUE), con il supporto della Commissione Europea, - informa una nota stampa - ha creato un sito internet dedicato http://www.successions-europe.eu" onclick="window.open(this.href);return false; nelle 23 lingue ufficiali dei 27 paesi membri dell'Unione europea. In Europa, infatti, 8 milioni di cittadini vivono in un Paese diverso da quello di origine e circa 2,5 milioni di immobili appartengono a persone che vivono in Paesi diversi da quelli in cui sono situati i beni".
Commenta Roberto Barone, Presidente del Consiglio dei notariati d'Europa: "Il numero dei cittadini che per ragioni private o di lavoro sono legati a cittadini di un altro paese è in costante aumento. Questa iniziativa è la prima nel suo genere a rispondere alla volontà delle istituzioni europee di migliorare l'accesso ai diritti dei cittadini europei e ai loro bisogni in termini di certezza legale. I notai d'Europa sono molto soddisfatti per aver lavorato a questo progetto con il supporto della Commissione europea dando un contributo concreto alla costruzione dell'Europa del diritto".
Sul sito ci sono le informazioni per seguire le successioni in qualsiasi paese europeo e per rispondere a domande quali chi sia l'autorità competente, a chi rivolgersi, quali tasse vadano applicate, quali sia il diritto che si applica. I contenuti sono costantemente aggiornati secondo le novità introdotte a livello nazionale ed europeo. Inoltre, è disponibile sul sito internet del Notariato italiano un video che illustra i diversi passaggi di una successione transfrontaliera attraverso la Rete Notarile Europea.
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RIFIUTI. RAEE, CTCU: chiedere eventuali costi di consegna e ritiro a domicilio
28/06/2010 -
Rottamazione degli elettrodomestici usati: arriva il decreto RAEE e il Centro Tutela Consumatori Utenti rende disponibile sul proprio sito una serie di consigli utili. Dal 18 giugno, afferma infatti l'associazione, chi compra un nuovo prodotto elettrico o elettronico può consegnare gratuitamente l'apparecchio usato o non più funzionante al negozio in cui effettua l'acquisto.
"Grazie al decreto n. 65/2010 in materia di apparecchiature elettriche ed elettroniche (RAEE), - ricorda l'associazione - operativo dal 18 giugno, chi compra un nuovo apparecchio può consegnare gratuitamente il vecchio al negoziante presso cui effettua l'acquisto. In pratica si rende possibile uno scambio "uno contro uno" con il rivenditore, al quale spetta poi l'onere del corretto smaltimento dei vecchi elettrodomestici senza costi aggiuntivi per il consumatore. Per garantire la tracciabilità del rifiuto elettrico/elettronico, l'acquirente è tenuto a fornire al negoziante i propri dati personali (nome, codice fiscale ecc.)".
Dall'associazione arriva però un consiglio: "Laddove sia prevista la consegna a domicilio del nuovo elettrodomestico, è importante chiarire con il rivenditore se tale servizio è gratuito e se include anche il ritiro del vecchio apparecchio. Il decreto in questione, infatti, prevede la gratuità solo per lo smaltimento del rifiuto elettrico/elettronico, ma non per il suo ritiro a domicilio, né per la consegna a domicilio del nuovo acquisto".
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TLC. Il canale Rai HD si vede solo a Roma e Napoli. Adiconsum scrive ai Corecom
28/06/2010 -
Adiconsum scrive al Corecom Lazio e al Corecom Campania per segnalare che il canale Rai HD è visibile soltanto agli utenti di Roma e Napoli, mentre non è disponile per tutti gli altri utenti delle Regioni All Digital. "Nonostante l'informazione pubblicitaria sulle reti del gruppo Rai - dichiara Pietro Giordano Segretario Nazionale Adiconsum - spiega che il canale HD è ricevibile in tutte le regioni All Digital e via satellite sul bouquet TivùSat, il canale HD della Rai, che sta trasmettendo gratuitamente le partite dei Mondiali di Calcio in alta definizione, garantisce la visione terrestre solo nei territori con alta densità abitativa".
Adiconsum, dopo aver ricevuto centinaia di lamentele, ha proceduto ad una verifica sul sito http://www.raiway.it" onclick="window.open(this.href);return false;, (il sito ufficiale della Rai per conoscere la reale copertura dei segnali televisivi digitali garantita dal servizio pubblico) ed ha riscontrato la disparità di trattamento tra i cittadini residenti a Roma e Napoli e quelli che vivono nelle altre province. Il messaggio pubblicitario trasmesso dalla Rai è quindi inesatto e ingannevole.
"Adiconsum - prosegue Giordano - ha inviato una lettera ai presidenti dei Corecom Lazio e Campania chiedendo di verificare la reale copertura e l'uniformità trasmissiva dai ripetitori presenti nella Regione Lazio e Campania. Dalla ricerca fatta da Adiconsum, infatti, si è evidenziato che il problema non sussiste solo per il canale in alta definizione. La RAI, infatti, non trasmette gli stessi MUX in tutta la regione, creando disparità di visione fra i cittadini che così non godono dei numerosi nuovi canali realizzati, in digitale, dal servizio pubblico".
"Per Adiconsum - conclude Giordano - non è inoltre comprensibile perché non si sia scelto di trasmettere i Mondiali in HD da un MUX diffuso su tutta la regione, penalizzando, provvisoriamente, qualche altro canale. Adiconsum ha chiesto ai Corecom di collaborare con l'Associazione per fare chiarezza. Ci attendiamo, quindi, azioni concrete nei prossimi giorni".
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SICUREZZA ALIMENTARE. Mozzarelle blu, discount fra rimborsi e silenzio

28/06/2010 -
Sì al rimborso presentando il prodotto oppure prodotto e scontrino, ma non ci sono cartelli che indicano il ritiro dei prodotti con l'invito a riportarli indietro. È il risultato di un'indagine fatta da Altroconsumo.
Il rimborso viene sì fatto, ma non ci sono cartelli o volantini con l'indicazione del ritiro dei prodotti o con l'invito a riportare le mozzarelle a rischio. L'esplosione del caso delle mozzarelle blu ha allarmato i consumatori, ma come si comportano i discount dove i prodotti sono stati venduti? È andata a vedere Altroconsumo, che commenta: "Le mozzarelle che si colorano di blu cobalto dopo l'apertura della confezione sono state ritirate dal mercato italiano, ma i discount coinvolti - Lidl, Eurospin, Md, Ld, Forté e Todis - non ne parlano. Lo conferma la nostra indagine sul campo".
Un passo indietro: le mozzarelle coinvolte sono Land (discount Eurospin), Lovilio (Lidl), Malga Paradiso (Md), Fattorie Torresina (Todis), Monteverdi (Forté) e la mozzarella targata Ld . Tutte prodotte in Germania dalla Milchwerk Jager Gmbh & Co. Nei punti vendita visitati dall'associazione non ci sono cartelli o volantini con l'indicazione del ritiro dei prodotti o con l'invito a riportare le mozzarelle per farsi rimborsare.
Nonostante questo, se si chiedono informazioni il rimborso arriva. Afferma Altroconsumo: "Abbiamo infatti domandato chiarimenti alle casse centrali o al banco informazioni. I punti vendita che abbiamo visitato, pur non essendo obbligati per legge al rimborso del prodotto soggetto a ritiro, non si sono rifiutati di farlo. Certo, però, non brillano in trasparenza non dando evidenza al caso. Ci hanno comunque detto di riportare le mozzarelle per aver diritto a un rimborso o a un buono spesa: in particolare Md rimborsa l'acquisto riportando il prodotto; Todis fornisce un buono spesa riportando il prodotto accompagnato dallo scontrino; Eurospin e Lidl rimborsano presentando prodotto e scontrino".
Se si inviano email con la richiesta di informazioni sui rimborsi, cosa accade? "Todis ha rapidamente risposto invitandoci a riportare nel negozio la mozzarella dove è possibile ottenere il rimborso. Md ha risposto invitandoci a riportare la mozzarella ma non precisando se si abbia o meno diritto al rimborso. Lidl ha risposto chiedendo maggiori dettagli sul prodotto acquistato (codice a barre e numero di lotto, grammatura e data di scadenza del prodotto, i recapiti e la disponibilità dello scontrino)".
Dato da sottolineare, secondo quanto emerge dall'indagine Altroconsumo, è che i prodotti sono stati sostituiti sugli scaffali e sono ricomparsi con la stessa marca ma made in Italy: "Sempre dalla nostra indagine sul campo, abbiamo notato che le mozzarelle sono state rapidamente sostituite. Tolte le mozzarelle Made in Germany sono comparse sugli scaffali mozzarelle Made in Italy con il medesimo marchio: ad esempio da Lidl è tornata la mozzarella "Lovilio" solo che ora ha sul fronte una bandierina italiana ed è in effetti prodotta in uno stabilimento nazionale. Anche da Todis la mozzarella "Fattorie Torresina"ora è prodotta ad Aprilia. Il consiglio comunque è di non perder tempo e non farsi scrupoli: se hai acquistato le mozzarelle soggette a richiamo riportale nel punto vendita e chiedi il rimborso".
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PREZZI. Autorità energia: da domani più 3,2% gas, meno 0,5% elettricità
30/06/2010 -
Da domani diminuzione per la bolletta elettrica e rincari per il gas. I prezzi di riferimento dell'energia elettrica diminuiscono dello 0,5% mentre aumentano del 3,2% quelli del gas: su entrambi i settori incide l'aumento delle quotazioni petrolifere (oltre il 25% negli ultimi 12 mesi), ma l'asimmetria tra le variazioni elettricità e gas è legata alla permanente differenza tra le efficienze dei due mercati, in crescita per l'elettrico, ancora insoddisfacente per il gas. È quanto comunica l'Autorità per l'energia elettrica e il gas.
Per l'energia elettrica, la diminuzione è dello 0,5%: "La spesa media di una famiglia tipo si riduce ulteriormente di circa di 2 euro su base annua; questa nuova riduzione si somma a quelle di 39 euro del 2009 e di 23 euro dei primi due trimestri del 2010. L'ultima riduzione (-0,5%) - informa però l'Autorità - sarebbe stata superiore se non si facesse sentire il crescente impatto degli oneri per i sussidi alle fonti rinnovabili che, per legge, fanno parte della bolletta".
Per il gas naturale, invece, sull'aumento del 3,2% pesano la scarsa concorrenza e l'incremento delle quotazioni internazionali dei prodotti petroliferi: rispetto al giugno 2009, infatti, il petrolio è aumentato di oltre il 25% in euro. Per una famiglia tipo così si determina una maggior spesa di 32 euro, su base annua. Per fronteggiare tutto questo, l'Autorità ha deciso una modifica della formula di aggiornamento trimestrale prezzi, applicabile dal 1° ottobre, che determinerà un contenimento delle bollette prima dei maggiori consumi invernali delle famiglie.
L'Autorità ricorda inoltre che da domani vengono fissati i nuovi prezzi biorari, che "prevedono un costo dell'energia elettrica più basso per la sera, la notte, il primo mattino dei giorni feriali e per tutte le ore dei sabati, domeniche e di ogni festivo; i prezzi saranno più alti nella fascia oraria dalle 8 alle 19 dei giorni feriali. In una prima fase di 18 mesi, la differenza fra le fasce di prezzo sarà piccola (10%) ma comunque sufficiente a dare un primo segnale di prezzo circa i veri costi dell'elettricità, che variano nei diversi momenti in funzione della domanda: più alti nelle ore di punta (8-19 dei giorni lavorativi), più bassi in tutte le altre ore e giorni. L'applicazione dei nuovi prezzi sarà graduale e riguarderà i consumatori che utilizzano le condizioni economiche fissate dalla Autorità (servizio di tutela), che non abbiano ancora scelto contratti diversi sul libero mercato".
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RIFIUTI. RAEE, Forestale scopre traffico internazionale fra Italia e Nigeria
30/06/2010 -
Traffico internazionale di rifiuti elettronici fra l'Italia e la Nigeria: frigoriferi, congelatori, elettrodomestici dismessi viaggiavano illegalmente dal Torino per essere imbarcati a Genova e finire in Nigeria. Gli agenti del Corpo Forestale dello Stato hanno scoperto un'organizzazione criminale dedita al traffico internazionale di Rifiuti da Apparecchiature Elettriche ed Elettroniche (RAEE) realizzato tra la Provincia di Torino e la Nigeria. Le indagini si sono svolte sotto il nome "Operazione Freon", dal gas presente nei rifiuti speciali, che venivano appunto stipati a Torino in container da nave pronti per essere trasportati dal porto di Genova fino in Nigeria.
Le indagini - sei mesi di perquisizioni, pedinamenti e controlli - sono state coordinate dalla Procura della Repubblica di Torino, condotte dai Forestali del Nucleo Investigativo Provinciale di Polizia Ambientale e Forestale di Torino, e hanno portato al sequestro di centinaia di tonnellate di rifiuti e all'iscrizione sul registro degli indagati di 14 persone tra rifornitori, trasportatori e gestori dei rifiuti, tutti di nazionalità italiana o nigeriana ma residenti nella provincia del capoluogo piemontese. Si stima che il traffico abbia generato un volume di affari di oltre 500 mila euro l'anno considerato anche il risparmio dei costi per lo smaltimento regolare dei rifiuti.
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RIFIUTI. Associazione Consumatori Siciliani contro il passaggio dalla TARSU alla TIA
30/06/2010 -
L'Associazione Consumatori Siciliani insieme all'Associazione Consumatori Meridionali, all'Assopensionati, Assocontribuenti, impugnerà dinanzi al TAR di Catania la delibera approvata ieri sera dal Consiglio Comunale di Patti unitamente a quella di tutti i comuni facenti parte dell'ATO ME2. "Tutte le delibere che i consigli comunali stanno approvando - si legge in una nota dell'Associazione Consumatori Siciliani - sono inficiate di tutta una serie d'illegittimità evidenziate anche dall'Associazione Nazionale dei Comuni che aveva chiesto al Governo il rinvio del passaggio della TARSU alla TIA fissata al 30 giugno 2010 perché la tariffa è inesigibile".
L'Associazione Consumatori Siciliani, inoltre, presenterà un esposto nei confronti dei Comuni che fino la 30 giugno erano in regime TARSU e che non hanno provveduto all'incasso per danno erariale all'ente ma anche ai cittadini costretti a doversi difendere nelle sedi opportune. L'Associazione Consumatori Siciliani, in attesa che si faccia chiarezza, inviterà tutti coloro i quali hanno fatto i ricorsi a pagare per l'anno 2010 la vecchia TARSU, per garantire il servizio e tutelare il territorio dall'emergenza rifiuti.
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CONTRAFFAZIONE. Abiti, la seta è poliestere. Indagine de La Casa del Consumatore
30/06/2010
C'è la sciarpa 100% seta che invece è tutta in poliestere, come pure un abito bianco e un paio di pantaloncini da uomo che, invece di essere in seta e cotone come rispettivamente dichiarato nelle etichette, erano in realtà completamente in poliestere. Su nove capi d'abbigliamento sottoposti a test da parte del Centro di ricerca tessile Stazione Sperimentale per la Seta, quattro avevano una composizione completamente diversa da quella dichiarata in etichetta. Sono i risultati resi noti nell'incontro conclusivo del progetto "Rendiamoci conto", realizzato dalla Casa del Consumatore e da altre associazioni di consumatori con il contributo del Ministero dello Sviluppo Economico e pubblicati su "Il blog del Consumatore".
I test, chiesti dall'associazione insieme ad Assosecco (Associazione italiana puliture a secco tintorie), sono stati fatti su capi di abbigliamento economici acquistati a Milano e a Genova. I risultati, commenta il blog dell'associazione, evidenziano la realtà di una contraffazione diffusa: "D'accordo che erano capi di modico valore (al massimo 20 euro), ma si tratta comunque di vere e proprie truffe a danno del consumatore, che spesso acquista un capo di un certo tessuto proprio per evitare allergie o incompatibilità dermatologiche".
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TURISMO. Multiproprietà, Tribunale Pisa annulla contratto
30/06/2010 -
Il Tribunale di Pisa ha annullato un contratto di multiproprietà a causa del comportamento "doloso" del venditore. I consumatori vittoriosi sono stati difesi in giudizio dai legali della Confconsumatori di Pisa ai quali si sono rivolti una volta constatato che la multiproprietà acquistata in realtà non esisteva. Il Giudice, tuttavia, ha accolto solo parzialmente le domande proposte dagli avvocati. In particolare ha stigmatizzato il comportamento del venditore, il quale ha minacciato i consumatori che se non avessero sottoscritto il contratto avrebbero dovuto sborsare € 3000,00: esso è stato considerato motivo di dolo e quindi causa di annullamento del contratto, in quanto i raggiri usati da uno dei contraenti sono tali che, senza di essi, l'altra parte non avrebbe contrattato.
Per quanto riguarda l'altra domanda, ovvero la condanna solidale anche della società finanziaria, gli attori avevano invocato il collegamento funzionale fra i due contratti (c.d. mutuo di scopo).Nel caso di concessione di un mutuo finalizzato all'acquisto di un determinato bene, infatti, è possibile che si crei un collegamento stretto tra i due negozi, tale che la sorte dell'uno abbia diretta ripercussione su quella dell'altro.
Il Giudice però non ha accolto tale seconda domanda, in quanto "per giurisprudenza costante affinché possa configurarsi un collegamento negoziale in senso tecnico non è sufficiente un nesso occasionale tra i negozi, ma è necessario che il collegamento dipenda dalla genesi stessa del rapporto, dalla circostanza cioè che uno dei due negozi trovi la propria causa (e non il semplice motivo) nell'altro, nonché dall'intento specifico e particolare delle parti di coordinare i due negozi, instaurando tra di essi una connessione teleologica, soltanto se la volontà di collegamento si sia obiettivata nel contenuto dei diversi negozi potendosi ritenere che entrambi o uno di essi, secondo la reale intenzione dei contraenti, siano destinati a subire le ripercussioni delle vicende dell'altro. In particolare, la Corte di Cassazione esclude che la configurabilità di un mutuo di scopo possa derivare dal semplice fatto della qualificazione del mutuo in termini di prestito al consumo e dalla circostanza dell'avvenuto versamento della somma dalla banca al venditore su delega irrevocabile del mutuatario, qualora gli accordi tra le parti prevedano espressamente la "totale estraneità" del mutuante "al rapporto commerciale con il venditore ed a qualsiasi altro rapporto ad esso collegato, sussistente con terzi (Cass. Sez. I, sent. 12567 del 8/7/2004)"
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l'opuscolo informativo

Energia elettrica
1° luglio 2010: la nuova tariffa bioraria

La nuova tariffa bioraria
Il 1° luglio del 2010 entreranno in vigore le nuove tariffe biorarie fissate dall'Autorità per l'Energia Elettrica e il Gas (AEEG).
La “maggior tutela” ed il “mercato libero”
Il mercato dell'elettricità segue due diversi regimi: quello di “maggior tutela” e quello del “mercato libero”. Mentre nel regime di “maggior tutela” il prezzo e le condizioni contrattuali dell’elettricità sono fissate dall'AEEG, nel mercato libero le condizioni sono fissate liberamente dal fornitore-venditore di energia.
Tariffa “monoraria” e tariffa “bioraria”
Fino ad oggi alla maggioranza degli utenti domestici del servizio elettrico (oltre il 90%) i fornitori hanno applicato le tariffe “monorarie” di maggior tutela (tariffe D2 e D3), che non tenevano conto del consumo nelle diverse ore del giorno. Dal 1° luglio prossimo e gradualmente (fino al 31.12.2011), ma obbligatoriamente, a tutti i consumatori con tariffa monoraria in maggior tutela verrà applicata la nuova “tariffa bioraria” fissata dall'AEEG. Quindi la tariffa monoraria dell'AEEG andrà lentamente a sparire.
Le fasce di consumo
La tariffa bioraria prevede tre fasce di consumo: le fasce F2 e F3 (rispettivamente quella dei giorni feriali dalle 19.00 alle 8.00 e quella del sabato, domenica e giorni festivi), nelle quali l’energia elettrica costerà di meno e la fascia F1 (giorni feriali dalle 08.00 alle 19.00), nella quale l’energia costerà di più.
Due tariffe biorarie dell’AEEG
L’Autorità ha previsto per l’esattezza due tariffe biorarie:
una denominata “transitoria” (con differenze di prezzo meno marcate fra le fasce F1, quella più cara, e le fasce F2/F3, quelle più economiche), che verrà applicata automaticamente alle utenze dotate di contatore telegestito (che sia cioè collegato con la centrale del distributore di energia e leggibile a distanza) dal 1 luglio prossimo e sino al 31.12.2011;
un’altra, chiamata “a richiesta”, con scostamenti più marcati di prezzo fra le due fasce, che il cliente (ripetiamo solo quello con contatore telegestito), potrà chiedere anche da subito al proprio venditore e che dovrebbe ricalcare la tariffa definitiva che entrerà in vigore dal 1 gennaio 2012 per tutti.

Come faccio a sapere da quando mi verranno applicate le tariffe biorarie?
Nelle tre bollette che precedono l’applicazione della nuova tariffa bioraria, i venditori hanno l’obbligo di preavvisare ai propri clienti l’imminente applicazione della tariffa.
Cosa si deve fare per trovarsi pronti alla “migrazione”?
Fondamentale è imparare a conoscere bene le proprie abitudini di consumo, scegliendo di utilizzare, se possibile, l’energia nei momenti della giornata e della settimana in cui l’energia costerà di meno. Per questo si consiglia di imparare a leggere e tenere sotto controllo il proprio contatore, abituandosi alla lettura dei consumi nelle diverse fasce e annotandoseli almeno una volta al mese.
Categorie che rischieranno di pagare di più: gli anziani, le famiglie con più figli e in genere tutti coloro che stanno spesso a casa, anche durante il giorno, facendo largo uso di elettrodomestici ad elettricità (forno, boiler, aspirapolvere e altri elettrodomestici energivori accesi nel corso della giornata potranno comportare maggiori spese).
Tabella dei costi delle biorarie
Prezzi stimati per cliente tipo (potenza impegnata 3 kW prima casa, con consumo pari a 2700 kWh/anno, F1 = fascia giorno, F2/F3 = fascia notte/fine settimana, prezzi al 28.06.2010)

F1=20%, F2/F3=80%: 411,96 €
F1=50%, F2/F3=50%: 419,96 €
F1=80%, F2/F3=20%: 427,94 €

Tariffa monoraria AEEG: 425,64 €
Quanto si potrà risparmiare con la bioraria?
Difficile dare dei valori certi, anche perché dal 1° luglio prossimo verranno applicati valori di tariffa aggiornati che resteranno in vigore per il trimestre successivo (l’aggiornamento delle tariffe da parte dell’AEEG è infatti trimestrale).
Come desumibile dagli esempi sopra elencati, con un consumo medio annuo di 2700 chilowatt ed una concentrazione dei consumi al 20% nella fascia F1 e all’80% nelle fasce F2/F3, rispetto all’attuale tariffa monoraria, il risparmio con la tariffa bioraria “a richiesta” sarà di circa 12-13 euro all’anno, imposte incluse. Viceversa, con una concentrazione dell’80% in F1 e del 20% in F2/F3, la maggior spesa potrà arrivare anche ai 40 euro all’anno (per altri consumi vedi tabella allegata).
È presumibile che quando le tariffe saranno a pieno regime (dal 1 gennaio 2012) le differenze potranno essere più marcate.
Come è composta la tariffa
La tariffa si compone di varie voci:
1. il prezzo dell’energia, che incide per ca. il 60% sul costo complessivo fatturato;
2. i servizi di rete;
3. gli oneri generali di sistema; 4.
4. le imposte, che incidono per ca. il 14% sul costo complessivo.
Attenzione: i venditori del “mercato libero” impostano le proprie offerte commerciali, praticando in genere un sconto sul solo prezzo dell’energia e non sul costo complessivo!
Posso rifiutare l’applicazione della tariffa bioraria?
Sul mercato libero continueranno ad essere offerte tariffe monorarie. La soluzione quindi per non vedersi applicata la tariffa bioraria è quella di scegliere una formula tariffaria (adeguata alle proprie esigenze) tra quelle esistenti sul mercato libero. Per questo si può consultare il “Trovaofferte” sul sito dell’AEEG, in cui sono riepilogate le offerte di vari venditori presenti sul mercato. Non tutte le società che vendono energia provvedono tuttavia a comunicare i dati delle proprie offerte al “Trovaofferte”. In ogni caso chi desiderasse esaminare l’offerta di un determinato fornitore, DEVE sempre farsi sempre rilasciare, per iscritto, la cd. “tabella di confronto dei costi”.
Tipi di offerta sul mercato libero
Esistono diverse possibili tipologie di offerta sul mercato libero. Si possono avere offerte:
- a PREZZO INDICIZZATO, dove il fornitore pratica uno sconto percentuale rispetto alla tariffa di maggior tutela dell’AEEG;
- a PREZZO FISSO, dove il costo di acquisto dell’elettricità al kwh viene mantenuto fisso per un determinato periodo (es. 1 o 2 anni);
- a PREZZO A FORFAIT, dove si pagano cifre fisse mensili o bimestrali in base a quantitativi di consumo prestabiliti; se si superano si paga di più;
- a TARIFFE BIORARIE si pagano prezzi diversi per fasce di consumo ma con tariffe diverse rispetto a quelle fissate dall’Autorità.
Le principali società con offerte di energia sul mercato libero in Alto Adige
Azienda Energetica Trading Srl, Edison Energia Spa, ENI Spa, Seltrade Spa, Sorgenia Spa oltre numerose altre (vedi elenco su sito dell’AEEG)
In Alto Adige vi sono inoltre oltre una quarantina di medie-piccole società a carattere comunale o sovracomunale che forniscono energia in regime di “maggior tutela”, quali ad es. l’Azienda Energetica Spa (Bolzano-Merano), l’ASM di Silandro, l’Azienda Servizi di Bressanone Spa, l’Azienda Publiservizi di Brunico ed altre ancora.
Cosa si deve fare per passare al mercato libero?
Per passare al mercato libero bisogna:
• valutare le offerte presenti sul mercato (vedi “Trovaofferte” o siti delle singole società oppure farsi rilasciare da ciascun venditore la “tabella di confronto”);
• scegliere l’offerta che interessa;
• rivolgersi al nuovo venditore e sottoscrivere con questo un nuovo contratto di fornitura;
• sarà il nuovo venditore (e non il consumatore!) a dover inoltrare la richiesta di chiusura del vecchio contratto (recesso), al fornitore precedente;
• il termine massimo di preavviso per il recesso dal vecchio contratto di fornitura è di un mese a partire dal primo giorno del mese successivo a quello in cui il vecchio fornitore ha ricevuto la comunicazione di recesso (se per esempio riceve la raccomandata a.r. il 3 agosto, il mese decorrerà dal 1° settembre, e il termine ultimo per chiudere il contratto sarà il 30 settembre);
• il nuovo fornitore deve gestire gli atti necessari vs il distributore per garantire il trasporto e la consegna dell’elettricità fino al contatore del cliente;
• trascorsi circa due mesi dalla sottoscrizione del nuovo contratto il consumatore dovrebbe incominciare a ricevere le fatture dal nuovo fornitore.

Link utili
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- Autorità per l’Energia Elettrica e il Gas (Trova Offerte)
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