Missioni e pensioni

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erjoe
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Missioni e pensioni

Messaggio da erjoe »

Salve a tutti, ho saputo di un mio collega arruolato in settembre 1988 e riformato in novembre 2016 col grado 1° Maresciallo. Premetto che è sempre stato in reparti operativi alpini, dunque con 33 anni (28+5) ha maturato una pensione pari a circa 1450 euro a parte figli a carico e detrazioni varie. Il collega ha fatto 7 missioni tra il 1994 ed il 2013, mi sembra davvero poco l'importo a lui spettante, sarebbe possibile sapere quanto si matura di pensione con una missione tipo (ad esempio 4.500 euro al mese x 6 mesi... 27.000 totali) e gentilmente sapreste dire se è giusto il calcolo fatto dal Cuse o se è inferiore all'importo a lui spettante?
A titolo di collaborazione vi invio i dati relativi al cedolino con gli importi:
-STIPENDIO TABELLARE: €1372,80
- RIA 55,17
- IIS € 541,29
- ASSEGNO DI FUNZIONE 27 ANNI € 255,88
- IMPORTO AGG. PENS. € 264,23
- ELEMENTO PROVV. RETR.€ 14,36
- IND. OPERATIVA BASE € 333,11
- MAGGIORAZIONE IND. OPERATIVA € 206,66
Grazie per la cortese collaborazione e buon lavoro


gino59
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Re: Missioni e pensioni

Messaggio da gino59 »

erjoe ha scritto:Salve a tutti, ho saputo di un mio collega arruolato in settembre 1988 e riformato in novembre 2016 col grado 1° Maresciallo. Premetto che è sempre stato in reparti operativi alpini, dunque con 33 anni (28+5) ha maturato una pensione pari a circa 1450 euro a parte figli a carico e detrazioni varie. Il collega ha fatto 7 missioni tra il 1994 ed il 2013, mi sembra davvero poco l'importo a lui spettante, sarebbe possibile sapere quanto si matura di pensione con una missione tipo (ad esempio 4.500 euro al mese x 6 mesi... 27.000 totali) e gentilmente sapreste dire se è giusto il calcolo fatto dal Cuse o se è inferiore all'importo a lui spettante?
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N.B. è importante sapere le maggiorazioni sino al 31.12.1995 che contribuiscono nella misura,
invece con i 33AA (28 + 5) di servizio utile,quei 5AA sono nella misura.-

MinoX:Mar. AM (133) Arr. 09/87 Rif.06/2015=A27 M8 P.A.L. €21.374,86=1.350 +82.-
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antoniomlg
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Re: Missioni e pensioni

Messaggio da antoniomlg »

erjoe ha scritto:Salve a tutti, ho saputo di un mio collega arruolato in settembre 1988 e riformato in novembre 2016 col grado 1° Maresciallo. Premetto che è sempre stato in reparti operativi alpini, dunque con 33 anni (28+5) ha maturato una pensione pari a circa 1450 euro a parte figli a carico e detrazioni varie. Il collega ha fatto 7 missioni tra il 1994 ed il 2013, mi sembra davvero poco l'importo a lui spettante, sarebbe possibile sapere quanto si matura di pensione con una missione tipo (ad esempio 4.500 euro al mese x 6 mesi... 27.000 totali) e gentilmente sapreste dire se è giusto il calcolo fatto dal Cuse o se è inferiore all'importo a lui spettante?
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difficilmente il CUSE sbaglia.

se il tuo collega è in possesso della documentazione fatta/emessa dal cuse

in essa c'è la PAL. fai prima se fornisci questo dato e chiedi se esso è in linea
con lo stipendio che percepiva.

per caso il tuo collega percepiva la indennità di aeronavigazione??

ciao
erjoe
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Re: Missioni e pensioni

Messaggio da erjoe »

Il collega è sempre stato in reparti alpini operativi a parte l'anno di scuola allievi sottufficiali dal 09/1988. Comunque ha riscattato tutti i periodi (ai fini della buonuscita), non aveva indennità di aeronavigazione, godeva solo dell'indennità di maggiorazione sull'impiego operativo che vi ho inserito in elenco. Mi sembra davvero troppo poco, possibile che 7 missioni non abbiano inciso minimamente sulla pensione? Approssimativamente quanto dovrebbe incidere su una pensione una missione tipo? Possibile che sia davvero così ininfluente? Grazie e scusate la mia insistenza, solo che pensavo incidesse parecchio fare missioni, invece mi rendo conto che non è così...
gino59
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Re: Missioni e pensioni

Messaggio da gino59 »

gino59 ha scritto:
erjoe ha scritto:Salve a tutti, ho saputo di un mio collega arruolato in settembre 1988 e riformato in novembre 2016 col grado 1° Maresciallo. Premetto che è sempre stato in reparti operativi alpini, dunque con 33 anni (28+5) ha maturato una pensione pari a circa 1450 euro a parte figli a carico e detrazioni varie. Il collega ha fatto 7 missioni tra il 1994 ed il 2013, mi sembra davvero poco l'importo a lui spettante, sarebbe possibile sapere quanto si matura di pensione con una missione tipo (ad esempio 4.500 euro al mese x 6 mesi... 27.000 totali) e gentilmente sapreste dire se è giusto il calcolo fatto dal Cuse o se è inferiore all'importo a lui spettante?
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N.B. è importante sapere le maggiorazioni sino al 31.12.1995 che contribuiscono nella misura,
invece con i 33AA (28 + 5) di servizio utile,quei 5AA sono nella misura.- "ERRATA CORRIGE",questi
sono per il diritto.-

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Re: Missioni e pensioni

Messaggio da gino59 »

erjoe ha scritto:Il collega è sempre stato in reparti alpini operativi a parte l'anno di scuola allievi sottufficiali dal 09/1988. Comunque ha riscattato tutti i periodi (ai fini della buonuscita), non aveva indennità di aeronavigazione, godeva solo dell'indennità di maggiorazione sull'impiego operativo che vi ho inserito in elenco. Mi sembra davvero troppo poco, possibile che 7 missioni non abbiano inciso minimamente sulla pensione? Approssimativamente quanto dovrebbe incidere su una pensione una missione tipo? Possibile che sia davvero così ininfluente? Grazie e scusate la mia insistenza, solo che pensavo incidesse parecchio fare missioni, invece mi rendo conto che non è così...
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========================Poco tempo fa,ne avevamo parlato===========================

Il salario accessorio e la sua pensionabilità
Domenica 03 Aprile 2011 20:06 E-mail Stampa PDF
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La disposizione di cui all’articolo 43 (base pensionabile personale Civile) e 53 (base pensionabile personale militare) del D.P.R. n. 1092/1973, così come sostituito dall’articolo 15 (per il personale civile) e 16 (per il personale militare) della legge 29 aprile 1976, n. 177, stabilisce, ai fini della determinazione della misura del trattamento di quiescenza, un aumento del 18 % della base pensionabile.

Tale norma di legge scaturì dal fatto che, per detto personale, non esisteva la possibilità di percepire “salario accessorio pensionabile”, contrariamente a quanto avveniva, invece, per altre categorie di dipendenti.

La maggiorazione virtuale del 18%, pertanto, sopperiva a tale carenza, permettendo, all’atto pratico, di poter percepire una pensione maggiorata rispetto al calcolo effettuabile sulla base dell’ultima retribuzione effettivamente percepita, tramite un “bonus” di salario accessorio virtuale garantito a tutti (il 18%).

All’epoca non fu previsto alcun onere a carico dei dipendenti statali al fine di poter beneficiare di tale maggiorazione: ciò significa che non fu imposta alcuna maggiorazione delle trattenute previdenziali.

La legge 23.12.1994 n 724 (Legge finanziaria del 1995), all’art.15, commi 1 e 2, stabilì, invece, che, a decorrere dal 1° gennaio 1995, anche la maggiorazione del 18% sarebbe stata assoggettata alla trattenuta in “conto tesoro” (attualmente pari all’8,75% e versata dal 1° gennaio 1996 all’INPDAP) relativa alla costituzione della futura previdenza (pensione).

Pertanto, per tutto il 1995, la trattenuta previdenziale fu applicata mensilmente al 118% (e non al 100%) della retribuzione tabellare (esclusa l’IIS di cui alla legge 27 maggio 1959, n.324).

Ciò nel contesto di un “risanamento” della finanza pubblica, che pertanto non poteva più permettersi la maggiorazione in parola senza alcun onere per i beneficiari.

Con la legge 8.8.1995 n. 335 (riforma del sistema previdenziale), all’art. 2, commi 9 e 10, è stato sancito un importante principio: anche per i dipendenti dello Stato tutte le retribuzioni accessorie, comunque definite, diventano pensionabili a decorrere dal 1° gennaio 1996, e quindi soggette alla trattenuta previdenziale dell’8,75%. (retributivo) dell’8,80% (contributivo o misto)

A questo punto la legge 335/95 avrebbe potuto prevedere, ma non lo ha fatto, l’abolizione della maggiorazione del 18%, essendo tale maggiorazione scaturita in un contesto nel quale non era previsto reale salario accessorio pensionabile.

La legge 335/95 ha quindi mantenuto anche la maggiorazione virtuale del 18%, che si “affianca” alla reale retribuzione accessoria ora pensionabile.

Quanto sopra comporta una difficoltà nel determinare l’esatto ammontare delle trattenute previdenziali.

In pratica si deve effettuare un conguaglio annuale sulla base del reale salario accessorio percepito, in quanto non si può, in corso d’anno, quantificare l’ammontare definitivo del salario accessorio che si percepirà dal 1 gennaio al 31 dicembre.

È per questo che dal 1° gennaio 1996 la trattenuta dell’8,75% viene applicata mensilmente al 100% della retribuzione tabellare (e non più, come era stato per il 1995, al 118%), fatto salvo il conguaglio annuale che viene effettuato a decorrere dal mese di febbraio del successivo anno.

Pertanto, in sede di conguaglio, si deve determinare quanto salario accessorio è stato corrisposto nel corso del precedente anno finanziario e su cui è stata effettuata la trattenuta dell’8,75%. (retributivo) oppure dell’8.80% (contributivo o misto)

Si deve, poi, confrontare tale salario con la maggiorazione virtuale del 18%:

1. se questa è maggiore del salario accessorio percepito non si ha nessun ulteriore beneficio in ordine alla base pensionabile ma si avrà comunque un beneficio in ordine al conguaglio delle ritenute previdenziali che sarà minore;

2. se, di contro, il salario accessorio fosse stato superiore alla maggiorazione del 18%, la parte eccedente produrrà anche un beneficio rispetto alla base pensionabile e non dovrà essere effettuato nessun conguaglio delle ritenute previdenziali.

Si precisa che nel salario accessorio, ad esempio, sono comprese le seguenti voci:

• Indennità di compensazione (art. 16 c. 3 DPR 164/2002 e succ.ve modificazioni)

• Indennità di servizio notturno (art. 6 DPR 147/1990 e succ.ve modificazioni)

• Indennità di servizio festivo (art. 5 legge 715/1978 e succ.ve modificazioni )

• Compenso lavoro straordinario (art. 5 DPR 150/1987 e succ.ve modificazioni)

• Indennità di ordine pubblico (art. 10 c. 1 - DPR 147/1990 e succ.ve modificazioni)

• Indennità di missione (art. 8 DPR 147/1990 e succ.ve modificazioni).

• Indennità di trasferimento (art. 1 legge 86/2001 e succ.ve modificazioni)

• Fondo per l’efficienza dei servizi istituzionali (reperibilità - cambio turno - servizi resi in alta montagna - produttività collettiva - art. 14 DPR 254/1999 e succ.ve modificazioni)

• Indennità di specialità (autostradale - scalo - postale)

In ultima analisi lo Stato garantisce una salario accessorio virtuale, ai fini del futuro trattamento pensionistico, pari al 18% del tabellare lordo, per cui i salari accessori reali hanno incidenza sulle retribuzioni prese a riferimento, sempre per il futuro trattamento pensionistico, solamente per la parte eccedente quello virtuale e il conguaglio previdenziale sarà effettuato sul differenziale (se positivo) tra la maggiorazione virtuale e il salario accessorio effettivamente percepito nel corso di un anno solare.

Quindi è solamente in sede di conguaglio annuale (effettuato sulle retribuzione del mese di febbraio dell’anno successivo) che si potrà determinare l’effettivo importo della ritenuta previdenziale sulla maggiorazione virtuale della retribuzione tabellare.

Se da tale conguaglio risultasse quindi un “debito INPDAP 18%” previdenziale, questo viene rateizzato in 4 rate (da febbraio a maggio), fermo restando che, in caso di debiti di importo limitato, può recuperare il debito anche in un’unica soluzione.

Dal 1° gennaio 1998, occorre tenere conto dell’art 12 della legge 153/1969, come sostituito dall’art 6 del D.L.vo 314/1997, fermo restando che la retribuzione accessoria, in base all’art 2 commi 9 e 10 della legge 335/1995, va considerata per la parte eccedente l’importo della maggiorazione del 18% di cui all’art. 15 o 16 della legge n. 177/1976

A Tutt’oggi la questione può essere riassunta come precedentemente specificato:

Considerato che dal 01 gennaio 1996 “ tutte le voci stipendiali sono diventate pensionabili” non modificando l’incremento di cui all’art 15 e 16 della legge 177/1976, nel comparto Stato, queste “indennità accessorie” sono effettivamente pensionabili per la parte eccedente la quota di incremento (18%) che le “voci stipendiali classiche” subiscono.

Per i motivi su esposti il legislatore nell’emanare il D.L.vo dei parametri stipendiali escludeva l’IIS dalla maggiorazione del 18%, mentre teneva conto che la stessa indennità (IIS) venisse inclusa nella maggiorazione del 15% (cd. Sei scatti paga) previsti dall’art. 4 del D.L.vo 165/1997

Decreto Legislativo 30 maggio 2003, n. 193

“Sistema dei parametri stipendiali per il personale non dirigente delle Forze di polizia e delle Forze armate, a norma dell’articolo 7 della legge 29 marzo 2001, n. 86”

L’articolo 3 comma 2 ; recita testualmente:

Il conglobamento dell’indennità integrativa speciale nello stipendio di cui al comma 1 non modifica la base di calcolo ai fini della base pensionabile di cui alla legge 29 aprile 1976, n. 177, e successive modificazioni, e dell’applicazione dell’articolo 2, comma 10, della legge 8 agosto 1995, n. 335, e non ha effetti diretti e indiretti sul trattamento complessivo fruito, in base alle vigenti disposizioni

ESEMPIO: concreto riferito all’anno finanziario 2010:

1. Ispettore Capo parametro Stipendiale 128,00 (DPR 16/04/2009 n. 51) stipendio mensile Euro 1.842,13 + Ria Euro 121,20 stipendio annuo lordo = Euro 23.559,96 Scorporo IIS riferita alla qualifica rivestita pari a Euro 6.445,80 = Euro 17.114,16 maggiorazione del 18% = Euro 3.080,54; con un salario accessorio di Euro 1.580,48;

2. ritenute previdenziali riferite alla maggiorazione = Euro 3.080,54 x 8,75% = Euro 269,54 (da pagare);

3. ritenute previdenziali riferite al salario accessorio = 1.580,48 x 8,75% = Euro 135,49 (già pagate);

4. per cui se il dipendente di tale esempio avesse percepito il solo salario accessorio , dovrà pagare, a conguaglio: Euro (269,54 – 135,49) = Euro 134,06 nel mese di gennaio del successivo anno finanziario;

5. ai soli fini pensionistici il suo stipendio è però di Euro (23.559,96 + 3.080,54) = Euro 26.640,5

6. se il dipendente dell’esempio avesse, invece, percepito un salario accessorio complessivo di Euro 3.596,35 oltre a non dovere pagare alcun conguaglio, avrebbe un ulteriore beneficio sulla base pensionabile pari ad Euro 3.596,35 – 3.080,54 = Euro 515,81 per quel determinato anno.

7. La base pensionabile pertanto sarebbe di Euro (23.559,96 + 3.596,35) = Euro 27.156,31, oppure: stipendio (23.559,96 Euro) + maggiorazione del 18% (3.080.54 Euro) + parte eccedente il 18% del salario accessorio (Euro 515,81) = Euro 27.156,31.-

La maggiorazione del 18% è da intendersi come un salario accessorio minimo virtuale utile esclusivamente al calcolo della pensione, ed incide indistintamente sui tre sistemi attualmente in vigore , retributivo, misto e contributivo. (Quota A - Quota B - Quota C)

Mentre il salario accessorio reale, incide solamente, al calcolo della pensione relativamente alla Quota B (retributivo media degli ultimi 10 anni) e alla Quota C (contributivo dal 1996 in poi).

Per quanto concerne invece la “buonuscita” il salario accessorio non è soggetto, alla specifica ritenuta INPDAP (del 2%) con la quale viene costituito il fondo per l’erogazione del futuro trattamento di buonuscita.
erjoe
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Re: Missioni e pensioni

Messaggio da erjoe »

Grazie davvero Gino59, scusa la mia ignoranza, cercherò di rileggere altre 10 volte quanto hai postato per riuscire a capirci qualcosa e riferire al mio collega. Davvero siete delle persone esperte e preparate, grazie di cuore...
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Re: Missioni e pensioni

Messaggio da STANCHISSIMO »

Ecco i miei dati:
Arruolato 09/87
Riformato 10/2014
Tot.27+5=32
Sono stato sempre nelle truppe Alpine, riformato con il grado di M.C. e senza aver beneficiato del 2° assegno funzionale, la mia P.A.L. é di 20.571 (netto 1400).
Mai fatto una missione estera.
Questo per informazione.

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Re: Missioni e pensioni

Messaggio da gino59 »

erjoe ha scritto:Grazie davvero Gino59, scusa la mia ignoranza, cercherò di rileggere altre 10 volte quanto hai postato per riuscire a capirci qualcosa e riferire al mio collega. Davvero siete delle persone esperte e preparate, grazie di cuore...
================================
Cmq sia,è legittimo che se si anno dei dubbi,si può formalmente scrivere alla propria Amministrazione
per un "RIESAME in AUTOTUTELA" con la motivazione di cui:

Mi sembra davvero troppo poco, possibile che 7 missioni non abbiano inciso minimamente sulla pensione?


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Re: Missioni e pensioni

Messaggio da STANCHISSIMO »

Mi pare incredibile pure a me che 7 missioni non abbiano aumentato la P.A.L.

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Marco71
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Re: Missioni e pensioni

Messaggio da Marco71 »

Buongiorno,
una domanda...
Sono io il collega di erjoe. 1°Maresciallo con 28 anni effettivi + 5 riscattati e un figlio a carico.
Lo sme e il supu (sindacato personale in uniforme) mesi fa mi indicavano che
avrei percepito circa 1500/1600 euro netti al mese.
Giorni fa il cuse mi confermava invece 1370 euro.
Oggi l'inps 1200. Non ci sto capendo nulla.
Il supu mi ha comunque detto che sono pochi e vorrebbe propormi il ricalcolo.
Possibile che colleghi con la mia anzianità andati via l'anno scorso senza missioni estere e appartenenti a comandi non operativi percepiscono 1500 euro netti.
Ho diritto alla privilegiata in quanto ho una tabella di invalidità 8^ max. riconosciuta nel 1993.
Sono stato riformato con causa di servizio di altro genere ancora in corso di accoglimento.
Qualora mi fosse accolta la domanda di causa di servizio, per la quale patologia sono stato riformato, cambierebbe anche la mia pensione oppure dovrei accontentarmi di quello che ho maturato + il 10% della privilegiata già acquisita?
Spero di essere stato comprensibile...
Grazie
gino59
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Re: Missioni e pensioni

Messaggio da gino59 »

Marco71 ha scritto:Buongiorno,
una domanda...
Sono io il collega di erjoe. 1°Maresciallo con 28 anni effettivi + 5 riscattati e un figlio a carico.
Lo sme e il supu (sindacato personale in uniforme) mesi fa mi indicavano che
avrei percepito circa 1500/1600 euro netti al mese.
Giorni fa il cuse mi confermava invece 1370 euro.
Oggi l'inps 1200. Non ci sto capendo nulla.
Il supu mi ha comunque detto che sono pochi e vorrebbe propormi il ricalcolo.
Possibile che colleghi con la mia anzianità andati via l'anno scorso senza missioni estere e appartenenti a comandi non operativi percepiscono 1500 euro netti.
Ho diritto alla privilegiata in quanto ho una tabella di invalidità 8^ max. riconosciuta nel 1993.
Sono stato riformato con causa di servizio di altro genere ancora in corso di accoglimento.
Qualora mi fosse accolta la domanda di causa di servizio, per la quale patologia sono stato riformato, cambierebbe anche la mia pensione oppure dovrei accontentarmi di quello che ho maturato + il 10% della privilegiata già acquisita?
Spero di essere stato comprensibile...
Grazie
====================Capisco che non ci stai a capire,ma onestamente...così,neanche noi...!!!

1)- il tuo parametro...?
2)-maggiorazioni sino al 31.12.1995...?
3)-sei già stato riformato ..? se SI in che data...?
4)-Ti sei registrato sul sito Inps..?
5)-queste cifre 1.500€ 1370€ e 1.200€ sono in documenti ufficiali o sono chiacchiere da mercato..?
oreste.vignati
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Re: Missioni e pensioni

Messaggio da oreste.vignati »

erjoe ha scritto:Il collega è sempre stato in reparti alpini operativi a parte l'anno di scuola allievi sottufficiali dal 09/1988. Comunque ha riscattato tutti i periodi (ai fini della buonuscita), non aveva indennità di aeronavigazione, godeva solo dell'indennità di maggiorazione sull'impiego operativo che vi ho inserito in elenco. Mi sembra davvero troppo poco, possibile che 7 missioni non abbiano inciso minimamente sulla pensione? Approssimativamente quanto dovrebbe incidere su una pensione una missione tipo? Possibile che sia davvero così ininfluente? Grazie e scusate la mia insistenza, solo che pensavo incidesse parecchio fare missioni, invece mi rendo conto che non è così...
ho effettuato anche io 4 missioni estero (P. di S.), ho richiesto il riconoscimento anche dei periodi figurativi più convenienti, (sono in attesa di risposte), che mi ricordi l'indennità di missione viene conteggiata come rimborso e non tassata per importo inferiori alle vecchie 150 mila lire, mi sembra oggi sui circa 75 euro, perciò credo che per questo motivo non produce aumenti sulla pensione.
cercherò nei miei vecchi documenti e come posso ti aggiornerò
oreste.vignati
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Re: Missioni e pensioni

Messaggio da oreste.vignati »

mi correggo euro 77,47, ti allego un documento dell'ufficio regionale scolastico del piemonte, ma i riferimenti valgono per tutti, se cerchi su internet "tassazioni missioni estero" sono tutti identici.
ti pagano la missione, fino a 77,47 euro non è tassata e perciò non produce incrementi pensionistici.
e visto che la maggior parte delle diarie di missione sono di poco superiori a quella cifra ecco svelato l'arcano.
ti ringrazio mi hai stimolato a fugare anche i miei dubbi.
Non hai i permessi necessari per visualizzare i file allegati in questo messaggio.
Marco71
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Re: Missioni e pensioni

Messaggio da Marco71 »

Credo di aver capito questo conteggio basso, comunque questi i miei dati :
-STIPENDIO TABELLARE: €1372,80
- RIA 55,17
- IIS € 541,29
- ASSEGNO DI FUNZIONE 27 ANNI € 255,88
- IMPORTO AGG. PENS. € 264,23
- ELEMENTO PROVV. RETR.€ 14,36
- IND. OPERATIVA BASE € 333,11
- MAGGIORAZIONE IND. OPERATIVA € 206,66
L'inps dopo una lunga conversazione mi dice che ho 249 euro mensili di piccolo prestito in atto che mi decurtano lo stipendio.
Io gli ho comunicato che il piccolo prestito verrà estinto con la liquidazione, circa 8000 euro.
Quindi mi hanno confermato che percepirò 249 euro in più al mese.
Adesso devo capire se li devo aggiungere ai 1370, conto che per telefono mi ha comunicato il cuse, o ai 1200 euro che mi ha comunicato sempre x telefono l'inps.
Quale sarà il conto giusto?
Lo scopriremo nella prossima puntata...
Oppure chi è in grado di darmi una risposta eviteremo la puntata successiva.
Grazie!!!!
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