legge 241/90 -

Diritto Militare e per le Forze di Polizia
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Moderatore: Avv. Giorgio Carta

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giovi
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legge 241/90 -

Messaggio da giovi »

In data 22.12.2008 ho inviato al Ministero della Difesa - Direzione generale una richiesta di documentazione, in particolare chiedevo di poter acquisire ai sensi dell'art. 25 L.241/90, copia della scheda di valutazione personale, nonchè copie dei verbali della commissione valutatrice con relativi criteri. Si tratta di una graduatoria di merito ( decreto n. 49 del 09.07.2008) . A tutt'oggi dopo quasi due mesi non ha risposto nessuno.
Chiedo cortesemente a Lei avvocato cosa devo fare? devo ancora aspettare ? mi dia un Consiglio..
Grazie e Distinti saluti

Giovi


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Re: legge 241/90 -

Messaggio da Admin »

Dopo 30 giorni dalla data di assunzione a protocollo della sua istanza presso il suo comando, in mancanza di riscontro scatta il silenzio-rigetto che è impugnabile presso il TAR entro 30 giorni.

Credo abbia aspettato troppo e forse ha iniziato il procedimento senza avere le opportune conoscenza giuridiche.

Aspetiamo la risposta dell'Avv. Magrì che spero smentisca la mia analisi.
AVVOCATO

Re: legge 241/90 -

Messaggio da AVVOCATO »

Sig. Giovi,
Devo concordare assolutamente con quanto già anticipato dall'Amministratore del forum.-
In effetti decorso il termine dei 30 gg., il silenzio della P.A. va inteso quale silenzio rigetto.-
Ma non è, comunue, pregiudizevole per ricorso giurisdizionale al Tar.-
Ribadisco, altresì, un concetto, già espresso in precedenza,ossia che la stragrande maggioranza dei diritti minimi costituzionali, per la classe militare, è strettamente ridotta, azzerando dignità e morale umana.-
Nel caso in specie, l'accesso agli atti è fortemente limitato, mentre, a fronte di atto procedimentale amministrativo, l'Amm.ne è obbligata, per dictum iudicis, a fornire tutto ciò che è richiesto.-
Quindi, adendo lei il Tribunale amm.vo, tutti gli ostacoli e paletti verranno superati, ma non posso fare affidamento sull'esito dello stessso.-
L'unica cosa che mi rammarica, atteso che sto portando avanti da solo il progetto sulla nascita della avvocatura militare in Italia, che se questo ufficio fosse già stato concepito, a quest'ora non si sarebbe arrivati a ciò, o quanto meno, se si fosse dovuti andare innanzi il Tar, lei non avrebbe uscito nemmeno una lira, ehm, chiedo scusa, un €, perchè l'avvocatura militare, così come da me progettata, prevedi costi = allo zero. Tutta la spesa sarebbe sopportata dalla Amm.ne stessa.-
Auguri, comunque.-
Ricambio le cordialità
Giovanni Magrì
giacomo

Re: legge 241/90 -

Messaggio da giacomo »

Se sei nei tempi potrebbe risolvere il problema un ricorso ALLa Commissione per l'accesso ai documenti amministrativi è stata istituita, presso la Presidenza del Consiglio dei Ministri, nel 1991 a seguito dell'entrata in vigore della legge 7 agosto 1990, n. 241 sul procedimento amministrativo. E' l'organismo preposto alla vigilanza sull'attuazione del principio della piena conoscibilità e trasparenza dell'attività della pubblica amministrazione, al quale possono rivolgersi privati cittadini e pubbliche amministrazioni. La legge 11 febbraio 2005 n. 15, di modifica ed integrazione della legge generale, ha conferito maggiore incisività al ruolo della Commissione, accrescendone le funzioni ed attribuendole nuovi poteri, ALLA QUALE MI SONO RIVOLTO ED HO AVUTO NEL GIRO DI POCO TEMPO LE RISPOSTE. Se è un documento come specificato copia della scheda di valutazione personale, nonchè copie dei verbali della commissione valutatrice con relativi criteri, graduatoria di merito ( decreto n. 49 del 09.07.2008) . sicuramente avrai delle risposte.
Il sig. Avvocato potrebbe dire se è proponibile rivolgeri alla Commissione di cui sopra
Cordialmente
AVVOCATO

Re: legge 241/90 -

Messaggio da AVVOCATO »

Sig. Giacomo,
benchè mi venga citata la presenza di un organo collegiale sovraordinato, che funge da "censore", il problema sussiste ab origine.-
Come già risposto, al sig. Giovi, ho asserito che le risposte cd. celeri possono aversi solo se si ricorre al Tar.-
La Commisione, ahimè, non ha potere di entrare nelle cd. dinamiche amministrative del Ministero Difesa e sue naturali derivazioni.-
Se lei chiede chiarimenti alla Commissione uti singuli e/o quale quisque de populo, forse potrà avere solo risposte parziali, per ciò che concerne problematiche prettamente interne, credo proprio che la sua legittima aspettativa, in ordine a questioni prettamente "interne", non potranno aver sfogo alcuno.-
Pertanto non solo non potrà interloquire con la Commissione, e se lo facesse rischierebbe l'apertura di un procedimento disciplinare ed oltre.-
Cordialmente
giacomo

Re: legge 241/90 -

Messaggio da giacomo »

Racconto una mia esperienza personale. Ho chiesto delucidazione su un procedimento per via gerarchica, inizialmente al mio reparto e successivamente, non soddisfatto della risposta. ho inviato Il TUTTO al Ministero della Difesa D. G.P.M., il quale, mi ha risposto negativamente alla diattriba è mi à invitato se non soddisfatto della risposta di ricorrere entro 60 gg al TAR ED ENTRO 120 GG RICORSO STRAORDINARIO AL pRESIDENTE DELLA REPUBBLICA, O ALLA COMMISSIONE PER L'ACCESSO AI DOCUMENTI AMMINISTRATIVI C/O PRESIDENZA DEL CONSIGLIO DEI MINISTRI, dIPARTIMENTO PER ILCOORDINAMENTO AMMINISTRATIVO, VIA DELLA MERCEDE ROMA, ALLA QUALE MI SONO RIVOLTO E RICEVUTO LE DOVUTE INFORMAZIONI. UN MIO COLLEGA POICHè IL SUO COMANDO NON GLI VOLEVANO DARE DEI DOCUMENTI, LA COMMISSIONE, DI CUI SOPRA, HA INVITATO IL COMANDO A FORNIRE LA DOCUMENTAZIONE RICHIESTA CHE è STATA DATA.
fORSE SARANNO CASI DIVERSI???
CORDIALMENTE
AVVOCATO

Re: legge 241/90 -

Messaggio da AVVOCATO »

Sig. Giacomo,
prendo atto della Sua storia, ed il chè non mi sorprende, nè mi stupisce più di tanto.-
Ribadisco che per la categoria "privilegiata" (come qualcuno ha avuto il coraggio di definirla, ed io ovviamente dissento in toto) dei militari, vi sono troppo limiti relativi all'accesso agli atti, tranne che si ricorra all'intervento del Tar.-
Non è che i casi siano diversi, è che putroppo la situazione, al momento, è questa, pertanto, non si può fare altro.-
Cordialità
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