Forse ma bisogna trovarsi in qualche landa semi deserta. A Roma l'appuntamento lo danno solo a) se fai quesito e b) passano 15 giorni e c) fai sollecito e d) passano altri 15 giorni. Ho dovuto aspettare tutta questa trafila e alla fine mi hanno dato appuntamento tra un mese.mixmax ha scritto:Chiamate il call center inps e chiedete appuntamento con un funzionario ex Inpdap. Vi prendono appuntamento e poi sarete sicuramente richiamati dal funzionario del vostro luogo che probabilmente vi inviterà a spiegazioni via cavo. Non accettate e insistete per il colloquio.....
lavorare dopo la pensione
Re: lavorare dopo la pensione
Re: lavorare dopo la pensione
Salve,mixmax ha scritto:Chiamate il call center inps e chiedete appuntamento con un funzionario ex Inpdap. Vi prendono appuntamento e poi sarete sicuramente richiamati dal funzionario del vostro luogo che probabilmente vi inviterà a spiegazioni via cavo. Non accettate e insistete per il colloquio.....
in passato sono già intervenuto nel merito della discussione. Per esperienza DIRETTA vi assicuro che anche per quanto propone "mixmax" non è detto che troviate le giuste indicazioni. Anche in INPDAP-INPS - PATRONATI - SINDACATI - per quanto riguarda la ns situazione regna L'IGNORANZA ASSOLUTA.
Appena riformato ho girato mari e monti per ogni ufficio fiscale pubblico e privato. Ripeto: "Ignoranza assoluta nella nostra materia"; si andava dal : - " Lei non può più fare nulla e ringrazi che già prende la pensione!! - al :.." Non è di nostra competenza!! -
Io sono da 4 anni in pensione riformato nelle mansioni Pol Pen NON per causa di servizio. Ho lavorato con Voucher, contratti a progetto, ora a chiamata con regolare busta paga e contributi versati. A fine anno con regolare Mod. CUD faccio mod 730 cumulando i redditi e sino ad ora nessun problema.
Sono stato anche oggetto di accertamento sul posto di lavoro effettuato da addetti dell' Ufficio Provinciale del Lavoro e nulla mi hanno contestato.
Altro non posso dire. Di certo, vista la particolare ns situazione di riformati, come già detto sopra, è inutile chiedere spiegazioni ai vari uffici; non ne ricaverete un Ragno dal Buco..
Saluti e auguri a tutti
MAURO1964
Re: lavorare dopo la pensione
Il call center è nazionale quindi la procedura unica. Poi i tempi (io non ne ho citati...) non credo siano un problema dato che magari sei in pensione....Zenmonk ha scritto:Forse ma bisogna trovarsi in qualche landa semi deserta. A Roma l'appuntamento lo danno solo a) se fai quesito e b) passano 15 giorni e c) fai sollecito e d) passano altri 15 giorni. Ho dovuto aspettare tutta questa trafila e alla fine mi hanno dato appuntamento tra un mese.mixmax ha scritto:Chiamate il call center inps e chiedete appuntamento con un funzionario ex Inpdap. Vi prendono appuntamento e poi sarete sicuramente richiamati dal funzionario del vostro luogo che probabilmente vi inviterà a spiegazioni via cavo. Non accettate e insistete per il colloquio.....
Per il resto nessuno mi ha chiesto quesiti e quant'altro. Si anch'io eviterei patronati...
Re: lavorare dopo la pensione
Re: LAVORARE DOPO LA PENSIONE PER RIFORMA
da gino59 » lun gen 11, 2016 8:12 pm
Alex2010 ha scritto:
Admin ha scritto:
Tempo fa un mio amico avanzò un'istanza in tal senso anche in virtù della poca chiarezza della norma.
Admin, sarebbe possibile recuperare la lettera (ovviamente con tutti i dati oscurati) che è stata inviata alla sede INPS? Perchè ho visto che nel forum è presente effettivamente la risposta, ma non ho mai trovato la domanda presentata.
Io vorrei inoltrarne (e se lo facessimo in più persone sarebbe una bella certezza in più) una simile in modo da vedere che risposta ricevo....e magari confrontare.....con gli altri!!!!
Chiedo inoltre una precisazione, la letterà è stata inviata alla sede di competenza o a quella centrale di Roma?
Grazie per la disponibilità.
=================================
Risposta-INPS.pdf
(2.21 MiB) Scaricato 35 volte
da gino59 » lun gen 11, 2016 8:12 pm
Alex2010 ha scritto:
Admin ha scritto:
Tempo fa un mio amico avanzò un'istanza in tal senso anche in virtù della poca chiarezza della norma.
Admin, sarebbe possibile recuperare la lettera (ovviamente con tutti i dati oscurati) che è stata inviata alla sede INPS? Perchè ho visto che nel forum è presente effettivamente la risposta, ma non ho mai trovato la domanda presentata.
Io vorrei inoltrarne (e se lo facessimo in più persone sarebbe una bella certezza in più) una simile in modo da vedere che risposta ricevo....e magari confrontare.....con gli altri!!!!
Chiedo inoltre una precisazione, la letterà è stata inviata alla sede di competenza o a quella centrale di Roma?
Grazie per la disponibilità.
=================================
Risposta-INPS.pdf
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Re: lavorare dopo la pensione
Di una sola cosa sono sicuro: che se superi il limite di soglia (chi dice 3000 chi 5000 annui) devi dichiararlo all'INPS, non solo alle Entrate, se no ti sanzionano togliendoti un anno di pensione. Capito cosa stai rischiando?MAURO1964 ha scritto:Salve,mixmax ha scritto:Chiamate il call center inps e chiedete appuntamento con un funzionario ex Inpdap. Vi prendono appuntamento e poi sarete sicuramente richiamati dal funzionario del vostro luogo che probabilmente vi inviterà a spiegazioni via cavo. Non accettate e insistete per il colloquio.....
in passato sono già intervenuto nel merito della discussione. Per esperienza DIRETTA vi assicuro che anche per quanto propone "mixmax" non è detto che troviate le giuste indicazioni. Anche in INPDAP-INPS - PATRONATI - SINDACATI - per quanto riguarda la ns situazione regna L'IGNORANZA ASSOLUTA.
Appena riformato ho girato mari e monti per ogni ufficio fiscale pubblico e privato. Ripeto: "Ignoranza assoluta nella nostra materia"; si andava dal : - " Lei non può più fare nulla e ringrazi che già prende la pensione!! - al :.." Non è di nostra competenza!! -
Io sono da 4 anni in pensione riformato nelle mansioni Pol Pen NON per causa di servizio. Ho lavorato con Voucher, contratti a progetto, ora a chiamata con regolare busta paga e contributi versati. A fine anno con regolare Mod. CUD faccio mod 730 cumulando i redditi e sino ad ora nessun problema.
Sono stato anche oggetto di accertamento sul posto di lavoro effettuato da addetti dell' Ufficio Provinciale del Lavoro e nulla mi hanno contestato.
Altro non posso dire. Di certo, vista la particolare ns situazione di riformati, come già detto sopra, è inutile chiedere spiegazioni ai vari uffici; non ne ricaverete un Ragno dal Buco..
Saluti e auguri a tutti
MAURO1964
Re: lavorare dopo la pensione
Sono circa 6.000€ lordi all'anno. L'obbligo vige solamente se non hai raggiunto i 40 anni di contribuzione. L'eventuale decurtazione avviene sull'eccedenza.Zenmonk ha scritto:Di una sola cosa sono sicuro: che se superi il limite di soglia (chi dice 3000 chi 5000 annui) devi dichiararlo all'INPS, non solo alle Entrate, se no ti sanzionano togliendoti un anno di pensione. Capito cosa stai rischiando?MAURO1964 ha scritto:Salve,mixmax ha scritto:Chiamate il call center inps e chiedete appuntamento con un funzionario ex Inpdap. Vi prendono appuntamento e poi sarete sicuramente richiamati dal funzionario del vostro luogo che probabilmente vi inviterà a spiegazioni via cavo. Non accettate e insistete per il colloquio.....
in passato sono già intervenuto nel merito della discussione. Per esperienza DIRETTA vi assicuro che anche per quanto propone "mixmax" non è detto che troviate le giuste indicazioni. Anche in INPDAP-INPS - PATRONATI - SINDACATI - per quanto riguarda la ns situazione regna L'IGNORANZA ASSOLUTA.
Appena riformato ho girato mari e monti per ogni ufficio fiscale pubblico e privato. Ripeto: "Ignoranza assoluta nella nostra materia"; si andava dal : - " Lei non può più fare nulla e ringrazi che già prende la pensione!! - al :.." Non è di nostra competenza!! -
Io sono da 4 anni in pensione riformato nelle mansioni Pol Pen NON per causa di servizio. Ho lavorato con Voucher, contratti a progetto, ora a chiamata con regolare busta paga e contributi versati. A fine anno con regolare Mod. CUD faccio mod 730 cumulando i redditi e sino ad ora nessun problema.
Sono stato anche oggetto di accertamento sul posto di lavoro effettuato da addetti dell' Ufficio Provinciale del Lavoro e nulla mi hanno contestato.
Altro non posso dire. Di certo, vista la particolare ns situazione di riformati, come già detto sopra, è inutile chiedere spiegazioni ai vari uffici; non ne ricaverete un Ragno dal Buco..
Saluti e auguri a tutti
MAURO1964
Re: lavorare dopo la pensione
in relazione alla sua richiesta comunico che per quanto riguarda l'incumulabilità della pensione di gestione pubblica con il lavoro dipendente o autonomo, il divieto di cumulo opera solamente per i trattamenti di inabilità con meno di 40 anni di servizio(privilegiata o dispensa dal servizio per inabilità alle mansioni o assoluta e permanente a qualsiasi proficuo lavoro).
Il trattamento pensionistico di inabilità è regolato, ai fini del regime di cumulo, dall' art. 72 c.2 L.388/2000 (legge finanziaria 2001).
La stessa prevede che le quote di pensione eccedenti l'ammontare del trattamento minimo del fondo pensioni lavoratori dipendenti, sono cumulabili con i redditi di lavoro autonomo nella misura del 70% e sono cumulabili nella misura del 50% con i redditi da lavoro dipendente; Nel caso di reddito da lavoro autonomo le relative trattenute, non possono, in ogni caso superare il valore pari al 30% dei predetti redditi.
Risposta Inps:
La riduzione NON opera se il reddito conseguito è inferiore al trattamento minimo inps oppure se il lavoratore è impiegato in contratti a termine la cui durata non superi le 50 giornate nell'anno solare.
Il trattamento pensionistico di inabilità è regolato, ai fini del regime di cumulo, dall' art. 72 c.2 L.388/2000 (legge finanziaria 2001).
La stessa prevede che le quote di pensione eccedenti l'ammontare del trattamento minimo del fondo pensioni lavoratori dipendenti, sono cumulabili con i redditi di lavoro autonomo nella misura del 70% e sono cumulabili nella misura del 50% con i redditi da lavoro dipendente; Nel caso di reddito da lavoro autonomo le relative trattenute, non possono, in ogni caso superare il valore pari al 30% dei predetti redditi.
Risposta Inps:
La riduzione NON opera se il reddito conseguito è inferiore al trattamento minimo inps oppure se il lavoratore è impiegato in contratti a termine la cui durata non superi le 50 giornate nell'anno solare.
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