La volpe cambia il pelo ma non il vizio.

Feed - CARABINIERI

iosonoquì
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LO SPERPERO.....

Messaggio da iosonoquì »

...a proposito delle 19 Maserati nuove fiammanti, comprate dal Ministero della Difesa nell'esercizio finanziario del corrente anno, sono andato a spulciare quà e là, per reprire notizie.

Sul sito dell'On. Di Stanislao dell'IDV (http://www.augustodistanislao.it/parlamento/2377" onclick="window.open(this.href);return false;), si legge testaulmente:

“Confermata ancora una volta l’incoerenza di questo Governo che da un lato chiede rigore e sacrifici e dall’altro sperpera risorse in maniera vergognosa. Sembra che nei giorni scorsi siano arrivate ai vertici della Difesa ben 6 Maserati da circa 100.000 euro ciascuna pagate con l’esercizio finanziario corrente. È evidente che in un momento in cui il Paese è allo sbando, con delle risposte imminenti da dare prima di tutto ai cittadini e poi all’Europa, dopo i tagli operati dalle varie finanziarie e i blocchi stipendiali all’interno del comparto contestualmente allo spreco di risorse per le armi, per la mini naja e per le varie manifestazioni ufficiali, se la notizia risultasse vera sarebbe un ulteriore schiaffo alla dignità e un’assoluta mancanza di rispetto nei confronti dei militari e di tutto il personale. Rigore e sacrifici il Governo li chiede e li pretende, ma solo ai cittadini che a stento arrivano a fine mese. Ho chiesto spiegazioni a La Russa e, nel caso, la possibilità di revocare l’acquisto se non altro per non affossare ancora di più la credibilità di questo Paese”


Considerato che le vetturette sono 19 e non 6, se veramente costano 100mila euro l'una, facciamo un bel botto. Il Ministro della Difesa ha detto che le vetture costano meno (???), perchè sono italiane.

Chiedo io, per favore, a chi possa proporre una bella interrogazione parlamentare:
- come verranno impiegate le vetture a quali reparti e per quali motivi?;
- quali macchine attualmente in uso verranno alienate (chilometri du quest'ultime; anno di costruzione; motivi che ne hanno determinato il fuori uso);
- se è possibile conoscere se talune di queste verranno messe all'asta e le modalità per l'eventuale acquisto da parte di personale delle Forze Armate e di Polizia (visto che costano meno......)

E salto di palo in frasca.....

......ieri (venerdì), nel corso della trasmissione "Striscia la notizie", sono stati sentiti a Palermo alcuni appartenenti al SAP (Sindacato Autonomo di Polizia).
Lamentavano le scarse risorse che hanno per tirare avanti.
Gaetano Maranzano (credo se non erro Segretario del SAP Provinciale), rappresentava che il personale del comparto sicurezza fa grandi sacrifici per tirare avanti, comprando carta per scrivere, toner, e altro materiale di cancelleria....addirittura chiedono l'obolo di un euro per i rifornimenti carburanti. Ha detto anche (se ho capito bene) che anticipano di tasca propria "eurini" per indennità di trasferta....

Maranzano...scusa......ma chi vi obbliga a comprare materiale di cancelleria e chiedere oboli? Ma chi vi obbliga ad anticipare soldi di tasca vostra per le indennità di trasferimento? Ma di cosa vi lamentate? ..spiegatemi i perchè (ma non scrivete per favore che sennò le Questure e i Commissariati chiuderebbero.......la risposta mi farebbe ridere!!!)

Ma come.....quì si comprano 19 Maserati da 100 mila euro l'una e voi fate sacrifici per comprare risme di carta e toner di tasca vostra?

........................... (tra i puntini metteteci le vostre considerazioni)!!


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iosonoquì
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Re: LO SPERPERO.....

Messaggio da iosonoquì »

Il MInistro BRUNETTA, chiedeva entro il 30 settembre risposta al censimento delle auto blu attualmente in circolazione, o meglio, il numero delle auto istituzionali.
Sembra che siano 72mila (secondo alcune fonti giornalisitiche) e che rimangono 72 mila.
Però, a questo rapporto dettagliato, non tutti hanno risposto (e intano si comprano le Maserati!!!)

Il Ministro la RUSSA, aveva proposto di usare le auto personali con autista di Stato (...ma non era lui che da Roma a Milano aveva utilizzato un volo dell'Aeronautica Militare e poi era stato visto alla stadio Meazza a vedere l'Inter, rientrando la stessa sera - sembra - con l'unico aereo in dotazione all'Arma dei Carabinieri???).

Le indennità dei Parlamentari non si sono salvate dalla mannaia dei sacrifici.
C'è un però.....
a. un taglio di circa 400 euro su uno stipendio mensile di circa 14mila euro non credo sia oltremodo doloroso;
b. il Tesoro ha comunque diramato una bella circolare(o meglio nota tecnica), per dire che ai Ministri e Sottosegretari non spetta pagare i contributo di solidarietà previsto per la Finanziaria del 2010 per i dipendenti della Pubblica Amministrazione.
Morale della favola.....togli da una parte e metti in tasca dall'altra (alla faccia dei sacrifici....)

E veniamo ai vitalizi, che dalla prossima legislatura non ci saranno più. Già, dalla prossima legislatura.....
I diritti acquisiti non si toccano.
Chi è entrato in Parlamento nel 92, avrà vita natural durante i requisiti acquisiti nel 92.
Un politico che entra oggi in Parlamento a 45 anni, se farà una legislatura completa, a 65 anni avrà 3.108 euro mesili per 13 anni di vita (considerando un'aspettativa di vita di 78anni). In 13 anni avrà intascato il 533% (avete letto bene) di quello che ha versato.....

Alla prossima puntata.....o meglio al prossimo post!


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iosonoquì
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Re: LO SPERPERO.....

Messaggio da iosonoquì »

..proseguiamo!!

Interessantissimo articolo sul quotidiano di oggi "La Repubblica" del 2 novembre 2011. Riguarda l'affittopoli del Viminale.

Risulta che:
- l'ex questore di Roma Marcello Fulvi, nonostante sia in pensione da oltre un anno, e nonostante sia stato nominato commissario prefettizio a Quarto in provincia di Napoli, occupa ancora un appartamento di 150 metri quadri al quartiere Pinciano ai Parioli (Roma);
- Maurizio Billi, direttore della banda musicale della Polizia, ha un alloggio di servizio alle spalle della scuola tecnica a Castro Pretorio (lui dice che è tutto regolare e che l'alloggio lo ha avuto anni fa direttamente dal capo della polizia)......però così non sembra;
- il primo dirigente Tiziana Terribile, ha un incarico non operativo al Dipartimento della Pubblica Sicurezza , ma ottenne un alloggio di servizio di 200 metri quadri nella centralissima piazza del collegio romano, quando il capo della polizia Manganelli la nominò sua segretaria; oggi vive ancora lì e per i piantoni dello stabile è rimasta la segretaria del capo;

Risulterebbe che almeno il 20% degli alloggi a Roma sia occupato abusivamente da pensionati della Polizia di Stato e anche da ex mogli e figli di aventi diritto. Soggetti che nella giungla legislativa delle assegnazioni non hanno proprio nè titoli nè requisiti per poter usufruire delle agevolazioni.
Nella lista nera sono finiti altri nomi:
- l'attuale Questore di Arezzo Felice Addonizio, oltre ad avere una casa di proprietà nella capitale e l'alloggio di servizio ad Arezzo, risulta avere un appartamento - vista Colosseso- all'ultimo piano di Via Marco Aurelio. Suo dirimpettaio è i Questore Nardiello, ex vicario di Roma, attualmente in servizio all'ufficio centrale ispettivo, un incarico che non prevede il benefit dell'alloggio;
- c'è pure antonio tomassetti che si è assegnato un alloggio da solo. Quando ha ricevuto un enorme locale sulla Portuense infatti ricopriva l'incarico di gestire le pratiche per le assegnazioni delle case ai colleghi in qualità di dirigente dell'ufficio tecnico logistico della questura. Poi è stato spostato altrove ma mantiene l'alloggio.
- in via Trionfale, addirittura, un alloggio della Polizia da anni, è stato trasformato in uno studio legale dove esercita la figlia di un ispettore in pensione......

alla prossima.....

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delfino

Re: LO SPERPERO.....

Messaggio da delfino »

...auto blu, auto blu,

noi andiamo in giro con una punto con 260.000 km del 2002 tutta scolorita, e poi io devo fare attenzione alle basette e alla cravatta!
RIDICOLI, alle volte provo vergogna di indossare la divisa, se penso che tanta gente c'è morta per onorarla mi viene il vomito.
Mario56

Re: LO SPERPERO.....

Messaggio da Mario56 »

chissà cosa succederebbe se il perswonale applicasse alla lettera il regolaqmento ..
l'auto ha le gomme un pò lisce? non si usa, ci si rifiuta in nome della sicurezza ... chi lo fa?
l'auto ha 250 mila Km? è efficiente? è sicura? chi lo ha stabilito e firmato? ... nel dubbio non la si usa ....
mettele l'amministrazione davanti alle loro responsabilità, lo farebbero tutti le cose cambieranno se no, pattuglia a piedi sperando che lo stipendio, almeno quello arrivi. Se poi lo stato non mette le FFPP in condizioni di meglio operare al servizio del cittadino ... prosit! problema loro..... voi non potete farci nulla, inutile dannarsi l'anima!
iosonoquì
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Re: LO SPERPERO.....

Messaggio da iosonoquì »

I VITALIZI - DAL "CORRIERE ROMANO.IT" del 18 ottobre 2011

Che si tratti di un operaio, di un professionista o di un insegnante di liceo, per aver diritto ad una pensione si devono versare fino a 40 anni di contributi. Per chi, invece, ha la fortuna di esser stato eletto in Parlamento bastano solo cinque anni. (Ricordiamo che alla Camera si lavora soprattutto dal martedì al giovedì).

Un deputato della Repubblica italiana dopo appena 5 anni di legislatura ha diritto infatti ad un assegno vitalizio a partire dal 65° anno di età. L'importo varia da un minimo di 2.500 euro ad un massimo di 9.500 euro al mese circa. La somma percepita varia a seconda degli anni di mandato parlamentare da un minimo del 20 per cento ad un massimo dell'60 per cento dell'indennità.

Il deputato dell'Idv Antonio Borghesi dell'Italia dei Valori ha proposta l'abolizione di questo vitalizio. Una proposta di legge votata in Parlamento il 21 settembre 2010 (guarda video). Ecco l'esito della votazione: presenti 525, votanti 520, astenuti 5, maggioranza 261, hanno votato sì 22, hanno votato no 498.

Niente di nuovo sotto al sole, visto che lo stesso Parlamento, un mese dopo, ha ribocciato la proposta sull'abolizione del vitalizio con una votazione ancora più clamorosa: su 192 votanti ben 190 si erano opposti. Insomma in tempo di tagli e di crisi torna all'attualità il tema dei costi della politica. Sembra proprio che i deputati non abbiano alcuna intenzione di dare il buon esempio. Questo vale anche per chi ha proposto l'abolizione del vitalizio, che merita comunque un plauso, ma che per coerenza potrebbe già iniziare a versare una quota dello stipendio in beneficenza o a favore della collettività.

Sono 1.377 gli ex deputati, 861 gli ex senatori che prendono il vitalizio parlamentare.

L'elenco completo di chi percepisce un vitalizio

http://commenti.kataweb.it/scandalopensioni/index.php" onclick="window.open(this.href);return false;


...sempre alla prossima!!
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panorama
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Re: LO SPERPERO.....

Messaggio da panorama »

La versione di Banfi su Rete 4 ogni giovedì sera.


Avete sentito il politico (mi sembra un Sottosegretario) ospite della trasmissione su Rete 4 “ La versione di Banfi ” che ha detto riguardo alle Maserati blindate e consegnate giorni fa?
Ebbene il politico ha detto che queste macchine non saranno più utilizzate da parte dei Capi di Stato Maggiore ma che è stato deciso di venderle allo stesso costo d’acquisto ad altre persone senza rimetterci soldi.
Inoltre, giustificava l’acquisto delle auto blindate in considerazione delle Alte cariche delle persone che ne dovevano fare uso tenuto conto anche del fatto che hanno anche la scorta.
Mi chiedo: ma ha queste persone già scortate a che gli serve l’auto blindata non svolgendo nessun compito di Pronto Intervento o meglio, ha contatto con i pregiudicati/rapinatori?
Le auto blindate, a mio avviso, vanno assegnate alle pattuglie che ogni giorno si trovano ad affrontare e svolgere servizi di Pronto Intervento, infatti, siamo NOI ha rischiare la vita QUOTIDIANAMENTE a contatto con la gente buona e cattiva NON LORO. Loro possono andare anche in giro con le Stilo ecc,ecc, mi pare che sia giunto il momento di invertire i ruoli di assegnazione delle auto blu.
delfino

Re: LO SPERPERO.....

Messaggio da delfino »

...il sottosegretario parlava di sicurezza,
beh, si da il caso che è messa a rischio anche la mia di sicurezza andando in giro con dei veri e propri ROTTAMI.
Io parlerei più propriamente di LUSSO, perchè i Capi di stato maggiore possono anche andare in giro con una semplice alfa 159 o macchine di uesto calibro
iosonoquì
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Re: LO SPERPERO.....

Messaggio da iosonoquì »

..sul sito de "il sole24ore" leggo:

Il generale Giampaolo Ganzer «non si è fatto scrupolo di accordarsi» con «pericolosissimi trafficanti» per raggiungere «gli obiettivi ai quali è spinto dalla sua smisurata ambizione». La sete di carriera avrebbe quindi reso l'attuale comandante del Raggruppamento operativo speciale dei carabinieri (Ros) capace «di commettere anche gravissimi reati». Usano queste parole i giudici di Milano nelle motivazioni della condanna a 14 anni inflitta lo scorso 12 luglio al comandante del Ros nel processo per presunte irregolarità nelle operazioni antidroga.

Impunità a pericolosissimi trafficanti
Secondo i giudici dell'ottava sezione penale di Milano, presieduta da Luigi Caiazzo, il generale (definito dalla «preoccupante personalità») «non ha minimamente esitato (...) a dar corso» ad operazioni antidroga «basate su un metodo di lavoro assolutamente contrario alla legge, ripromettendosi dalle stesse risultati d'immagine straordinari per se stesso e per il suo Reparto». Ganzer, sempre stando alle motivazioni di oltre 1.100 pagine, «non si è fatto scrupolo di accordarsi (...) con pericolosissimi trafficanti, ai quali ha dato la possibilità di vendere in Italia decine di chili di sostanze stupefacenti e ha loro garantito l'assoluta impunità». Il comandante dei Ros inoltre «ha tradito, per interesse personale, tutti i suoi doveri, e fra gli altri quello di rispettare e far rispettare le leggi dello Stato».
I giudici, il 12 luglio scorso, oltre a Ganzer, avevano condannato altre 13 persone - a pene variabili dai 18 anni in giù - tra cui anche il generale Mauro Obinu e altri ex sottufficiali dell'Arma. L'accusa aveva chiesto per Ganzer 27 anni di carcere, ma i giudici lo avevano assolto dall'accusa contestata dalla Procura di associazione per delinquere e lo avevano condannato per episodi singoli di traffico internazionale di stupefacenti.
Nel motivare la mancata concessione a Ganzer delle attenuanti generiche, il collegio scrive che le stesse attenuanti non possono essere riconosciute «non solo per l'estrema gravità dei fatti, avendo consentito che numerosi trafficanti (...) fossero messi in condizioni di vendere la droga in Italia con la collaborazione dei militari e intascarne i proventi, con la garanzia dell'assoluta impunità, ma anche per la preoccupante personalità dell'imputato, capace di commettere anche gravissimi reati».

........parliamo, naturalmente, del 2010.

Poi, apro il sito http://www.quirinale.it" onclick="window.open(this.href);return false; vado ad "onorificenze" et voilà, il signor Ganzer Giampaolo risulta insignito:
- 27.12.1993 "Cavaliere Ordine al Merito della Repubblica Italiana";
- 27.12.1999 "Ufficiale Ordine al Merito della Repubblica Italiana".
Leggo ancora, sempre sul sito, che:

Salve le disposizioni della legge penale, incorre nella perdita dell'onorificenza l'insignito che se ne renda indegno. La revoca è pronunciata con Decreto del Presidente della Repubblica, su proposta motivata del Presidente del Consiglio dei Ministri, sentito il Consiglio dell'Ordine.

...quindi, ergo, il Presidente del Consiglio dei Ministri, sentito il Consiglio dell'Ordine, dovrebbe..........;
...e se è vero che l'alto Ufficiale è tuttora in servizio, quest'ultimo è un'altro problema, senz'altro meno grave delle due Onorificenze.


Alla prossima.....

.....
iosonoquì
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Re: LO SPERPERO.....

Messaggio da iosonoquì »

DAL QUOTIDIANO ON LINE "ALTO ADIGE"....

BOLZANO. L'ex colonnello dei carabinieri Luigi Verde (in congedo dal primo luglio scorso) ha preferito chiudere la disavventura giudiziaria direttamente in sede preliminare con un patteggiamento ad un 1 anno e 11 mesi di reclusione per detenzione illegittima di armi (comprese armi da guerra). L'accordo tra il procuratore Markus Mayr e l'avvocato difensore Beniamino Migliucci era stato raggiunto ancora qualche giorno fa. Ieri è arrivato il consenso (decisivo) anche da parte del giudice delle indagini preliminari Silvia Monaco che ha ritenuto congrua la pena proposta. Per l'ex ufficiale dei carabinieri si chiude dunque in termini soft il filone bolzanino della vicenda che lo aveva portato in carcere. Ad arrestarlo (nell'ambito di una inchiesta più vasta per presunte collusioni con la malavita organizzata in Calabria) furono gli stessi carabinieri di Bolzano, ove Luigi Verde (che ha 58 anni) all'epoca prestava servizio. Quando i colleghi lo bloccarono nel suo alloggio di servizio per notificargli un primo provvedimento di fermo emesso dalla Direzione distrettuale antimafia presso la Procura di Catanzaro, scattò anche l'arresto in flagranzia di reato in quanto l'alto ufficiale venne trovato in possesso di armi ed esplosivi. Le due inchieste che ne sono scaturite non si sono mai incocraciate, nel senso che sia la Perocura di Bolzano che quella di Catanzaro non hanno mai ritenuto che l'ex colonnello Verde fosse coinvolto in rapporti con la malavita organizzata anche per questioni di armi. Come si ricorderà l'episodio che mise nei guai grossi l'allora ufficiale dell'Arma riguardò il trasferimento di un pacco contenente 56 chili di cocaina da Fiuminino al quartiere di Cinecittà. Agli atti del procedimento finirono diverse fotografie compromettenti scattate durante alcuni pedinamenti effettuati nel gennaio di due anni fa a Roma. Di qui l'accusa (nel filone calabrese dell'inchiesta) di collusioni con la criminalità organizzata per lo smistamento di rilevanti carichi di droga provenienti per lo più dal Venezuela. Ma le armi di cui lo stesso Luigi Verde venne trovato in possesso a Bolzano non hanno mai avuto un ruolo nella presunta attività legata alla droga. Di qui la decisione de,lla giudice Silvia Monaco di accogliere la richiesta di patteggiamento con una sanzione pecuniaria accessoria di 600 euro.


...sempre alla prossima.

_____
Henry6.3

Re: LO SPERPERO.....

Messaggio da Henry6.3 »

E' bello rileggere raggruppate notizie che facendomi gonfiare il fegato, già ho avuto modo di raccogliere in Internet o leggendo, ma la domanda nasce spontanea:
"E quindi? Cambierà qualcosa?"In meglio dico perché per il peggio i nostri stanno già lavorando...
Sicuramente è bene farle girare, ma temo che una volta assodate, il tutto rimanga come ieri. Pessimista direte?
Può essere, ma seguendo alcune trasmissioni, anche se vogliamo al limite cosiddette "faziose" è da tempo che viene denunciato distorsioni, privilegi e schifezze varie ma non cambia nulla, almeno per chi ha il potere di farle cambiare. Non vorrei buttarla in politica, ma è giusto farlo perché quando non mi sono occupato di politica, nel frattempo la politica si è occupata di me, del futuro dei miei figli ecc. Sono stufo di sentire blaterare anche chi al governo è in minoranza, che chiede una sola cosa, di mandare a casa un personaggio, mentre deve ancora dirmi cosa intende fare per far in modo di salvare l'Italia, concretamente. Perché siamo arrivati al punto che anche noi che non prendiamo male, rispetto ai giovani anche laureati, che devono "prostituirsi" in stages da 300 Euro al mese e rimanere di fatto, a carico dei genitori pensionati, se fortunati.
Sapete che dolore provo quando, ad esempio per aiutare mio figlio laureato, gli faccio il pieno dell'auto per farlo arrivare con il suo magro stipendio da precario del lavoro e lo vedo uscire di casa al mattino e rientrare alla sera, per il sistema pernicioso che una politica scellerata ha ridotto il mercato del lavoro?
Scusate lo scivolamento tematico, ma è vita vissuta, non certamente politica propagandistica, che si sente dai salotti televisivi.
iosonoquì
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Re: LO SPERPERO.....

Messaggio da iosonoquì »

CARABINIERI, PDM: GENERALE TRASFERITO PER AVER SEGNALATO ALLA PROCURA DELEGATI DELLA RAPPRESENTANZA MILITARE.

Roma 9 novembre 2011

“È stata presentata ieri dal deputato radicale Maurizio Turco, cofondatore del Pdm, un’interrogazione rivolta al ministro della difesa sul caso che ha riguardato il generale dell’Arma dei carabinieri Luigi Finelli, stranamente trasferito e rimosso dall’incarico di Comandante della Ragione carabinieri Trentino Alto Adige a seguito di alcuni fatti che lo videro protagonista nello svolgimento d’indagini che si conclusero con «l'arresto di un indagato, successivo patteggiamento e la condanna di altro indagato in primo grado, con pena più severa in appello (entrambi, appartenenti all'Arma), successiva conferma in Cassazione per uno di essi e rimessione al giudice di prime cure per un altro (anch'egli appartenente all'Arma)», e promotore di una segnalazione alla procura militare di alcuni membri del Consiglio intermedio della rappresentanza militare.

La vicenda ci è apparsa fin dall’inizio meritevole dei doverosi chiarimenti che ci auguriamo il Ministro della difesa ci vorrà dare già nei prossimi giorni perché, nel caso di specie, pare «possa essersi verificata la lesione dei principi di cui agli articoli 2043, 2087 e 2103 codice civile - articolo 52, decreto legislativo n. 165 del 2001, articolo 725 del decreto del Presidente della Repubblica n. 90 del 2010, con la possibile violazione del precetto di cui all'articolo 323 codice penale e, quindi, degli interessi e dei diritti del generale Finelli».”


testo interrogazione

MAURIZIO TURCO, BELTRANDI, BERNARDINI, FARINA COSCIONI, MECACCI e ZAMPARUTTI. - Al Ministro della difesa. - Per sapere - premesso che:
agli interroganti consta che nel mese di aprile 2007 il generale dell'Arma dei carabinieri, Luigi Finelli, a seguito della segnalazione di un militare dipendente, afferente fatti costituenti ipotesi di reato, affidava ad altri militari dello stesso comando regione il compito di indagare in merito;
l'esito di tali indagini (protrattesi dall'aprile del 2007 fino alla fine di quell'anno) diede, per frutto l'arresto di un indagato, successivo patteggiamento e la condanna di altro indagato in primo grado, con pena più severa in appello (entrambi, appartenenti all'Arma), successiva conferma in Cassazione per uno di essi e rimessione al giudice di prime cure per un altro (anch'egli appartenente all'Arma);
il 7 maggio 2008, il procuratore generale della Repubblica presso la corte d'appello di Trento, dottor Giovanni Pierantozzi, indirizzava la nota prot. n. 180/8 al comandante generale dell'Arma dei carabinieri, generale Gianfranco Siazzu, con la quale esprimeva la sua piena condivisione degli apprezzamenti di stima che i sostituti procuratori della Repubblica presso il tribunale di Trento, dottor Marco Gallina, dottor Pasquale Profiti, dottor Davide Ognibene e dottor Paolo Storaci, avevano espresso con lettera, indirizzata al medesimo procuratore generale, il precedente 30 aprile 2008. Con tale missiva i citati sostituti procuratori chiedevano la permanenza del generale Finelli nell'incarico di comandante della regione carabinieri Trentino Alto Adige, al fine di garantire «il permanere di tale clima di reciproca fiducia, necessario per lo svolgimento sereno ed efficacie dell'attività istituzionale [...]»;
nei giorni 27 ottobre 2008 e 11 novembre 2008, giungevano, presso il consiglio intermedio di rappresentanza Carabinieri Vittorio Veneto, in seno al quale il generale Finelli ricopriva l'incarico di presidente, alcuni esposti anonimi nei quali si stigmatizzava il comportamento dei delegati. Nello specifico, si lamentava il disinteresse verso i doveri derivanti dal mandato, con interesse, piuttosto, verso i rimborsi che è possibile chiedere per lo svolgimento dell'attività istituzionale ed in particolare per l'indennità cosiddetta «forfetaria»;
con verbale del 09-12 dicembre 2008, e successivamente con la delibera n. 193 del 13 gennaio 2009, il Coir richiese le dimissioni del generale Finelli preannunciando l'interessamento in tal senso del COCER carabinieri;
nel frattempo, avviando gli opportuni accertamenti, il generale Finelli apprendeva come, effettivamente, alcuni delegati dell'organismo di rappresentanza svolgessero il proprio mandato con modalità meritevoli di accertamento. Nello specifico, era emerso come le riunioni del Consiglio avessero raggiunto una notevole implementazione, in apparenza non motivata da reali esigenze e senza che all'aumento degli incontri corrispondesse un incremento della reale attività lavorativa e per le predette riunioni, alcuni delegati (sostenendo di svolgere un servizio superiore alle 24 ore) beneficiavano della cosiddetta «missione forfetaria» (che consente di richiedere un rimborso spese senza la presentazione di un dettagliato rendiconto), come pure di rimborsi spese di viaggio. Il generale avviava quindi, d'iniziativa, ufficiali indagini su tali circostanze;
in data 16 gennaio 2009 l'esito di tali accertamenti era trasmesso alla competente autorità giudiziaria di Verona, con conseguente assegnazione delle indagini al pubblico ministero dottor Bruni;
nel contempo, in data 24 marzo 2009 (stesso mese in cui i delegati erano messi a conoscenza del procedimento penale a loro carico), il Capo di Stato Maggiore dell'Arma (all'epoca generale di corpo d'armata Leonardo Gallitelli) contattava telefonicamente il Finelli prospettandogli il suo reimpiego presso un'altra sede, in Roma, quale vicecomandante delle unità specializzate;
con atto protocollo n. 543/35-1-1993 del 20 aprile 2009, il comando interregionale Vittorio Veneto, comunicava al generale Finelli il reimpiego al diverso incarico di vice comandante delle unità specializzate, con sede a Roma;
il necessario - seppur non vincolante - parere richiesto al Coir era espresso anche dagli appuntato Francesco De Palma, appuntato scelto Riccardoni Giuseppe, luogotenente Antonio Massimino e appuntato Giuseppe Pagano già segnalati - in data 16 gennaio 2009 - alla procura militare di Verona;
ottenuto il parere favorevole, con provvedimento del 14 agosto 2009, notificato in pari data, il comando generale dell'Arma disponeva il trasferimento del generale Finelli dalla sede di Bolzano a quella di Roma, per l'impiego quale vice-comandante della divisione unità specializzate Carabinieri, con l'ordine di assumere l'incarico entro il successivo 23 settembre 2009;
il relativo provvedimento era impugnato innanzi al TAR Bolzano (ricorso R.G. n. 239/2009), il quale, rilevati evidenti vizi nell'impugnato provvedimento di trasferimento, ne disponeva la sospensiva (ordinanza n. 157 del 2009);
in conseguenza, il comando generale dell'Arma, con provvedimenti del 22 ottobre 2009 annullava, in via di autotutela, il precedente provvedimento di trasferimento del generale Finelli e ne disponeva il «cambio di incarico», da domandante della Legione Carabinieri Trentino Alto Adige a «disposizione» per incarichi speciali del comandante interregionale Carabinieri «Vittorio Veneto». Quindi, gli comunicava l'avvio un nuovo trasferimento in Roma, poi effettivamente avvenuto, quale vicecomandante della divisione unità specializzate (incarico istituito solamente in data 21 maggio 2007 e, dalla data della sua costituzione fino al momento del trasferimento del generale Finelli, venne retto, per soli sei mesi, dal colonnello Enrico Maria Falcone, peraltro non proveniente dal ruolo ordinario ufficiali, cioè non d'Accademia, fino alla data del congedo dello stesso);
nel caso di specie - alla luce delle minori mansioni - appare agli interroganti possa essersi verificata la lesione dei principi di cui agli articoli 2043, 2087 e 2103 codice civile - articolo 52, decreto legislativo n. 165 del 2001, articolo 725 del decreto del Presidente della Repubblica n. 90 del 2010, con la possibile violazione del precetto di cui all'articolo 323 codice penale e, quindi, degli interessi e dei diritti del generale Finelli -:
quale sia l'interesse pubblico ai sensi dell'articolo 97 della Costituzione e, quindi dell'articolo 725 del decreto del Presidente della Repubblica n. 90 del 2010 e quali le ragioni sottese alla condotta dell'amministrazione militare descritta in premessa anche alla luce dell'irrilevanza dell'ufficio al quale il generale Finelli è stato relegato;
quali siano i provvedimenti che intenderà adottare nei confronti di coloro che con i predetti comportamenti hanno reso possibile che le narrate condotte arrecassero un danno all'amministrazione militare e conseguentemente al citato generale Finelli.
(4-13844)

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Re: LO SPERPERO.....

Messaggio da iosonoquì »

Altro che tagli, 150 milioni alla Legge Mancia

Il rigore del governo, al Senato nel ddl Stabilità gli ultimi regali. Pinotti (Pd): "Non c'è un euro per l'alluvione di Genova e si buttano i soldi così". Fondi anche a Radio Radicale

L'aula di Palazzo Madama
Passano gli anni, le crisi si sommano alle crisi, ma lei è sempre lì: l’eterna legge mancia, spuntata ieri persino nel disegno di legge Stabilità con cui Silvio Berlusconi saluta Palazzo Chigi, 150 milioni che i parlamentari potranno spendere sul territorio come gli detta l’uzzolo del momento.

SPIEGARE davvero cos’è, al di là dell’espressione giornalistica, è più complesso: è spesa pubblica improduttiva, soprattutto, e contemporaneamente la plastica rappresentazione della subalternità del Parlamento all’esecutivo. Nella Prima Repubblica, per dire, la legge mancia non c’era: deputati e lobbisti s’arrangiavano da sé, senza chiedere il permesso a nessun ministro, spendendo e spandendo dopo un paio di mesi di estenuanti trattative, blandizie e ricatti, spesso notturni, nei corridoi fumosi del Parlamento. Conoscevano l’arte, loro, di strizzare la Finanziaria fino a farne zampillare fuori soldi per una miriade di favori di collegio, privati o di cricca. Il nuovo millennio, come si sa, è un tempo più ingrato e triste e pure piazzare l’emendamento giusto al momento giusto dentro la legge di bilancio è diventato troppo difficile. Per evitare malumori, però, Giulio Tremonti – eterno pure lui – nel 2003 fece un patto coi suoi affamati parlamentari: voi votate la manovra com’è e io vi lascio qualche centinaio di milioni per farvi gli affari vostri o, volendo, dei vostri elettori. La legge mancia, appunto. Anche il governo di Romano Prodi se ne concesse una al debutto, anche se poi la abolì con la Finanziaria 2008. Ma la legge mancia è rimasta morta solo per un annetto: nel 2009 Silvio Berlusconi e il “rigorista” Tremonti già l’avevano fatta risorgere. Ci si fa di tutto: ponti, strade, chiese, teatri, finanziamenti per società sportive, progetti culturali e scuole. Ne sa qualcosa la signora Manuela Marrone in Bossi, che s’è vista arrivare 800 mila euro per la sua “Bosina”, una scuola privata.

LA LEGGE MANCIA è l’unica funzione davvero imprescindibile di un Parlamento svuotato dalla sua funzione di legislatore dai mille decreti con mille fiducie del governo. Quest’anno, per dire, ce n’era già stata una piccola piccola a marzo, quando era stata distribuita la miseria di due milioni e seicentomila euro (parrocchie, conventi, monasteri e associazioni cattoliche l’avevano fatta da padroni). Adesso però – tra spread, crescita zero, commissariamento internazionale, rischio default – si pensava che non ci sarebbe stato spazio per lasciare pure gli spiccioli ai parlamentari. Grosso errore: ieri alle 18 in punto il relatore del ddl Stabilità in Senato, Massimo Garavaglia, leghista, ha depositato in commissione il suo bell’emendamento. Questo il contenuto: si rifinanzia per 100 milioni nel 2012 e 50 nel 2013 il fondo per “interventi urgenti finalizzati al riequilibrio socio-economico e allo sviluppo dei territorio e alla promozione di attività sportive e culturali e sociali” istituito con la Finanziaria 2010, cioè la legge mancia di un anno fa. Non si sa ancora, però, per quali decine di interventi verranno utilizzati questi soldi: ci penserà un decreto del Tesoro che recepirà la lista della spesa votata dalle commissioni Bilancio (storicamente si tratta di un voto bipartisan). Dura la notazione della senatrice ligure del Pd Roberta Pinotti, che peraltro in molti indicano come prossima candidata a sindaco di Genova: “Finora nel ddl stabilità non c’è un euro per i danni dell’alluvione a Genova e in Liguria: a fronte di questa grave inadempienza appare ancora più incredibile lo scandaloso rifinanziamento della legge mancia”.

È SICURAMENTE vero, però bisogna pure ricordarsi che nel 2012 o nel 2013 si vota e non ci si presenta a casa degli amici a chiedere un favore senza portare almeno un regalino: tre milioni, per dire, nel ddl stabilità li ha rimediati pure Radio Radicale, le basteranno per finanziarsi fino a marzo, in attesa del nuovo governo.

da Il Fatto Quotidiano dell’11 novembre 2011


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Re: LO SPERPERO.....

Messaggio da iosonoquì »

I privilegi e guadagni della casta dei generali delle Forze Armate

Scritto da Andrea Onori il 18 novembre 2011 in Società

Una sola Maserati Gran Turismo costa 114.340 euro. Se blindate e super accessoriate, il prezzo lievita. “Che male c’è? Le Maserati sono italiane e costano meno delle berline tedesche già in uso. Anche se io preferisco servirmi di una vecchia e solida Audi perché la Maserati la reputo troppo sportiva” diceva l’ex ministro della difesa Ignazio La Russa, qualche mese prima della caduta del Governo Berlusconi, per spiegare l’acquisto di 19 lussuose vetture italiane.
Eppure, fossero stati solo i soldi delle Maserati ad uscire dalle casse dello Stato, era mezza disgrazia. Ci si scaglia contro i privilegi della casta politica, dimenticando che intorno e dietro a loro, ci sono tanti altri poteri, forse molto più forti. Uno dei tanti, è quello dei vertici delle Forze Armate.
Le Forze Armate italiane sono l’insieme delle componenti militari dello Stato, ovvero, Esercito, Marina, Aeronautica e Carabinieri. Parte integrante sono la Guardia di Finanza, la Croce Rossa italiana, il corpo delle infermiere volontarie della croce rossa italiana, l’Ordine di Malta e l’ordinariato militare. L’organizzazione delle forze armate è sempre stata caratterizzata da una struttura gerarchica molto rigida e chiusa. Impenetrabile. Il presidente della Repubblica ne ha il comando. Al Ministro della difesa, a Giampaolo Di Paola (della Marina Militare) dipende l’ufficio di gabinetto, due sottosegretari, due uffici centrali, il capo di Stato maggiore della difesa. Quest’ultimo ha la condizione gerarchica su tutto il personale militare italiano e da lui dipendono i capi di stato maggiore delle singole forze armate.
Nell’Esercito, Marina, Aeronautica, Carabinieri e Finanza, alcuni generali godono di molti privilegi. Più di quanto noi né sappiamo. La loro fortuna (o sfortuna) è che non vivono sotto la costante pressione dei mass media, come lo sono i politici. Non stiamo parlando di quei semplici militari o carabinieri, che girano per le strade del nostro paese senza la benzina. Non sono persone che guadagnano qualcosina di più di mille euro al mese. Si tratta, di quella casta di generali che beneficiano dei privilegi.
In questi casi, per loro, il sacrificio per la patria non vale: possono andare in pensione con il 50 per cento di denaro in più rispetto agli altri dipendenti pubblici; a 6 di loro spetta anche una “speciale indennità pensionabile”, ovvero 409.349 euro l’anno a testa, che si somma alla pensione ordinaria; per 44, tra generali e ammiragli, c’è un appartamento di rappresentanza per cui lo Stato paga tutto, anche le pulizie: dalla spazzatura e lavatura dei pavimenti, alla spolveratura e lucidatura dell’argenteria, dalla ceratura del parquet alla pulizia esterna. Il tutto alla contenuta cifra di 76.260 euro ogni anno per un solo appartamento. Sono 3 milioni e mezzo di euro per tutti e 44.
CIFRE: E’ molto difficile ricostruire minuziosamente il viavai del denaro che arriva e parte dai ministeri. E soprattutto, è difficile individuare quei soldi che “scottano”. Sappiamo che le Forze Armate ricevono finanziamenti da vari ministeri. Ad esempio, lo stanziamento complessivo, per il 2011, al Ministero della Difesa è stato pari a 20.494,6 milioni di euro, in aumento di 130,2 milioni di euro, pari allo 0,6% del totale, rispetto al 2010. Tali spese, in gran parte, sono assorbite dai costi per il personale. Per quanto riguarda il ministero dell’Economia, ha stanziato, per il 2011, ben 1.500 milioni di euro per la prosecuzione delle missioni internazionali (più di 30 in corso).
Mentre, il Ministero dello Sviluppo economico, con i suoi stanziamenti, contribuisce all’acquisto di una larga fetta degli armamenti, tra cui ci sono i 131 cacciabombardieri voluti da La Russa costati 13 miliardi. Per non parlare dei 121 aerei di difesa, 2 portaerei, centinaia di carri armati e aerei. Il tutto poi, va mantenuto, raddoppiando le cifre. L’Italia sembra un Paese in guerra. Nel 2010, abbiamo speso per armamenti, missioni ed esercito professionale oltre 23 miliardi di euro e il nostro Paese, oggi è all’ottavo posto al mondo per spese militari.
Il 9 ottobre 2006, il Sole 24 Ore ,scriveva sui lauti guadagni dei vertici delle forze Armate e Polizia. Confermando che l’allora Governo del Cavaliere, decideva un “maxi-aumento in gran segreto da Berlusconi alla fine del suo governo”. “Poco prima delle ultime elezioni il governo Berlusconi – scriveva Marco Ludovico – come riconoscimento per i successi nella lotta al terrorismo, decide di aumentare la speciale indennità che fa parte della retribuzione del prefetto Gianni De Gennaro, portandola da 9mila a 19mila euro (lordi) mensili”. L’aumento veniva esteso ai massimi vertici militari e alle figure equiparate dalle norme, come il capo della Forestale.
Ma non finisce qui. Il capo della Polizia, in base alla legge, ottiene un secondo aumento, dello stesso importo, poiché gli spetta anche l’indennità di Direttore generale della Pubblica sicurezza: il decreto Berlusconi in questo caso porta la data del 6 aprile. Risultato finale: le retribuzioni dei responsabili della sicurezza nazionale raggiungono livelli impensabili, in qualche caso inimmaginabili nello Stato. Si passa ”dai 650mila euro di De Gennaro ai 380mila euro dei capi di Stato maggiore”.
Le Maserati, i grandi guadagni e compensi, il destino degli immobili abbandonati delle Forze Armate, i privilegi, per arrivare agli “scandali” veri e propri, tra cui sprechi e inefficienze clamorose abbondano. Ora, si parla di tagli e sacrifici. Anche questa volta partiranno dal basso? Così, mancano i più elementari oggetti per le pratiche burocratiche come fogli, penne e stampanti oppure i semplici, ma vitali, servizi per il cittadino. In questo paese, possono mancare fotocopiatrici, penne, carta, anche il cibo, ma che nessuno si azzardi a toccare i privilegi dei vertici, al di là di quelli politici.


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Re: LO SPERPERO.....

Messaggio da iosonoquì »

da L'UNITA' di Federica Fantozzi:

Renato Brunetta “licenziato” per assenteismo: brutto colpo per il ministro anti-fannulloni. Così attivo da essere soprannominato «fantuttone» da Francesco Merlo, impegnatissimo nel suo (coccolato dal premier) ruolo di anti-Tremonti, dedito a corrispondenze letterarie con l’Europa, il titolare della Pubblica Amministrazione ha trascurato il suo ruolo di consigliere municipale a Venezia.

Incarico minore ma con una sua dignità. Così, scocciati per la sedia troppe volte vuota, i suoi ex promotori hanno cambiato il nome del gruppo consiliare: da Lista Brunetta al meno compromettente «Lista civica impegno per Venezia, Mestre, isole».

È la parabola del ministro debordante. Contro i precari, contro i dipendenti pubblici, contro la sinistra, contro tutti. Tranne Silvio. Si candidò a sindaco in Laguna per il dopo Cacciari, fu sconfitto dal rivale meno pirotecnico Orsoni, ne ebbe a male. Aveva giurato che l’eventuale doppio incarico non avrebbe pesato sul suo rendimento, ma non è stato in grado di - o non ha voluto - mantenere la promessa. Ed è stato “espulso”. Quantomeno a livello simbolico.

Ad annunciare il cambio di nome è una nota firmata da Stefano Zecchi, capogruppo del Pdl: «Decisione assunta considerando con rammarico l'assenza dalle iniziative relative al lavoro del consiglio comunale dell'ispiratore e animatore della Lista originaria, nata per affrontare le elezioni del 2010 a sindaco di Venezia». A Brunetta, per giustificare le assenze, non resta che presentare un certificato medico. On line ovviamente.


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